Il Patriarcato di Alessandria non è nuovo all'idea delle ordinazioni delle diaconesse, come vi abbiamo già segnalato sul nostro sito già nel 2017. Da poche settimane questa sperimentazione ha preso una piega nuova con l'ordinazione di una diaconessa "liturgica" nello Zimbabwe (nella foto). Quali che siano le ragioni di questo ulteriore gesto (siccome a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina, crediamo che non sia assente il desiderio di competizione con l'Esarcato d'Africa della Chiesa russa, in cui una simile innovazione non sarebbe permessa), resta il fatto che questo è un ruolo assente in tutto il mondo ortodosso, e ci sono seri dubbi che si stia ripristinando un ministero che sia realmente esistito. Il metropolita Saba (Esber), capo dell'Arcidiocesi antiochena del Nord America, ci conduce in una riflessione su questi gesti unilaterali e sulle provocazioni che portano danni all'unità ortodossa.
19/05/2024
Il regime di Kiev ha distrutto la chiesa delle Decime
Nella notte tra il 16 e il 17 maggio, con il favore delle tenebre (in tutti i sensi del termine), la dittatura ucraina ha perfezionato il suo concetto di "libertà e democrazia" con la distruzione della chiesa monastica delle Decime, costruita agli inizi del nuovo millennio sul luogo dell'antica cattedrale distrutta dai bolscevichi. La vigliaccata è stata perpetrata non solo in piena notte, ma dietro un imponente cordone di polizia e sotto effetto di disturbatori di campo (a dimostrazione che una fotografia o un filmato dell'abuso sarebbe stata più pericolosa di una manifestazione di dissenso). Rassicuriamo le anime ingenue che credono ancora che la chiesa sia stata distrutta perché troppo modesta, ricordando loro che la chiesa è stata distrutta perché troppo ortodossa, e che questo fato attende prima o poi ogni esempio di autentica Ortodossia in questo paese occupato e schiavizzato.
Uno di questi capitoli racconta la storia di Vera Zhelihovsky (una nipote di Helena Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica) e di suo marito Charles Johnston, che vissero una curiosa vita di "doppia appartenenza" al movimento teosofico e alla Missione ortodossa russa in America. Abbiamo trovato l'articolo originale con cui nel 2010 Matthew Namee aveva richiamato l'attenzione su queste due figure storiche e ve lo abbiamo tradotto in italiano. La rarità di esempi come questo aiuta a capire le difficoltà delle "doppie appartenenze" di diversi ricercatori di spiritualità che, pur sentendosi attratti dalla fede ortodossa, non sanno accettare un passaggio completo a una vita da cristiani ortodossi.
17/05/2024
Il crollo del mondo occidentale e l'ascesa dell'Africa
Vi presentiamo un altro racconto di storia futura, che il nostro amico padre Andrew Phillips (nella foto) ama usare per far capire la situazione mondiale in modi che sarebbe difficile comprendere con l'uso dei dati del passato o del presente. Ovviamente, in questi tipi di racconto padre Andrew non ha alcuna pretesa di conoscere il futuro, ma leggendo gli avvenimenti storici alla luce dei segni della provvidenza divina, riesce spesso a interpretare correttamente il corso di vari eventi.
La leadership americana sta diventando sempre più insensibile nel difendere Israele e gli ebrei rabbinici anche contro le critiche più miti. Alcune voci invocano addirittura l'annientamento completo dei "nemici" di Israele. Eppure, gli americani si accorgono a malapena quando i cristiani di tutto il mondo vengono assassinati e perseguitati. Approfondiamo l'argomento nella traduzione italiana di un articolo di Walt Garlington.
15/05/2024
'Alleluia': un'esplorazione delle profondità della più breve tra le dossologie
Dovevamo aspettarcelo, prima o poi: il nostro amico, il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol', uno dei più coraggiosi difensori dell'Ortodossia canonica in Ucraina, dopo aver subito un paio di procedimenti penali, è stato sottoposto a restrizioni. Non deve essere dimenticato il fatto che quella del metropolita era una delle ultime voci libere della Chiesa ortodossa ucraina, attraverso il suo canale Telegram, che è stato chiuso (o peggio ancora, è stato requisito, per cui lo stesso vladyka Luka si è affrettato a dissociarsi da tutto quel che può apparirvi dopo il suo sequestro).
13/05/2024
Esiste un'Obednitsa pasquale nella quale possiamo dare la comunione ai fedeli?
In più di una delle nostre parrocchie ci si trova di fronte al problema di più comunità senza prete che vogliono una funzione pasquale, e possibilmente la santa comunione. Per risolvere il problema delle comunioni multiple di fronte alla celebrazione di una sola Divina Liturgia al giorno, vi presentiamo un consiglio pastorale del nostro amico, il vescovo Petru Pruteanu. Si tratta di uno sviluppo della funzione dell'Obednitsa (che qui non chiamiamo "Officio dei Salmi Tipici", perché nelle Liturgie pasquali non si cantano i Salmi Tipici, ma le antifone speciali della Pasqua), adattato in modo speciale alla distribuzione della santa comunione.
12/05/2024
Dov'è la più grande campana funzionante della Russia?
Nel nostro articolo sulle invenzioni russe, abbiamo fatto cenno alla campana più grande e pesante mai realizzata, detta "Tsar delle campane" (in russo Царь–колокол, "Tsar'-kolokol"), del 1735. Attualmente questa campana (che in realtà non ha mai suonato, perché danneggiata prima dell'inaugurazione) si trova a Mosca, a oltre 70 chilometri dalla più grande campana funzionante della Russia, che vi presentiamo in un articolo di Aleksandra Guzeva.
11/05/2024
Miracolo pasquale dell'icona Ivirskaja delle Hawaii
Quello che vedete nella fotografia è il miro che è sgorgato a Pasqua dall'icona della Madre di Dio "Ivirskaja", custodita di base a Kailua, nelle Hawaii. Vediamo assieme un breve resoconto dell'evento miracoloso.
10/05/2024
Una fede comune può unire persone di culture diverse
In occasione della sua visita in Malawi dell'aprile 2024, il metropolita Konstantin di Zarajsk (nella foto) è stato intervistato da Russia Today.
Una fede comune può unire persone di culture diverse, stando alle parole dell'esarca patriarcale d'Africa: "Il fatto che la loro cultura sia diversa non cancella il fatto che abbiamo un rito battesimale comune".
Il metropolita anche osservato che il continente africano è "storicamente ortodosso".
"L'Ortodossia non è una religione nazionale, è una religione mondiale, quindi non c'è problema a combinare alcune tradizioni locali con l'ordine ecclesiastico generale".
09/05/2024
L'apostasia nella Chiesa ortodossa è sostenuta da alcuni chierici e vescovi
L'arcivescovo Averkij (Taushev, nella foto) è stato uno dei più influenti vescovi della diapora russa in America, oltre che uno dei più attenti studiosi dell'Apocalisse e dei segni della fine dei tempi. Ringraziamo il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty per avere portato la nostra attenzione su alcuni suoi passi relativi all'apostasia degli ultimi tempi, in cui si parla del fenomeno della trahison des clercs tra quelli che non riescono più a seguire Dio, la sua Parola e la sua Chiesa. Come giustamente fa notare Claude, "Che cosa direbbe oggi vladyka Averkij sullo stato dell'Ortodossia 50 anni dopo la sua nascita al cielo?"
Durante tutta la Settimana Luminosa, si susseguono processioni attorno alle chiese sul modello di quella della notte di Pasqua. Continua anche un abbondante uso di acqua benedetta, come potete vedere da queste immagini:
In occasione dei 30 anni dal genocidio in Ruanda, il metropolita Luka (Kovalenko) di Zaporozh'e e Melitopol' ha inviato un messaggio del Venerdì Santo che ricorda una tragica connessione tra i due paesi martoriati: in Ruanda fu un'emittente radio-televisiva a farsi portavoce dell'odio razzista, scatenando direttamente l'inizio del genocidio del 1994. Oggi, simili teorici ucraini dell'odio razzista stanno facendo simili campagne mediatiche (senza alcuna voce contraria, perché – con buona pace degli amanti del "contraddittorio" – le voci di dissenso sono spente a forza in tutto il paese), e uno dei loro primi obiettivi è la Chiesa ortodossa canonica del paese. Tuttavia, ricorda il metropolita Luka, c'è sempre una speranza di pentimento... per chi vorrà intraprendere la via cristiana.
Vi presentiamo la prima galleria fotografica della notte della Pasqua, ripresa dalla prospettiva (per molti insolita) del nostro coro. Un ringraziamento speciale a Dario, Alexandra, Caterina e Anna per le foto e per la loro costante presenza.