Rubrica

 

Informații despre parohia în alte limbi

Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=205  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=602  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=646  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=647  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=4898 
Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=2779  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=204  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=206  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=207  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=208 
Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=3944  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=7999  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=8801  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=9731  Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=9782 
Mirrors.php?cat_id=29&locale=ro&id=11631         
 

Calendar Ortodox

   

Școala duminicală din parohia

   

Căutare

 

In evidenza

04/10/2023  Scoperte, innovazioni e invenzioni russe  
14/03/2020  I consigli di un monaco per chi è bloccato in casa  
11/11/2018  Cronologia della crisi ucraina (aggiornamento: 3 febbraio 2021)  
30/01/2016  I vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia (aggiornamento: 21 dicembre 2022)  
02/07/2015  Come imparare a distinguere le icone eterodosse  
19/04/2015  Viaggio tra le iconostasi ortodosse in Italia  
17/03/2013  UNA GUIDA ALL'USO DEL SITO (aggiornamento: aprile 2015)  
21/02/2013  Funerali e commemorazioni dei defunti  
10/11/2012  Naşii de botez şi rolul lor în viaţa finului  
31/08/2012  I nostri iconografi: Iurie Braşoveanu  
31/08/2012  I nostri iconografi: Ovidiu Boc  
07/06/2012  I nomi di battesimo nella Chiesa ortodossa  
01/06/2012  Indicazioni per una Veglia di Tutta la Notte  
31/05/2012  La Veglia di Tutta la Notte  
28/05/2012  Pregătirea pentru Taina Cununiei în Biserica Ortodoxă  
08/05/2012  La Divina Liturgia con note di servizio  
29/04/2012  Pregătirea pentru Taina Sfîntului Botez în Biserica Ortodoxă
 
11/04/2012  CHIESE ORTODOSSE E ORIENTALI A TORINO  
 



Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 5
  Il pastore semplice – papa-Nicola Planas

di padre Alexey Young

Pravoslavie.ru

1 marzo 2016

Clicca per SCARICARE il documento come PDF file  
Răspândește:

Il santo "papas" Nicola Planas si è addormentato nel Signore il 2 marzo 1932 ed è commemorato in tale data nel calendario greco e il 17 febbraio/1 marzo nel calendario russo.

Una delle figure più stimolanti di giusti che sia venuta alla nostra attenzione negli ultimi anni è papa-Nicola Planas. La rivelazione di questo santo sacerdote greco ortodosso ai lettori di lingua inglese [1] è davvero provvidenziale, perché la sua vita contiene praticamente tutti gli elementi dei conflitti spirituali che affliggono l'Ortodossia del XX secolo, e nella sua personalità si trova l'antidoto alla soffocante complessità dei nostri tempi moderni.

"Il marchio dell'Ortodossia è la semplicità di cuore che porta fede" – Photios Kontoglou

Nato in Grecia verso la metà del XIX secolo, papa-Nicola era sposato ed ebbe un figlio, dopo di che trascorse il resto della sua vita nel celibato. Fu ordinato diacono nel 1879 e presbitero nel 1884, e passò tutta la vita in mezzo alla città rumorosa e caotica di Atene, come se vivesse in una grotta nel deserto; "La sua mente era estranea a tutto." Il suo stato interiore era di tale purezza e l'intensità della sua vita spirituale era così grande, che non è sorprendente apprendere che spesso gli apparivano i santi, o che era chiaroveggente e operava innumerevoli miracoli. Nella sua ingenuità profonda fede, papa-Nicola considerava questi doni divini e manifestazioni come cose del tutto naturali; se, tuttavia, gli capitava di raccontare qualche visione e vedeva che i suoi ascoltatori erano sbalorditi, si metteva a dire: "Non ho visto niente, l'ho solo immaginato", in modo da evitare qualsiasi reputazione di santità. Egli stesso non aveva idea della sua santità", ma piuttosto le lacrime per i suoi peccati non erano mai assenti dai suoi occhi."

Papà Nicola è stato un perfetto esempio moderno delle istruzioni di san Serafino di Sarov: "acquisite lo spirito della pace, e migliaia intorno a voi saranno salvati". Evitava tutte le occasioni di discussione. Una volta, quando due sacrestani stavano litigando in sua presenza, si nascose sotto un tavolo, non per timidezza, ma da saggio stratega della guerra spirituale. Consigliando una delle sue figlie spirituali su come controllare il suo temperamento, disse, "Pensi, figlia mia, che io non sappia dire la mia? Lo so fare, ma penso ai risultati, e così continuo a stare in silenzio". Per tutta la vita il suo spirito di pacifica mitezza ha sempre stupito tutti quelli con cui veniva in contatto. Anche quando doveva ammonire qualcuno, papa-Nicola non aveva bisogno di molte parole: la sua vita stessa, la sua presenza servito a portare le anime erranti al cambiamento, poiché possedeva l'abbondanza della grazia dello Spirito Santo.

La presenza dello Spirito Santo lo induceva a essere allegro anche quando incontrava amarezza o dolore. Senza istruzione per gli standard del mondo, estremamente semplice nel linguaggio e nel comportamento, era spesso frainteso e ridicolizzato; chi si lasciava colpire dalle tendenze moderniste lo considerava come una sorta di sciocco. Ma in tutta la sua vita non fu mai calunniato, cioè, non fu mai accusato falsamente. Egli credeva che la ragione per cui era così protetto fosse che ogni volta che faceva un passo fuori di casa cominciava a pregare quanto segue dal Salmo 118: "Dirigi i miei passi fare secondo la tua parola, e nessun iniquo abbia dominio su di me. Liberami dalla falsa accusa degli uomini, e io osserverò i tuoi comandamenti...", ecc. Molte persone oggi, come allora, considerano questo tipo di approccio ai problemi della vita come semplicistico, infantile, vecchio stile, o anche superstizioso. Semplice e infantile e vecchio stile lo sarà davvero, ma partecipa della semplicità del Vangelo e della forza divina che viene a coloro che si considerano i minori tra gli uomini. Come dice uno scritto su papa-Nicola, oggi "la calma e la pace sono state messe da parte, e ci è rimasta la confusione spirituale".

Il centro di tutta la vita di padre Nicola, e anzi di tutta la creazione, era il tradizionale ciclo liturgico della Chiesa ortodossa, che culmina nella Divina Liturgia quotidiana – in cinquant'anni non saltò mai la Liturgia gornaliera, a prescindere da tempeste di neve o sa rivoluzioni, "neppure sotto l'invasione degli inglesi e dei francesi!" Le sue commemorazioni duravano per ore. Ogni volta che gli davano un foglio con dei nomi, lo conservava e ricordava i nomi ogni giorno per diversi mesi fino a quando uno dei suoi aiutanti lo "metteva da parte" in modo che il prete coscienzioso non rimanesse totalmente esaurito. "Il suo amore per la preghiera non gli permetteva di prendere in considerazione le sue forze fisiche". Uno dei partecipati alle funzioni di papa-Nicola ricorda: "Quando commemorava i santi, avrebbe voluto, se fosse possibile, ricordare ogni singolo santo –tanti quanti se ne trovano nel sinassario, ciascuno separatamente per nome Poiché passava molto tempo, qualcuno cominciava a gridargli, "papa-Nicola! Dica: '... e di tutti i tuoi santi'!", ma lui, senza essere minimamente disturbato, continuava fino alla fine ".

Era entrato così intensamente nella vita liturgica della Chiesa, che si può ragionevolmente dire che la sua personalità individuale avesse cessato di esistere mentre si lasciava prendere sempre di più dalla "psicologia" dei servizi della Chiesa. Lo spirito di preghiera non lo lasciava neanche mentre girava per le strade affollate della città. Una volta era così rapito nella preghiera che quando un vecchio lo invitò a entrare in casa per mettersi al riparo dalla pioggia battente, confessò che non si era nemmeno accorto che pioveva, e in effetti, il vecchio aveva visto con stupore che la tonaca di padre Nicola era perfettamente asciutta anche se aveva già camminato una certa distanza sotto la pioggia.

Tale unione di preghiera con Dio portò inevitabilmente a un conflitto con il nemico della nostra salvezza. Ma papa-Nicola affrontava sempre tutte le tentazioni e le lusinghe del maligno con fermezza e con grande fiducia nel Signore. Come disse a una delle sue figlie spirituali: "Con pazienza, figlia mia, ho superato tutti gli ostacoli che mi apparivano davanti".

Forse il più grave di questi ostacoli fu il cambiamento forzato del calendario della Chiesa dalla vecchia alla nuova osservanza. Questo ha permesso a uno spirito demoniaco di confusione di entrare nella Chiesa greca subito dopo che lo stesso spirito era entrato nella Chiesa ortodossa in Russia attraverso la Rivoluzione, facendo inciampare entrambe le Chiese in un modo o nell'altro, e introducendo sia un forte desiderio di idee moderne sia innovazioni che alla fine hanno mandato in frantumi l'armonia dell'Ortodossia in tutto il mondo. Come ha affrontato papa-Nicola questi eventi e queste influenze apocalittiche?

Quando uno dei suoi lettori gli chiese il suo parere sulla controversa riforma del calendario, papa-Nicola gli rispose: "Per convinzione, il vecchio, e per obbligo, il nuovo!" In altre parole, continuò a servire secondo il vecchio calendario, anche quando ciò richiedeva di servire in segreto durante la notte, ma non lasciò i vescovi di nuovo calendario che avevano emanato questo cambiamento illegale. Alla "politica ecclesiastica" del suo tempo ha reagito con la sua caratteristica pazienza, mitezza e obbedienza per quanto possibile, senza compromettere i principi dell'Ortodossia tradizionale.

Quando le sue funzioni in segreto secondo il vecchio calendario sono state scoperte è stato spesso rimproverato dalle autorità superiori nella Chiesa. È sempre apparso quando convocato e si è preso le sue strigliate senza auto-giustificazione, disarmando i suoi accusatori con la sua infantile semplicità e franchezza. Il suo intento era di rimanere fedele alla sua coscienza; non cercò di costruirsi un seguito o di fomentare in qualsiasi modo i fedeli sulla questione del calendario, anche se benedisse altre persone a seguire il suo esempio e a lavorare per il ripristino formale del vecchio calendario. Diceva di continuo a tutti, "Qualunque cosa sia stata fatta non canonicamente non può stare in piedi – cadrà".

Purtroppo, la questione del calendario non è mai stata risolta. Le polemiche dure e ben poco  cristiane che da allora sono diventate una caratteristica di molti nel movimento vecchio-calendarista greco sono molto lontane dal comportamento di papa-Nicola che viene difeso come il fondatore di tale movimento. Non si può fare a meno di desiderare che il suo esempio attivo di carità fosse stato preso più a cuore da parte di coloro che condividevano il suo amore per le tradizioni della Chiesa.

Photios Kontoglou, il grande iconografo dell'Ortodossia greca del XX secolo, egli stesso un amante delle tradizioni della Chiesa, ha scritto che "per i cristiani non esiste un insegnamento più efficace che leggere la vita di un santo, in particolare di chi è vissuto nel nostro tempo e che, con la propria vita, si è manifestato come santo senza fanfare". Papà Nicola è stato descritto come "una predica vivente." Nella sua vita troviamo non solo una lezione per trattare con alcune delle difficoltà senza precedenti postedi fronte alla Chiesa di oggi, ma anche un criterio con il quale possiamo misurare il nostro comportamento come cristiani ortodossi, ovunque ci troviamo, quali che siano le nostre circostanze, non importa quale scandali, tentazioni o prove ci vengono messe davanti.

le reliquie di san Nicola Planas nella chiesa di san Giovanni il Cacciatore ad Atene, Grecia

Originariamente apparso in Orthodox America n. 56, vol. VI n. 6, gennaio 1986

[1] Il materiale per quest'articolo proviene dal libro Papa Nicholas Planas, della monaca Marta; tradotto dal greco e pubblicato dal monastero della santa Trasfigurazione, 1981.

Răspândește:
Pagina principală  >  Documente  >  Sezione 5