Un'altra Chiesa locale ha aggiunto la propria voce in difesa della Chiesa ortodossa ucraina: il 12 settembre il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa macedone (nella foto) ha rilasciato una dichiarazione di condanna delle persecuzioni contro i fedeli della Chiesa ucraina canonica.
Il santo martire della domenica appena passata è noto soprattutto per la sua icona piuttosto singolare (un giovane che cavalca un leone). Vi presentiamo qualche approfondimento di questa icona e della vita del santo martire Mamante.
Nell'occasione della festa della Decapitazione di san Giovanni Battista, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e ha offerto un commento in cui paragona chi vuole controllare la Chiesa ai sovrani che vogliono la testa dei profeti.
14/09/2024
Papa Francesco e la Chiesa romana a confronto con l'Ortodossia sull'immigrazione
Spesso sentiamo dire che, se le Chiese cristiane non concordano su temi dogmatici ed ecclesiologici, tutto va bene per la loro cooperazione in campo sociale. Volesse il cielo che fosse tutto così semplice: nell'articolo che vi abbiamo tradotto in italiano, vediamo come le posizioni del Cattolicesimo romano e dell'Ortodossia sono completamente differenti anche su un tema sociale come quello dell'immigrazione, soprattutto quando con questo tema si intrecciano interessi che non hanno nulla a che fare con qualsivoglia cammino spirituale.
13/09/2024
Viaggio al Museo Egizio di Torino alla ricerca delle origini delle icone ortodosse
Il ritratto funerario del giovane del Fayyum (a sinistra nell'immagine), del III-IV secolo, conservato al Museo Egizio di Torino, e la celebre icona del Cristo Pantocratore del Sinai (a destra nell'immagine), della metà del VI secolo, presentano analogie sorprendenti:
- Lo stesso genere di ritratto (un soggetto maschile a mezzo busto);
- La stessa tecnica pittorica (tempera fissata a encausto su una tavola di legno duro);
- Un'analoga leggera dissimmetria del volto.
Inoltre, le opere sono state entrambe realizzate in Egitto.
Se l'autore del ritratto più antico avesse dipinto il suo soggetto con barba e capelli lunghi, avremmo difficoltà a riconoscere i due uomini l'uno dall'altro!
Inoltre, teniamo presente questi dati:
- Tra i due ritratti su tavola intercorrono come minimo due secoli e mezzo (per fare un paragone con i nostri tempi, è come se un ritratto a noi contemporaneo fosse realizzato con la medesima tecnica e il medesimo stile di un ritratto di epoca pre-napoleonica);
- Il Cristo del Sinai è una delle più antiche icone su tavola ancora esistenti;
- I più antichi ritratti su tavola del Fayyum risalgono al I secolo, e riflettono modalità pittoriche in uso ai tempi di Gesù.
Questi dati ci aiutano a riflettere su come siano nate le prime icone cristiane.
Non siamo solo noi a incoraggiare una simile riflessione... ecco uno dei più cari amici della nostra parrocchia, il metropolita Nikolozi (Pachuashvili) di Akhalkalaki al Museo Egizio di Torino, mentre studia i dettagli del ritratto funerario del Fayyum:
Ecco una serie di risposte (dalle Scritture e dai santi Padri) a un quesito che spesso pone chi ingenuamente crede che la santa comunione sia un biglietto d'accesso automatico a uno stato di esaltazione spirituale, senza riuscire a vedere anche il mistero eucaristico come una tappa di un cammino di ascesi.
Vi presentiamo un dialogo a quattro voci di autori americani e canadesi che sono davvero profondi conoscitori della Russia e della sua storia, e analizzano le sue tipologie di eccezionalismo e di conseguente messianismo a paragone con le equivalenti tipologie occidentali, spesso piuttosto differenti nelle premesse. Troviamo particolarmente interessante che uno dei quattro autori, il prof. Paul Robinson di Ottawa, affermi che l'eccezionalismo russo, e il messianismo che ne può nascere, hanno (a differenza delle loro controparti occidentali) un carattere prevalentemente spirituale.
10/09/2024
Due Chiese protestano contro persecuzioni e pressioni
Curiosamente, in entrambi i casi si è fatto un riferimento storico a regimi repressivi: il Sinodo ceco-slovacco ha paragonato l'attuale situazione ucraina ai tempi delle persecuzioni dell'Impero romano, mentre il metropolita Vladimir ha affermato che la Chiesa avverte pressioni simili a quelle del periodo sovietico.
09/09/2024
La situazione attuale della Chiesa ortodossa ucraina: di cosa parlano le persone come Govorun?
Quelli che si chiedono perché l'archimandrita Kirill (Govorun, al centro nella foto) sia stato incluso nella galleria dei furfanti sovversivi della fede ortodossa, non avranno altro da fare che leggere con attenzione il saggio di Kirill Aleksandrov che elenca un numero sufficiente di sue recenti affermazioni partigiane, inesatte e meramente offensive del buon senso, tali da far capire il totale disgusto per questo personaggio.
08/09/2024
Le priorità sbagliate dell'arcivescovo Elpidophoros
In un saggio che vi offriamo in traduzione italiana, Peter, un cristiano ortodosso greco-americano, offre una disamina delle scelte dell'arcivescovo Elpidophoros, scelte che stanno portando a una sempre maggiore disaffezione dei greci ortodossi d'America verso la propria Chiesa.
07/09/2024
Domande e risposte sulle preghiere spontanee e sul battesimo di san Costantino
Vi presentiamo un ritratto biografico di uno dei peggiori protagonisti delle persecuzioni dei cristiani ortodossi in Ucraina. Viktor Elenskij, che ha un passato di persecutore anticristiano e antisemita nei tempi dell'URSS, è oggi niente di meno che il principale consigliere del regime ucraino in materia di libertà religiosa: un altro degli esempi dell'ipocrisia dei nostri tempi.
Lo ieromonaco Damascene (Christensen, nella foto), biografo e successore di padre Seraphim (Rose) al monastero di Platina in California, delineava già in un articolo del 1996 le possibili deviazioni che rischiano di portare con sé quelli che entrano nella Chiesa ortodossa provenendo dal protestantesimo o dal cattolicesimo romano. Vi presentiamo queste considerazioni, che oggi sono ancora molto attuali.
04/09/2024
Come i rappresentanti del Vaticano in Ucraina minano l'autorità del papa
Vi presentiamo un approfondimento che aiuta a capire come le autorità cattoliche in Ucraina siano più o meno in completa rotta con la Sede romana, e come la loro direzione (sempre che sia davvero la loro, e non un'imposizione del regime, di cui si mostrano comunque zelanti seguaci) sia completamente opposta a quella indicata (con buon senso evangelico) da papa Francesco.
Vi presentiamo una riflessione sul valore dell'onestà in un cammino spirituale, che può spiegare perché molta predicazione cristiana sembra fallire, e perché quelli che sanno trattare se stessi con onestà diventano pericolosi (e a rischio di persecuzioni) nell'ambiente in cui vivono.