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  Arciprete Andrew Phillips: Domande e risposte dalla corrispondenza recente (ottobre 2015)

dal blog del sito Orthodox England

29 ottobre 2015

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Cosa sta accadendo nella Chiesa ortodossa serba al momento?

Per quanto posso vedere, l'élite neocon occidentale, che ha cercato di manipolare il governo serbo fin da quando ha bombardato la Serbia, continua la stessa politica vetero-comunista del divide et impera. Proprio come i comunisti avevano separato la Macedonia e vi avevano istituito una setta nazionalista 'ortodossa' negli anni '60, così Washington e i suoi alleati hanno separato finora il Montenegro e il Kosovo dalla Serbia e stanno cercando di crearvi sette nazionaliste attraverso i loro fantocci locali. L'opposizione è venuta dal popolo. In Montenegro la gente non vuole diventare un'altra base NATO e in Macedonia non vogliono diventare un'altra repubblica musulmana come il Kosovo. Questa opposizione politica crea opposizione alle sette nazionaliste e scismatiche, mentre la gente si rende conto che questo è quello che sono.

Questa è la stessa politica che gli Stati Uniti stanno cercando di attuare anche in Ucraina. Lì, tre piccole sette, straniere e politicamente architettate, una delle quali ha un leader molto aggressivo, Denisenko, che ha visitato il Dipartimento di Stato a Washington come un ospite d'onore, stanno cercando di minare la stragrande maggioranza, che appartiene alla sola Chiesa ortodossa ucraina, guidata dal metropolita Onufrij.

Non è strano che i comunisti jugoslavi di cinquant'anni fa sotto il croato Tito e i neocon di oggi seguano la stessa politica?

Niente affatto. I comunisti jugoslavi sono stati messi al loro posto dalle potenze occidentali durante la seconda guerra mondiale, con Churchill che li aveva appoggiati al posto dei serbi ortodossi e li aveva sostenuti. I comunisti e i neoconservatori condividono la stessa ideologia materialistica di base. L'unica differenza è che i comunisti promuovono il concetto materialista di accumulare ricchezza statale, i neocon di accumulare ricchezza personale. Capitalismo statale o capitalismo individualista, Mammona è lo stesso in tutto il mondo.

Che cosa si può fare?

Io sono uno straniero, quindi è difficile per me dire qualcosa sulla Chiesa serba. Questa è una questione interna. Tuttavia, mi sembra di vitale importanza che, in generale, tutti noi, a qualunque Chiesa locale apparteniamo, ci limitiamo ai principi canonici ortodossi e resistiamo alle interferenze politiche degli USA o dell'UE, o di qualsiasi altro, e, allo stesso tempo, dobbiamo proporre strutture confederali non nazionaliste. Questo è ciò che la Chiesa russa ha fatto più di 20 anni fa, accordando un'ampia autonomia alle sue parti locali, per esempio la Chiesa ucraina, la Chiesa moldava, la Chiesa lettone e la Chiesa fuori dalla Russia (ROCOR). Se non si fa così, ci saranno nuovi scismi oppure continueranno i vecchi scismi.

A proposito di scismi, chi erano i piccoli gruppi di dissidenti che si sono entrati in scisma dalle due parti della Chiesa russa alla loro riconciliazione nel 2007?

Come ho già detto prima, ci sono stati due gruppi. Le prime ad andarsene sono state comunità inglesi e francesi dipendenti ufficialmente dalla Chiesa in Russia. I loro capi (e i loro seguaci ingenui che non capivano la differenza) erano rinnovazionisti, che avevano avvelenato per decenni la vita della Chiesa nella diaspora, in obbedienza ai loro ideologi ormai quasi tutti morti della scuola di Parigi. Se ne sono andate nel Patriarcato di Costantinopoli a controllo statunitense, dove massoni, semi-uniati e dissidenti politici o nazionalisti anti-russi sembrano essere i benvenuti. Il secondo gruppo ha lasciato la ROCOR ed era uno strano miscuglio di agenti della CIA e di altri servizi di spionaggio occidentali, di uomini di destra di stampo peronista in Sud America e di convertiti vecchio-calendaristi dalla mentalità ideologizzata che non amavano la Chiesa russa e perseguitavano quelli di noi che la amavano.

Guardando indietro alla sua vita nella Chiesa, rimpiange le cose che le sono successe negli anni '70 e '80?

Se non mi fossero successe le cose che mi sono successe, ora non saprei ciò che ho imparato per esperienza amara, per quanto dolorosa. Quindi, in un certo senso come posso rimpiangere qualcosa? Tutto era necessario per imparare un po' di saggezza e vedere attraverso i miti dell'Establishment 'ortodosso'. Tuttavia, se vogliamo sognare ad occhi aperti (!) e se avessi saputo allora quello che so adesso, nel 1971 avrei aderito alla parrocchia della ROCOR a Londra. Poi, dopo aver finito gli studi presso l'Università di Londra nel 1977, avrei chiesto di andare a Jordanville nel 1977.

Rimpiango molto non solo che in quei giorni pre-internet non mi sia stato dato nessun fatto, nessuna guida, ma invece mi siano stati dati disinformazione attiva e depistaggio. Tali erano in quel momento la corruzione spirituale e i pregiudizi contro la Chiesa russa. Gli scribi e i farisei dell'Establishment non volevano una Chiesa al di fuori del loro controllo, una Chiesa ortodossa russa libera, senza compromessi e spiritualmente indipendente, libera sia dai rinnovazionisti di sinistra sia dai politicanti di destra. Volevano un'organizzazione in linea con il potere, impura, spiritualmente smembrata e compromessa. È per questo che hanno fatto del loro meglio per minarci sia dall'esterno sia, attraverso i loro agenti di destra e di sinistra, da dentro.

Come vede il futuro per la Chiesa russa nell'Inghilterra dell'Est?

In questi ultimi anni abbiamo incoraggiato la fondazione sia di quella che è divenuta la piccola missione rurale con padre Anthony a Mettingham nel Suffolk e dell'eremo di san Panteleimone presso Clacton nell'Essex. Quest'ultimo è sotto padre Sergei, la cui semplicità è un esempio per tutti noi. Ora, con l'aiuto di Dio e di molti gentili e generosi benefattori, stiamo acquistando una proprietà per una chiesa nella città di Norwich e speriamo di far ordinare un uomo per la nuova parrocchia quando Dio vorrà. Forse questo è tutto ciò che possiamo fare; certamente abbiamo bisogno di più clero al fine di espanderci. Uno o due candidati sembrano ora finalmente apparire all'orizzonte, ma ce ne servono di più.

Possiamo sognare parrocchie nei centri provinciali in altri luoghi a est: una chiesa per il Suffolk al centro della contea a Bury St Edmunds, una chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo a Peterborough per il Cambridgeshire, una chiesa della Risurrezione a Bedford per il Bedfordshire , una chiesa dedicata a sant'Albano a St Albans per lo Hertfordshire, una chiesa dedicata a San Nicola a est di Londra, una chiesa dedicata ai santi Costantino ed Elena a York per lo Yorkshire e una chiesa dedicata a Tutti i Santi a Canterbury come centro per il Kent. Tuttavia, realisticamente, se questa non è la volontà di Dio, nulla di tutto ciò accadrà.

Perché è importante avere proprietà in luoghi centrali e popolati?

Perché se non ne abbiamo le comunità moriranno, mentre la proprietà favorisce la continuità. Questa è una legge. Quando avete la vostra proprietà, allora avete anche la libertà spirituale. Ho visto decine di parrocchie chiudere in Inghilterra e in Francia nel corso degli ultimi quaranta anni. Perché? Perché non avevano proprietà. Non è altro che un fatto della vita. E le comunità devono essere sempre in posti centrali, nelle grandi città, dove c'è la gente. Non si apre una chiesa dove non vive nessuno. Gli edifici ecclesiastici seguono le persone, perché queste sono la Chiesa. Non avviene il contrario. Questo è buon senso.

Alcuni temono il prossimo Concilio pan-ortodosso nel 2016, chiamandolo 'l'ottavo Concilio ecumenico' che era stato denunciato nelle profezie. Cosa ne dice?

C'è una certa isteria e paranoia tra alcuni che sembrano sapere molto poco di storia della Chiesa rispetto a questo incontro, che non è certamente 'l'Ottavo Concilio ecumenico'. È pura fantasia chiamarlo così. L'incontro inter-ortodosso dell'anno prossimo non è un Concilio, ma un incontro di una minoranza di vescovi ortodossi, circa il 25% del totale. Si discuteranno questioni amministrative e canonicche; tutte le questioni dogmatiche sono già state decise una volta per tutte dai sette Concili universali ('ecumenici' può essere una traduzione fuorviante).

Nessun incontro può diventare un Concilio se le sue risoluzioni non sono ricevute dai fedeli, ma purtroppo no i fedeli non siamo mai stati consultati in merito alle discussioni che hanno portato a questa riunione. Il tutto sta accadendo a porte chiuse nella Ginevra calvinista (tra tutti i posti possibili), una situazione senza precedenti nella pratica ortodossa, e credo che questo sia il motivo per cui sta crescendo una certa isteria e paranoia in alcuni ambienti. Sono reazioni inevitabili, data la quasi totale mancanza di trasparenza.

I fedeli sono i guardiani della fede, e per questo un incontro può diventare un Concilio solo se le sue decisioni sono ricevute dai fedeli. Se un incontro è un Concilio, allora vuol dire che lo Spirito Santo vi è presente, come lo è tra i fedeli. Al momento sembra che alcuni punti in stile protestante liberale degli anni '60, promossi dai fanarioti e che ci spaventavano negli anni '70, sono già stati cancellati nelle riunioni preparatorie. Questa è una cosa buona. Non abbiamo bisogno di alcun ulteriore modernismo antiquato. Tuttavia, non vi è accordo su diverse questioni importanti tra i rappresentanti delle Chiese locali che si preparano a questo incontro. Inoltre, con la recente condanna da parte di Costantinopoli del metropolita Rostislav della Chiesa delle Terre Ceche e della Slovacchia, questo incontro potrebbe non avere neppure luogo, perché non lo si può tenere se una delle quattordici Chiese locali è assente. Così il nazionalismo greco può ancora mettere completamente fine all'incontro.

Più in generale, la situazione è così altamente politicizzata che ci si chiede se potrà avvenire qualcosa di significativo anche se questi vescovi si incontrano. Ricordiamo che non meno di tre patriarchi delle Chiese locali sono ora nominati dagli Stati Uniti (contro i canoni della Chiesa) e che ripetono le politiche del Dipartimento di Stato, cioè, di Obama, che può essere un ateo o può essere un musulmano (nessuno ne è sicuro), dell'abortista Biden e del guerrafondaio Kerry. Alcune parti della Chiesa non sono semplicemente libere di incontrarsi. Proprio come san Giustino di Chelije invitava a boicottare un tale incontro inter-ortodosso negli anni '70, perché così tante Chiese locali, in particolare quella russa, erano allora schiavizzate dall'Unione Sovietica atea, così oggi altre Chiese locali sono schiavizzate dagli Stati Uniti atei.

Quindi può avere luogo un incontro significativo?

Penso che a lungo termine può essere irrilevante che un incontro avvenga o meno. Vedo un risultato diverso. Poiché il numero di vescovi della Chiesa russa sta salendo inesorabilmente a 400 e più, e il totale presto supererà il 50% del numero totale dei vescovi ortodossi, la riunione di Costantinopoli sta diventando irrilevante. Può essere che la Chiesa ortodossa russa, come l'unico e solo evidente centro di civiltà ortodossa, possa presto tenere una riunione episcopale insieme con le altre Chiese locali libere, Antiochia, Georgia, Polonia, Cecoslovacchia, ecc

Tale riunione di oltre 500 vescovi sarebbe molto più rappresentativa di quella al Fanar preparata a Ginevra, e avrebbe più probabilità di diventare un Concilio. Potrebbe avere luogo presso il monastero di Nuova Gerusalemme fuori Mosca, che è ormai quasi completamente restaurato. Questo è lo scopo a cui la Chiesa russa destinò il monastero nel XVII secolo, come un centro dell'Ortodossia globale, ma gli è stato impedito di diventare tale dall'interferenza dello Stato russo da allora fino a oggi. Tale Concilio potrebbe parlare liberamente, senza riserve 'per timore dei Giudei ", cioè, non intimidito dalla censura in stile sovietico della correttezza politica.

Una situazione del genere rifletterebbe la realtà della Chiesa di oggi, non la situazione di un migliaio di anni fa, quando i greci dettavano legge. È il momento di recuperare il ritardo con la realtà. Le Chiese governate dai greci, per lo più con greggi di circa un milione e di prospettive nazionaliste, sono semplicemente incapaci di far fronte alla realtà del mondo globale di oggi. Per dare una risposta, oggi la Chiesa deve essere globale. E solo la Chiesa russa lo è.

Alcuni lo chiamerebbero 'imperialismo russo'.

L'imperialismo di qualsiasi tipo, è da condannare, perché è nazionalismo. Quella di cui stiamo parlando è una Chiesa imperiale, la Chiesa dell'Impero cristiano. Imperiale significa unità multinazionale nella diversità, con nuove Chiese locali autocefale che nascono attraverso l'attività missionaria, mentre imperialismo significa nazionalismo, controllo centrale e la mentalità del genere 'una taglia per tutti' del modello papista, che, purtroppo, esiste oggi a Istanbul.

Qual è la situazione dopo l'ultima serie di consacrazioni episcopali annunciate dalla Chiesa russa il 23 ottobre?

La notizia che padre Tikhon (Shevkunov) è ora un vescovo è la benvenuta, e la notizia che l'Italia ha ora per la prima volta in assoluto un vescovo ortodosso russo residente, il vescovo Antoniy (Sevryuk) è storica. Sembra che siamo finalmente vedendo la comparsa di una giovane generazione di vescovi, tutti almeno trilingui (la lingua locale, l'inglese e il russo), residenti nel paese, con una comprensione della cultura locale e politicamente liberi. Abbiamo anche notato che padre Gennady Andreyev della diocesi di Sourozh a Manchester è stato nominato vescovo.

Ma ci sono altri eventi benvenuti. Nonostante una forte opposizione politica francese che ha molto ritardato il progetto, le cupole sono ora poste sulla nuova cattedrale russa a Parigi e tutto dovrebbe essere finito entro dodici mesi. Ci stiamo finalmente muovendo.

E per quanto riguarda la venerazione dei santi occidentali locali, 60 anni dopo san Giovanni, ora ci stiamo muovendo per la loro inclusione nel calendario russo all'interno della Russia e forse anche altrove. Non è solo un caso di 'meglio tardi che mai', questo rappresenta un vero pentimento da parte di coloro che hanno resistito, ci hanno rimproverati e perseguitati attivamente perché noi li veneravamo, per oltre 40 anni. È triste che molti dei persecutori siano ora morti e quindi non possano pentirsi, quindi dovremo pregare per loro, per Cristo che ci chiama a pregare per i nostri nemici, a prescindere dal fatto che siano vivi o morti. È la stessa situazione di quelli che si rifiutavano di venerare i nuovi martiri e confessori e esporre le loro icone nelle loro chiese. Anch'essi sono stati tutti smentiti.

Molte persone sono molto pessimiste circa la situazione in Russia e la criticano. Cosa risponderebbe loro?

C'è molto da criticare nella Russia post-sovietica, il vecchio classico ABC: alcolismo (quasi alto come in Finlandia), bambinicidio (aborto) (vicino ai livelli asiatici) e corruzione (più o meno come in Italia), a cui si potrebbe aggiungere la D sia per il divorzio (quasi alto come negli Stati Uniti) e la droga (non ancora ai livelli dell'Europa occidentale). Tuttavia, i russofobi e la loro propaganda omettono deliberatamente il fatto fondamentale: la Russia sta andando nella direzione giusta, mentre l'Occidente sta andando nella direzione sbagliata. Si tratta di un'enorme ironia storica che nella misura in cui la Russia si sta de-sovietizzando (un processo ben avviato, nonostante la propaganda, l'opposizione e la paura in Occidente), l'Occidente si sta sovietizzando.

Chi sono questi russofobi critici?

Ce ne sono due gruppi. In primo luogo, ci sono gli ideologi occidentali neo-coloniali che, ancora vivono nell'arroganza imperialista del XIX secolo, sono convinti che 'l'Occidente è meglio' e per quanto riguarda 'il resto', quello può andare all'inferno. Queste persone sono in realtà semplici razzisti primitivi ed estremisti, come il senatore russofobo John McCain, che è stato fotografato in un incontro con lo Stato Islamico, tanto è ansioso di essere anti-russo! (Qui è la prova che gli occidentalisti sono una sola cosa con gli islamisti, movimento che hanno fondato in Afghanistan negli anni '80, e che hanno sempre sostenuto il regime assassino in Arabia Saudita con le sue decapitazioni, crocifissioni e bombardamenti massicci – con aerei americani e bombe inglesi – di civili nello Yemen. Gli estremi si toccano sempre, nello stesso modo in cui l'inglese imperialista e ebreo convertito Disraeli sostenne le stragi ottomane dei cristiani bulgari nel XIX secolo).

In secondo luogo, vi sono gli occidentalisti russi, molti dei quali oligarchi, ebrei oppure omosessuali. Si vedono spesso presso l'ambasciata americana a Mosca. Essi rappresentano la stessa classe aristocratica, militare e industriale (tra cui alcuni dei più importanti Romanov), e anche il clero carrierista dei rinnovazionisti nella Chiesa, che avevano tradito la Russia nel 1917 (quando li si vedeva presso l'ambasciata britannica a San Pietroburgo), rovesciando lo tsar perché volevano il potere (e ancora più soldi) per se stessi.

Essi hanno il loro esatto parallelo nell'Ucraina di oggi, dove il governo di Janukovich, legittimo e democraticamente eletto (quali che fossero i suoi molti difetti), è stato rovesciato dalla minoranza nazionalista galiziana uniate, guidata da oligarchi come l'ebreo Poroshenko e altri industriali miliardari che hanno venduto l'anima alla CIA in cambio del suo appoggio. Eletti dal 25% della popolazione, risultato raggiunto solo con una dura repressione della polizia segreta e la propaganda delle relazioni pubbliche statunitensi, queste persone sono spietate perché sono completamente senza principi. È per questo che odiano il popolo ucraino e l'Ortodossia. A differenza di loro, noi cristiani abbiamo dei principi.

In realtà, sarebbe più esatto chiamare tali individui ortodossofobi piuttosto che russofobi e ucrainofobi, perché questa è l'essenza del loro odio, l'odio per Cristo, per quanto possano illudersi a sostenere che sono per Cristo. Come con i bolscevichi nella poesia rivoluzionaria di Alexander Blok, 'I Dodici', pensano che stanno seguendo Cristo, ma in realtà stanno seguendo l'Anticristo. E questi li porterà alla perdizione delle loro anime nella Geenna. Ecco quanto è grave la loro situazione.

Cosa sta accadendo alla 'Chiesa ortodossa britannica'?

La cosiddetta 'Chiesa ortodossa britannica', di fatto né britannica né ortodossa, era un piccolo gruppo di vagantes e di altri eccentrici anglo-cattolici, il cui leader si faceva chiamare 'patriarca di Glastonbury' (!). Tuttavia, sono stati ricevuti e ordinati dalla Chiesa copta circa 20 anni fa. Nel 1999 avevano un vescovo, 18 membri del clero e 72 fedeli! Ai primi di ottobre di quest'anno hanno lasciato la Chiesa miafisita e, a quanto pare, ora sono tornati a essere vagantes. Il problema era che gli ex anglicani in questione non hanno potuto accettare l'anti-calcedonismo intrinseco che ora è ancora una volta venuto alla ribalta tra i copti in quello che io ritengo uno scoppio di nazionalismo. (l'anti-calcedonismo va di pari passo con il nazionalismo locale, che in gran parte lo ha causato).

Mi è stato detto che il gruppo ha ora un vescovo, 2 sacerdoti e circa 100 fedeli, soprattutto ex-anglicani dell'Establishment, e soprattutto anziani, a quanto mi dicono, anche se non sono sicuro se questo sia vero. Che cosa farà ora il gruppo non è chiaro. Purtroppo, dubito che vorranno unirsi alla Chiesa ortodossa, perché ciò significherebbe accettare di essere catechizzati e ricevuti come laici. Spero vivamente di avere torto in questa visione pessimistica del loro clericalismo. C'è un gruppo ex anglicano a cui potrebbero aderire; là ordinano ex-vicari anglicani quasi immediatamente e praticamente senza addestramento. Chi lo sa? Penso che farà poca differenza in quanto si tratta di un gruppo così piccolo, nemmeno delle dimensioni di una parrocchia normale.

Data la sua situazione critica, è stato suggerito che la giurisdizione di Rue Daru sia disciplinata direttamente dal Patriarcato di Costantinopoli e si unisca alle diocesi locali di Costantinopoli, come quella del metropolita Emmanuel di Parigi. Cosa ne pensa di questo?

Sono d'accordo. Penso che sia così logico da essere inevitabile. Una volta che tutti coloro che amano la tradizione russa avranno lasciato Rue Daru, come hanno fatto negli ultimi trenta e più anni a partire dalla dipartita del santo arcivescovo George (Tarasov) e dalla caduta nella decadenza dopo di lui, che cosa resterà? Massoni e convertiti ingenui, modernisti neo-calendaristi ed ecumenisti. Ovviamente, dovrebbero essere tutti insieme nelle locali strutture diocesane e nelle logge di Costantinopoli. D'altra parte, dovrebbero in primo luogo avere l'onestà di restituire le proprietà della Chiesa Russa, che stanno effettivamente occupando abusivamente.

Cosa ne pensa del recente Sinodo cattolico romano a Roma?

Il Cattolicesimo è ora ad un punto di svolta. Intende mantenere i suoi resti (che risalgono in una forma o nell'altra all'Ortodossia), o diventare completamente protestantizzato, un processo che è stato avviato da ricchi cardinali americani e tedeschi o da altri cardinali liberali più di cinquanta anni fa, durante il Concilio Vaticano II. Con l'attuale papa gesuita, per i quale i fini sembrano giustificare i mezzi e che sembra essere d'accordo con tutti e con nessuno, è impossibile dire cosa accadrà, ma questa è la posta in gioco. Questo è importante perché il Cattolicesimo è l'ultima istituzione europea occidentale sopravvissuta con un passato ortodosso. Tuttavia, oggi il cattolicesimo romano, uniatismo incluso, sembra così debole, così americanizzato, ovvero così protestantizzato, che sembra avere poca speranza. Ho sempre creduto che solo l'Ortodossia possa riempire l'abisso spirituale che esso ha lasciato.

La sua situazione è il simbolo dell'Europa occidentale in generale, le cui città ora sembrano essere sul punto di scomparire sotto l'onda della marea dell'invasione musulmana. Questo è stato causato dall'interferenza occidentale nel Medio Oriente e in Nord Africa, la famigerata 'primavera araba' orchestrata dalla CIA, che è costata la vita a centinaia di migliaia di persone. L'Europa occidentale potrà mai sopravvivere? Questa è ora la domanda. Tuttavia, non sono d'accordo con gli xenofobi occidentali, che danno la colpa agli "arabi" o ai "musulmani". Questi disgraziati non sono la causa del problema. La causa del problema è l'apostasia occidentale, il fatto che gli occidentali hanno abbandonato Cristo. Poiché la natura aborre il vuoto, questo viene riempito – e dall'islam. Se la gente occidentale non avesse abbandonato Cristo e la cultura cristiana, non ci sarebbe alcun vuoto spirituale e non ci sarebbero musulmani qui a riempirlo.

Come dovremmo vedere la situazione in Siria?

Viviamo in tempi in cui le profezie si compiono davanti ai nostri occhi – in Iraq, in Siria e in Turchia. L'attuale catastrofe è iniziata nel 1991 con l'inizio della caduta di Babilonia (Iraq) nella prima guerra del Golfo. Questa caduta si è compiuta nel 2003. Nel 2000 l'Iraq aveva quasi due milioni di cristiani, ora ce ne sono meno di 200.000. Anche qualcuno tanto ottuso e illuso come Blair sta solo ora cominciando ad ammettere di essere in parte responsabile. Per quanto riguarda la Siria, è vicina all'Armageddon. Il terzo giocatore è la Turchia, la cui caduta è stata pure profetizzata. Poi verrà il prosciugamento dell'Eufrate. Prima di questo, penso che vedremo anche cambiamenti in Ucraina il prossimo anno.

Dopo la Siria, l'Afghanistan, l'Iraq e ora la Libia hanno tutti chiesto l'aiuto russo. È difficile sapere se la Russia sarà in grado di spegnere tutte le conflagrazioni iniziate dall'incredibile arroganza occidentale, ma vedremo. Non è facile fare il vigile del fuoco del mondo quando si affrontano i piromani americani.

Cosa si nasconde dietro questa hybris che è insita nell'Occidente?

Storicamente, è un misto di superiorità imperialista dei romani pagani mescolata con il saccheggio spietato dei popoli barbari germanici sfruttati da potenze sataniche. Pertanto, cosa sta all'origine dell'Establishment britannico? È la mentalità normanna, in altre parole, la mentalità di una banda di vichinghi, che è ciò che erano i normanni. Quando arrivarono in Inghilterra nel 1066, avendo già distrutto le vecchie tradizioni cristiane della Normandia pre-normanna, sono venuti a saccheggiare l'oro e le ricchezze di un regno cristiano e a distruggere la sua Chiesa vecchia mezzo millennio.

Il bagliore negli occhi dei normanni di allora era lo stesso che si vedeva negli occhi dei conquistadores spagnoli affamati d'oro di cinque secoli più tardi, e la stesso che si è visto negli occhi dei petrolieri texani, quando hanno messo le loro avide mani sul petrolio iracheno cinque secoli dopo. Perfino la moderna fantascienza occidentale parla dello sfruttamento e dell'esaurimento di altri pianeti esattamente allo stesso modo. Sfruttare le risorse minerarie di un paese finché non sono esaurite e poi passare al prossimo paese, o pianeta, lasciandolo nudo, saccheggiando e depredando spietatamente – tutto con il pretesto della libertà e della democrazia. Come ha detto il primo ministro imperialista britannico Palmerston 150 anni fa, la Gran Bretagna 'non ha amici e non ha nemici, ha solo interessi'. In altre parole, l'establishment occidentale non è altro che una banda vichinga intenta alla rapina e saccheggio, intenta ai propri interessi, e senza alcun principio di sorta.

Cosa dice della situazione generale? Non la fa disperare?

No. Il mondo, come sempre, è diviso in tre gruppi: di Dio, Satana e gli indecisi. Ciò significa: i veri ortodossi (coloro che sono disposti a morire per l'Ortodossia); il popolo di Satana (compresi i cosiddetti 'ortodossi' apostati); e il resto, tra cui molti ortodossi nominali, che non hanno ancora deciso cosa sono. Alcuni tra gli altri sono dei voltafaccia e sono d'accordo con tutti, ma tra gli altri ci sono anche quelli che un giorno saranno disposti a morire per l'Ortodossia. È nella speranza del pentimento di tutti che il mondo continua attraverso la misericordia di Dio.

Credo che nel trattare con le cose del mondo (eventi politici, ecc), dobbiamo esserne a conoscenza, ma non disperare. Siate miti come le colombe e prudenti come i serpenti, dice Cristo. Dobbiamo sempre ricordare che se l'uomo propone, Dio dispone. Le forze di Satana fanno quello che vogliono, ma non significa che vinceranno. Non lo faranno. Lo sappiamo come un fatto. Lo schema del principe di questo mondo e dei suoi dotti seguaci è ovvio – il loro grande piano è di ripristinare il Tempio di Gerusalemme in modo da potervi intronizzare l'Anticristo. Ma possono volerci ancora centinaia d'anni fino al raggiungimento di tale scopo, anche se ci sono giorni in cui sembra che stia per accadere nel giro di pochi anni.

Dio, non l'uomo, dispone. Non disperate. Abbiamo già visto un miracolo – la caduta dell'ateismo militante nella vecchia Unione Sovietica e l'inizio della restaurazione dell'Impero Cristiano. Altri miracoli sono possibili. Non sottovalutate mai la sapienza di Dio o la stoltezza dell'uomo. Non dubitate mai della potenza di Dio.

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