Uno degli aspetti curiosi delle preghiere ortodosse nelle feste della santa Croce (come nel caso dell’Esaltazione della santa Croce, appena trascorsa) sono le richieste rivolte direttamente alla Croce, come se fosse una persona. Perché questa personificazione di un oggetto che, per quanto dotato di un ricco valore simbolico, resta pur sempre un oggetto inanimato? L'arciprete Andrej Nikolaidi offre una risposta che presentiamo in russo e in italiano nella sezione delle domande e risposte dei documenti.
Ricordate la conversazione dell’arciprete Pavel Gumerov intitolata La decisione di sposarsi, che vi abbiamo proposto alcuni mesi fa nella sezione “Etica” dei documenti? Questo testo apparteneva a una serie intitolata Grammatica della vita familiare, offerta da padre Pavel come un ciclo di lezioni in video-conferenza. Oggi passiamo alla seconda lezione, dedicata al campo molto delicato e dibattuto dell’innamoramento e dei rapporti pre-matrimoniali, e offriamo le considerazioni di padre Pavel in traduzione italiana.
Nel processo che lentamente vede aprire nuove chiese ortodosse russe in tutta l'Europa occidentale, segnaliamo una piccola tappa della costruzione della chiesa di Tutti i Santi a Strasburgo: venerdì 9 settembre è stata installata sul portale principale della chiesa una cupola dorata sormontata da una croce. Si tratta solo della più piccola delle cupole nel complesso della nuova chiesa, ma offre una previsione precisa della guglia principale della chiesa, che sarà ultimata all'inizio del prossimo anno, e che sarà sormontata da una cupola con croce.
L'immagine della Chiesa visibile, che fa testimonianza e che non ha paura di espandersi in un Occidente sempre più in crisi porterà sicuramente le sue reazioni. Perfino cristiani ortodossi ingenui e benintenzionati si chiedono di tanto in tanto a cosa serva dorare una cupola, e se quell'oro non sarebbe meglio speso altrove. Tralasciando il fatto che lo spessore della doratura di una cupola è di un micron, per cui un'intera cupola richiede tanto oro quanto un comune monile da gioielleria, vorremmo chiedere quale oggetto d'oro ha mai avuto maggiore influenza e valore di richiamo su moltitudini di persone, rispetto alla cupola di una chiesa ortodossa russa.
Un altro elemento da non trascurare è che la chiesa di Strasburgo, a differenza di molte chiese costruite in Europa occidentale con i fondi statali dell'Impero Russo tra il XIX secolo e gli inizi del XX secolo, è costruita grazie a fondi privati, ai quali tutti possono partecipare.
Il nostro vescovo Antonij ci ha fatto visita per la celebrazione della Divina Liturgia, per la tonsura a lettore del nostro fedele consigliere parrocchiale Aleksandr Budkevich, e per la benedizione dell'icona murale dei santi dell'Italia del nord-ovest.
Vladyka Antonij è stato accompagnato dallo ieromonaco Amvrosij (Matsegora), rettore della chiesa di santa Caterina a Roma. Per l'occasione, è venuto da Milano a concelebrare con noi il fondatore della parrocchia, l'archimandrita Dimitri (Fantini), accompagnato dallo ieromonaco Siluan (Jaroslavtsev), di cui abbiamo celebrato l’onomastico, e il sacerdote Ioan Dodon. In rappresentanza dell’arcidiocesi cattolica torinese (che ci ha concesso generosamente in uso la chiesa) è stato con noi mons. Giuseppe Ghiberti.
Vogliamo lasciarvi qualche immagine e video di questa giornata così intensa per tutti (dall’inizio della celebrazione fino al momento del pranzo conviviale generosamente offerto dalla famiglia del nostro diacono Nicolae). I primi a mettere in rete le immagini e un resoconto della giornata (già prima dell’ora del Vespro) sono stati proprio il nostro vescovo e padre Amvrosij con una notizia sul sito della parrocchia di santa Caterina. Se un tempo di reazione rapida è una caratteristica di un buon vescovo, dobbiamo fare i nostri complimenti a vladyka Antonij!
Presentiamo la traduzione italiana di un saggio di padre Andrew Phillips, che come da sua abitudine, parte da elementi biografici (i frammenti di una fede perduta sperimentati fin dalla sua infanzia) per risalire ad argomenti di importanza generale (la ricostruzione dell’Impero cristiano).
Andrew Estocin, l’autore dell’articolo dal titolo piuttosto sconvolgente di cui vi proponiamo la traduzione italiana, è un saggista che abbiamo già incontrato in testi sulle assemblee parrocchiali e sulla pastorale universitaria. Basandosi sui dati della sua giurisdizione, l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’America, che è una delle presenze ortodosse più attente a una pastorale educativa, Estocin conclude amaramente che il sistema dell’insegnamento parrocchiale ai bambini, iniziato per non perdere le giovani generazioni, di fatto non ha alcuna capacità di trattenere i giovani nella Chiesa e nella fede ortodossa. Può sembrare strano e piuttosto deludente presentare in Italia conclusioni simili, anche a fronte delle inevitabili obiezioni (“Eliminare la scuola domenicale? ...ma se ancora non l’abbiamo nemmeno fondata!”); nondimeno, queste conclusioni, provenienti dagli ambienti di una giurisdizione ortodossa che ha speso (o sprecato, a seconda dei punti di vista) milioni di dollari in scuole domenicali parrocchiali, possono servire ad aprirci gli occhi su molte cose, prima delle quali il fatto che l’efficienza organizzativa è un pessimo surrogato della santità.
Dopodomani, sabato 24 settembre, avremo ospite tra noi il nostro vescovo Antonij, accompagnato dallo ieromonaco Amvrosij (Matsegora), rettore della chiesa di santa Caterina a Roma. Il programma della visita comprende:
ore 8.30: arrivo del vescovo alla chiesa e officio delle Ore
ore 9: Divina Liturgia
(al termine della Liturgia): benedizione dell’icona dei santi locali
(dopo la funzione): pranzo presso la parrocchia
Invitiamo tutti i fedeli e gli amici della parrocchia a essere con noi in questa occasione.
22/09/2016
Le più antiche chiese della Russia potrebbero essere perse per sempre
Presentiamo in russo e in italiano una testimonianza su locali di culto di cui pochi sospettano l’esistenza: il complesso monastico nella valle del fiume Bolshoj Zelenchuk nella Repubblica di Karachaj-Circassia (Caucaso settentrionale), dove sui resti della perduta capitale dell’antico regno dell’Alania sono ancora presenti le più antiche chiese (risalenti ai secoli IX-X) in tutto il territorio della Federazione Russa al di fuori della Crimea.
Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” la traduzione italiana dell’intervista di Andrew Gould a Seraphim O’Keefe (nella foto), un giovane iconografo che ha saputo riportare in America uno stile iconografico reminiscente delle migliori creazioni di padre Grigorij Krug (un autore a noi noto per gli affreschi sotto ai quali per vari anni abbiamo celebrato i momenti più significativi dello sviluppo delle nostre chiese nella cattedrale di Rue Petel a Parigi). Pur avendo ancora un influsso di rinnovazionismo novecentesco che oggi appare decisamente antiquato, il lavoro di Seraphim O’Keefe vale certamente un’attenta analisi.
20/09/2016
Il risultato dei 25 anni dall'indipendenza ucraina
Presentiamo il video e la trascrizione in italiano dell’intervento di Rostislav Ishchenko (nella foto) alla trasmissione “Украинский Вопрос” (La questione ucraina) del canale televisivo SPAS. La competenza di Ishchenko (uno dei più profondi conoscitori di temi geopolitici) e l’ambiente del canale religioso (che include domande sul ruolo degli uniati nella crisi ucraina) si combinano per aiutare a farci capire l’andamento della situazione e prevederne i possibili sviluppi.
Padre Andrew Phillips ci offre un articolo, ricco di preziosi elementi storici, in cui esamina la possibilità del ritorno dell’Impero cristiano in una piena manifestazione, identificando nel pentimento per il tradimento di 100 anni fa il passo necessario per questo ritorno. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew (ripreso anche dal sito Katehon) nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
In questa domenica cade il ricordo del santo monaco martire Atanasio di Brest, ucciso dai cattolici nel 1648 per la sua opposizione all’Unia. Presentiamo un cenno biografico di questo straordinario santo in traduzione italiana nella nostra sezione dedicata ai santi.
17/09/2016
La decapitazione di san Giovanni Battista e l'11 settembre
Quando la festa della Decapitazione del Battista cade di domenica, come è avvenuto quest’anno, si possono sentire diverse prediche interessanti. Il nostro confratello e amico di lunga data, padre John Whiteford, ha tenuto un’interessante omelia che abbiamo tradotto in italiano nell’omonima sezione dei documenti. Il fatto che nel calendario giuliano questa festa dai risvolti tragici e penitenziali coincida con il giorno di lutto nazionale americano è fin troppo facile da notare, e ormai non fa più notizia; è invece molto interessante – e profetico – che alcuni decenni prima san Giovanni di Shanghai e San Francisco abbia voluto proporre questa dedicazione per la cattedrale nazionale americana della ROCOR, quasi in previsione di un richiamo al pentimento tanto necessario nella società americana e occidentale contemporanea.
16/09/2016
Il misterioso centro di spionaggio russo al Monte Athos
È obbiettivamente facile prendere in giro la paranoia antirussa quando questa si occupa di temi come le invasioni militari; ci sono poi riservati momenti di particolare ilarità quando gli aiuti russi ai monasteri del Monte Athos vengono visti come la copertura di un’immensa operazione spionistica. Vediamo con i nostri stessi occhi come questa incredibile bufala sia stata davvero presentata sul settimanale conservatore inglese The Spectator, e come sia stata smontata da un blogger davvero esperto di cose russe, in un divertente articolo che abbiamo tradotto in italiano nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2016, proprio mentre entravamo nel nuovo anno della Chiesa, ci ha lasciati uno dei più anziani ortodossi torinesi, il nostro caro fratello Arnaldo Morra. Tra due settimane, avrebbe compiuto 46 anni di vita nella Chiesa ortodossa, nella quale era entrato nel 1970. Il suo legame con la Chiesa ortodossa era ancor più antico: già da giovane si era sentito chiamato a farne parte, e per anni ne aveva frequentato le funzioni laddove poteva (spesso fuori Torino), in un periodo in cui un ortodosso italiano era considerato una bizzarria. La sua fede e determinazione hanno convinto anche sua madre Maria a divenire ortodossa nel 1983. Pochi dei nostri fedeli possono vantare il titolo di “testimone dell’Ortodossia” quanto lo ha meritato Arnaldo. Che il Signore lo riposi in pace, e lo faccia giungere a una gloriosa risurrezione. Eterna memoria!
13/26 settembre 1970: Arnaldo Morra è ricevuto nella Chiesa ortodossa da padre Gregorio Baccolini, allora sacerdote della chiesa del patriarcato di Mosca a Torino