Rubrica

 

Informazioni sulla chiesa in altre lingue

Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=205  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=602  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=646  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=647  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=2779  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=204  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=206  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=207  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=208 
Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=3944  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=7999  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=8801  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=9731  Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=31&locale=it&id=11631         
 

Calendario ortodosso

   

Scuola domenicale della parrocchia

   

Ricerca

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  I padrini di battesimo e il loro ruolo nella vita del figlioccio  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  La preparazione al Matrimonio nella Chiesa ortodossa  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  La preparazione al Battesimo nella Chiesa ortodossa  
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Inizio  >  Documenti  >  Sezione 7
  Come Margad fuggì dai mormoni in Mongolia

di Pjotr Davydov

Orthochristian.com

Parte 1, 31 gennaio 2024 – Parte 2, 1 febbraio 2024

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Condividi:

Recentemente si è unito alla comunità della chiesa della Santissima Trinità a Ulan Bator un nuovo membro: il giovane Margad è stato battezzato e non parla una parola di russo, ma di questo non gli importa molto. "Qui", dice, "sono più vicino a Cristo. Starò con voi allora. Vi dispiace?" Naturalmente nessuno si è opposto. E padre Antonij Gusev, il rettore della chiesa, ha rallegrato il giovane: "In primo luogo, la maggior parte della comunità parla mongolo; in secondo luogo, Cristo è venuto per tutti, compresi i mongoli. In terzo luogo, è venuto anche per te personalmente".

Lui e Margad parlano di tanto in tanto. A proposito, il giovane è stato battezzato con il nome di Pietro; c'è del simbolismo qui: "Pietro" significa "roccia" e "Margad" significa "smeraldo". Inoltre, san Pietro, principe dell'Orda d'Oro e discendente di Gengis Khan, è un grande esempio da seguire per i suoi connazionali. Chissà, forse, a Dio piacendo, avrà seguaci nella sua terra.

padre Antonij Gusev con i giovani parrocchiani della Chiesa della Santissima Trinità a Ulan Bator. Peter-Margad è al centro accanto al sacerdote

La Bibbia del nonno, un milione di tugrik e i mormoni

Questo è ciò che Margad ha raccontato al sacerdote del suo viaggio verso Cristo, che era già iniziato:

—Lo scorso luglio ho cominciato a interessarmi alla religione. Mio nonno è morto l'anno scorso e prima di morire mi ha regalato una copia della Bibbia che era stata tramandata in famiglia da tre generazioni, dicendomi: "Leggi questo libro e troverai la verità". Non so con certezza se fosse cristiano o quale fosse la sua religione, perché vivevamo separati. Dopo la morte di mio nonno mi sono davvero pentito di non aver potuto trascorrere più tempo con lui e di non avergli prestato molta attenzione. Dopo il funerale ho iniziato a leggere la Bibbia che mi aveva regalato mio nonno, sono andato su Internet e ho iniziato a studiare il cristianesimo: cos'è e da dove viene. E in estate, dopo il festival Naadam (una competizione festiva dedicata alla lotta mongola, alle corse di cavalli e al tiro con l'arco, che si tiene in piena estate) ho iniziato a frequentare diverse comunità cristiane, o meglio, comunità che si dichiaravano cristiane.

La prima era una comunità chiamata "la Chiesa dell'Agnello di Dio", che apparteneva ai mormoni . Ho ascoltato quello che predicavano. Dicevano che esiste Dio Padre e "Dio Madre" che danno all'esistenza l'anima umana. Quel giorno ero venuto lì dopo la scuola di judo e mi hanno trattenuto per molto tempo. Qualcuno mi spiegava qualcosa, mentre mi prendeva le mani dicendo: "Aspetta, aspetta! Lascia che te lo spieghi! Altri dieci minuti!" Letteralmente non mi lasciavano andare via, raccontandomi della loro fede. Mi hanno anche mostrato tutti i tipi di video di formazione. Mi sono stancato di loro, poi ho frequentato altre chiese per un po', e alla fine sono venuto da voi, ortodossi, ho guardato gli orari delle funzioni e mi sono chiesto se potevo venire da voi o se l'Ortodossia era solo per i russi. Ho scoperto che è per tutti, il che è una buona notizia per me.

la Mongolia

Per quanto riguarda la mia comunicazione con i mormoni, è stata così. Ho un caro e buon amico con il quale mi consulto su varie questioni. Gli ho detto che avevo un libro misterioso, la Bibbia, e gli ho chiesto cosa avrei dovuto farne, e lui mi ha detto: "Vieni da noi, forse la Bibbia si adatterà al nostro formato". Il mio amico frequenta una chiesa mormone: i suoi genitori lo hanno portato lì. Sono stato lì tre settimane: non per molto, ma è bastato. Sono arrivato al primo cosiddetto servizio condotto da un predicatore straniero, che aveva un distintivo sul petto. Il predicatore cominciò a parlare dei sei giorni della creazione, e in commemorazione di questi giorni misero tre vasi d'acqua e tre pani (i loro pani sono "benedetti" dal loro capo sacerdote). Hanno una divisione: dai dodici anni si ha un grado minore di sacerdozio, dai diciotto anni il grado di sacerdozio è detto di anziano. Come diacono il mio amico distribuisce l'acqua benedetta dall'età di dodici anni. Un sacerdote anziano è un "insegnante": può "benedire" le cose, e quando arriva qualcuno di nuovo, accompagna i nuovi arrivati. Dopo il servizio siamo stati divisi in due gruppi: gli anziani e i giovani, e a ciascuno è stato assegnato il suo sacerdote/predicatore. Il sabato, la loro festa principale, organizzavano cene di gala, facevano passeggiate e parlavano tra loro. I mormoni dicono di essere sostenuti in maniera considerevole dallo Stato: gira voce che molti politici mongoli assegnino loro delle donazioni. E per diventare membro della loro comunità è necessario effettuare un pagamento iniziale: un milione di tugrik. Bene, va bene. E poi, durante una di quelle uscite, rimasi davvero inorridito: c'era il solito "pasto fraterno", e i "fratelli" iniziarono letteralmente a strapparsi il cibo dalle mani: "È mio!" "No è mio!" Era qualcosa di così selvaggio che ero allo stesso tempo disgustato e spaventato. "Che strano amore fraterno, è ora che me ne vada da qui", ho pensato. Più tardi ho parlato con una donna e lei ha detto che la corruzione era dilagante tra i leader della comunità mormone e che non tutto andava bene nella realtà come sembrava nei loro volantini e nei film educativi. Le ho chiesto perché partecipasse ancora alle loro riunioni. La donna scoppiò in lacrime e rispose: "Dio vede tutto. Solo i mormoni lo seguono. Quando ci sarà la fine del mondo, Dio ricompenserà ciascuno secondo i suoi meriti".

E quando ho iniziato a frequentare la Chiesa ortodossa, quella donna mi ha quasi ucciso; e anche adesso, quando ci incontriamo, lei continua a minacciare di farla finita con me, "l'infedele": tale è la loro "umanità". Potrei dirle molto dalla mia esperienza con i mormoni, qualcosa sulle loro opinioni su Cristo, che non considerano Dio, e sul loro atteggiamento nei confronti del loro guru e "maestro" Joseph Smith. Ma sa, basta: non voglio. Ho iniziato ad avere molti mal di testa dopo aver conosciuto "l'insegnamento" mormone. E quando ho confrontato la "Bibbia" mormone con la Bibbia che il mio defunto nonno mi aveva lasciato in eredità, ho visto che erano diversi non solo i testi, ma anche lo spirito di questi libri.

Come "Smeraldo" è scappato nella steppa

Ci sono molti ragazzi e ragazze mongoli della mia età tra i mormoni. A quanto ho capito, si tratta di un'organizzazione che controlla i suoi membri in modo molto rigoroso sia ideologicamente che finanziariamente. In generale, la tua "immagine morale" sarà controllata, così come il tuo portafoglio. Per la tua "iscrizione al club" promettono la partecipazione a vari eventi, corsi di inglese, viaggi all'estero e altri piaceri: basta compilare il modulo e accettare di diventare uno di loro. Dubito davvero che i giovani si uniscano ai mormoni alla ricerca di Dio. Secondo me, il motivo principale sono le benedizioni terrene, l'opportunità di risolvere rapidamente difficoltà terrene di ogni tipo. La libertà è più preziosa per me: grazie a Dio non mi sono lasciato trasportare. Anche se solo ora capisco che Dio mi ha salvato da loro; del resto molti miei coetanei non hanno la forza di uscire da questa trappola. Come scapperai, se sei stato attratto da tali benedizioni! Oltre allo stretto controllo e alla pressione...

Dopo otto lezioni dedicate all'introduzione alla dottrina mormone, mi è stata assegnata una data per il "battesimo", ma sono scappato appena in tempo. Sono andato a trovare i miei parenti nella steppa dove sarebbe stato inutile cercarmi. Poi mi hanno chiamato e tutti mi hanno chiesto quando finalmente sarei tornato. Nella steppa mi sono calmato, ho riflettuto, mi sono riposato e sono giunto alla conclusione: "No, ragazzi, avete lo spirito sbagliato". Ma non mi hanno lasciato solo. "Vieni da noi!" Mi sono rivolto a mio padre: "Papà, aiuta questo stupido!" Lui ha preso il telefono e ha detto a quelle persone fastidiose che se avessero cercato di reclutare me, minorenne, nella loro organizzazione senza il permesso dei genitori, avrebbe dato loro del filo da torcere con la procura, la polizia, i parenti e tutto il resto. Allora mi hanno lasciato solo.

Paura e gioia

la chiesa della santa Trinità a Ulan Bator

E poi sono arrivato alla Chiesa ortodossa e sono rimasto lì. Sentivo che era casa mia.

Qui ho visto che il compito di Dio non è di soddisfare i nostri "desideri" mondani, ma la cosa principale è qualcos'altro. Mi è difficile formulare di cosa si tratta esattamente, ma nella Chiesa si guarda in alto e si aspira al Paradiso. Ricordo che quando sono arrivato qui per la prima volta non potevo aprire in alcun modo la porta della chiesa: ho provato ad entrare dall'ingresso nord, ma era chiuso per l'inverno. Ho pensato: "Non è così facile entrare nella Chiesa!" Poi vidi delle donne anziane che salivano ed entravano nella chiesa da ovest, e le seguii. Durante la funzione mi sono spaventato e non riuscivo a capire dove fossi: a casa in Mongolia o in Paradiso. Sa, ho provato sia paura che gioia. Ho visto il sacerdote uscire dal santuario con un grande libro dorato e poi entrare di nuovo nel santuario con esso: ho scoperto che era lo stesso libro che la nostra famiglia aveva conservato per tre generazioni, e che mio nonno mi aveva lasciato in eredità da leggere! Beh, dove altro dovevo andare?

Ero stanco di avere paura

Peter-Margad

La gente spesso mi chiede quali difficoltà incontrano i mongoli quando vengono a Cristo e alla Chiesa. Cosa posso dire?

Oggi in Mongolia ci sono un sacco di diverse comunità cristiane, denominazioni e sette, e tra tutto questo è difficile scegliere la Chiesa giusta e vera. Questa è la prima difficoltà sul cammino verso Cristo. Il secondo punto è probabilmente psicologico: la paura di varcare la soglia di una chiesa. Quando studiavo le denominazioni e le comunità cristiane, andavo dai cattolici per chiedere loro della Vergine Maria, delle icone e per saperne di più su tutto questo. E mi hanno detto: "Non sono affari tuoi, non entrare!" Da quel giorno ho avuto persino paura di andare in altre comunità, pensando che non mi facessero entrare o mi cacciassero. Quindi all'inizio il mio percorso è stato dai mormoni ai cattolici. Io stesso ho lasciato i mormoni e i cattolici mi hanno mostrato la porta. E dai cattolici sono arrivato all'Ortodossia: è stata la terza Chiesa dove sono arrivato. Ovunque andassi (dai mormoni, dai cattolici e poi dagli ortodossi), pregavo continuamente dentro di me per capire esattamente se stavo arrivando nel posto giusto e se quello che stavo cercando era lì.

La gente mi chiede quali difficoltà ho dovuto affrontare quando sono entrato nella Chiesa ortodossa. Mi sembra che qui sia stato più facile, anche se ognuno ha la propria strada e le proprie prove. Quando mi stavo avvicinando alla chiesa della santa Trinità, prima di tutto ho visto la bandiera russa (si vede da lontano). E ho pensato che se la bandiera era russa, molto probabilmente qui potevano venire solo i russi e potevano entrare solo i loro connazionali. Se fosse stato così, sarei entrato e mi avrebbero cacciato fuori dicendo: "Vai via!", come avevano fatto i cattolici, perché non sono russo. Avevo questa paura. Ma, sa, ero stanco di avere paura; pensavo che se qualcuno mi avesse buttato fuori, Cristo non mi avrebbe certo scacciato. Rallegrato da questo pensiero, entrai. Quando presi coraggio, oltrepassai questa barriera ed entrai nella chiesa, rimasi molto piacevolmente sorpreso dalla sua decorazione, bellezza e grandiosità. Innanzitutto ho iniziato a chiedermi cosa c'era dietro l'iconostasi, dietro quel muro? Mi sono avvicinato alla solea e volevo salire lì sopra, ma la mia coscienza mi ha detto: "Che sfacciataggine! Non devi farlo!" E ho fatto un passo indietro e non sono salito senza permesso. Era sabato e c'era il servizio serale. Stavo in chiesa senza capire nulla tranne che lì mi sentivo bene. Mentre stavo così, un'anziana donna con il velo si è avvicinata, ha sorriso e mi ha mostrato come fare correttamente il segno della croce. E dopo la fine del servizio, quando tornavo a casa, continuavo a pensare: "Quanto è stato emozionante! E cosa succederà dopo?" Mi è sembrato tutto molto interessante e ho iniziato a frequentare le funzioni ortodosse. Innanzitutto, sembra misterioso e bello; in secondo luogo, nessuno cerca di estorcermi informazioni intime: le persone mantengono una certa distanza.

Un giorno a Ulan Bator c'è stato un violento acquazzone. Mi sono inzuppato fino alle ossa e sono entrato in chiesa così: bagnato, ma gioioso. E mi hanno invitato a prendere un tè caldo e mi hanno dato dei vestiti caldi per il viaggio di ritorno. Vedete, non sono stato solo riscaldato spiritualmente, ma mi è stato mostrato in pratica (e fisicamente) cos'è il cristianesimo. Puoi sapere qualcosa solo se hai qualcos'altro con cui confrontarlo. Quando andai dai mormoni, ricordo di essere inciampato e caduto da alcune scale ripide: nessuno è salito e nessuno mi ha aiutato. Si parla costantemente solo di soldi, quote associative, corsi di formazione e lezioni. Qui invece ho visto sorrisi sinceri, rispetto per la tua libertà e un desiderio e una capacità discreti di aiutare gli altri. È così che ho visto che Cristo era qui. Non lo dico con emozione, ma con molta calma. Sento che qui c'è la verità.

Senza Cristo avrei rinunciato

Ci sono state molte critiche da parte di coloro che mi circondavano quando hanno saputo del mio interesse per il cristianesimo. Anche quando ho iniziato a frequentare i mormoni, mi è stato ripetutamente detto che "tutte le chiese fanno solo il lavaggio del cervello alle persone". Ma ero sostenuto dalla promessa che avevo fatto a mio nonno prima della sua morte: leggere la Bibbia per trovare la verità. "Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza" (Gv 5:39). Comunque, avevo promesso a mio nonno che avrei letto la Bibbia e cercato la verità, ed è quello che stavo facendo.

Molte persone erano contrarie, ma io andavo avanti. Non solo la mia famiglia e i miei amici, ma anche i miei compagni di classe in qualche modo scoprirono che stavo cercando Cristo; mi deridevano e mi chiamavano perfino Gesù. Ad essere sincero, mi ha causato paura; tutta la scuola vedeva che frequentavo comunità cristiane, e tutti mi deridevano. In quel momento stavo leggendo la Bibbia e le parole di Cristo, "Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi" (Gv 15:20), hanno davvero toccato la mia anima. Una conferma così vivida e visibile delle parole di Cristo! Non sembrava che stessi facendo nulla di male, ero semplicemente interessato al cristianesimo, ma c'era un intero flusso di scherni, provocazioni e insulti! Era persino curioso. Poi ho pensato: "Dio non parla solo della persecuzione, ma anche della ricompensa per la paziente perseveranza". Le parole, "grande è la vostra ricompensa nei cieli" (Mt 5:12), mi sostengono moltissimo. Sembra che grazie alla lettura dei comandamenti di Dio e alla loro attenta considerazione io abbia resistito. Altrimenti mi sarei fermato e avrei rinunciato.

una Bibbia in mongolo

Un giorno, quando le provocazioni erano diventate del tutto insopportabili, non potevo più sopportarlo e ho iniziato a rispondere. Sabato sono stata battezzato, domenica ho ricevuto la comunione e lunedì dovevo andare a scuola. Sono venuto a scuola e ho detto a tutti che ero stato battezzato e che ero cristiano. Ho detto tante cose in quel momento: che non bisogna prendere in giro nessuno, che non esistono persone perfette e che bisogna essere indulgenti con le debolezze degli altri. E da quel giorno tutti, anche quelli che mi avevano schernito apertamente, anche loro hanno cambiato tono e hanno cominciato a comunicare normalmente, in modo umano. Il quadro è cambiato completamente: se le ragazze della mia classe sono di cattivo umore e succede loro qualcosa, vengono a consultarmi. Un giorno una ragazza si è avvicinata e ha detto che il suo ragazzo l'aveva lasciata. "Margad, dì qualcosa di gentile." Le ho raccontato qualcosa della Bibbia e il giorno dopo è venuta a scuola così allegra! Quando tutti i miei compagni di classe hanno cominciato a rivolgersi a me molto spesso, probabilmente pensando che fossi un "meraviglioso psicologo", ho detto: "Perché fate così? Andate direttamente in chiesa!" È successo anche che io e diversi compagni di classe siamo andati in chiesa, ma a metà strada loro sono tornati indietro; forse erano spaventati o imbarazzati – è successo qualcosa – ma non sono mai arrivati in chiesa. Anche se siamo arrivati a metà strada. A quanto ho capito, il percorso verso Dio non è facile. Adesso prima degli esami si avvicinano alcuni compagni di classe e mi chiedono di "benedirli" e di fare su di loro il segno della croce affinché superino gli esami. "Quale benedizione? Io non posso farlo: non sono un prete!" Nel prossimo futuro i miei compagni di classe vogliono organizzare un sondaggio e venire in chiesa. Perché hanno scelto la chiesa che frequento io, il loro compagno di classe? Perché l'anno scorso abbiamo avuto continuamente battibecchi e litigi e io vi ho preso parte attiva. "Ma quest'anno tutto è calmo; nessun litigio da nessuna parte. Perché?" si chiedono. Quindi sono incuriositi da cosa mi ha influenzato così tanto da trasformarmi da un combattente in un ragazzo normale? Inoltre, ho autorità. Quindi sono un cristiano "con autorità".

La Parola di Dio e gli sciamani

Quando la mia famiglia è venuta a conoscenza della mia scelta, all'inizio è stata molto dura, pensavo addirittura che fosse una situazione senza speranza. Secondo la legge mongola io sono ancora minorenne e per diventare cristiano devo ottenere il permesso dei miei genitori. A mio padre va tutto bene: ha accettato; ma con mia madre e i suoi parenti è stato un disastro. Hanno degli sciamani nella loro famiglia, che hanno detto che non dovrei convertirmi al cristianesimo. Me lo hanno proibito e hanno detto che, poiché alcuni dei miei antenati erano sciamani, ci si aspettava che anch'io lo diventassi ad un certo punto della mia vita. C'era una tale opposizione da parte dei parenti di mia madre! Abbiamo parlato e litigato a lungo con mia madre. Ho anche pensato di mentire e di dire alla chiesa che i miei genitori lo avevano permesso, ma poi ho deciso di essere onesto. L'ultimo e decisivo argomento da parte mia è stata la promessa fatta a mio nonno. Ho detto: "Mamma, ho promesso al nonno di leggere la Bibbia per trovare la verità!" E poi mia madre si è arresa. "E va bene, se questa è la tua scelta, non mi opporrò." E in quel momento ho capito che non esistono situazioni senza speranza e ovunque c'è una via d'uscita.

Purtroppo il giorno stesso del mio battesimo mio padre non è potuto venire in chiesa. Ma da allora ho sentito che io e mio padre abbiamo rapporti più stretti e più affettuosi di prima. Rispetta la mia scelta. Mio padre è un fumatore e fumava proprio nell'appartamento. E in chiesa dopo il mio battesimo mi hanno regalato una piccola icona di san Pietro dell'Orda d'Oro e l'ho messa nella camera da letto accanto all'icona della Madre di Dio. A volte mio padre mi chiede: "Chi è Maria? È lei la Madre di Dio?" Rispondo: "Sì, è la Madre di Dio". Quando mio padre ha provato a fumare in camera da letto, gli ho detto: "Perché fumi qui? C'è un'icona sacra qui!" Poi ho messo un'icona in un'altra stanza, e da allora mio padre ha fumato quasi sempre fuori o sul balcone. Ogni domenica porto dell'acqua santa dalla chiesa e la do a mio padre. Dice che una volta che ha cominciato a bere quest'acqua, ha cominciato a fumare di meno, non tanto come prima, quando era un fumatore accanito.

Ecco a quali interessanti svolte può portare una vecchia Bibbia (portata in Mongolia molto tempo fa, probabilmente da un russo, o forse anche da un cristiano mongolo, chi lo sa?). Spero solo e prego che le generazioni future la leggano non solo con gli occhi, ma anche con la mente e il cuore; e, quindi, con la loro vita.

Condividi:
Inizio  >  Documenti  >  Sezione 7