Alla recente riunione del Consiglio Episcopale Ortodosso d’Italia e Malta (nella foto, i vescovi partecipanti), che si è incontrato a Venezia il 28 gennaio, è stato stilato un comunicato stampa con la lista dei vescovi ortodossi canonici in Italia.
In questi mesi c'è stata una notevole confusione mediatica sui vescovi ortodossi in Italia, e diamo il benvenuto a questo documento, che pure ci sembra aver trascurato alcune Chiese canoniche. In particolare, è stato escluso l’Esarcato russo di Costantinopoli (forse perché in questo momento è governato da un locum tenens, ma si tratta comunque di un vescovo canonico, che ha senza dubbio in cura parrocchie in Italia). I lettori del nostro blog sanno che nel corso degli anni non abbiamo risparmiato critiche a Rue Daru, ma al tempo stesso non ci fa piacere vedere i nostri fratelli dell’Esarcato discriminati, soprattutto quando si tratta di offrire un’autorevole garanzia di appartenenza alla comunione della Chiesa. Altre due giurisdizioni (il Patriarcato di Antiochia e la Chiesa russa all’Estero) hanno una presenza minimale in Italia, ma ci sembra opportuno non trascurarle.
Offriamo pertanto, nella sezione introduttiva dei documenti, una breve galleria fotografica dei vescovi ortodossi con giurisdizione sull'Italia, che cercheremo di tenere aggiornata nel tempo.
Grazie ai risultati delle pazienti ricerche del nostro amico Alexei Krindatch, sta per essere pubblicato nel mese di febbraio l’Atlante dei monasteri ortodossi in America, che può già essere pre-ordinato sul sito della della Holy Cross Bookstore, la libreria dell’Arcidiocesi greca d’America.
L’opera descrive oltre 80 insediamenti monastici (23 dei quali in dettaglio), ed è corredata da mappe, un centinaio di fotografie, indicazioni per le visite e i pellegrinaggi, e diverse testimonianze di vita monastica.
Il lettore potrà essere colpito dal fatto che molti degli insediamenti monastici descritti nel libro hanno solo da uno a tre abitanti fissi, e che il numero di monaci e monache che vivono in questi luoghi supera di poco le 500 persone.Tenuto conto che gli ortodossi sono in Nord America una piccola minoranza, e che l’espansione delle loro chiese è un fenomeno relativamente recente, soprattutto dell’ultimo secolo, non si tratta comunque di un dato irrilevante.
30/01/2016
Il metropolita Mark lava i pavimenti di un ospedale
Il sito della metropolia di Rjazan’ dà la notizia che il metropolita Mark, accompagnato dai professori e dagli studenti del seminario, è andato a lavare i pavimenti del pronto soccorso dell’ospedale locale. Riportiamo la notizia in russo e in italiano nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, perché ha proprio il valore di testimonianza che nessun lavoro è indegno, anche per i grandi personaggi della Chiesa.
Anche se questa pulizia non è un’iniziativa personale di vladyka Mark (è già una consuetudine del seminario di Rjazan’), e non è neppure una cosa inaudita in Russia (le giornate di volontariato collettivo sono uno dei migliori ricordi del periodo sovietico), si tratta precisamente di una delle cose che si adattano perfettamente alla personalità del nostro ex arcivescovo, che non disdegna di servire a tavola il suo clero e i fedeli.
Per capire l’attitudine di vladyka Mark verso il servizio, la semplicità e la modestia, abbiamo pensato di riportare in russo e in italiano, nella sezione “Pastorale”, il testo di una sua intervista del 2012, quando non era ancora diventato arcivescovo per l’Italia, ma era già noto per lo stile di vita che lo vede impegnato con lo stesso zelo tanto all’altare patriarcale quanto al servizio dei malati.
Il nostro amico Adriano, che gestisce il blog Fos Ilaron, ci presenta in italiano e in russo un delizioso racconto di viaggio in una chiesa ortodossa a Kiev, non lontano dalla Lavra delle Grotte. Questa chiesa dedicata alla Natività della Madre di Dio, ma popolarmente nota come ‘Kupol’, ci fa pensare al valore del cielo sulla terra in periodi di conflitto e sofferenza. Il nostro ringraziamento ad Adriano per il permesso di riportare il suo articolo, e per i contributi di alto livello che ci offre costantemente.
28/01/2016
Visita del patriarca Kirill alla cattedrale russa di Ginevra
Durante i giorni passati a Ginevra per l’incontro preparatorio del Sinodo pan-ortodosso, il patriarca Kirill ha avuto modo di celebrare nella cattedrale dell’Esaltazione della Croce: questa è stata la prima funzione patriarcale nella chiesa dai tempi della sua fondazione. Vedendo il video della funzione, con il breve discorso tenuto da sua Santità ai presenti, si capiscono i legami che ha con questa chiesa, fin dagli anni in cui fu inviato a Ginevra come giovane vescovo (anni in cui il patriarcato e il sinodo dei russi all’estero erano ancora divisi da profonde diffidenze).
Dalle testimonianze di questa celebrazione, ci siamo resi conto che quasi tutti i protagonisti, dalla delegazione patriarcale (oltre a sua Santità, i metropoliti Onufrij e Ilarion, l’arciprete Nikolaj Balashov) al clero ospitante (l’arcivescovo Mikhail, gli arcipreti Pavel Tsvetkov ed Emilian Pocinoc) sono stati a vario titolo e in diverse occasioni ospiti in Piemonte, a Torino e nella nostra stessa parrocchia. Anche sulle rive del lago di Ginevra, pertanto, ci sentiamo davvero a casa nostra.
La popolazione minoritaria dei tatari di Crimea è stata citata più volte (e spesso a sproposito) nel corso delle polemiche sullo status internazionale della Crimea. Per renderci conto della situazione attuale di questo popolo, seguiamo una recente intervista a Refat Dedarov (nella foto), capo del distretto di Bakhchisaraj, che presentiamo nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
William Wedin, uno psicologo clinico di New York, che analizza dal suo punto di vista professionale i comportamenti e le attitudini degli americani rispetto ai russi, giunge a identificare nella fede cristiana ortodossa (come quella vissuta in modo semplice da Putin) il fattore che rende la Russia imbattibile. Presentiamo l’articolo di Wedin in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
È da poco uscito un libro illustrato in cinese, adatto sia ai bambini che ai nuovi fedeli della Chiesa ortodossa, che parla di una famiglia ortodossa cinese nel contesto della preparazione alla Liturgia. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana dell’articolo che parla di questa curiosa novità.
26/01/2016
Il progetto di distruzione della Chiesa ortodossa russa
Presentiamo una riflessione di padre Andrew Phillips sui tentativi di distruggere la Russia attraverso la distruzione della Chiesa ortodossa russa, una tattica che continua senza sostanziali modifiche da secoli; un punto cruciale di questa distruzione è il tentativo di rimozione in tutti i modi del patriarca (nella foto), fallimentare di fronte a un genuino supporto popolare.
25/01/2016
Intervento di sua Santità il patriarca Kirill alla riunione dei primati delle Chiese ortodosse locali
Vi invitiamo a leggere il testo russo e le versioni romena e italiana dello splendido intervento tenuto dal patriarca Kirill in occasione della riunione dei primati ortodossi a Chambesy il 22 gennaio. Senza omettere alcuno dei trascorsi più controversi della turbolenta preparazione pre-conciliare, sua Santità li ha elencati senza alcun desiderio di ricerca di colpevoli tra i presenti (parlando piuttosto di una metodologia inefficace per la preparazione di un Concilio pan-ortodosso), e anzi spingendo a trovare soluzioni pacifiche e sensate.
Padre Georgij Maksimov continua a discutere con diversi convertiti all’Ortodossia nella trasmissione Il mio cammino verso Dio. Questa volta l’intervistata è Anna Dao Bin, vietnamita (ma nata a Kiev ai tempi dell’Unione Sovietica), che dopo aver passato periodi in diversi paesi (inclusi Corea del Sud e Vietnam) ora studia diplomazia internazionale a Mosca. Il suo racconto di conversione all’Ortodossia è di un’affascinante sincerità, e offre molti spunti utili per capire l’attitudine protestante verso la Chiesa ortodossa. Presentiamo la videointervista nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
24/01/2016
Inaugurazione della cattedrale restaurata a Nizza - servizio video
La funzione di inaugurazione della cattedrale di Nizza dopo il restauro è stata tenuta dai nostri vescovi Nestor e Antonij. Possiamo vederne alcune parti assieme a vari commenti nel servizio video in russo, dal primo canale TV:
Il 2016 porta una prospettiva più chiara del futuro della Chiesa, con posizioni sempre più delineate in una scelta tra civiltà cristiana ortodossa e una parvenza di “civiltà” che si sta rivelando sempre più anti-cristiana. Osserviamo questo contrasto nell’analisi di padre Andrew Phillips, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Il nostro amico Francesco (nella foto, accanto ai padri Sava e Pietro al monastero di Dečani) condivide sul sito del CIVG le sue emozioni in occasione della morte balorda di un serbo delle enclavi del Kosovo, rimasto ucciso mentre puliva un inutile fucile in una terra che ha già visto troppa violenza. Questo dramma è un’occasione per tutti noi per riflettere sul destino di fratelli cristiani che non dovremmo abbandonare. E per non dimenticare, vediamoci anche l’ottimo film del 2015 Enklava (Enclave), che descrive in modo dettagliato e commovente la tragedia dei serbi del Kosovo attraverso gli occhi di un bambino.
Nel giorno della festa della Teofania, l'arciprete mitrato Serge Poukh (nella foto), fondatore della chiesa dei santi Pietro e Paolo in Lussemburgo, si è addormentato nel Signore.
Padre Serge ha avuto l'insolito onore di essere un iniziatore dell'Ortodossia in una delle nazioni dell'Europa occidentale. Le nostre condoglianze vanno a sua moglie, matushka Emilie (di cui abbiamo tradotto una toccante intervista nello scorso anno), al nuovo parroco padre Georges (che assieme ad alcuni fedeli è stato in pellegrinaggio a Torino la scorsa estate), ai parrocchiani e a tutti i fedeli ortodossi del Lussemburgo.