Rispondendo alla lettera del patriarca Bartolomeo di Costantinopoli, dedicata alle sue intenzioni di concedere l'autocefalia della Chiesa ortodossa nello stato ucraino, sua Beatitudine il patriarca Giovanni X di Antiochia e di Tutto l'Oriente ha sottolineato che questi eventi causano preoccupazione non solo a causa della separazione che provocano nel mondo ortodosso, ma anche perché in questa situazione l'opinione delle Chiese ortodosse locali non è stata presa in considerazione.
"Vogliamo vedere l'unità del mondo ortodosso rafforzata e unificata", ha detto il capo della Chiesa ortodossa di Antiochia al patriarca Bartolomeo. – Dalla sua lettera, sembra che lei abbia deciso di continuare il processo di concessione dell'autocefalia... Pertanto, la esortiamo a non prendere decisioni che non siano basate sul consenso delle Chiese ortodosse autocefale. Infatti è irragionevole fermare uno scisma a spese dell'unità del mondo ortodosso".
Sua Beatitudine il patriarca Giovanni ha espresso la convinzione che "la cosa più utile per la pace nella Chiesa è la sua unità, e per la testimonianza ortodossa comune nel nostro mondo di oggi è fermare e rinviare questo processo fino a quando non si studierà il problema ucraino e si troverà una soluzione pan-ortodossa".
"Pertanto, chiediamo alla sua Santità di invitare i suoi fratelli primati delle Chiese ortodosse a studiare tali questioni per salvare la nostra Chiesa dai pericoli che non porteranno alla pace e all'armonia né in Ucraina né nel mondo ortodosso", ha proseguito sua Beatitudine.
"Il nostro amore per la nostra Chiesa ortodossa e per la vostra amata Santità ci spinge a scrivere queste parole con la speranza di vedere il mondo ortodosso come uno, specialmente nella vostra meravigliosa epoca che testimonia la Verità di nostro Signore Gesù, incarnato per la salvezza del mondo", ha sottolineato il patriarca Giovanni X di Antiochia e di Tutto l'Oriente.
Servizio comunicazioni del DECR
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