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  Dai loro frutti li riconoscerete: sulle politiche del personale della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"

di Kirill Aleksandrov

Unione dei giornalisti ortodossi, 20 luglio 2020

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Epifanij Dumenko non è esigente quando si tratta di politiche del personale. Foto: Unione dei giornalisti ortodossi

Da chi sono composte le organizzazioni scismatiche ucraine.

Gli scismi nella Chiesa hanno sempre e ovunque attratto vari tipi di avventurieri. I leader delle associazioni scismatiche devono chiudere un occhio sulla bassa moralità dei loro subordinati perché nella maggior parte dei casi le persone degne non vanno in scisma.

Immaginate il leader di uno scisma, a cui i potenti promettono supporto amministrativo e talvolta persino un aiuto con le maniere forti. Con le buone o con le cattive, registrano nuovamente le parrocchie a loro scisma o semplicemente le presentano su carta, con edifici spesso prelevati illegalmente alla Chiesa canonica. Ci sono persone che accettano di identificarsi come membri di tali comunità. Ma c'è un problema: dove trovare i "preti"?

"Ma bisogna che il vescovo (nell'antica Chiesa, il grado di sacerdoti e vescovi o sorveglianti non differiva, ndc) sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. È necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo. Allo stesso modo i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto vino né avidi di guadagno disonesto, e conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. Allo stesso modo le donne siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto..." (1Tim 3:2-11).

Questi sono i requisiti per i candidati agli ordini sacri, scritti dal santo apostolo Paolo. C'è un intero insieme di regole canoniche che sviluppano e chiariscono questi requisiti. Ci sono persone che generalmente soddisfano queste regole e possono essere ordinate al sacerdozio. Ma quelli che possiedono le qualità di cui sopra sono, di regola, nella Chiesa canonica. La loro coscienza ecclesiale consente loro di capire che lo scisma è la via alla distruzione e alla morte. E perché le persone che conducono una vita divina dovrebbero andare alla distruzione? Questo è il motivo per cui i sacerdoti che sono già stati ordinati e quelli che soddisfano i requisiti canonici del sacerdozio rimangono per lo più nella Chiesa canonica.

Quindi con chi devono confrontarsi i poveri leader scismatici? Filaret Denisenko, quando era il metropolita canonico di Kiev, fornì una vivida descrizione dell'allora "Chiesa ortodossa autocefala ucraina", l'unica organizzazione scismatica a quel tempo. Chiamò questa struttura "la rete fognaria in cui scaricano tutte le acque reflue". I leader scismatici finiscono per attirare nelle loro strutture quei padri della Chiesa canonica che hanno commesso reati canonici e sono stati banditi dal sacerdozio dai loro vescovi. Oppure finiscono per "ordinare" coloro che esprimono tale desiderio, nonostante le loro motivazioni, educazione e carattere morale. Finché ce n'è qualcuno.

Non molto tempo fa, il "metropolita" Daniil Kovalchuk della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" implorava semplicemente tutti di andare a fare i "preti"da loro. "Vi imploriamo – cercate nei villaggi uomini degni di servire Dio nella santa Chiesa. Gli uomini che possono assumersi il fardello del sacerdozio – lo facciano per il futuro dei vostri figli, della nostra Chiesa e del nostro stato", ha scritto sulla pagina Facebook "Bucovina ortodossa".

Ancora una volta, quelli che, come scrive Kovalchuk, "sono degni di servire Dio nella santa Chiesa", di regola, non vanno in scisma ma si uniscono a una vera Chiesa canonica. Gli scismatici devono raccogliere tutto il resto e chiudere un occhio sul basso livello morale di tali "preti" e sul loro analfabetismo teologico, spesso assoluto.

Se leggiamo le decisioni del "Santo Sinodo" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", possiamo solo restare sorpresi che i suoi "ranghi" più alti non conoscano affatto i canoni ecclesiastici e che scrivano nelle loro decisioni ogni tipo di assurdità, come una espulsione dal loro "episcopato" dei "vescovi"che sono caduti nell'errore, invece di bandirli dal loro "sacerdozio" o di deporli, secondo i canoni. E se i capi della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" dimostrano tale ignoranza, cosa dire dei loro subordinati?

Non è nemmeno necessario andare lontano per trovare esempi di basso livello morale.

I parrocchiani della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" nel villaggio di Matviivka della regione di Ternopol si lamentano... con il presidente dell'Ucraina per il loro miserabile rettore e la sua "matushka": la "matushka" si è rifiutata di accettare i dolci pasquali, dicendo che hanno "cattiva energia"; il "padre", mentre legge il Vangelo, viene distratto dalle telefonate, va all'altare, parla, poi ritorna all'ambone; dopo l'inno Cherubico fa cantare al coro canzoni popolari; il pane benedetto è coperto di muffa; ha licenziato il tesoriere e altri responsabili e ha messo i propri seguaci; chiama "agenti di Mosca" quelli che non sono d'accordo con lui, ecc. Tutto ciò sembra un brutto aneddoto, ma è una lettera ufficiale a Vladimir Zelenskij.

Un appello dei parrocchiani della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" al presidente Vladimir Zelenskij. Foto: t.me/churcher_info

Questi parrocchiani hanno espulso dalla comunità il sacerdote della Chiesa ortodossa ucraina che si era rifiutato di passare agli scismatici e hanno portato nel villaggio un "sacerdote" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Con i loro soldi, hanno noleggiato un'auto per trasferirlo, gli hanno fornito un alloggio, ecc. Come si suol dire, ciò per cui hanno combattuto è stata la loro rovina.

il "cappellano" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Andrej Fomenko e la "igumena" Cleopatra. Foto: cont.ws/@alexandrpasichnik

E questa foto ritrae una coppia felice: il "prete cappellano" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Andrej Fomenko e "l'igumena" Cleopatra (Nadezhda Muzychko), che, secondo quanto riferito dai media, sono fuggiti dal monastero nel 2018, prendendo i fondi monastici.

Se il proprietario dell'agenzia matrimoniale "Любовь-морковь" non avesse pubblicato questa e altre foto imbarazzanti sui social network, la direzione della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" difficilmente avrebbe notato tali reati canonici. Ma da quando è emersa la questione, il "vescovo" Fotij della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ha deposto Andrej Fomenko dal "sacerdozio". Quest'ultimo, senza pensarci due volte, si è semplicemente spostato da uno scisma, la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", a un altro – la "Chiesa ortodossa ucraina del patriarcato di Kiev". Anche Filaret Denisenko ha bisogno di proprio personale, anche se con tali precedenti.

È indicativo che gli aderenti della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" rimproverino Fomenko non per il "matrimonio" con "l'igumena", ma per il fatto che abbia lasciato la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" per mettersi sotto Filaret.

uno screenshot della pagina Facebook di Andrej Fomenko

Ricordiamo come il "prete" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" Aleksandr Dedjukhin, che, tra l'altro, ha ricevuto un premio dal patriarca Bartolomeo, abbia raccontato una battutaccia sulla preghiera del "Padre nostro" durante una manifestazione pro-Poroshenko. Allo stesso modo, ricordiamo come i "chierici" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" in Volinia abbiano "benedetto" l'acqua nel quadro della festa pagana di Ivan Kupala e molte altre cose.

Ma anche questi frutti sono sufficienti per farci conoscere l'essenza dell'albero su cui sono cresciuti. E se dobbiamo definirlo con un termine, probabilmente, "privo di grazia" sarà il termine giusto. Un'organizzazione religiosa creata per nient'altro che servire l'idea dello stato ucraino non può generare vera pietà nei suoi ministri. Nell'ambito di questa idea, non è considerata un peccato una violazione dei comandamenti di Dio e l'ignoranza dei canoni ecclesiali secolari, ma è un peccato la deviazione dal principio "Prima di tutto l'Ucraina".

Guardando tutto questo, ecco cosa dovremmo pensare.

In primo luogo, è necessario affrontare la questione delle ordinazioni e dei voti monastici nella Chiesa ortodossa ucraina con maggiore attenzione, in modo che non vi entrino simili "cappellani" e "igumene". "Non essere frettoloso nell'imposizione delle mani, e non prendere parte ai peccati degli altri; mantieniti puro" (1 Tim 5:22), insegnò il santo apostolo Paolo. La violazione di questo consiglio porta a conseguenze molto disastrose. Pastori indegni distruggono le loro stesse anime e diventano una tentazione per quelli che desiderano essere salvati. "Il nome di Dio è bestemmiato tra i gentili a causa vostra". (Rom 2:24)

In secondo luogo, quando il progetto della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sarà terminato e molti "vescovi" e "sacerdoti" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" ritorneranno alla Chiesa canonica, ci sarà un problema su come riceverli. Dopo tutto, vorranno gli stessi ranghi episcopali e sacerdotali per loro stessi e, naturalmente, vorremmo sperare nel loro sincero pentimento, ma ...

In conclusione, torniamo alla lettera al presidente degli abitanti del villaggio di Matviivka. Si lamentano che a causa del comportamento indegno del loro "sacerdote" della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina", molti parrocchiani, in particolare i giovani, se ne sono tornati nella Chiesa ortodossa ucraina. Ma invece di lamentarsene, dovrebbero seguire il loro esempio, perché si possono trovare la salvezza, la grazia e i doni dello Spirito Santo solo nella vera Chiesa.

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