Vi presentiamo un saggio di Walt Garlington sulla ricerca della tradizione, e sulle pretese dei cattolici romani alla custodia della tradizione, con pericoli di aberrazioni che dal campo teologico possono sconfinare facilmente in quello politico.
Dopo che vi abbiamo parlato del severo monito del partito Sogno Georgiano a chi usa le ONG per attaccare la Chiesa ortodossa e fomentare la rivoluzione, oggi vi riferiamo di una serie di proposte legali contro la propaganda "woke" che gli Stati Uniti stanno apertamente promuovendo in Georgia. Ricordiamo che tra queste proposte ce ne sono alcune che suonano come aperte sfide al wokismo, come l'istituzione della nuova festa statale del "Giorno della santità della famiglia" al 17 maggio, quando il mondo osserva la Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Non tutti gli stati che dicono di essere di cultura cristiana ortodossa, purtroppo, mostrano lo stesso coraggio della Georgia.
05/06/2024
La via verso lo scisma – Parte 1: L'ordinazione di una donna diacono "ortodossa"
Vi presentiamo un approfondimento del blog Orthodox Reflections sul recente tema dell'ordinazione in Zimbabwe di una donna diacono (e non di una diaconessa, come vogliono far credere i suoi sostenitori, creando confusione tra il ripristino di un'antica tradizione e la creazione di qualcosa di nuovo che non è mai stato parte della vita ecclesiale ortodossa). Il caso sarebbe già grave in sé, e sufficiente a far pensare che il Patriarcato di Alessandria abbia rinunciato all'Ortodossia, ma purtroppo si inserisce in una serie di sforzi per sminuire la Chiesa russa accusandola di mentalità retrograda, e questo non ha a che fare solo con l'Africa, ma con tutto il mondo (inclusa casa nostra).
Alla sera di sabato 1 giugno, dopo la Veglia, la nostra chiesa ha ospitato il concerto "Suoni dell'anima", con musiche di Vivaldi, Pergolesi, Mozart, Chajkovskij, Puccini, Webber e Costantini.
Ringraziamo la nostra corista e soprano Helena Kuzina, la soprano Carolina Mattioda, il tenore Rui Chen e la pianista Michela Varda, oltre a tutti quelli che si sono dati da fare per la realizzazione e pubblicizzazione dell'evento.
In un suo breve saggio, l'arciprete Andrej Tkachev analizza il valore delle tre figure più note dell'apologetica cristiana nel Regno Unito del XX secolo: Gilbert Chesterton, Clive Lewis e il metropolita Antony (Bloom) di Sourozh, sottolineando come abbiamo ancora bisogno di figure simili a loro per condurre alla fede una vasta parte della popolazione umana che non ha ancora iniziato a farsi domande pertinenti sulla fede.
02/06/2024
Il metropolita Tikhon di Washington in visita in Bucovina
In questi giorni, il metropolita Tikhon (Mollard), primate della Chiesa Ortodossa in America, è in visita nella Bucovina ucraina, accolto dall'ordinario del luogo, il nostro amico metropolita Metetij (Egorenko).
Ecco un momento di fraternità tra americani e ucraini che era difficile prevedere, e che il regime di Kiev probabilmente non riuscirà a inquadrare nei propri piani di distruzione dell'Ortodossia del paese.
01/06/2024
Incendio nella storica cattedrale ortodossa di Cleveland
Nel pomeriggio di martedì 28 maggio 2024 è scoppiato un incendio nella cattedrale di san Teodosio a Cleveland, nell'Ohio.
La chiesa, costruita nel 1911 con donazioni dello tsar Nicola II, è una delle cattedrali della diocesi del Midwest della Chiesa Ortodossa in America (OCA). Parte del registro nazionale dei siti storici dal 1974, è una delle chiese ortodosse più note nel mondo da quando, nell'estate del 1977, fu usata come location della scena del matrimonio nel film Il cacciatore (1978) con Robert De Niro.
L'incendio è stato arduo da spegnere per la difficoltà di raggiungere le parti in legno sotto la copertura originale delle cupole in rame. Tra i danni subiti non c'è nulla che non sia riparabile, ma lo shock dell'incendio di uno dei luoghi più iconici della città si è fatto sentire tragicamente tra gli abitanti di Cleveland.
31/05/2024
Simboli statali contro la Croce del Signore: cosa c'è che non va nei nostri "patrioti"?
Chi mette un simbolo statale (una bandiera, uno stemma) al di sopra della Croce del Signore sta annunciando al mondo che l'apparato statale è al di sopra della Chiesa di Cristo. Analizziamo diversi casi del genere in un saggio preparato dall'Unione dei giornalisti ortodossi.
30/05/2024
Il lavoro può rovinare un giorno di festa? Approfondimenti dell'anziano Paisios
Vi presentiamo una raccolta di consigli di san Paisios del Monte Athos sull'osservanza delle feste della Chiesa. Questi suggerimenti ci aiutano a riscoprire e a valorizzare il comandamento di santificare il giorno del Signore.
29/05/2024
Fede superficiale: l'epidemia di cristiani infedeli in Russia
Nel marzo 2022, l'Istituto di analisi PONARS (un think tank americano che, a essere molto garbati, possiamo definire "non favorevole" alla Chiesa ortodossa russa) ha pubblicato i risultati di un sondaggio che cercava di definire irrilevante il peso della Chiesa nell'influenzare le coscienze dei cittadini russi verso il recupero dei valori cristiani tradizionali. Presentiamo comunque questi risultati in traduzione italiana (così come ha fatto la ben più autorevole fonte da cui abbiamo preso i dati, il portale Russian Faith), perché nonostante l'evidente pregiudizio, i temi trattati indicano comunque una direzione nella quale impegnarsi. Lo stesso sondaggio, pur calcando la mano sulla poca influenza della Chiesa su temi quali il divorzio e il sesso prematrimoniale, è comunque costretto a definire "spettacolare" la diminuzione del numero degli aborti in Russia, un campo in cui la Chiesa ha certamente insegnato con convinzione.
Ricordiamo infine che il campione del sondaggio (1500 persone) sarebbe già abbastanza piccolo per una rappresentatività dei fedeli più impegnati della Chiesa russa, e risulta alquanto inadeguato e arbitrario se presentato come indicatore della società della Federazione Russa nel suo insieme.
28/05/2024
"Le diaconesse nella Chiesa primitiva erano simili alle donne mirofore"
Vi presentiamo un sermone della Domenica delle Mirofore dell'archimandrita Gregorios (Estephan, nella foto), abate del monastero della Dormizione a Bkeftine, Libano. Padre Gregorios richiama la missione speciale delle donne mirofore per sottolineare la specificità dei ruoli che la Chiesa ha assegnato a donne e uomini, e la perversità di chi vuole sovvertire questi ruoli millenari, distorcendo i doni di Dio alle sue creature.
27/05/2024
La Chiesa bulgara tra fede e politica: i canoni contro il riconoscimento della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Il Fanar non si dà pace nel cercare di distruggere l'Ortodossia, pur di poter regnare sui suoi resti. La vittima di questi ultimi giorni è la Chiesa bulgara, in cui è in corso una scalata al trono patriarcale da parte di vescovi che si stanno progressivamente ammorbidendo nei confronti degli scismatici ucraini, mentre un'altra parte dell'episcopato, e certamente il popolo dei credenti, hanno diverse ragioni (canoniche) per protestare.
Il 24 maggio 2024 si è addormentato nel Signore il nostro caro amico PierLuigi Zoccatelli (nella foto), figura di spicco di Alleanza Cattolica e del Centro Studi sulle Nuove Religioni di Torino.
Lo ricordiamo con grande affetto, che si è sempre e pienamente meritato, per tutti i momenti in cui abbiamo avuto modo di collaborare alla conoscenza del panorama religioso dell'Italia e del mondo. Le nostre condoglianze alla moglie Daniela e ai cinque figli, e a tutti i cari.
Che il Signore gli doni la pace e una gloriosa risurrezione!
26/05/2024
Perché non siete troppo vecchi per diventare preti
Se si vuole parlare di "vocazioni tardive" nella Chiesa ortodossa, un caso notevole è quello di padre William John Clark (1934–2023, nella foto). Convertito all'Ortodossia dal Cattolicesimo romano a 52 anni, è stato ordinato prete a 68 anni, servendo per 20 anni nella diocesi romena della Chiesa ortodossa in America, dove si era impegnato per i 16 anni precedenti in una varietà di ruoli di servizio e supporto. Le storie come la sua ci ricordano che non è mai troppo tardi per rispondere alla chiamata di Cristo.
25/05/2024
La Chiesa macedone non capitola ai ricatti del Fanar
L'arcivescovo Stefan (Veljanovski, nella foto) di Skopje ha aggiunto la sua voce a quelle dei suoi confratelli dell'episcopato macedone che ritengono inaccettabili le condizioni poste dal Patriarcato di Costantinopoli per il riconoscimento della loro autocefalia: la violazione del proprio stesso nome, la rinuncia alla propria diaspora nel mondo, e il riconoscimento dell'anti-chiesa ucraina. Le parole dell'arcivescovo Stefan sono un punto di svolta nella storia dell'attribuzione delle autocefalie: d'ora in poi anche le più piccole Chiese locali non avranno più paura a rifiutare le "mezze autocefalie" con le quali i fanarioti pretendono di dare libertà al mondo ortodosso imponendo al tempo stesso ignobili mezzi di ricatto e di controllo.