Il patriarca Kirill ha invitato l'Occidente a seguire la Russia come un esempio di come gestire gli immigrati musulmani.
"A differenza dell'Occidente, che è già nervoso per l'arrivo dei rifugiati, Mosca da sola ha accolto più musulmani di quanto ha fatto finora tutta l'Europa. E nessuno al mondo ne è stato messo a conoscenza. E non c'è isteria, né polizia, né gas, né scontri fisici", ha detto il patriarca giovedì in un incontro con il leader palestinese Mahmoud Abbas nella sua residenza di Peredelkino, nella regione di Mosca.
La Russia ha molti immigrati musulmani delle ex repubbliche sovietiche, e "per loro è l'unica fonte di una buona vita", ha detto il leader della Chiesa.
"Certo, sorgono a volte problemi con i nuovi arrivati ma questi problemi vengono risolti nel rispetto della legge, e, soprattutto, i buoni rapporti tra ortodossi e musulmani stanno creando un clima ideale perché qui i musulmani vivano in pace e perché gli ortodossi trattino i musulmani con rispetto, con tolleranza, come fratelli", ha detto.
Il patriarca si è congratulato con Abbas, che ha contribuito a costruire la moschea, alla sua apertura a Mosca.
"Probabilmente ha pèercepito quanto siano notevoli i buoni rapporti che si sono sviluppati tra ortodossi e musulmani in Russia. Siamo molto contenti che finalmente questa grande moschea sia stata costruita nella città di Mosca per diventare un luogo di preghiera per molti musulmani che vivono a Mosca e visitano Mosca", ha detto il patriarca Kirill.
Ha detto che l'islam radicale "per grazia di Dio, non si sta diffondendo in tutta la Russia". Il patriarca ha parlato anche della situazione di pericolo in Medio Oriente, dove lo Stato islamico e altri gruppi terroristici simili hanno cercato di reclutare cittadini russi.
"Queste e altre persone di mentalità radicale rappresentano un enorme pericolo per la Russia. È per questo che tutto ciò che accade in Medio Oriente, in Siria, Iraq, Libia, ci riguarda molto da vicino", ha aggiunto.
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