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  Da Erasmo da Rotterdam a Hitler: la Bibbia "per gli uomini" e senza Dio

Sui tentativi di riscrivere le Sacre Scritture tra Cinquecento e Novecento

di Natal'ja Skvira

Orthochristian.com, 30 agosto 2023

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Una volta il poeta Aleksandr Pushkin osservò acutamente: "Penso che non daremo mai alla gente niente di meglio della Bibbia... Il suo gusto diventa chiaro quando inizi a leggere le Scritture, perché in essa trovi tutta la vita umana..." Tutta la vita umana... Tuttavia, ci sono sempre stati coloro che cercano costantemente di "perfezionare" la Parola ispirata da Dio stesso, di riscriverla, integrarla o darle la propria interpretazione, perseguendo, a prima vista, gli "obiettivi più nobili".

Per fornire commentari

Il pensatore cristiano Erasmo da Rotterdam (1466–1536), che cercò di smascherare i difetti della Chiesa cattolica e chiamò gli insegnamenti del Vangelo "la filosofia di Cristo", passò alla storia come l'autore del testo greco corretto del Nuovo Testamento con ampi commenti (1517) e come "padre dell’umanesimo cristiano". Prese la maggior parte dei capitoli del Nuovo Testamento da manoscritti del XII secolo, tradusse i versetti mancanti dalla Vulgata latina e nei suoi commentari spiegò passi difficili da comprendere, in cui i teologi cattolici vedevano sfumature mistiche. Secondo Erasmo, chiunque abbia un cuore puro e una mente lucida può diventare interprete della Parola di Dio, sebbene da teologo riconoscesse che i santi Padri erano i migliori maestri: "Tra gli interpreti delle Sacre Scritture scegliete innanzitutto quelli che si discostano maggiormente dalla lettera. Dopo Paolo questi sono soprattutto Origene, Ambrogio, Girolamo e Agostino. Dopotutto, vedo che i teologi moderni sono molto disposti ad attenersi alla lettera e a impegnarsi di più in ogni sorta di sottigliezze complicate che nello svelare i misteri, come se Paolo non dicesse che la nostra legge è spirituale". Per aver criticato la Chiesa, gli scritti del precursore dell'Illuminismo europeo furono inseriti per decisione del Concilio di Trento nell'Indice dei libri proibiti.

Incidere... per il popolo

Nel 1692–1696 l'intagliatore e incisore bielorusso Vasilij Koren, imitando le Bibbie dei poveri cattolici e protestanti occidentali (tavole di immagini di quaranta pagine con episodi della Storia Sacra), creò la prima Bibbia illustrata incisa in Russia con didascalie su argomenti del Libro della Genesi e dell'Apocalisse. Questa creazione senza testo era destinata agli analfabeti. A causa dell'approccio non canonico alle immagini, in cui appariva un Signore giovane e imberbe, quasi tutte le 1000 copie stampate furono distrutte per ordine della Chiesa. La copia sopravvissuta del libro, stampata su carta olandese, si trova nella Biblioteca nazionale russa a San Pietroburgo.

Per divertimento

1882. Francia. Lo scrittore e giornalista Leo Taxil (1854-1907) iniziò come oppositore della Chiesa cattolica, poi improvvisamente si pentì e iniziò a smascherare la massoneria, guadagnandosi così l'approvazione di papa Leone XIII. Nel corso del tempo, Taxil pubblicò la "Bibbia divertente" e il "Vagelo divertente". Lo scopo di questi libri era mostrare che le Sacre Scritture non avevano nulla a che fare con il sacro, che la Bibbia era piena di distorsioni, contraddizioni ed errori. Parodiando le storie bibliche, sosteneva che la Bibbia aveva preso in prestito da vari miti, leggende, ecc. Così, per esempio, parlando dell'Arca di Noè, Taxil era perplesso: "Che tipo di arca era? Se sommiamo tutti i periodi di tempo indicati in questo capitolo e nei successivi, scopriremo che Noè, la sua famiglia e tutti gli animali da lui salvati rimasero nell'arca per 393 giorni. I teologi non spiegano come otto persone abbiano potuto dar da mangiare e da bere a un intero zoo per più di un anno e mantenere puliti i recinti. Avrebbero dovuto prendersi cura anche dei piccoli degli animali! Quanta carne era necessaria! Che straordinaria quantità di cibo! Che lavoro straordinario per Noè, sua moglie, i loro figli e le loro nuore pulire l’arca dallo sterco degli animali!" E tali esempi, pieni di ironia e satira, abbondano nel suo testo. Nel 1897, parlando a Parigi, affermò coraggiosamente di aver ingannato la Chiesa cattolica per dodici anni. Per questo il papa anatemizzò Taxil, definendo l’autore "un figliol prodigo che si è allontanato dalla Chiesa".

Senza la Risurrezione di Cristo

Nel 1881 Lev Tolstoj (1828-1910) pubblicò il suo "Vangelo in breve e una prefazione ad esso" e nel 1884 il suo trattato "La mia religione. Ciò in cui credo". Si pose il compito di presentare le sue opinioni religiose e di scegliere dal Vangelo le parole dette da Cristo e ciò che gli sarebbe stato attribuito dai creatori di miti: "Questi pensieri e sentimenti non sono miei, ma comuni a tutte le persone che cercano Dio". Lo scrittore, pur approvando i comandamenti di Cristo, che "escludono ogni male dalla vita delle persone", negò tutti i miracoli di Gesù, sostenendo che egli avesse una natura umana ordinaria, condannando le "stranezze dei dogmi della Chiesa", l'accettazione e l'approvazione delle persecuzioni, l'insegnamento sui sacramenti, ecc. Come si conclude il "Vangelo secondo Tolstoj"? Alla fine Gesù muore sulla Croce.

Esclusivamente per le donne

Un esempio di atto contro le visioni tradizionali fu la pubblicazione del popolare bestseller "The Woman's Bible", nel 1895. La sua autrice era una zelante attivista e leader del movimento per i diritti delle donne, Elizabeth Cady Stanton (1815–1902), che credeva che le donne non dovrebbero obbedire agli uomini. Un comitato di ventisei interpreti attiviste femministe guidate da Elisabeth decise di "correggere" le interpretazioni bibliche presumibilmente dirette contro le donne. Successivamente, Stanton notò che il clero aveva denunciato il suo libro come "opera di satana".

Con Dio... e il Fuhrer

Nel 1940 Adolf Hitler pubblicò oltre 100.000 copie della sua versione delle Sacre Scritture. Hans Yogbas, un esperto di storia religiosa del Terzo Reich, ha dichiarato in un'intervista: "Nel 1939, Hitler riunì un gruppo di teologi che avrebbero dovuto riscrivere il Nuovo Testamento e dimostrare che Gesù non era ebreo. Fu addirittura istituito un istituto per indagare ed eliminare l'influenza ebraica nella Chiesa tedesca. Nel 1940 questo istituto pubblicò il libro I tedeschi con Dio, una rivisitazione del Nuovo Testamento secondo la versione di Hitler. Si presumeva che quest'opera sarebbe diventata un manuale per i tedeschi alla pari del Mein Kampf". Gli autori di questo libro affermavano che il nome di Dio era "il Salvatore della sofferenza", che gli ebrei, attraverso l'apostolo Paolo, avevano distorto l'insegnamento di Cristo e che Gesù era un ariano, non un ebreo. Naturalmente, i comandamenti "Non uccidere" e "Non rubare" mancavano nella versione di Hitler, e il primo comandamento diceva: "Rispetta il tuo Fuhrer e Dio". Di questo libro non si seppe più nulla per molto tempo perché i fedeli ne avevano distrutto tutte le copie.

Senza Dio

Con l'obiettivo di introdurre i bambini alla Bibbia, sotto la stretta supervisione della censura militante sovietica, il noto scrittore sovietico per bambini Kornej Chukovskij (1882–1969) nel suo libro La Torre di Babele e altre antiche leggende (1968), sostituì la parola "Dio" con "il mago Yahweh", chiamava le storie della Bibbia "leggende" e non menzionava affatto gli ebrei, Gerusalemme o gli angeli. Lo scrittore confessa: "Abbiamo cercato di rendere comprensibile ai bambini il racconto biblico, a volte molto complesso e intricato, e allo stesso tempo, al meglio delle nostre capacità e possibilità, di preservare lo stile semplice e non sofisticato del sublime originale". Tuttavia il libro fu bandito e le copie distrutte.

Nonostante i tentativi sopra descritti di riscrivere e reinterpretare la Bibbia, la maggior parte dei quali naturalmente fallì, la Bibbia è stata in testa alle classifiche di popolarità per oltre 2.000 anni; e, badate bene, è stata bruciata, perseguitata, diffamata e perfino rubata più spesso di altri libri. Se la confrontiamo con i monumenti della letteratura antica, ai nostri tempi sono arrivate più copie manoscritte delle Sacre Scritture, che di qualsiasi altro libro. Dal 1931 nello stato ateo sovietico la vendita e l'importazione del Libro dei libri furono vietate e la sua distribuzione fu punita con la repressione e l'esilio. A proposito, ci sono ancora persone punite per aver conservato la Bibbia, per esempio in Corea del Nord, dove secondo un rapporto sulla persecuzione della fede si cita un caso di esecuzione pubblica di qualcuno legato a un albero e ucciso a colpi di arma da fuoco. Nel frattempo, senza alcuna promozione o slogan pubblicitario, il numero di copie stampate del libro più citato supera i 6 miliardi. Nel 1300 il costo di un manoscritto della Bibbia era pari al prezzo di un castello, e in epoca sovietica a uno stipendio mensile. La Bibbia è stata tradotta in più di 2.500 lingue: Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e del santo Spirito, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. (Mt 28:19-20). La capacità delle Sacre Scritture di resistere a ogni sorta di distorsioni, attacchi e critiche in tutte le epoche è unica. Lo scrittore Nikolaj Gogol' ha giustamente detto: "Non puoi inventare nulla di più alto di ciò che è già nel Vangelo. Quante volte l'umanità ha voltato le spalle al Vangelo e quante volte si è riconvertita". In verità, tutti i ricercatori seri della Verità hanno sempre trovato, e possono solo trovarla, nella Parola di Dio.

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