Continuiamo a parlare della diffusione dell’Ortodossia in tutti i paesi del mondo... oggi facciamo un viaggio in Congo, dove peraltro da diversi decenni fioriscono missioni della Chiesa ortodossa. Nella sezione “Pastorale” dei documenti, presentiamo un’intervista all'archimandrita Theologos (Chrysantakopoulos) di una delle giornaliste del sito pravoslavie.ru.
12/02/2013
Un nuovo papa a Roma? Considerazioni da parte ortodossa
L’annuncio a sorpresa delle dimissioni di papa Benedetto XVI sta facendo rapidamente il giro del mondo. L'arciprete Dimitrij Sizonenko (nella foto), portavoce del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, è stato tra i primi a commentare la notizia, dicendo che non ci sono ragioni di aspettarsi drastici cambiamenti nelle politiche vaticane: "Nelle sue relazioni con le Chiese ortodosse, La Chiesa Cattolica Romana ha sempre assicurato una continuità tra i papi".
Questa dichiarazione di totale realismo e buon senso non significa che gli ortodossi non abbiano considerazioni da fare sul ruolo del Papa di Roma e sul suo ministero... presentiamo nella sezione "Confronti" dei documenti una storia di fantasia su un nuovo papa di Roma scritta oltre un decennio fa dal nostro confratello, padre Andrew Phillips. Sotto forma di racconto, in questa storia si possono trovare molte delle questioni più importanti del dialogo tra cattolici e ortodossi.
12/02/2013
Il patriarca Kirill: la missione della Chiesa dovrebbe essere meglio rappresentata sul web
Interfax, 3 febbraio 2013 - Il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' ha esortato il clero a svolgere un lavoro missionario più attivo tra gli utenti di Internet.
"La missione della Chiesa può e deve essere diffusa su Internet. Blog, social network... tutti stanno offrendo nuove opportunità per la testimonianza cristiana. Essere assente da questi luoghi significa ammettere la propria impotenza e la riluttanza a salvare i propri fratelli", ha detto il patriarca nella sua relazione al recente Concilio episcopale a Mosca.
"Ora che i media sociali stanno dimostrando un grande - anche se non sempre sano - interesse alla vita della Chiesa, è dovere del clero di usarli per il meglio, di creare le condizioni per diffondere la verità su Cristo, la verità sulla vita del popolo della Chiesa tra le giovani generazioni", ritiene il patriarca.
"Si tratta di un lavoro impegnativo e faticoso che tutti noi siamo chiamati a svolgere", ha sottolineato. Tuttavia, la Chiesa vive nel mondo materiale, non in quello virtuale, ed è nella liturgia che si compiono le azioni buone, si dimostrano la solidarietà e l'amore," ha detto.
Una persona che vive prevalentemente nel mondo dei media è lontana dall'ideale cristiano, crede il patriarca, che ha detto: "Uno spazio creato artificialmente dalle persone per le comunicazioni non può sostituire la bellezza del mondo creato da Dio".
Si è rivolto ai sacerdoti per i quali internet sostituisce a volte i contatti reali con la loro parrocchia. "La missione virtuale non deve sostituire il lavoro in parrocchia, ma deve solo integrarlo", ha aggiunto.
Ha anche espresso preoccupazione per il numero di menzogne sulla Chiesa che si possono incontrare sul web.
"Naturalmente, ci sono anche molte persone che diffondono in Internet informazioni veritiere sulla vita della Chiesa, condividono storie personali di incontro con la parola salvifica di Dio, ma il numero di fatti cinici, abusi di scandali e false denunce di irregolarità è molte volte maggiore", ha detto. A suo parere, "questi sono tutti i risultati visibili del lavoro del nemico del genere umano."
Il piccolo Denis Zvarych abita in Ucraina ed è malato di leucemia.
I medici dell'unità di oncoematologia pediatrica del Policlinico G.B. Rossi di Verona sono pronti a fare a Denis il trapianto di midollo, ma mancano i fondi. Per ora sono stati raccolti oltre 30.000 euro, e ne mancano 85.000 per coprire le spese. La cifra non è difficile da raccogliere, ma si lotta contro il tempo: a Denis è prescritto un mese di vita senza il trapianto, e la cifra deve essere raggiunta entro l'inizio del mese di marzo.
La mamma di Denis, Olga Zvarych, continua la sua battaglia con molto coraggio, e può dare ulteriori informazioni su richiesta: chi legge il russo può seguire tutti i dettagli del decorso di Denis sulla pagina di VKontakte: http://vk.com/club43317606
La nostra parrocchia è in contatto con il personale medico che ha cura del caso di Denis. Per chi ha interesse a conoscere i dettagli della previsione di spesa, queste sono le procedure coperte nella somma richiesta:
- Tipizzazione del paziente
- Cure pre-trapianto se necessario
- Ricerca del donatore nell'ambito dei registri europei e internazionali
- Acquisizione delle cellule staminali
- Trapianto
- Cure necessarie per i successivi 6 mesi (compresi i farmaci).
La somma richiesta non è una spesa fissa; alcune spese dipendono da fattori imprevedibili, tra cui la facilità di trovare il donatore e da eventuali complicanze post-trapianto. Questo fa sì che alcuni fondi possano essere restituiti a chi li ha versati o a chi ne è titolare. Anche da parte del reparto di Oncoematologia pediatrica c'è disponibilità a offrire tutti i chiarimenti necessari.
COME AIUTARE
Versamento sul conto bancario dell'ospedale: Banca popolare di Verona, Fil. Piazza Nogara, 2 - 37121 Verona - IBAN IT44V0518811701000000019300 - SWIFT VRBPIT2V001 - Causale del versamento: per il trapianto di Denis Zvarich (citare il numero di riferimento 2012/20 sul pagamento)
COME CONTINUARE AD AIUTARE
- Diffondere quest'annuncio il più possibile, e il più velocemente possibile (il tempo stringe!);
- Ricopiare i dati e caricarli su diversi siti (la ridondanza aiuta la conoscenza capillare);
- Rileggere Matteo 25:31-46 e pensare che quello che facciamo per Denis, lo facciamo a Cristo;
- Ricordare il motto "chi salva un bambino salva il mondo intero".
GRAZIE A TUTTI!
10/02/2013
Una nostra intervista a Teresa Tordo, presidente dell'associazione Russkij Mir di Torino
Russkij Mir (Mondo Russo) è la più "storica" tra le associazioni che collegano Torino al mondo di lingua russa. Negli ultimi anni non sono mancati i contatti tra la nostra parrocchia e Russkij Mir, ma per varie ragioni ci è mancata l'occasione di presentarci gli uni agli altri in modo più completo. Iniziamo a venirci incontro con l'intervista alla nuova presidente dell'associazione, la nostra cara amica Teresa Tordo, che ha gentilmente accettato di rispondere alle nostre domande. Troviamo il testo dell'intervista nella sezione "Confronti" dei documenti.
09/02/2013
Intervista al parroco della cattedrale della ROCOR a Melbourne
Oggi andiamo in visita agli antipodi, a incontrare il parroco della cattedrale ortodossa russa della santa Protezione a Melbourne, in Australia. Presentiamo l'intervista a padre Nikolaj Karipov, tradotta dal sito ufficiale della Chiesa russa all'estero, nella sezione "Pastorale" dei documenti. Di questa parrocchia ci stupisce la straordinaria vitalità, ed essendo una parrocchia di immigrati in una vasta area urbana, non è fuori luogo fare un paragone con la nostra chiesa. Osserviamo con attenzione cosa è stato realizzato in sessant'anni di vita di una parrocchia che conta un "bacino di utenza" di 4000 persone, e chiediamoci cosa possiamo realizzare nella nostra chiesa (che per fenomeni analoghi di immigrazione ha registrato nell'ultimo decennio un bacino di utenza di oltre 5000 persone). Cosa sarà la nostra parrocchia tra cinquant'anni? Impariamo da quest'esempio!
08/02/2013
A proposito del tour del coro del monastero Sretenskij negli USA
Presentiamo nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti la traduzione italiana di una conversazione dell'archimandrita Tikhon (Shevkunov) con Anton Pospelov di pravoslavie.ru, a proposito del recente tour negli Stati Uniti del coro del monastero Sretenskij di Mosca (considerato il miglior coro ecclesiastico russo al mondo). La conversazione tocca i temi della riconciliazione tra il Patriarcato di Mosca e la Chiesa russa all'estero (da cui il titolo del brano, "Tutto è tornato a posto"), la ricezione del libro Santi Quotidiani di padre Tikhon, la storia della conversione all'Ortodossia del suo traduttore in lingua inglese, nonché l'esperienza della vita di fede negli Stati Uniti agli occhi di un ortodosso di Mosca. Il testo è corredato dalle immagini del tour americano del coro, e da un filmato YouTube della sua esibizione a Capitol Hill.
08/02/2013
Cina e Giappone aggiunti al territorio canonico della Chiesa russa
Cina e Giappone sono stati aggiunti alla lista ufficiale dei paesi che formano il territorio canonico della Chiesa ortodossa russa.
Secondo la costituzione riveduta del Patriarcato di Mosca, la Cina e il Giappone sono parte del suo territorio canonico. Il documento è stato adottato dal Concilio episcopale che ha avuto luogo a Mosca il 2-5 febbraio, ed è stato pubblicato martedì 5 febbraio sul sito web della Chiesa ortodossa russa.
Russia, Ucraina, Belarus', Moldova, Azerbaigian, i paesi baltici e gli stati dell'Asia centrale sono i paesi che formano il suo territorio canonico (tutti questi paesi, ad eccezione di Cina e Giappone, erano stati inseriti nella precedente versione della costituzione).
L'attività pastorale della Chiesa russa in Cina è iniziata nel XVIII secolo, quando un sacerdote russo, padre Maxim Leontiev, è arrivato a Pechino. La missione russa in Cina è stata fondata nel 1713. L'Ortodossia è entrata in Cina attraverso le fatiche dei missionari russi.
Il 23 novembre 1956, per decisione del Santo Sinodo, tutte le chiese ortodosse in Cina sono stati consegnate alla giurisdizione della Chiesa ortodossa della Cina, a cui è stata concessa l'autonomia, con l'approvazione della elezione del suo capo da parte del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'.
Nel 1997 il Sinodo della Chiesa russa ha dichiarato che, poiché la Chiesa di Cina non ha il suo primo ierarca, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' sarà responsabile della cura canonica del suo gregge, fino all'elezione da parte di un un Concilio della Chiesa in base al diritto canonico ortodosso.
Missionari russi hanno portato l'Ortodossia anche in Giappone.
Lo sfondo per l'istituzione della missione russa in Giappone è stata l'apertura del consolato russo nel 1859 e la nomina di Iosif Goshkevich come primo console nella città di Hakodate. Un medico e un prete ortodosso, padre Vasilij Makhov, lo hanno accompagnato per la cura del personale consolare. A causa di una malattia padre Vasilij ha dovuto tornare in Russia nel 1860, ed è stato nominato un sacerdote nuovo al suo posto. Questo è stato il futuro illuminatore del Giappone - san Nicola (Kasatkin), pari agli apostoli.
08/02/2013
Pagina Livestream con i video dalla chiesa di santa Parascheva
La parrocchia ortodossa romena di Santa Parascheva a Torino ha aperto una pagina Livestream con i filmati delle sue Liturgie e di altre funzioni ed esibizioni del coro:
Ogni filmato è preceduto da un'interruzione pubblicitaria che può essere un po' fastidiosa, ma il sito merita comunque attenzione per il grande numero di filmati e la loro durata, una notevole testimonianza della vita liturgica di una parrocchia dalla quale negli anni passati molti dei nostri fedeli hanno avuto una fraterna cura spirituale. La mulți ani!
Come promesso alcuni giorni fa, facciamo la conoscenza di Milena Faustova, giornalista de “La voce della Russia” nel pool dei cronisti del patriarca Kirill, che da tempo cura una rubrica di notizie religiose disponibile anche in italiano. Un’intervista a una giornalista in un sito parrocchiale? Può sembrare strano, ma abbiamo per le notizie date da giornalisti indipendenti un interesse più genuino che non per quelle dei comunicati stampa ufficiali delle chiese. Milena Faustova, per di più, in quanto cattolica con una formazione nel campo della filosofia occidentale moderna, rappresenta per noi una fonte davvero non accusabile di favoritismi ortodossi, neppure inconsci. Quando sentiamo i suoi commenti sui cambiamenti nell’Ortodossia russa contemporanea, siamo in presenza di un punto di vista estremamente realistico. Presentiamo il testo russo e la nostra traduzione italiana dell’intervista a Milena Faustova nella sezione “Confronti” dei documenti.
06/02/2013
I requisiti per fondare e far crescere una parrocchia ortodossa
L'arciprete Andrew Phillips, in base ai dati di esperienza di molti decenni, ci ricorda i requisiti indispensabili per far sorgere e radicare nel tempo una parrocchia ortodossa. I dati sono spiegati per essere ricordati facilmente, anche se non sempre, dall'esperienza reale, si è offerta una prova della loro comprensione profonda. L'articolo di padre Andrew è nella sezione "Pastorale" dei documenti.
06/02/2013
Canto delle Beatitudini nella melodia antica russa
Dopo i cenni fatti ieri all'apertura della nuova missione ortodossa a Sargodha in Pakistan, continuiamo a studiare questo fenomeno traducendo un articolo dalla pagina inglese di pravoslavie.ru, con un'intervista al prete fondatore della missione, padre Adrian Augustus. L'articolo si trova nella sezione "Pastorale" dei documenti.
05/02/2013
Il patriarca Kirill sui suoi quattro anni di mandato
Il patriarca Kirill di Mosca e tutta la Rus' ha servito la Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore, nel quarto anniversario della sua intronizzazione a patriarca.
"Questi quattro anni sono stati pieni di così tanti eventi che sarebbero sufficienti per quaranta anni e anche di più", ha detto il patriarca dopo la Liturgia.
Molto è stato fatto in tutta la Chiesa durante il suo mandato come patriarca.
"Non riassumiamo i risultati e non facciamo alcun rapporto gioioso su quello che abbiamo fatto. Ci rendiamo conto con umiltà che molto ancora non è stato fatto. Ma ringraziamo il Signore per questi quattro anni, per le gioie e i dolori, ma soprattutto per la misericordia che il Signore, il capo della nostra Chiesa, ha dato a tutti noi ", ha detto il patriarca Kirill.
Il patriarca Kirill ha ringraziato i vescovi per l'accordo tra di loro, "per aver compreso gli obiettivi comuni e l'importanza di lavorare al raggiungimento di questi obiettivi", e ha ringraziato il clero, i monaci, e tutto il popolo. Il patriarca si è detto fiducioso che "Dio avrà misericordia di tutti i paesi della Rus' storica", che sono sotto la cura del Patriarcato di Mosca e non mancherà di tenere la Chiesa "unita, spiritualmente forte e invincibile dal nemico", in risposta al lavoro e alla giustizia.
Nel periodo del suo incarico come patriarca, sua Santità Kirill ha condotto su larga scala riforme amministrative della Chiesa, tra cui il cambiamento della gestione delle diocesi formando più di trenta metropolie e quasi 90 nuove diocesi e ordinando 88 vescovi. Notevoli cambiamenti hanno avuto luogo nel sistema amministrativo della Chiesa, tra cui il rilancio della presenza inter-conciliare e la fondazione dei programmi di laurea e di dottorato della Chiesa. ci sono stati ancghe cambiamenti qualitativi nel servizio sociale della Chiesa.
Nei quattro anni del suo mandato, il patriarca Kirill ha visitato più di 100 diocesi, alcune delle quali più di una volta, e ha visitato Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Ucraina, Moldova, Kazakhstan, Egitto, Libano, Siria, Turchia, Bulgaria, Polonia, Giappone, Israele, Palestina, Giordania e Cipro.
Riportiamo nella sezione "Pastorale" dei documenti una notizia in russo da pravoslavie.ru e in traduzione italiana. La notizia dell'apertura della missione della Chiesa ortodossa russa a Sargodha in Pakistan è ormai vecchia di un anno, ma è ancora molto interessante, soprattutto per la sua insolita localizzazione.