Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti un’intervista dal portale Pravoslavie.ru, nell’originale russo e in traduzione italiana, di Petr Davydov all'arciprete Aleksij Sorokin, rettore della chiesa di san Lazzaro a Vologda. Il tema dell’intervista è il servizio all’altare, e in particolare il rischio di eccessiva familiarità con un luogo santo che può portare i servitori d’altare (e non solo loro) a comportarsi con mancanza di rispetto. Le considerazioni di padre Aleksij sono importanti non solo per i chierichetti, ma per tutti quelli che cercano di mantenere un atteggiamento riverente in chiesa.
Uno dei più strani e al tempo stesso eleganti oggetti liturgici che si possa trovare nelle chiese ortodosse russe è il contenitore che ricorda la forma di alcuni antichi tabernacoli, e che viene portato dai diaconi in processione durante le incensazioni alla Veglia e alla Liturgia. Di che cosa si tratta? Scopriamo la storia, la simbologia e le caratteristiche di quest'oggetto nell'articolo sul Sion, che presentiamo nella sezione "Domande e risposte" dei documenti.
Santa Parasceve di Roma, martire delle persecuzioni sotto l’impero di Antonino Pio (II secolo) non va confusa con la sua omonima santa Parascheva di Iaşi, monaca dell’undicesimo secolo, e patrona della prima parrocchia ortodossa romena di Torino. La santa martire (talvolta chiamata “la maggiore” per distinguerla dalla santa monaca) è la patrona di quelli che soffrono di malattie agli occhi, e le sono dedicate molte chiese e santuari in Grecia.
Nel nostro quarto appuntamento con la storiografia medioevale, padre Andrew Phillips ci presenta, nella sezione “Confronti” dei documenti, alcuni brani da The Making of the Middle Ages (la formazione del medioevo) di Sir Richard Southern, un’opera non molto recente (1953). Osserviamo alcuni esempi di differenza di mentalità tra Occidente e Oriente cristiano, che si acuisce in modo irreparabile nel periodo delle crociate; vediamo alcuni dati sul processo di corruzione ecclesiastica del secolo XI; analizziamo i particolari del sorgere di una nuova spiritualità che si sviluppa in deviazioni iconografiche, nella letteratura spirituale e popolare, in forme di pietà e in un progressivo indurimento dottrinale contro il sorgere di eresie locali.
Continuiamo a seguire i viaggi di Arsenij Zaguljaev attraverso le chiese ortodosse in Europa occidentale per conto della rivista Neskuchnyj Sad di Mosca. Questa volta visitiamo Monaco di Baviera, dove si trova il monastero della Chiesa russa all’Estero dedicato a san Giobbe di Pochaev.
La presentazione del monastero nell’originale russo e in traduzione italiana, corredata da un ricco album fotografico, è nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
In questa domenica (22 luglio/4 agosto) abbiamo celebrato la festa della santa mirofora Maria Maddalena, pari agli apostoli. Presentiamo nella sezione "Santi" dei documenti anche un breve articolo sui miracoli compiuti dalla reliquia della mano della santa, conservata nel monastero di Simonopetra al Monte Athos, e il cui aspetto più prodigioso è il fatto che si mantiene a temperatura corporea costante (oltre all’emanazione di profumo, come avviene per molte altre reliquie di santi). I miracoli accaduti nel corso dell’ultimo secolo comprendono la liberazione da incendi e da infestazioni grazie alla preghiere e alla presenza della santa reliquia.
Continuiamo la nostra esplorazione della storiografia sul Medio Evo e dei dati sull’allontanamento dell’Occidente cristiano dall’Ortodossia. L’opera analizzata nella terza parte del nostro viaggio attraverso i secoli è Reform and the Papacy in the Eleventh Century: Spirituality and Social Change (La riforma e il papato nel secolo XI: spiritualità e cambiamenti sociali), di Kathleen G. Cushing, che presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti. Le pagine di quest'autrice selezionate da padre Andrew Phillips ci parlano degli effetti (immediati e a lungo termine) delle riforme effettuate dal papato romano del secolo XI, che hanno contribuito ad alienare tanti aspetti della Chiesa occidentale (il papato, il diritto canonico, il clero nel suo genere) dalla tradizione più antica ancora mantenuta dalla Chiesa ortodossa.
04/08/2013
30 anni di tragedia al monte Athos: la verità sull'occupazione del monastero di Esphigmenou
Una delle poche recenti notizie sulla Chiesa ortodossa che è riuscita a “bucare” la cortina di indifferenza dei media italiani riguarda un fatto recente a Monte Athos: il lancio di bottiglie molotov (nella foto) su ufficiali giudiziari lo scorso 27 luglio. Una notizia come questa cade totalmente fuori dal contesto tra i lettori italiani, che non sanno praticamente nulla della ormai trentennale storia di occupazione di uno dei venti grandi monasteri athoniti da parte di una fazione scismatica. Cerchiamo di offrire qualche informazione per chiarificare il contesto, con due testi apparsi sul blog Mystagogy: un documento della Sacra Comunità del Monte Athos sull’occupazione del monastero di Esphigmenou (con una serie di domande e risposte chiarificatrici), e una lista di fatti inquietanti relativi all’occupazione, utile come promemoria degli avvenimenti. Presentiamo entrambi i testi nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Arsenij Zaguljaev, il giornalista della rivista Neskuchnyj Sad che ha pubblicato lo scorso mese l’articolo sulla nostra parrocchia madre a Milano, è stato in Francia a incontrare l’archimandrita Placide (Deseille), fondatore del monastero ortodosso di sant’Antonio il Grande (dipendenza del Monte Athos) nei monti del Delfinato. Dall’interessante intervista (ripresa anche in un paio di video su YouTube) ricaviamo dati sul monachesimo francese attuale, e sull’agghiacciante situazione di ateismo militante in Francia, appropriatamente definita “Unione Sovietica senza Gulag”. Presentiamo l’intervista a padre Placide nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Continuiamo la serie dei saggi sull’Ortodossia nella storiografia contemporanea dalla rivista Orthodox England. Il testo esaminato in questa seconda parte è The Papal Monarchy: The Western Church from 1050 to 1250 (La monarchia papale: La Chiesa occidentale dal 1050 al 1250) del professor Colin Morris. Come appare evidente dal titolo, la chiave di volta dei cambiamenti nell’Occidente cristiano nel periodo dopo lo scisma fu il ribaltamento del ruolo papale e la sua usurpazione del ruolo monarchico, in particolare grazie all’ondata di riforme promossa da papa Gregorio VII. Questo portò a una moltitudine di cambiamenti analizzati nel testo, nel campo militare (i precedenti di milizie cristiane che portarono in seguito alle crociate), nella gestione statale della Chiesa (che creò i semi del protestantesimo) e del clero (inizio del clericalismo), nelle pratiche religiose (il sorgere della nuova 'spiritualità'), nella dottrina (il purgatorio), nella commistione tra pratiche feudali e religiose (nuove posizioni di preghiera), nella cultura popolare (invasione del genere cavalleresco nelle vite dei santi) e in tutta una serie di indizi che, ben prima delle commistioni rinascimentali, possono qualificarsi come paganizzazione della vita cristiana.
Iniziamo oggi a presentare una serie di saggi di padre Andrew Phillips, apparsi negli ultimi anni sulla rivista Orthodox England. La serie si intitola Orthodoxy Shines Through Western Myths (letteralmente, “L’Ortodossia risplende attraverso i miti occidentali”), e cerca di mostrare come la storiografia recente stia smantellando una serie di miti riguardanti la Chiesa ortodossa. Il metodo seguito da Padre Andrew è semplice ed efficace: presentare una miscellanea di brani di opere storiografiche, lasciando che gli autori contemporanei parlino da soli. Attraverso questi brani, arriveremo gradualmente a capire qualcosa di più sull’allontanamento dell’Occidente cristiano dall’Ortodossia, e potremo scoprire le radici della crisi del moderno cristianesimo occidentale.
Questo è solo il primo articolo di una lunga serie, in cui a tutt’oggi (estate 2013) sono apparsi 10 studi. Ci ripromettiamo di tradurli e presentarli uno alla volta, per aiutare i nostri lettori ad avere un’idea dell’Ortodossia libera da preconcetti storici.
Presentiamo nella sezione "Testi delle funzioni" l'Inno Acatisto a san Giovanni il Precursore (anche in formato PDF), in testo bilingue slavonico e italiano. San Giovanni il Precursore è il patrono della città di Torino, e l'inno ci pare un omaggio adeguato.
Nota di manutenzione: abbiamo aggiornato la pagina delle chiese ortodosse e orientali a Torino, con alcune lievi variazioni e con l'aggiunta delle fotografie delle rispettive chiese, laddove disponibili in rete.
San Teofane il Recluso, vescovo di Tambov e Vladimir (al secolo Georgij Vasil’evich Govorov, 1815-1894), passò una parte significativa della sua vita a dare consigli spirituali sulla preghiera e sulla vita cristiana a diversi suoi corrispondenti. Riportiamo nella sezione “Preghiera” dei documenti una selezione di consigli sulla pratica della preghiera del cuore.
La prima "vittima" eccellente dell'introduzione del calendario gregoriano nel 1582 fu senza dubbio Teresa d'Avila. Fedele alla sua stessa vena auto-ironica fino alla fine, la grande mistica spagnola morì proprio la notte del cambiamento di data, con un effetto a dir poco grottesco... scopriamolo - mantenendo un po' di senso del ridicolo - nel necrologio semiserio che presentiamo nella sezione "Umorismo" dei documenti.
Una delle ragioni della crisi religiosa odierna è il colpo apparentemente mortale inflitto all’idea stessa di “religione organizzata”, che oggi evoca pensieri negativi anche in tante persone tendenti a una mentalità religiosa. L’urgenza di trovare una cura a questo problema non è tanto sentita nella Chiesa ortodossa quanto nel cristianesimo occidentale. È infatti in un blog americano di apologetica cattolica che John Sanidopoulos ha trovato un articolo in materia, che ha postato sul suo blog Mystagogy.
Le considerazioni dell’autore cattolico sono quasi interamente condivisibili dai lettori ortodossi, e le abbiamo tradotte volentieri sul nostro sito. Presentiamo la difesa della religione organizzata nella sezione “Confronti” dei documenti. Ci ripromettiamo comunque di approfondire l’argomento, cercando di spiegare come le idee di sfiducia nella religione organizzata nascono da semi di individualismo sviluppati al tempo in cui il cristianesimo occidentale si è allontanato dall’Ortodossia.