Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa si è riunito al monastero di san Daniele a Mosca il 26 febbraio 2019; tra le decisioni importanti per noi (Verbale № 7), è stato approvato il regolamento interno dell’esarcato dell’Europa occidentale, ed è stato deciso che le due chiese di san Nicola e di santa Caterina a Roma passino dallo status di stavropigie patriarcali al rango di parrocchie della nostra amministrazione.
La mancanza di comunione con gli scismatici ucraini, finora annunciata da alcune Chiese locali in linea di principio, diventa una serie di istruzioni pratiche con il documento dell’arcivescovo Michal (Dandar, nella foto) di Praga, di cui vi presentiamo un resoconto in russo e in italiano.
27/02/2019
C'è una ragione per interrompere la comunione eucaristica?
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo di Anna Stickes, teologa americana della ROCOR, sulle motivazioni dell’interruzione della comunione eucaristica. Queste ragioni sono ancor più importanti da capire quando vediamo accusare l’interruzione di comunione in sé e per sé, ignorando le illegalità di cui l’interruzione di comunione non è altro che una contromisura.
Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol' è per noi una figura di grande riferimento, come del resto sua beatitudine il metropolita Onufrij di Kiev (non nascondiamo il nostro orgoglio che entrambi i metropoliti abbiano visitato e apprezzato la nostra parrocchia). Questa sera vi presentiamo due interventi di vladyka Luka a favore della giustizia e della verità: il primo, in versione russa e italiana, è un riassunto di suggerimenti su come rispondere all’illegalità dominante in Ucraina; il secondo, in traduzione italiana, è un atto di aperta denuncia dell’illogicità dell’imposizione di un nuovo nome alla Chiesa ortodossa ucraina.
Sabato 23 febbraio l’Assemblea generale dell’Arcivescovado delle parrocchie russe in Europa occidentale, come era prevedibile, ha deciso a larga maggioranza (oltre il 90% dei votanti) di non sciogliere l’Arcidiocesi, ma di continuare la sua esistenza legale. Parlando del tema della futura collocazione canonica dell’Arcidiocesi, che sarà l’oggetto della prossima Assemblea generale a giugno, l’arcivescovo Jean (Renneteau, nella foto) ha invitato il suo gregge ad accogliere la proposta del Patriarcato di Mosca, contenuta nella lettera del nostro arcivescovo Antonij (Sevrjuk). Vi presentiamo in traduzione italiana il resoconto della riunione e la lettera di vladyka Antonij.
Vi presentiamo il testo russo e italiano dell’articolo di denuncia del protopresbitero Anastasios Gotsopoulos della diocesi di Patrasso, che sottolinea la malsana (dal punto di vista ecclesiologico) venerazione per Vasilij Lipkovskij, il prete ucraino che ha precorso le gesta dello pseudo-patriarca Filaret. Vi invitiamo ad analizzare gli incredibili parallelismi tra le due figure, compreso il dettaglio del supporto a entrambi gli pseudo-vescovi di governi locali persecutori della Chiesa ortodossa canonica.
24/02/2019
Il patriarca serbo esprime ufficialmente sostegno a sua Beatitudine Onufrij
Eccovi il testo russo e italiano dell’articolo sul sostegno del patriarca Irinej di Serbia (nella foto) al Metropolita Onufrij e alla Chiesa ucraina canonica.
23/02/2019
Lo scisma non è questo: i miti dell'ex-metropolita Aleksandr (Drabinko) sulla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
I sostenitori dell’ex metropolita Aleksandr (Drabinko, nella foto) hanno provato a confutare le accuse che il loro stesso metropolita faceva agli scismatici ucraini, prima del suo voltafaccia: a questo punto, Kirill Aleksandrov dell’Unione dei giornalisti ortodossi ha preparato una serie di risposte, in modo da permettervi di vedere, in russo e in italiano, una spiegazione approfondita delle due rispettive posizioni sullo scisma in Ucraina.
23/02/2019
I nostri appunti di storia dell’Ortodossia in Italia appaiono in tedesco
Vi presentiamo in traduzione italiana i commenti del metropolita Nikiforos di Kykkos (nella foto), della Chiesa di Cipro, che aiutano a comprendere un po’ meglio la strana ambiguità della posizione del Sinodo cipriota sulla questione ucraina. Per spiegare la crisi ucraina usando la metafora di un furto, è come se il Sinodo della Chiesa di Cipro avesse condannato il furto in maniera inequivocabile, e poi, senza dire nulla sul ladro, avesse proseguito lanciando ogni sorta di rimproveri al derubato... uno scenario in cui non riusciamo a vedere molta utilità in una “mediazione” offerta dai fratelli di Cipro. È nostra convinzione che il mondo dell’Ortodossia greca non direttamente soggetto al Fanar dovrebbe, prima di tentare mediazioni nei casi di conflitto tra Mosca e Costantinopoli, avere le idee molto chiare su chi preferisce sostenere nei casi di conflitto tra Costantinopoli e la verità.
22/02/2019
Poroshenko partecipa a una concelebrazione tra Costantinopoli e gli uniati nel New Jersey
Vi presentiamo il testo italiano di una notizia che conferma come il “servizio all’unità dei cristiani” offerto da Costantinopoli sia per ora riuscito a servire solo la causa nazionalista ucraina, come una “toppa nuova sul vestito vecchio” (cfr Mt 9:16) che riesce a creare danni in casa ortodossa tanto quanto in casa cattolica.
21/02/2019
L'arcivescovo Mark di Berlino e della Germania ha inviato una lettera aperta all'Assemblea dei vescovi ortodossi canonici della Germania
Vi presentiamo il testo russo e italiano della lettera in cui l’arcivescovo Mark (Arndt, nella foto) di Berlino e della Germania ha ribadito l’uscita della ROCOR dalle iniziative inter-ortodosse presiedute dal Patriarcato di Costantinopoli nel territorio della sua diocesi, e, cosa ancor più interessante, l’apertura di un dialogo di riconciliazione affine a quello con cui fu ristabilita la comunione canonica tra la ROCOR e il Patriarcato di Mosca nel 2007. Uno dei punti più sconvolgenti del conflitto è, a parere di vladyka Mark, la presenza della firma del vescovo locale di Costantinopoli in Germania, il metropolita Avgoustinos, sul “disgraziato” (in russo злополучный, in inglese unholy) Tomos del 6 gennaio. Tali sviluppi potrebbero avere ricadute anche da noi, visto che la firma precedente a quella del metropolita Avgoustinos sul “disgraziato” Tomos è quella di un certo metropolita Gennadios d’Italia e di Malta.
21/02/2019
Metropolita Daniil di Vidin: lo scopo di Costantinopoli è di imporre la sua autorità su tutta la Chiesa
Il metropolita Daniil (Nikolov, nella foto) di Vidin continia a essere una delle voci più chiare che si oppongono (non solo nella Chiesa bulgara, ma nell’Ortodossia mondiale) alle pretese di supremazia della sede patriarcale di Costantinopoli, e ce ne parla in un ulteriore articolo, che vi presentiamo in traduzione italiana, sottolineando il grave pericolo a cui la crisi ucraina assoggetta l’intera Chiesa ortodossa.
20/02/2019
Il Santo Sinodo di Cipro si pronuncia sulla questione ucraina
Il Santo Sinodo della Chiesa autocefala di Cipro (nella foto) ha prodotto il 18 febbraio un documento sulla crisi ecclesiale in Ucraina, di cui vi presentiamo un riassunto commentato in italiano. Accanto a un chiaro messaggio di non riconoscimento degli scismatici ucraini, il documento del Sinodo cipriota sembra voler dare un colpo al cerchio e uno alla botte accusando la Chiesa russa per l’interruzione della comunione, nonché per la mancata presenza al concilio di Creta (cosa piuttosto illogica, perché il tema dell’autocefalia, tanto centrale nella crisi ucraina, non era neppure in discussione a Creta). Può darsi che le affermazioni vengano dal desiderio della Chiesa di Cipro di offrirsi come mediatrice della crisi, un ruolo che per ora non sembra particolarmente convincente.
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista al metropolita Tikhon (Mollard, al centro nella foto) di tutta l'America e del Canada, primate della OCA, rilasciata durante le conversazioni con i monaci del monastero Sretenskij di Mosca.