Chi aveva dubbi sulla posizione del Vaticano sulla guerra civile in Ucraina, ora potrà semplicemente leggere l'articolo intitolato "Una Chiesa con verve è a rischio in Ucraina" sul sito Crux. A quanto pare, la sconfitta della giunta nazista mette a rischio gli uniati perché, citazione: "i greco-cattolici sono diventati anche protagonisti di spicco negli affari nazionali. Sono stati i principali fautori della Rivoluzione Arancione in Ucraina nel 2004/2005, e hanno contribuito a guidare all'inizio dell'anno le proteste del Maidan che hanno rovesciato dalla carica il presidente pro-Mosca Viktor Janukovich".
15/09/2014
La conferenza stampa di Strelkov e l’analisi di Saker
In quella che può essere solo definita come l’ascesa di un eroe locale a livello di eroe nazionale, Strelkov (nome di battaglia di Igor’ Girkin), ex comandante della milizia del Donbass, ha annunciato l’11 settembre in una conferenza stampa un suo cambiamento di lotta in un campo di strategia molto più globale.
Nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, presentiamo un post di contenuto multiplo: il video della conferenza stampa (russo, con sottotitoli in inglese), la nostra trascrizione in italiano, e il commento di Saker che ci porta molto più a fondo di quanto possiamo pensare nelle complessità dei conflitti per il potere in Russia e, di riflesso, in tutto il mondo. Ci rassicura il fatto che, a vegliare sugli interessi della Russia ma anche della sovranità non egemonistica delle nazioni del mondo, ci possa essere un coerente cristiano ortodosso che ha saputo dare un esempio di servizio e di abnegazione alla sua patria e alla sua fede.
15/09/2014
В Сиануквиле (Камбоджа) началось строительство храма в честь святого великомученика и целителя Пантелеимона
По благословению Святейшего Патриарха Московского и всея Руси Кирилла Комитет Православной Христианской Церкви Камбоджи (Московский Патриархат) подписал контракт на строительство храма в честь святого великомученика и целителя Пантелеимона в г. Сиануквиль (Камбоджа).
Подрядчиком избрана строительная компания «Сам Сарат». Общая смета строительства определена в сумме 301 663 долл. США. Общая продолжительность строительства — 60 недель.
Пантелеимоновский храм в Сиануквиле будет первым из трех, планируемых к возведению в Камбодже. Общая площадь храма составляет 144 кв. м, высота — более 21 м, сообщает сайт Православной Церкви в Таиланде.
Da alcuni giorni è in rete una sottoscrizione internazionale di solidarietà con il presidente Putin e il popolo della Russia, in diverse lingue, tra cui l’italiano. Vi invitiamo a leggerla a questo indirizzo, oppure cliccando sull’immagine qui sotto:
Letta? Vi sentite di condividerne i principi? In tal caso vi invitiamo a firmarla, e a condividerla il più possibile tra i vostri amici e contatti.
Di solito non coinvolgiamo i nostri lettori negli appelli internazionali, ma questo ci sembra importante e urgente. Con la campagna di demonizzazione mediatica contro la Russia in generale, e contro Vladimir Putin in particolare, una voce di solidarietà rappresenta un fortissimo segnale contrario. Pensate che in questi giorni l’appello è stato firmato da poco più di 20.000 persone IN TUTTO IL MONDO. Se i 300 e più lettori quotidiani del nostro sito volessero aggiungere la loro firma, questo rappresenterebbe finora più dell’1,5% delle firme nel mondo. E solo dagli amici della parrocchia di san Massimo di Torino...
Chi conosce la portata degli appelli nel mondo, sa che ogni persona che scrive qualcosa (una lettera a un giornale, una firma a un appello, e così via) corrisponde a circa CENTO persone che la pensano in tal modo. Ecco perché, quando un governo riceve una serie considerevole di firme a favore di una certa causa, di solito si preoccupa. Questo appello, poi, ha qualcosa di assolutamente speciale: a fronte dell’indifferenza causata dai media asserviti in Italia e in molti altri paesi, il peso di ciascuna firma è moltiplicato. Quante persone rappresenterà una firma su questo appello? Mille? Diecimila? Non lo sappiamo, ma siamo sicuri che il loro potenziale di cambiamento sarà certamente devastante! Pertanto, se volete fare la vostra parte per non ritrovarci coinvolti in una nuova guerra a livello mondiale, firmate e fate firmare!
14/09/2014
Il nazionalismo ucraino: le sue radici e la sua natura
In alcuni degli ultimi articoli di Saker che abbiamo tradotto, si faceva riferimento a un articolo del 24 febbraio, il giorno del colpo di stato in Ucraina, in cui il nostro amico e corrispondente cercava di spiegare le origini storiche e la natura del golpe. Altri nostri amici ci hanno pregato di provvederne una traduzione italiana, che vi presentiamo nella sezione “Geopolitica Ortodossa” dei nostri documenti.
In una delle sue analisi precise e acute, Saker fa una lunga digressione storica che analizza l’identità dell’Ucraina come un progetto storico anti-russo della Chiesa cattolica romana (nell’immagine, uno dei principali architetti del progetto ucraino, papa Clemente VIII): questa sola introduzione dovrebbe bastare a spiegare perché abbiamo tanto insistito sulla questione ucraina in tutti questi mesi. Le nostre osservazioni e i nostri sforzi in questo campo hanno ben poco a che fare con “dibattiti politici contemporanei”; piuttosto, hanno TUTTO a che fare con l’affermazione della nostra identità di cristiani ortodossi.
Vi preghiamo comunque di leggere le parole di Saker scritte nel giorno stesso del putsch maidanista, e di riflettere su quanto delle sue previsioni di sviluppi futuri si è avverato nel corso di questi mesi. Come tutti gli analisti militari seri, Saker non pretende alcun carisma speciale, e molte delle indicazioni che dà sono semplici osservazioni di una persona intelligente (dal latino, uno che “legge dentro” le cose). C’è tuttavia da stupirsi quanto ben azzeccate siano state le conclusioni di uno che legge nelle cose non solo come analista professionale, ma soprattutto come credente.
Vi invitiamo a dare un'occhiata a questo post del blog La Tana dell'Orso, che offre commenti e la trascrizione di un video riguardo a un evento internazionale sponsorizzato in questi giorni dal governo russo, dedicato alla difesa dei valori tradizionali della famiglia. Se avete ceduto a mesi di propaganda russofoba, leggetelo con attenzione: QUESTA e la Russia dalla quale vi hanno messo in guardia.
Una Chiesa che ha l’abitudine di dare la comunione ai bambini piccoli si trova presto di fronte ai casi dei bambini che sono portati alla comunione tra pianti, urla e altri capricci. L’articolo di padre Sergej Kruglov apparso il mese scorso su Pravmir ha avuto immediatamente una vasta eco sui siti pastorali ortodossi in lingua russa, segno che l’argomento è delicato e importante in una gran quantità di chiese. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti l’originale russo e la traduzione italiana dell’articolo, che ci conferma nella nostra convinzione che il primo modo di avere bambini tranquilli e sereni alla comunione è di avere prima di tutto i loro genitori.
Un parallelo che non sarà mai evidenziato con troppa forza è quello delle due guerre da cui l’Europa è stata insanguinata nell’ultimo ventennio. Chi le ha preparate? Chi ha esacerbato gli animi di due paesi, e perché? Chi ne trae vantaggio? Perché ci sono stati tanti episodi orribili di crudeltà? A queste domande tenta di dare una risposta il saggio di Stephen Karganovic pubblicato sul blog di Saker, che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Basandosi sul fatto che l’apostolo Andrea è venerato particolarmente in Scozia e nelle zone costiere meridionali della Rus’, padre Andrew Phillips analizza nel suo blog i cambiamenti molto interessanti (e sorprendentemente paralleli) che stanno avendo luogo in entrambe le aree. La costante sembra una richiesta di libertà (perfettamente compatibile con la visione cristiana ortodossa) e di distacco da progetti di egemonia e di sfruttamento globale (questi invece del tutto incompatibili con una visione ortodossa). Presentiamo il saggio di padre Andrew su sant’Andrea e la libertà in Europa, accanto al suo saggio intitolato Il suicidio di una civiltà, che analizza la perdita delle radici cristiane in Occidente, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Peter Koenig (l’economista tedesco che vi abbiamo già presentato in un articolo a proposito delle reazioni alle sanzioni antirusse) offre un altro contributo altamente professionale al blog di Saker, analizzando le mosse economiche del blocco dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) per liberarsi dalla morsa egemonizzante del dollaro. Se le affermazioni di Saker (analista militare prestato a considerazioni sui poteri globali) vi possono sembrare un po’ estreme, aspettate di leggere le affermazioni di Koenig (analista economico ‘puro’), che presentiamo nell'articolo sulla guerra economica contro i BRICS nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Abbiamo già trattato in diversi articoli la questione della Rus’ Carpatica e del longanime popolo russino. Ci sembra opportuno aggiungere nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti anche l’originale russo e la traduzione italiana dell’articolo del 1 settembre di Dmitrij Skvortsov, che offre alcuni particolari finora poco noti delle sofferenze dei carpato-russi sotto gli uniati, i nazisti e l’Ucraina indipendente (guarda un po’ che coincidenze…), e ci presenta ancora una volta padre Dmitrij Sidor, di cui non ci stanchiamo di chiedere la liberazione (le ultime sue notizie che ci hanno raggiunto dicono che è agli “arresti domiciliari”, qualunque cosa tale espressione possa significare).
Il 18 settembre, il referendum sull’indipendenza della Scozia dal Regno Unito metterà in crisi molti dei pregiudizi che bloccano il futuro dei popoli ortodossi. Se la Scozia ha il diritto di determinare la propria indipendenza, perché non dovrebbe averlo la Novorossija?
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti due commenti di parte ortodossa. Il primo, di padre Andrew Phillips, è curiosamente intitolato Libertà per l'Inghilterra? e si riferisce al referendum scozzese (quale che ne sia il risultato) come a una preziosa opportunità per scuotersi di dosso il retaggio dell’imperialismo nato con la dominazione normanna, e per aspirare a riprendere il posto di nazioni europee integrate in un processo di civiltà cristiana.
Il secondo è un contributo al blog di Saker di un autore anonimo che si firma ‘American Kulak’, e traccia un interessante parallelo tra Scozia e Novorossija, che potrà aumentare di rilevanza nei mesi che verranno.
10/09/2014
Perdite insostituibili per l'Ucraina: la testimonianza delle statistiche
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti il testo russo e la traduzione italiana dell’articolo della giornalista economica Olga Shelkova, che analizza i dati spaventosi delle statistiche dell’economia ucraina contemporanea. Perdita di produttività industriale e agricola, blocco dei commerci, svalutazione, debito pubblico ed estero alle stelle, mancanza totale di segni di ripresa... tutti indicatori di quanto sia folle la strada intrapresa dai golpisti ucraini, pur di non lasciare che il loro paese trovasse una stabilità economica nell’Unione Doganale Eurasiatica: un vero suicidio nazionale.
Con le sue analisi sempre centrate, il nostro amico Saker continua a farci capire con attenzione il mondo attorno alla crisi ucraina. Nel primo testo che vi proponiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, La “logica” apertamente assurda dell'Unione Europea, si evidenzia la follia delle decisioni che hanno voluto legare la ripresa delle sanzioni alla Russia alla ripresa delle ostilità nel Donbass, dando in tal modo il migliore pretesto per la rottura degli accordi a quella parte (la giunta di Kiev) che è disperatamente alla ricerca di pretesti per riprendere le ostilità, e non essere in tal modo oggetto delle rivolte del proprio stesso popolo.
Nel secondo dei testi che vi proponiamo nella stessa sezione, Un tipico esempio di “cristianesimo” ucroide in azione, vediamo la mentalità dell’uniatismo in un video commentato, che ci aiuta a capire quale sia l’attitudine russofoba che si è impadronita con la violenza dell’intero stato ucraino. Da questo esempio, e da alcune risposte di Saker ai commentatori del suo blog, avremo occasione di valutare con più chiarezza le origini religiose di questo conflitto.