A volte le disgrazie aiutano a mettere da parte, se non a risolvere completamente, i dissidi tra Chiese sorelle. Il recente bombardamento del monastero di san Porfirio a Gaza, che ospitava un gran numero di rifugiati che avevano perso le loro case, è costato la vita a decine di cristiani e a centinaia dei profughi da loro ospitati. Ricevuta la notizia, il Patriarcato di Antiochia ha deciso di ristabilire la comunione con il Patriarcato di Gerusalemme, interrotta nel 2014 per motivi che avevamo cercato di spiegarvi sul nostro sito.
Pur senza abdicare alle proprie ragioni, la Chiesa antiochena è venuta in soccorso ai suoi fratelli sofferenti, e vi presentiamo in traduzione italiana la notizia relativa. Per chi volesse chiedersi se la crisi ecclesiale ucraina non possa essere risolta allo stesso modo, ricordiamo che nessuno dei due patriarcati del Medio Oriente è stato la causa delle sofferenze dell'altro nella guerra in corso.
22/10/2023
L'abate di Vatopedi (Monte Athos) concelebra con uno scismatico che ha personalmente guidato un violento attacco anti-ortodosso
Dopo il patriarca Theodoros (Horeftakis) d'Alessandria, da qualche giorno l'archimandrita Ephraim (Koutsou), abate del monastero di Vatopedi al Monte Athos, si è unito alla lista dei voltagabbana che per anni hanno sostenuto la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ucraina canonica (dalle quali hanno pure ricevuto un bel po' d'aiuti), e al primo stormir di vento si sono uniti ai loro peggiori nemici e persecutori.
Ci potranno obiettare che anche Saulo di Tarso ha cambiato all'improvviso le sue convinzioni religiose, ma almeno vogliamo far notare che san Paolo passò dalla parte dei persecutori a quella dei perseguitati, e non viceversa.
Vi presentiamo il resoconto di quest'ultimo tradimento, che è certamente meno triste di quello del patriarca Theodoros, perché almeno padre Ephraim ha avuto il buon senso di stare zitto e di non spiegare il suo voltafaccia con giustificazioni ancora peggiori.
21/10/2023
Sul Cile, sulla missione ortodossa e sulla comunità missionaria di Santiago
Il nostro amico Sergej Mudrov è stato in Cile per un'intervista a padre Francisco Salvador (al centro nella foto), un parroco di origini palestinesi che cura a Santiago una chiesa attiva nella missione e nelle opere sociali, oggi bersaglio di movimenti apertamente anticristiani che stanno infiltrando in ogni parte un paese ormai solo nominalmente cattolico.
20/10/2023
"Non lascerò il mio gregge, morirò dignitosamente se questo è il mio destino"
Se ieri non abbiamo nascosto la nostra repulsione per le affermazioni del patriarca Bartolomeo, oggi ci fa invece piacere presentare un vescovo greco coraggioso e ammirevole: l'arcivescovo Alexios (Moschonas, nella foto) di Tiberiade, che ha cura per conto del Patriarcato di Gerusalemme dei cristiani ortodossi nella striscia di Gaza, che si sta facendo in quattro per loro e per tutti gli altri sfollati (anche non cristiani) da lui assistiti, ed è pronto a morire assieme a loro.
19/10/2023
Il patriarca Bartolomeo approva i procedimenti penali contro i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina
Vi presentiamo una notizia tanto sgradevole da spingerci a dimenticarla, ma poiché coinvolge persecuzioni contro i cristiani, non possiamo tacerla.
Sostenere le proprie ragioni anche contro la logica e il buon senso può essere indizio di cocciutaggine, ma arrivare a definire il male come bene si avvicina molto pericolosamente al peccato imperdonabile di cui parla il Signore in Mt 12:31-32. Aggiungiamo volentieri la nostra voce a chiunque sostiene che un primate ortodosso che si spinge a fare simili dichiarazioni debba essere deposto: quanto prima, tanto meglio.
18/10/2023
Chiese e icone ortodosse russe all'interno della metropolitana di Mosca
Vi presentiamo una galleria di immagini in un contesto insolito: chiese e icone nelle raffigurazioni artistiche della metropolitana di Mosca, alcune delle quali risalenti a periodi in cui chiese e icone non erano i migliori soggetti per la carriera di un artista.
17/10/2023
Il monastero di Kutejno: l'unica lavra della terra bielorussa
Il monastero della santa Teofania di Kutejno (nella foto), che quest'anno celebra i 400 anni dalla fondazione, può sembrare piccolo (ha solo 6 monaci) e difficile da ricostruire, ma al tempo stesso è l'unico monastero della Bielorussia che si sia meritato il titolo di Lavra, e ha una storia interessante, che vi presentiamo in traduzione italiana.
16/10/2023
Nessuno tranne la Chiesa ortodossa ucraina vuole la pace religiosa in Ucraina
Padre Dimitrij Sidor (nella foto), rettore della cattedrale ortodossa di Uzhgorod e ben noto ai lettori più assidui del nostro sito, ricorda una verità tanto semplice quanto disarmante: nel panorama religioso dell'Ucraina, l'unica presenza religiosa locale a sostenere una coesistenza pacifica è la Chiesa ortodossa ucraina. Osserviamo in traduzione italiana come padre Dimitrij cerca di argomentare questa posizione.
15/10/2023
Catastrofe demografica: la distruzione della Chiesa ortodossa ucraina come un modo per distruggere l'Ucraina
Nel trattare la crisi ucraina, si deve prima o poi affrontare il tema dell'elefante nella stanza, o per meglio dire, dell'elefante che ha lasciato la stanza per non tornarci mai più: la catastrofica perdita di popolazione (al netto delle regioni incamerate dalla Federazione Russa), che le autorità ucraine valutano a oltre un quarto degli abitanti del paese, e che naturalmente è molto maggiore (le stime più realistiche parlano di oltre metà della popolazione).Come se questo non bastasse a soddisfare il nichilismo del regime ucraino, la persecuzione della Chiesa maggioritaria del paese assicura la perdita di un ulteriore segmento della popolazione (incidentalmente, il più prolifico), che preferirà non tornare in Ucraina in nessun caso. Vi presentiamo la pessimistica ma concreta analisi di Kirill Aleksandrov a riguardo.
14/10/2023
Il patriarca Tikhon era un sostenitore del nuovo calendario?
Poiché torna periodicamente a diffondersi la voce che il santo patriarca Tikhon (Bellavin, nella foto) abbia voluto far transitare la Chiesa russa sotto il nuovo calendario, lo storico Dmitrij Safonov svela in un breve saggio le fonti d'archivio che dimostrano come il passaggio al nuovo calendario fosse una forzatura dei servizi segreti sovietici, e come il patriarca (in accordo con tutto il popolo russo) fosse completamente contrario a questa transizione.
13/10/2023
Cosa dicono e cosa non dicono i dati della SBU sulla Chiesa
Vi presentiamo in traduzione italiana un'analisi di Kirill Aleksandrov sulle dichiarazioni spesso infamanti che trapelano dalle accuse lanciate contro la Chiesa ortodossa ucraina da parte dei servizi segreti del paese. Sembra evidente un desiderio di colpire la Chiesa per mascherare comportamenti analoghi, e ben più preoccupanti, da parte di funzionari pubblici e di forze dell'ordine.
Padre Ioann Pogorelov e sua moglie Taisija (nella foto) sono solo una delle migliaia di coppie cresciute in un ambiente cittadino e inviate a compiere un servizio pastorale in uno sperduto villaggio di provincia. Come avviene in molti casi, hanno trovato come loro luogo di culto la sala di un ex ufficio fatiscente, e una congregazione composta agli inizi da cinque o sei parrocchiani: questo è stato il primo passo della loro missione, che possiamo seguire in un articolo a loro dedicato. Leggendo la loro storia, ringraziamo il Signore anche per le molte altre coraggiose famiglie sacerdotali che portano ogni giorno il messaggio di Cristo in tutto il mondo.
11/10/2023
La cattolicità della Chiesa di Cristo e la sua sostituzione
In un raro intervento episcopale sul sito dell'Unione dei Giornalisti ortodossi, il metropolita Fjodor (Gajun) di Kamenets-Podol'skij e Gorodok ci offre una riflessione sul ruolo della cattolicità (sobornost), indispensabile per una corretta ecclesiologia ortodossa, e sui tentativi di sostituire questa cattolicità con una visione non ortodossa.
10/10/2023
Il ruolo essenziale del patriarca Bartolomeo nel peggiorare la persecuzione ucraina
Non molti hanno un'idea chiara su quale sia stata la responsabilità del patriarca Bartolomeo nell'escalation della crisi ucraina, che ha portato a tragiche conseguenze. In un editoriale di Orthodox Reflections, si analizzano i risultati della tragica decisione del Fanar di intervenire a gamba tesa in Ucraina, destabilizzando l'Ortodossia in tutto il mondo.
09/10/2023
Perché i preti della Chiesa canonica sono esclusi dalla cappellania militare
Un saggio di Nazar Golovko, che vi presentiamo in traduzione italiana, testimonia una terribile ipocrisia del regime ucraino: centinaia di migliaia dei suoi soldati sono fedeli della Chiesa ortodossa ucraina, ma non hanno diritto ai servizi dei cappellani militari, perché si tratterebbe di una "Chiesa nemica", volta alla distruzione del paese. Eppure, ed ecco l'ipocrisia, gli stessi soldati che fanno parte di questa organizzazione "nemica" non sono privati delle armi, congedati con disonore o internati: no, possono andare tranquillamente a farsi massacrare nella guerra più inutile e insensata dell'ultimo secolo... ma senza pretese di partecipare a funzioni religiose o ricevere i sacramenti come "nemici del paese".