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  Recensione – Sulla ricezione degli eterodossi nella Chiesa ortodossa: consenso e criteri patristici

dal blog di padre John Whiteford, 2 settembre 2023

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Il libro recentemente pubblicato, Sulla ricezione degli eterodossi nella Chiesa ortodossa: il consenso e i criteri patristici della Uncut Mountain Press, ha provocato un'ampia gamma di risposte, e per un libro di 442 pagine, rivolto a un pubblico ortodosso, si vende molto bene. Il libro spiega in modo convincente perché l'accoglienza dei convertiti mediante il battesimo dovrebbe essere la norma, soprattutto ai nostri tempi, e dato che pochi cristiani non ortodossi battezzano mediante una tripla immersione. Questa è stata la politica della Chiesa ortodossa russa fuori dalla Russia dagli anni '70, e penso che questa politica abbia senso, sebbene consenta al vescovo di applicare l'economia nelle situazioni appropriate.

Ho visto persone criticare il libro per come racconta la storia di come sono stati accolti gli eterodossi, ma non ho ancora visto nulla che sembrasse sostanziale. Forse una critica del genere arriverà. Se sì, sarei felice di leggerla.

Un aspetto spiacevole di molte delle risposte a questo libro è stato che alcuni hanno preso delle citazioni da esso, le hanno trasformate in un meme e le hanno pubblicate online, e così le hanno sparse in giro senza alcun contesto.

Per esempio, c'è un meme con una citazione di san Cosma d'Etolia, che dice:

"Santi sacerdoti, dovete avere nelle vostre chiese grandi fonti battesimali, per poter immergere il bambino intero. Il bambino deve potervi nuotare in modo che nemmeno una zona grande quanto l'occhio di una zecca rimanga asciutta. Perché è di lì (la zona asciutta) che avanza il demonio, e per questo i vostri figli diventano epilettici, sono posseduti dai demoni, hanno paura, soffrono disgrazie; non sono stati battezzati adeguatamente". (Sulla ricezione degli eterodossi, p. 49)

Non ho letto il libro originale da cui è stata tratta questa citazione, quindi non so quale altro contesto potrebbe esserci stato, ma ci sono diversi problemi nel prendere questa citazione alla lettera e nel presupporre che sia vera a valore nominale. Per prima cosa, è una forma di economia del tutto accettabile battezzare per abluzione (rovesciamento d'acqua) qualcuno che è infermo o in pericolo di morte, e quindi in questi casi ci sono aree ben più grandi dell'occhio di una zecca che rimangono asciutte. Eppure la Chiesa non ha mai lasciato intendere che questa modalità mettesse in pericolo l'anima dei battezzati. Non è certamente una buona pratica non immergere completamente un bambino che viene battezzato in circostanze normali, ma ci sono aree nella Chiesa in cui questa pratica è purtroppo abbastanza comune. Ovviamente tali pratiche dovrebbero essere corrette, ma non credo che si possa dire che intere porzioni della Chiesa ortodossa siano non battezzate. Si dovrebbe anche stare attenti a non proporre tale citazione come visione normativa ortodossa quando non è qualcosa affermato anche da altri santi e Padri della Chiesa.

Ricordo che molti anni fa discutevo degli estremismi di quelli che erano associati al monastero della santa Trasfigurazione a Boston mentre facevano parte della ROCOR, con qualcuno che era greco lui stesso, o che aveva familiarità con la cultura greca (non riesco a ricordare i dettagli dopo qualche decennio), il quale affermava che i preti greci spesso esagerano, perché questo è l'unico modo per attirare l'attenzione dei greci, ma il problema con i convertiti associati al monastero di Boston era che prendevano tutto ciò che veniva loro detto alla lettera, in un modo che normalmente i greci non avrebbero fatto.

Sono stato in comunicazione con qualcuno che era stato battezzato da adulto in un monastero ortodosso, ma si era usata una vasca e gli erano stati versati addosso tre secchi d'acqua. Quando ha visto questa citazione, è rimasto piuttosto turbato e si è chiesto se fosse davvero nella Chiesa. Voleva sapere se doveva fare un battesimo correttivo. Gli ho detto che non pensavo che fosse necessario, ma che poteva chiedere al suo vescovo, e se il suo vescovo gli avesse detto che avrebbe dovuto fare un battesimo correttivo, avrebbe dovuto fare quello che gli aveva detto il vescovo... ma che se il vescovo gli avesse detto il contrario, non avrebbe dovuto lasciarsi turbare dalla questione.

Ciò che vorrei che questo libro facesse, è di trovare un equilibrio tra le tesi che sostengono come dovrebbero essere ricevuti i convertiti e una discussione su come l'economia supplisce a ciò che manca, e anche su come i vescovi hanno il potere di legare e sciogliere, perché dovremmo presumere che ciò che legano o sciolgono sulla terra, di fatto è legato o sciolto nei cieli (Mt 18:18).

Quando un sacerdote viene ordinato, i vescovi recitano la preghiera:

"La grazia divina, che sempre sana ciò che è infermo e completa ciò che manca, eleva mediante l'imposizione delle mani N. , il devotissimo diacono, a sacerdote. Preghiamo pertanto per lui: affinché scenda su di lui la grazia dello Spirito tuttosanto".

Nessuno è degno di essere sacerdote dell'Iddio altissimo, ma crediamo che nonostante tutti i nostri difetti, lo Spirito Santo supplisca a ciò che manca in noi, per fare di noi ciò che altrimenti non saremmo degni di essere.

Io sono stato battezzato da adulto, per tripla immersione. Ma cosa succederebbe se il prete in qualche modo avesse lasciato accidentalmente una zona del mio corpo asciutta, perché il fonte battesimale non era abbastanza grande? Non so se ciò sia accaduto o meno (è accaduto quasi 33 anni fa), ma credo che se fosse accaduto, lo Spirito Santo supplirebbe a tutto ciò che mancava nella forma del mio battesimo. Per la maggior parte, i membri della Chiesa ortodossa sono battezzati da bambini. Ovviamente non avrebbero modo di sapere se un'area delle dimensioni dell'occhio di una zecca fosse rimasta asciutta. Organizzare battesimi correttivi di massa, per ogni evenienza, non sarebbe ovviamente un buon modo per gestire queste cose.

Inoltre sant'Ignazio di Antiochia, parlando dell'autorità del vescovo in relazione ai sacramenti celebrati dai suoi sottoposti, dice:

"Nessuno faccia nulla che abbia a che fare con la Chiesa senza il vescovo. È da ritenersi valida soltanto l'eucaristia fatta sotto l'autorità del vescovo (o di chi egli stesso designa). Dovunque si presenta il vescovo, lì sia anche l'assemblea, come dovunque è Gesù Cristo, lì c'è la Chiesa cattolica. Non è lecito né battezzare né fare agapi senza il vescovo. Ma tutto ciò che egli approva è gradito anche a Dio, affinché tutto ciò che fate sia degno di fiducia e valido" (Lettera agli smirnensi 8:1b -2, da "The Apostolic Fathers", 2a edizione, trad. di J.B. Lightfoot e J.R. Harmer, a cura di Michael W. Holmes, Grand Rapids, MI: Baker Book House, 1989, pag. 112f).

Ovviamente ci sono dei limiti a ciò che un vescovo può approvare, ma stiamo parlando di cose che vanno avanti da molto tempo, e non hanno trovato obiezioni da parte di molti santi di recente memoria.

Ancora una volta, sono d'accordo con il punto principale del libro quando si tratta di cosa si dovrebbe fare di norma quando si ricevono convertiti, ma quando si tratta di cosa si dovrebbe fare nei casi in cui i vescovi vedono le cose in modo diverso, penso che dovremmo essere cauti a seminare dubbi nelle menti dei fedeli.

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