Il processo-farsa al metropolita Pavel (Lebed) di Vyshgorod, abate della Lavra delle Grotte di Kiev, sta ricalcando le analoghe vicende dei processi ai vescovi sotto il regime bolscevico. Dopo tre periodi di arresti domiciliari, ora il metropolita è stato condannato al carcere, con la “benevola” offerta di una cauzione dalle 15 alle 20 volte più grande di quelle richieste agli amministratori pubblici e ai parlamentari beccati con le mani nel sacco a intascare mazzette. Leggiamo nell'analisi di Konstantin Shemljuk le ultime fasi della degradazione dell'apparato giuridico ucraino, e le possibili conseguenze per i cittadini “di serie B” che si ostinano a professare la fede cristiana ortodossa.
16/07/2023
Sito di trasmissioni da Lavre, monasteri e chiese dell'Ucraina
La Commissione sinodale per i monasteri della Chiesa ortodossa ucraina ha recentemente lanciato la risorsa UOC Live, che raccoglie trasmissioni in diretta di funzioni da monasteri e chiese in tutta l'Ucraina, in primo luogo dalle tre Lavre (delle Grotte di Kiev, di Pochaev e di Svjatogorsk), ma anche, per ora, da una dozzina di altre località.
Il sito mostra quali canali stanno attualmente trasmettendo in diretta, quali hanno trasmissioni programmate e quali non hanno trasmissioni attualmente programmate.
Il nostro confratello padre John Whiteford ci racconta del pellegrinaggio che lui e sua moglie Patricia hanno fatto nel 2022 in Moldova assieme a una famiglia di loro parrocchiani. Vi presentiamo in traduzione italiana la prima parte del racconto.
14/07/2023
Firmato l'accordo per trasferire l'icona della Trinità di Rublev alla Chiesa ortodossa russa
Lo scorso 18 maggio vi abbiamo accennato a una decisione storica di restituire alla Chiesa ortodossa russa uno dei suoi tesori artistici più cari. Oggi è stata finalizzata la procedura della restituzione, di cui vi presentiamo un resoconto accurato.
13/07/2023
Guai a coloro che si rallegrano dei crimini contro la Chiesa ortodossa ucraina
Il 7 luglio 2023, al monastero di Cetinje, il metropolita Joanikije (Mićović, nella foto) del Montenegro e del Litorale, ha pronunciato parole di sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina sofferente, e di duro monito ai suoi persecutori.
12/07/2023
Etichette politiche completamente estranee alla Chiesa ortodossa ucraina le sono appese addosso
Sua Beatitudine il metropolita Onufrij fa il punto della situazione sulle sofferenze addossate ingiustamente alla Chiesa da lui retta: nonostante uno sforzo di prim'ordine nelle iniziative di pace e nell'assistenza alle vittime del conflitto, non cessa la demonizzazione di una Chiesa che durerà sicuramente più a lungo di qualsiasi regime politico umano.
L'icona di cui vedete qui a fianco i resti carbonizzati è del XVII secolo, venerata nel vilaggio di Budyatichi, nella Volinia nord-occidentale. Nella notte tra il 6 e il 7 luglio, vandali ignoti l'hanno quasi completamente bruciata: stando a quanto dice il sito della diocesi, l'icona aveva già subito più di un attacco sacrilego.
Dalla sua apparizione presso una sorgente nel 1637, l'icona è stata oggetto di continua venerazione, e davanti a essa sono avvenute diverse guarigioni e altri avvenimenti miracolosi.
Per avere un'idea dell'amore e della venerazione che i fedeli locali hanno per l'icona, potete vedere questo video del 2010.
10/07/2023
"I tossicodipendenti possono essere salvati. Il nostro compito è fornire le condizioni necessarie"
Vi presentiamo in traduzione italiana l'intervista di Natalija Lisovaja al vescovo Mefodij (Kondrat'ev) di Kamensk e Kamyshlov, che nel quadro del Dipartimento caritativo della Chiesa ortodossa russa ha il compito dell'aiuto ai tossicodipendenti. Come molte attività di questo genere, l'apostolato del vescovo Mefodij è relativamente nuovo, sviluppato negli ultimi decenni in cui la Chiesa russa ha potuto riprendere uno spazio nel servizio sociale. Vediamo come da un centro aperto quando vladyka Mefodij era un semplice parroco di campagna, l'assistenza a chi ha problemi con le droghe si è sviluppata in una rete di solidarietà di portata internazionale.
09/07/2023
Le autorità fanno irruzione e sigillano la residenza del metropolita Onufrij e altri edifici della Lavra di Kiev (+VIDEO)
Il mattino del 7 luglio, all'alba (per prevenire la presenza di fedeli che avrebbero impedito il sopruso), cinque edifici della Bassa Lavra, inclusa la residenza del metropolita Onufrij (nella foto) sono stati oggetto di sequestro di polizia e di chiusura, in totale spregio agli accordi legali che ne garantiscono l'uso da parte della Chiesa ortodossa ucraina.
Si tratta del primo affronto diretto al metropolita Onufrij, e può significare che il regime di Kiev è ormai con l'acqua alla gola per forzare la distruzione della Chiesa ortodossa del proprio paese.
Vi presentiamo in traduzione italiana una conversazione in due parti con Aleksej Gvozdetskij (nella foto), uno dei maggiori esperti della tradizione di canto dei Vecchi Credenti russi, che cerca di spiegare le caratteristiche e le complessità di uno dei più antichi stili musicali ancora usati nelle chiese.
07/07/2023
Ulteriormente ristretto l'accesso alla Lavra delle Grotte
Nel tentativo di rendere la vita quanto più possibile infernale ai monaci della Lavra delle Grotte e ai cristiani ortodossi di Kiev, a partire dal 5 luglio 2023 il ministero ucraino della Cultura ha ristretto ancora di più l'accesso al complesso, che ora è possibile solo attraverso un singolo cancello della Lavra inferiore, e limitatamente all'orario lavorativo dalle 9 alle 18. Queste manovre di sapore bolscevico non fanno altro che rendere monaci e fedeli più determinati a non farsi estromettere dal loro luogo santo, con tanta fatica ricostruito e reso fruibile negli anni successivi alla caduta del regime sovietico.
05/07/2023
Processi di canonizzazione in corso per santi vecchi e nuovi
Il disegno che vedete è uno schizzo per l'icona del santo asceta Ioakim di Uglich, vissuto tra il XVII e il XVIII secolo, che è oggi considerato per la canonizzazione nella diocesi di Pereslavl. Altri sono al lavoro per raccogliere testimonianze per la canonizzazione di santi più recenti. L'eremo di Optina, per esempio, sta avanzando le cause di canonizzazione dei suoi tre monaci martirizzati nel 1993, oltre che di tre altri asceti contemporanei, l'ultimo dei quali (lo ierodiacono Iliodor) si è addormentato nel Signore nell'ottobre del 2020. Inoltre, non scordiamo l'opera della diocesi di Pskov nel raccogliere materiali per la canonizzazione del noto anziano Ioann (Krestjankin).
04/07/2023
L'abate della Lavra di nuovo agli arresti domiciliari
Il metropolita Pavrel (Lebed, nella foto), abate della Lavra delle Grotte di Kiev, il 30 giugno è stato di nuovo messo agli arresti domiciliari per altri due mesi. Questa è la terza sentenza (la prima è stata dall'inizio di aprile al 29 maggio, mentre una proroga ha coperto tutto il mese di giugno)
Come nei primi due casi, non sono state fornite prove delle accuse di incitazione all'inimicizia religiosa e di giustificazione della guerra rivolte al metropolita, né sono state rese note le basi della decisione giudiziaria.
Nella corsa del regime ucraino verso il suicidio, vediamo come vittima niente meno che il Natale, così come celebrato dalla stragrande maggioranza dei cristiani ucraini. Ora Zelenskij si assume il compito del Grinch, proponendo l'abolizione della festività del Natale del vecchio calendario, e torna a fare precisamente quel che avevano fatto i sovietici. La pretesa di "spostare" la festività secondo il calendario gregoriano non ha fondamento, perché il giorno di Natale del nuovo calendario è già festa in Ucraina fin dal 2017.
Per la folle fretta di liberarsi di tutto ciò che è "russo", gli uniati e gli scismatici filo-fanarioti si sono dati la zappa sui piedi dovendo riconoscere che il vecchio calendario faceva parte dell'identità ucraina, e in questo hanno dimostrato di non essere altro che dei russi rinnegati.
Potete leggere in traduzione italiana le cronache delle follie anti-natalizie del regime di Kiev.
02/07/2023
"Una famiglia felice è quella che accetta con gioia il giogo di Cristo"
L'arciprete Mark Tyson è noto ai lettori del nostro sito fin dalla notizia del suo passaggio alla ROCOR nel 2018, e dall'intervista da lui rilasciata a Jesse Dominick. Ora lo vediamo alle prese con il tema della famiglia cristiana, a partire dalle esperienze vissute con la moglie Lisa e i loro sei figli.