Cristo è Risorto!
Dieci anni fa, il 17 maggio 2007, durante la Liturgia dell'Ascensione, alla quale è stato firmato l'atto di comunione canonica, io ero nella cattedrale di Cristo Salvatore ad ascoltare confessioni. Tra quelli che si confessavano c'erano funzionari militari di alto livello, in uniforme, che erano venuti a pentirsi per aver perseguitato la Chiesa nei tempi sovietici. Non si rendevano conto che confessavano i loro peccati a Dio in presenza di un sacerdote della Chiesa fuori della Russia. Non ho mai sentito la nostra unità in modo così profondo. È dal nostro reciproco pentimento, e entrambe le parti hanno dovuto pentirsi, che abbiamo preso la nostra profonda unità e così abbiamo potuto chiedere insieme le preghiere dei nuovi martiri e confessori. In particolare chiediamo oggi le preghiere dei martiri imperiali, che ricordiamo in questo centenario del tragico tradimento dell'impero Russo.
Per decenni io sono appartenuto alla Chiesa fuori della Russia e l'ho servita in Francia, Belgio, Germania, Svizzera, Portogallo e Inghilterra, parlando per lei negli USA, in Australia e nei Paesi Bassi. Infatti la Federazione Russa è oggi solo una parte del mondo ortodosso russo, di quello che chiamiamo Rus'. Oggi, la Rus' non è solo la Federazione Russa, l'Ucraina (nonostante la giunta installata dagli Stati Uniti a Kiev) e la Belarus', non solo la Moldova e la Rus' Carpatica (Transcarpazia). La Rus' è ovunque sia confessata la fede ortodossa russa, dal Kazakistan ai paesi baltici, dal Giappone alla Thailandia, dalla Germania al Venezuela, dalla Svizzera all'Asia centrale, dall'Italia all'Indonesia, dall'Argentina agli USA, dall'Australia all'Inghilterra, dal Canada alla Nuova Zelanda. Anche noi siamo la Rus', insieme a tutti voi.
In questi ultimi tempi la Chiesa ortodossa russa ha una missione mondiale di predicare la nostra fede comune senza compromessi, globalmente e in tutte le lingue, nonostante quelli che ci oppongono. Alcuni dei più grandi patrioti russi sono in quella che P. Andrej Tkachov giustamente chiama "la nostra Chiesa fuori dalla Russia". Il nostro motto è sempre stato "Per la fede, per lo tsar, per la Rus'," e questo è ciò che hanno sempre proclamato i nostri più grandi santi, san Giona di Hankou, san Giovanni di Shanghai e san Serafino di Sofia.
Noi facciamo parte della Chiesa dello tsar, e operiamo nel suo spirito, poiché lo tsar martire parlava cinque lingue e ha costruito diciotto chiese in Europa occidentale, desiderando di vederne costruita una in ogni capitale occidentale. (Ne abbiamo ancora da costruire una nel centro di Londra per soddisfare il suo desiderio). Noi nella Chiesa fuori della Russia siamo gli avamposti dell'Ortodossia russa, oasi spirituali in un mondo occidentale spesso ostile. Ci stiamo preparando, anche in Occidente, per il prossimo tsar della Rus'. Questa è la nostra unità. E la nostra unità è la nostra vittoria comune!
Arciprete Andrew Phillips,
Parrocchia di san Giovanni di Shanghai,
Colchester, Inghilterra
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