Per almeno 400 anni o più ci sono stati tentativi di spaccare e dividere il mondo russo... Quando dico 'il mondo russo', questo non significa, come interpretano quelli che ce l'hanno con noi, l'Impero Russo o l'Unione Sovietica: il termine si riferisce alla grande civiltà russa che è uscita dal fonte battesimale a Kiev e che si è diffusa per le vaste distese dell'Eurasia. Questa è una civiltà originale basata sull'Ortodossia e sui valori morali dell'Ortodossia – questo è ciò che da oltre 400 anni non dà pace a chi vede in questa civiltà pacifica qualche sfida alle proprie basi ideologiche. E sappiamo che ogni volta che i nemici hanno attaccato la nostra patria, la cosa principale che hanno voluto fare è stata dividere il nostro popolo e, in particolare, strappare lontano da questo mondo unificato le terre russe meridionali e occidentali.
Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus', 14 marzo 2014
Il popolo dell'Ucraina sta scegliendo la libertà di preferenza alla tirannia della cricca neo-nazista in bancarotta che ha illegittimamente sottratto il potere con mazze da baseball americane al governo democraticamente eletto a Kiev. E la Crimea è solo l'inizio. La maggior parte dell'Ucraina si sta rivoltando contro la possibilità di colonizzazione occidentale e occupazione della NATO. Il tentativo occidentale di usare il colonialismo del XIX secolo nella sua 'corsa all'Europa dell'Est' sta fallendo nel XXI secolo. Solo se gli euroterroristi a Kiev saranno ben presto sostituiti da un governo legittimo e rappresentativo, che procederà subito con la federalizzazione dell'Ucraina (cosa che si sarebbe dovuta fare fin dall'inizio, 23 anni fa), c'è qualche speranza che il paese così come è oggi sopravviva.
Sorgono molte domande. Perché l'Occidente è così ostile alla democrazia e alla libertà in Ucraina? Perché è a favore di una centralizzazione in stile stalinista? Perché supporta e finanzia un paese gestito da un mafioso corrotto dopo l'altro per gli ultimi 23 anni? Perché deve mantenere i confini di un paese che sono stati fissati dai dittatori atei Stalin e Krusciov? Perché la rabbia contro la Russia libera?
A tutte queste domande c'è una sola risposta. L'impunità e l'orgoglio dell'Occidente sono tali che gli hanno fatto perdere la ragione. Chi se non un pazzo sosterrebbe i gangster a Kiev? E da dove è venuta questa follia? È venuta dal fatto che l'Occidente ha perso la fede in Dio, ha perso la fede nella base stessa della sua cultura, ovvero in Cristo. Nel mondo occidentale, sia in Nord America sia tra i suoi vassalli europei, le chiese sono vuote di preghiera, dove non sono già state trasformate in negozi, club e bar, a Montreal, Copenhagen, Amsterdam, Ginevra, Berlino, Londra o Parigi. E anche dove ci sono chiese, si suggerisce che dovrebbero essere utilizzate per 'matrimoni' omosessuali.
Il fatto è che gli stessi demoni che una volta erano idolatrati dai leader sovietici atei sono oggi idolatrati dai leader occidentali atei. Sono emigrati dall'Unione Sovietica verso l'Unione Europea, dalla Stella Rossa al Cerchio di Stelle. Da qui la mancanza di logica e di razionalità dell'Occidente, il suo culto delle bugie. L'Occidente odia le Russia non a causa delle statue sporche e ignorate di Lenin e dei suoi pari, che riempiono ancora il paese per inerzia, ma perché la Russia è ora in gran parte cristiana ortodossa, e crede in Dio. E quella fede e la sua conseguente civiltà devono essere screditate e distrutte dall'Occidente perché contraddicono l'idolatria atea occidentale e i suoi piani ben avanzati per un terrificante impero anticristiano globale.
Perché la NATO ha bombardato la Serbia e poi l'ha divisa a pezzi, consegnandone una parte a islamisti baroni della droga e commercianti di organi umani? Semplicemente perché la Serbia era ortodossa. Perché l'Occidente ha assoldato cecchini a Kiev in modo che potessero uccidere allo stesso modo poliziotti e manifestanti, provocando l'indignazione internazionale? Semplicemente perché l' Ucraina era ortodossa e così, come la Serbia, deve essere strappata via dalla Russia ortodossa e dalla Bielorussia ortodossa e poi fatta a pezzi. Coloro che sono fedeli a Dio devono essere derisi, screditati e distrutti. Questo è ciò che l'Occidente e gli occidentalizzati hanno già fatto al credente Unto da Dio prima del 1918, applaudendo alla sua caduta nei loro parlamenti e nella loro stampa.
L'Occidente ha bombardato la Serbia, l'Iraq, l'Afghanistan, la Libia e la Siria impunemente, perché sapeva che non avevano modo di reaguire. Con la Russia sovrana, non osa farlo. Se non ci fosse la Russia ortodossa, il regno laicista di menzogne e di oscurità spirituale e morale crescerebbe in tutto il mondo, i demoni regnerebbero e quindi arriverebbe presto la fine del mondo. Le più piccole e più deboli Chiese ortodosse locali, costretti da cricche e massoniche personalità ad adottare il calendario cattolico romano per le feste fisse, già guardano alla Russia per avere protezione. Questo non è il momento per la Russia di ascoltare minacce e ricatti occidentali, ma di stare ferma sui suoi principi, di difendere i valori cristiani ortodossi contro la stoltezza dell'ateismo laicista diventato globale.
Se l'ex Polonia orientale, con Leopoli apostata al cattolicesimo romano e la zona circostante, desidera ricongiungersi alla Polonia e così aderire all'Unione Europea, lo faccia pure, se l'Unione Europea vuole davvero queste province in bancarotta. Questa regione è l'unico vero confine ('ukraina'), perché è la sola che si trova ai confini della Polonia. La Crimea non lo è. Né lo sono Kiev, Odessa, Kharkiv, Donetsk, Uzhgorod e una miriade di altre città, paesi e villaggi dell'83% del paese in cui il russo è la lingua di tutti i giorni e la maggior parte delle persone riesce a malapena a parlare uno dei tanti dialetti della lingua regionale che si chiama ucraino.
La Piccola Russia, la Russia Bianca e la molto perseguitata Carpato-Russia non vogliono avere niente a che fare con la Polonia. Avendo apostatato dall'Ortodossia, la cricca galiziana soatenuta dall'Occidente a Kiev non vede più la Russia come la sua madre. Che si uniscano quindi alla loro matrigna polacca. Che comprino pure il biglietto per il Titanic. Allora le tante icone che hanno pianto in Russia e in Ucraina dallo scorso settembre cesseranno di piangere e da loro fluirà al posto delle lacrime un miro pacificatore
Il titolo di questa mappa amaramente satirica, "La massa tumorale nel corpo dell'Ucraina", può essere molto spregiativo nei confronti delle tre regioni della Galizia dalle quali è venuta tutta la forza del recente colpo di stato, ma allo stesso tempo dovrebbe aprire gli occhi sulla vera rappresentatività in tutto il paese della giunta oggi al potere
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