Una delle ragioni della crisi religiosa odierna è il colpo apparentemente mortale inflitto all’idea stessa di “religione organizzata”, che oggi evoca pensieri negativi anche in tante persone tendenti a una mentalità religiosa. L’urgenza di trovare una cura a questo problema non è tanto sentita nella Chiesa ortodossa quanto nel cristianesimo occidentale. È infatti in un blog americano di apologetica cattolica che John Sanidopoulos ha trovato un articolo in materia, che ha postato sul suo blog Mystagogy.
Le considerazioni dell’autore cattolico sono quasi interamente condivisibili dai lettori ortodossi, e le abbiamo tradotte volentieri sul nostro sito. Presentiamo la difesa della religione organizzata nella sezione “Confronti” dei documenti. Ci ripromettiamo comunque di approfondire l’argomento, cercando di spiegare come le idee di sfiducia nella religione organizzata nascono da semi di individualismo sviluppati al tempo in cui il cristianesimo occidentale si è allontanato dall’Ortodossia.
Da pochi mesi, nel mondo ortodosso (in particolare di lingua greca) stanno circolando alcune fotografie di un rito di conversione alla Chiesa ortodossa, nel quale (a detta di chi fa circolare le foto, ma senza supporti di prova) una convertita dal cattolicesimo romano, che ha scelto di entrare nella Chiesa ortodossa tramite il battesimo, appare letteralmente risplendente di luce.
Un miracolo? Un segno divino che i cattolici vanno (ri)battezzati? Per ora, solo una serie di foto... seguite la nostra indagine nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, dove cerchiamo di gettare un po’ di luce (in tutti i sensi del termine) su questa interessante testimonianza fotografica.
il sito sedmitza.ru riporta la notizia della registrazione della Chiesa ortodossa russa nel regno di Cambogia. La registrazione di stato permette l'apertura e la costruzione di chiese ortodosse in Cambogia (finora si sono formate due comunità parrocchiali, una a Phnom Penh - ospitata in questi anni nella cappella dell'ambasciata bulgara, nella foto - e una a Kampong Saon), l'acquisto e la registrazione di proprietà immobiliari a nome nella Chiesa, l'apertura di scuole teologiche, la libertà di predicazione e altro.
Molti siti incoraggiano la pratica della preghiera del cuore (o preghiera di Gesù, come è più spesso nota in Occidente); i lettori più perspicaci del nostro sito parrocchiale avranno notato che noi, invece, non insistiamo particolarmente in questa direzione. La pratica della preghiera del cuore comporta dei pericoli e non è per tutti, ma non nel senso che sia una tecnica da “iniziati” che ha bisogno di una speciale legittimazione. Piuttosto, ci teniamo a sottolineare che la preghiera del cuore nasce nell’ambito di una disciplinata vita monastica, e chi non ha ancora imparato l’ABC della vita cristiana ortodossa fa meglio a non gettarsi nelle pratiche di uno stile di vita che non saprebbe vivere. In una serie di articoli del 2010 dal blog Orthodox Way of Life, presentiamo nella sezione “Preghiera” dei documenti una serie di accorgimenti e di consigli che dovrebbero aiutarci a vedere la preghiera del cuore in modo più sobrio e attento.
24/07/2013
Un iconografo da non dimenticare: Andreas Ritzos (1421-1492)
Presentiamo nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti una breve introduzione ad Andreas Ritzos, uno tra i più famosi iconografi della scuola cretese del XV secolo, nonché autore di una straordinaria icona della Dormizione della Madre di Dio, conservata alla Galleria Sabauda di Torino e riprodotta nell’icona murale del coro della nostra chiesa.
Ci attiviamo nella solidarietà verso il nostro caro amico Sherif Azer, cristiano copto picchiato a Torino da islamici il 17 luglio. Sherif è uno dei parrocchiani della chiesa copta di Torino, nonché attivo testimone della fede cristiana nel mondo torinese.
Per chi desidera leggere alcuni aggiornamenti sul fatto in rete, oltre ad articoli di Magdi Cristiano Allam e di Silvana de Mari, ci sono articoli da il Giornale e da Tempi, nonché il video di RepubblicaTV.
Ci auguriamo una partecipazione intensa alla manifestazione di solidarietà che si terrà la sera di mercoledì 24 luglio nelle vie del centro di Torino. Il corteo partirà alle ore 19 dal Rondò della Forca (lato Corso Valdocco), proseguirà per Corso Valdocco, Corso Palestro, Via Cernaia, Via Pietro Micca per sfociare in Piazza Castello (lato Via Garibaldi).
Padre Stephen Freeman è un sacerdote della Chiesa Ortodossa in America, rettore della parrocchia di sant’Anna a Oak Ridge, nel Tennessee. Autore del blog Glory to God for All Things (“Gloria a Dio per tutte le cose”, dall’ultima frase detta da san Giovanni Crisostomo), e buon conoscitore della mentalità protestante della Bible Belt americana, cerca di spronare i suoi lettori a passare da una mentalità di piatto letteralismo (che può essere tanto quello fondamentalista quanto quello liberale) a una mentalità genuinamente ortodossa. Nel brano che presentiamo oggi nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea”, padre Stephen risponde alla domanda se l’inferno è reale, ricordandoci che il concetto di “realtà” non può essere lo stesso se applicato all’inferno e al cielo, perché in ultima analisi si riferisce da una parte alla negazione di ogni essere, e dall’altra parte alla pienezza dell’essere.
Inseriamo nella sezione “Pastorale” dei documenti una presentazione di un audio-corso in CD sul canto ortodosso russo, il ToneTutor 101 (“il tutore personale dei toni”), disponibile da pochi mesi in lingua inglese. Il corso è in grado di sviluppare una padronanza delle nelle diverse modalità degli 8 toni secondo l’uso comune della Chiesa russa, seguendo i metodi d’insegnamento del monastero della Santa Trinità a Jordanville. Opportunamente seguito, questo corso può essere un grande aiuto a sviluppare i cori delle nostre parrocchie ortodosse.
22/07/2013
FOTO: la traslazione delle reliquie di san Serafino di Sarov
In un album fotografico sul blog Mystagogy, sono state mostrate alcune immagini relative alla traslazione delle reliquie di san Serafino di Sarov. Alcune delle immagini sono foto d’epoca, realizzate nel 1903, e vi appare la famiglia imperiale: san Nicola II fu uno dei principali sostenitori della canonizzazione di san Serafino. Presentiamo il servizio fotografico nella sezione “Santi” dei documenti.
Un compito importante di un cristiano ortodosso, nella sua vita domestica, è quello di allestire un luogo di preghiera. Le icone sono altrettanto importanti nella casa di un fedele quanto in chiesa, per fungere da elemento di contatto con il Signore, con la sua santa Madre e con i suoi santi.
La scelta delle icone domestiche, ovviamente, è lasciata alla decisione di ogni fedele. In mancanza di tradizioni familiari consolidate, tuttavia, è bene cercare alcuni suggerimenti generali, che sono espressi bene nel testo di Serge Alexeev, apparso da tempo sul sito della cattedrale di san Giovanni Battista a Washington e negli ultimi giorni sul portale Pravoslavie i Mir. Pubblichiamo la traduzione italiana dell’articolo sull’angolo delle icone nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
Il segretario dell’amministrazione delle chiese del Patriarcato di Mosca in Italia, padre Antoniy (Servyuk) è stato promosso archimandrita nel corso della Divina Liturgia di giovedì 18 luglio (festa del rinvenimento delle reliquie di san Sergio di Radonezh), concelebrata dal patriarca Kirill assieme a un gran numero di vescovi e pastori, tra cui la delegazione della Chiesa ortodossa serba con a capo il patriarca Irinej.
Al nuovo archimandrita Antoniy il nostro AXIOS!, per un’onorificenza ben meritata nel corso degli anni del suo lavoro al servizio della Chiesa, e ultimamente, in modo particolare, delle nostre parrocchie in Italia.
Una recente ordinazione simultanea di un gruppo di chierici ha segnato una battuta d’arresto alle attività del vicariato ortodosso di rito occidentale nella ROCOR (evento che abbiamo segnalato alcuni giorni fa). Ora, in molti potranno chiedersi il perché un atto così semplice, presente anche nei riti di alcune chiese ortodosse in Occidente prima dello scisma, può avere avuto una ripercussione così severa. Padre John Whiteford, nel suo blog, cerca di rispondere a questa domanda spiegando come le ordinazioni multiple sono aliene dalla pratica ortodossa. Presentiamo la traduzione italiana della risposta di padre John nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
Un articolo recente su Western Australia Today racconta la storia di una studentessa australiana giunta in Grecia a visitare i monasteri delle Meteore, che ha deciso di farne la sua casa per il resto della vita. Leggiamo la storia di Anita Phillips (oggi sorella Silouani), nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Il giornalista Andrej Loshak ha partecipato alla processione di Velikoretskoe (di cui abbiamo presentato lo scorso 14 giugno un album fotografico), facendo con i pellegrini un paio di centinaia di chilometri lungo il fiume Velikaja nella regione di Kirov. In un filmato, Loshak cerca di riassumere i suoi sforzi di capire la Russia ortodossa.