Oggi, con un servizio di benedizione, si inaugura la chiesa ortodossa di sant’Aleksandr Nevskij a Norwich, città di 170.000 abitanti dell’East Anglia. Grazie all’appello lanciato lo scorso anno, al quale hanno risposto anche generosi donatori dall’Italia, finalmente questa comunità di circa 200 persone ha un locale, piccolo ma dignitoso e perfettamente attrezzato per iniziare un ciclo di funzioni regolari. Con un prete inglese che parla un ottimo russo, un diacono romeno, un lettore bulgaro e parrocchiani locali fortemente dedicati, la chiesa ha tutte le potenzialità per svilupparsi come un centro di testimonianza ortodossa aperto a tutti i nuovi venuti, e dove si potrà respirare aria di autentico e rigoroso cristianesimo ortodosso multinazionale. Aggiungiamo le nostre preghiere a quelle dei fedeli della nuova chiesa, soprattutto perché il candidato locale al presbiterato possa essere ben preparato al suo compito pastorale.
Auguri alla nuova comunità... Unto many years! Многая лета! La mulţi ani!
19/08/2016
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte III)
Nella terza parte (e per ora, ultima) della nostra traduzione italiana del commento alla Genesi, presentiamo considerazioni patristiche più specifiche sui sei giorni della creazione, con un’analisi delle teorie che vogliono questi giorni lunghi diverse ere geologiche, e delle teorie che vogliono accostare alla gradualità del racconto della Genesi un’ipotesi di creazione simultanea. Come sempre, la posizione di padre Seraphim Rose è quella umile e coerentemente ortodossa di lasciar parlare i santi Padri prima di offrire idee e contributi personali.
Ci auguriamo di avere offerto, con questo saggio in tre parti (che copre solo una piccola parte dell’immenso libro di padre Seraphim) uno spunto per una seria riflessione ortodossa sul tema della creazione.
18/08/2016
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte II)
Eccoci arrivati alla seconda parte del commento alla Genesi, in cui i sei giorni della creazione vengono analizzati l’uno dopo l’altro attraverso le loro particolarità, con abbondanti citazioni patristiche e spiegazioni di molte apparenti contraddizioni delle Scritture. Alla fine, resteremo stupiti dalla freschezza e dall’intelligenza con cui i Padri hanno saputo spiegarci la tradizione millenaria delle Scritture, e non ringrazieremo mai abbastanza padre Seraphim Rose per averci portato di fronte le testimonianze patristiche su una serie di temi dei quali i cristiani moderni generalmente si vergognano di parlare.
17/08/2016
Un commento patristico ortodosso della Genesi (Parte I)
La discussione sui temi di evoluzionismo e creazionismo nella Chiesa ortodossa contemporanea ha poca letteratura in genere, e quasi niente in lingua italiana. Finora abbiamo presentato sul nostro sito alcuni brevi testi, cauti o dialogici, ma nessun vero commentario approfondito in materia. Vogliamo farlo adesso, presentando la traduzione italiana di alcune parti del libro Genesis, Creation and Early Man di padre Seraphim Rose, che è uno dei più ricchi trattati di patristica ortodossa sul tema della Creazione (il volume comprende tutto il materiale di un corso patristico tenuto da padre Seraphim al monastero di Platina negli ultimi anni della sua vita). Iniziamo da una prima parte intitolata “Come leggere la Genesi”, e speriamo di offrire ulteriori traduzioni nei prossimi giorni.
Padre Andrew Phillips ci offre una riflessione sul ruolo dei santi locali, la cui venerazione può aiutare gli ortodossi occidentali a liberarsi dalle conseguenze nefaste dello scisma, rimaste sotto varie forme nella mentalità corrente. Presentiamo la traduzione italiana del saggio di padre Andrew nella sezione “Santi” dei documenti.
15/08/2016
Pubblicato il giuramento dei medici ortodossi georgiani del XIV secolo
Presentiamo nella sezione “Etica” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana di una fonte interessante della letteratura medica: il giuramento che prestavano i medici ortodossi georgiani del XIV secolo. Osservando lo sviluppo in chiave cristiana dal famoso giuramento di Ippocrate, e soprattutto cercando di paragonarlo con quanto oggi sembra costituire lo spirito di un giuramento medico, ci chiediamo se non stiamo vivendo in un vero e proprio secolo di barbarie.
14/08/2016
Il razzismo non ha posto nella vita di un cristiano
L’abate Tryphon (Parsons, nella foto) superiore del monastero del Salvatore a Vashon Island e figura ben nota dell’Ortodossia in rete, ha scritto alcune parole sensate sul tema del razzismo; le presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” del sito, assieme ad alcune immagini del monastero guidato da padre Tryphon.
Eccovi un agghiacciante esempio di come l'Ucraina stia vivendo la sua ubriacatura di "libertà religiosa" e "diritti umani".
Il cartellone stradale annuncia "Chiesa russa = arma dell'invasore".
Il delicato slogan grafico è una variazione del detto ormai comune nel Banderastan: "ogni candela accesa nelle chiese di Mosca è una pallottola in più nelle mani dei separatisti".
La conclusione è "Per l'Ucraina – una Chiesa ucraina".
Il tutto con la "benedizione" della cellula di Pravy Sektor a Obukhov (una cittadina nei pressi di Kiev).
Se è pur vero che le autorità locali di Obukhov si sono affrettate a tirare giù questo scempio, possiamo comunque pensare con orrore a cosa significherebbe "una Chiesa ucraina" in questo (ex) paese tanto martoriato.
Spesso sentiamo una giustificazione piuttosto patetica da parte di pseudo-ortodossi che hanno formalmente lasciato la comunione con la Chiesa ortodossa (e vorremmo sapere cos’altro significhi il termine scisma), e che rinfacciano alla Chiesa di avere buoni rapporti con gli eretici (i cristiani non ortodossi) ma non con loro che sono formalmente di fede ortodossa. Per chi non abbia il cuore completamente foderato da sofismi, possono essere utili i commenti di padre John Whiteford, che abbiamo tradotto in italiano a beneficio di tutti quelli che vogliono conoscere la vera attitudine della Chiesa verso chi sbaglia.
11/08/2016
Un nazionalista russo rigorista condivide la sua opinione sull'islam
Il nostro amico Saker ci presenta un video di Konstantin Dushenov, un monarchista russo piuttosto controverso, di cui non condivide l’ideologia nazionalista [NB. Neppure noi la condividiamo, così come siamo molto cauti del valutare l’eurasianismo di Aleksandr Dugin]. Nel video in questione, tuttavia, Dushenov spiega con buon senso e in modo del tutto accettabile le ragioni per cui in Russia non c’è islamofobia. Il vero islam russo, infatti, è sostenitore dell’idea della Rus’, come lo era ai tempi della Russia imperiale. Presentiamo Il video di Dushenov con le considerazioni di Saker in versione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
10/08/2016
Come portare la fede ortodossa alla comunità afro-americana
La sensibilità per i gruppi minoritari dovrebbe essere sempre ben sviluppata nelle chiese ortodosse. Oggi vediamo come un gruppo di lavoro composto da membri della OCA e della diocesi serba del Nord America si è riunito per studiare i modi ideali per introdurre alla fede ortodossa gli afro-americani negli Stati Uniti. L’esempio di questo gruppo di lavoro dovrebbe ispirare lo sforzo della valorizzazione di altri gruppi minoritari (...pensiamo, tra le minoranze di casa nostra, agli ortodossi italiani!), presentiamo l’articolo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
09/08/2016
Russia: 5.000 nuove chiese e 10.000 nuovi chierici in 6 anni
Riportiamo in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti la notizia del recente annuncio da parte del patriarca Kirill del raggiungimento di due importanti pietre miliari nel processo della ricostruzione della Chiesa russa, e un commento da parte di padre Andrew Phillips sul significato di questo evento di crescita per gli ideologi della russofobia occidentale, alcuni di loro annidati purtroppo in ambienti ortodossi.
08/08/2016
La pittura di una magnifica volta nella Carolina del sud
Andrew Gould ci parla della pittura della cupola nella sua parrocchia, la chiesa della santa Ascensione a Mount Pleasant presso Charleston (South Carolina). Attraverso tutte le fasi del lavoro, possiamo esaminare una splendida documentazione fotografica dell’abbellimento di questa chiesa. Presentiamo il testo in traduzione italiana con le foto nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
Il 4 aprile scorso, abbiamo dovuto intervenire d’urgenza e rimediare all’apparizione in rete di una traduzione discutibile dell’Acatisto a san Marco di Efeso, cercando di produrre una versione meno fantasiosa. Avevamo sperato che questo servisse a rendere più accorti sia chi ha cercato di fare la traduzione, sia chi l’ha messa in rete. Ahimè, a 4 mesi esatti di distanza, il 4 agosto, dalla stessa fonte è apparso un altro Acatisto ben al di sotto dello standard di una decente traduzione italiana, che questa volta (dis)onora la memoria di santa Parascheva di Iași. Ci siamo messi di nuovo al lavoro sulla base di una traduzione che avevamo già fatto numerosi anni fa, e rivedendola leggermente, abbiamo preparato un Acatisto bilingue romeno-italiano alla santa protettrice della Moldova e di tanti paesi dei Balcani. Non abbiamo alcuna pretesa di aver offerto una traduzione di particolare talento, ma almeno possiamo rassicurare i lettori che il contenuto del testo italiano rispecchia con una certa fedeltà l’originale romeno. A chi si accanisce a tradurre senza sapere una lingua, non possiamo che porgere due semplici incoraggiamenti:
1) Studiare meglio la lingua in questione. Con anni di sforzi e di pratica, si riesce davvero a fare progressi.
2) (Nel frattempo,) trovare qualche altro modo per servire la Chiesa. Lo Spirito di Dio offre una moltitudine di doni (cfr 1 Cor 12:8-10), e non è detto che si debba brillare in tutti i campi.
Il tema del rinnovamento liturgico fa tremare le vene e i polsi agli specialisti del culto ortodosso, eppure ogni sviluppo del culto cristiano ha avuto motivazioni pastorali e catechetiche, generalmente sensate. In questo campo davvero minato si avventura il nostro confratello, l’igumeno Petru (Pruteanu), in un’intervista trattata con grande competenza di studioso. Pur avendo alcune riserve su alcuni dettagli (per esempio, non ci sentiamo di condividere l’entusiasmo di padre Petru per le riforme “esicaste” di padre Sofronio dell’Essex), riteniamo quest’intervista – che presentiamo in romeno e in italiano nella sezione “Preghiera” dei documenti – un ottimo inizio di discussione su un problema tanto delicato.