Un'impressione d'artista del progetto originario della nuova cattedrale ortodossa a Parigi (worldarchitecturenews)
L'orizzonte iconico della capitale francese, Parigi, sta per essere trasformato da un'imponente cattedrale in stile russo.
Sull'onda della visita del primo ministro russo Dmitry Medvedev a Parigi, il suo omologo francese Jean-Marc Ayrault dice che la Francia è d'accordo con la costruzione di una controversa cattedrale ortodossa non lontano dalla Torre Eiffel.
"La Francia deve attenersi alla realizzazione del progetto," ha detto Ayrault durante una conferenza stampa con Medvedev.
"Tuttavia, costruire a Parigi è più difficile che altrove, a causa di tutte le leggi sull'architettura e la protezione del patrimonio", ha aggiunto.
Il piano di Mosca per costruire un centro culturale, una grande cattedrale con cinque cupole a cipolla e un tetto ondulato di pannelli di vetro accanto alla Senna era stato arrestato all'inizio di questo mese. Il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë ha descritto il progetto come "pastiche architettonico" e "ostentazione totalmente inadatta alle rive della Senna."
La Russia ha acquistato il lotto di 4.000 metri quadrati che un tempo ospitava la sede del servizio meteorologico francese nel 2007 per circa 60 milioni di sterline (75 milioni di euro).
Medvedev ha finalizzato i piani per la costruzione di una seconda cattedrale ortodossa russa a Parigi, con l'allora presidente francese Nicolas Sarkozy, nel 2010.
Tuttavia, quando è stata presentata la progettazione congiunta dall'architetto spagnolo Manuel Nunez, dell'agenzia Sade e della società russa Gruppo Arco, molti parigini hanno alzato le sopracciglia. Il progetto è stato presto soprannominato "Mosca sulla Senna".
Il governo francese ha successivamente sospeso un accordo con la Russia, con cui si impegnava a studiare i modi per "armonizzare l'edificio al paesaggio circostante."
"Sono sicuro che siamo sulla strada giusta per trovare un buon progetto. Sono sicuro che stiamo per trovare una soluzione", ha concluso Ayrault.
Decine di migliaia di russi vivono a Parigi e nei dintorni. La capitale francese era diventata negli anni '20 una destinazione preferita dei 'russi bianchi' anti-bolscevichi, in fuga dalla presa di potere comunista della Russia.
Il progetto è stato soprannominato "Mosca sulla Senna" (worldarchitecturenews)
Il sindaco di Parigi Bertrand Delanoë ha detto che il progetto è "un'ostentazione totalmente inadatta alle rive della Senna." (Worldarchitecturenews)
ALCUNI COMMENTI EDITORIALI DEL NOSTRO SITO
In un periodo di profonda crisi economica, ci chiediamo che cosa possa creare "controversia" nella costruzione (dopo un acquisto a caro prezzo di un edificio pubblico obsoleto) di un centro culturale e di una chiesa.
Le obiezioni espresse dal sindaco Bertrand Delanoë ci sembrano francamente risibili. Se diamo un'occhiata alla vecchia sede di Météo France, non è che sia esattamente un capolavoro architettonico "totalmente adatto alle rive della Senna"...
Una città che ha pubblicizzato la propria cultura con esempi di "pastiche architettonico" come il Centro Georges Pompidou, e ha esaltato i suoi ideali umanitari per mezzo di "ostentazioni totalmente inadatte" come l'Arco (quadrato!) de La Défense, non ha certamente nulla da perdere dalla realizzazione del progetto illustrato nelle immagini di quest'articolo.
Per quanto riguarda i singoli elementi del progetto, l'aspetto degli edifici del centro culturale sembra tanto normale da non causare alcun sospetto; il tetto ondulato di pannelli di vetro è, certamente, piuttosto singolare, e la sua applicazione alla chiesa può generare un effetto strano (neppure a noi piace granché... ma rimandiamo il giudizio a quando avremo occasione di fare una processione davanti alle porte della cattedrale in un giorno di pioggia!). La chiesa - a noi che sappiamo qualcosa di architettura ortodossa - dà l'impressione di un edificio religioso piuttosto "normale"... ma forse non sarà proprio la sua normalità a dare fastidio?
Alcuni hanno voluto cercare a tutti i costi una ragione della "controversia" nel fatto che il sindaco Bertrand Delanoë, gay dichiarato, abbia obiezioni ideologiche a una presenza tanto evidente di una nazione e cultura non certamente pro-gay. Onestamente, non ci sembra neppure necessario sollevare questa mediocre diatriba ideologica, tenendo conto che si vuole costruire una chiesa proprio nel cuore della capitale occidentale dell'ateismo di stato. Niente può contrastare questo spirito come l'esempio del paese che ha saputo ribaltare la propria rivoluzione e il proprio ateismo con un ritorno alla propria matrice cristiana: un ritorno che non manca di produrre ripercussioni su tutta la vita etica, sociale e politica del paese. Un segno come questa chiesa, che poteva essere tollerato nei confronti del "retrogrado" impero russo di cento anni prima, oggi fa vedere la Russia come una pericolosa pedina della "guerra culturale" in atto in Occidente. Chi ne accoglierà la presenza, e chi invece si schiererà contro? Stiamo a vedere, e traiamone le conclusioni...
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