La Chiesa è il Corpo di Cristo, e proprio come Cristo ha unito in sé la natura divina e quella umana, nella Chiesa cio che è celeste è unito con ciò che è terreno. La Chiesa non è solo composta da apostoli, santi e pii monaci, ma anche da noi, esattamente nella proporzione in cui sottoponiamo il nostro sé terreno al cielo - "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" (Gal 2:20); nella proporzione in cui viviamo in Cristo. Come il Signore costruisce la sua Chiesa celeste attraverso i santi, così costruisce la Chiesa terrena attraverso di noi.
Ai tempi dell'Antico Testamento, Dio diede al suo popolo comandamenti per mezzo dei quali potevano vivere vite giuste e gradite a Dio. Uno dei comandamenti era la legge della decima. Dopo aver ricevuto benedizioni terrene, il popolo di Dio dava la primizia e la parte migliore: un decimo di tutto quello che possedeva, per la manutenzione del tempio di Dio. Il tempio del Signore era magnifico e i suoi servizi continuavano senza sosta.
Ora che non viviamo più sotto la legge, non siamo tenuti a rispettare i comandamenti dell'Antico Testamento: non dobbiamo mangiare cibi kosher, né siamo costretti a donare il dieci per cento del nostro reddito. Ma Cristo non è venuto ad abolire la legge, ma piuttosto a compierla (Mt 5:17). Cioè, egli è venuto a compiere tutto ciò che perfetto e buono; e ora non è il compimento dei comandamenti che Dio richiede del suo popolo, ma la santità: "Siate dunque perfetti come il Padre vostro celeste è perfetto" (Mt 5:48). Non è più "occhio per occhio", ma "amore" (Mt 22:39).; non più "dare il dieci per cento", ma "In verità vi dico, qualunque cosa avete fatto ad uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatto a me" (Mt 25,40).
Fin dal principio, dal tempo dei santi apostoli, la Chiesa di Cristo ha curato gli orfani, nutrito gli affamati, accudito i bisognosi, inviato missionari a quei popoli che non avevano ancora ascoltato il Vangelo: ai romani e ai galati, agli ebrei e ai greci, al franchi e agli slavi. E quante chiese sono state costruite! Quanta cura hanno avuto quei popoli per la casa di Dio! E quanto hanno amato i servizi della Chiesa!
Purtroppo, oggi non molte comunità cristiane ortodosse possono prendersi cura dei poveri, inviare missionari, o anche tenere servizi quotidiani a colui che di continuo si prende cura di noi. I sacerdoti e i diaconi che servono al santo altare sono costretti a lasciare i servizi di Dio e, in violazione del diritto canonico, trovare un lavoro secolare per sfamare se stessi e le loro famiglie. La Chiesa è ora in piedi con la mano tesa, implorando i cristiani (!) di dare al tempio di Dio almeno una piccola parte di ciò che gli appartiene di diritto.
Noi non siamo tenuti a portare un decimo del nostro reddito alla Chiesa; possiamo portare il venti, il trenta, o addirittura il cento per cento, come ha fatto la povera vedova (Mc 12:42-43). Ma possiamo iniziare con un piccolo passo. Possiamo almeno portare tanto quanto gli ebrei dell'Antico Testamento, almeno quel dieci per cento che appartiene di diritto a Dio e non a noi. Ma se non abbiamo tanto zelo per il tempio di Dio quanto ne aveva il popolo dell'Antico Testamento, allora il Signore accetterà e benedirà anche il sette o il cinque per cento o qualsiasi altro importo offerto con un cuore puro. Da qualche parte dobbiamo pure iniziare!
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