Il 28 settembre, al Concilio straordinario della Chiesa ortodossa del Giappone a Tokyo, l'arcivescovo Seraphim (Tsujie) di Sendai è stato eletto metropolita di Tokyo e di tutto il Giappone.
La scelta era virtualmente obbligata, perché sua Eminenza Seraphim è oggi l'unico vescovo ortodosso autoctono del Giappone, e dall'11 agosto, dopo la morte del metropolita Daniel (Nushiro), aveva già la carica di locum tenens della sede metropolitana.
Il caso del metropolita Seraphim (al quale auguriamo molti anni felici di servizio primaziale) dovrebbe far riflettere i sognatori di un'Ortodossia italiana a buon mercato: se la Chiesa giapponese, con oltre un secolo di storia autonoma e una serietà a prova di bomba atomica o di tsunami (in tutti i sensi di questi termini), non riesce ancora a formare un episcopato locale capace di occupare le sue stesse cattedre, quanto più da noi si dovrebbe fare attenzione nell'assicurare una struttura in grado di formare in modo indipendente candidati adeguati al servizio arcipastorale.
29/09/2023
L'archimandrita Kirill (Govorun) sospeso dal sacerdozio
La figura dell'archimandrita Kirill (Govorun, a sinistra nella foto) è già nota ai nostri lettori, che lo ricordano per un ruolo (non di secondo piano) nella galleria dei furfanti che lavorano per sovvertire l'Ortodossia. Per quanto possa sembrare paradossale, padre Kirill è un chierico della diocesi di Mosca, che dopo anni e anni dei suoi ripetuti insulti alla sua Chiesa e alla sua fede, lo ha richiamato per un processo giudiziario. Se da una parte questo può ricordare il detto che i mulini di Mosca macinano molto lentamente ma anche molto bene, è pure prova della grande pazienza che la Chiesa ha con i suoi figli che non trovano niente di meglio da fare che maltrattarla.
28/09/2023
Discorso del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina ai vescovi, ai chierici, ai monaci e ai laici
Direttamente dal recente Sinodo tenuto a Kiev il 25 settembre, eccovi la traduzione italiana di un resoconto della situazione della Chiesa ortodossa ucraina, che comprende una riflessione sulle sofferenze e sulle persecuzioni, e sulla giusta attitudine da mantenere quando si è perseguitati.
Continua il resoconto del pellegrinaggio di padre John Whiteford e della moglie Patricia, questa volta nella regione moldava della Romania, con il monastero Sihăstria Secului e quello di Neamț, noti rispettivamente per le figure dell'anziano Cleopa e di san Paisio Velichkovskij.
26/09/2023
Il terrorismo di stato contro la Chiesa ortodossa ucraina
Vi presentiamo in traduzione italiana una notizia relativa all'intervento dell'arciprete Darko Djogo (nella foto) alla conferenza dedicata alla protezione della Chiesa ortodossa ucraina, tenuta a Belgrado il 21 settembre 2023.
25/09/2023
Uno spaventoso precedente: i chierici della rappresentanza russa a Sofia deportati dal paese
Il 21 settembre 2023, il capo della rappresentanza della Chiesa ortodossa russa in Bulgaria, l'archimandrita Vassian (Zmeev, nella foto), il segretario della rappresentanza, l'arciprete Evgenij Pavelchuk, e l'arciprete Aleksij (gli ultimi due di nazionalità bielorussa) sono stati sommariamente convocati al servizio d'immigrazione, dove è stato detto loro che rappresentavano una minaccia per la sicurezza nazionale bulgara e che dovevano lasciare il paese il giorno stesso (si noti che "il giorno stesso" sarebbe quello della Natività della Madre di Dio, in cui la comunità ortodossa russa di san Nicola il Taumaturgo a Sofia si radunava per la celebrazione della festa); quindi sono stati caricati su un furgone della polizia e portati alle loro case e in chiesa per raccogliere le loro cose prima di essere scaricati al confine con la Serbia, con una interdizione al rientro in Bulgaria per cinque anni.
Pochi giorni prima, anche la Macedonia del Nord aveva vietato l'ingresso a padre Vassian, che l'anno scorso era stato nominato rappresentante della Chiesa russa presso la nuova Chiesa ortodossa macedone autocefala.
I servizi segreti bulgari hanno giustificato la loro azione (inqualificabile perfino nei confronti di persone sospette di legami con la criminalità organizzata) con un'impagabile supercazzola: "ci sono informazioni sulle azioni di queste persone legate all'attuazione di vari elementi della strategia ibrida della Federazione Russa per influenzare intenzionalmente i processi socio-politici nella Repubblica di Bulgaria a favore degli interessi geopolitici russi".
Potete notare, dal modo in cui è formulata la supercazzola, che QUALSIASI gesto di influenza geopolitica (anche un'affermazione in pubblico della fratellanza dei popoli russo e bulgaro) potrebbe essere considerato come "atto di strategia ibrida" passibile di deportazione: questo crea un terrificante precedente legale in molti paesi dell'Unione Europea, anche se si spera che negli altri paesi non si voglia prendere Baj Ganjo come modello delle relazioni diplomatiche internazionali.
Il primo ministro bulgaro Nikolaj Denkov sembra essersi accorto che qualcuno l'ha fatta fuori del vaso, e ha scaricato la patata bollente dell'espulsione su un rapporto riservato dell'agenzia statale per la sicurezza nazionale, che lui avrebbe solo esaminato, dichiarando di non essere direttamente coinvolto nel prendere questa decisione. Ancora una volta, il nostro plauso ai bulgari per il fantastico umorismo delle loro autorità: "che volete da me, io non conto nulla, sono solo il primo ministro del paese..."
Il fatto che la Chiesa ortodossa bulgara non sostenga le azioni del proprio governo è ben espresso dalle parole di rammarico del metropolita Daniil di Vidin, che sottolinea l'impermanenza delle istituzioni politiche di fronte alla Chiesa come incarnazione di Cristo.
Sulla pagina Facebook dell'Ambasciata russa in Bulgaria si legge che la chiesa della rappresentanza russa a Sofia in questo momento cesserà le sue attività e che il suo futuro sarà deciso dalla Chiesa ortodossa russa. Il fatto è particolarmente doloroso per i fedeli bulgari che sono abituati a recarsi in pellegrinaggio alla chiesa di san Nicola per venerare le reliquie del santo arcivescovo Serafim (Sobolev).
L'ambasciatrice della Russia a Sofia, Eleonora Mitrofanova, ha osservato: "A Mosca nessuno intraprenderà azioni speculari contro la Chiesa ortodossa bulgara. Perché non siamo barbari".
24/09/2023
La storia dello scisma della nuova ROCOR dalla Chiesa
Da un po' di tempo non pubblichiamo novità dal nostro caro amico padre Andrew Phillips (nella foto), ma non abbiamo alcun problema con lui, come ben sa chiunque ci abbia visti schierati al suo fianco in molte occasioni. Questo non significa che concordiamo sempre e al cento per cento con tutte le sue visioni e posizioni (questo è un dono che hanno solo le fotocopie e gli imbecilli), ma sicuramente la sua visione pastorale e missionaria è in massima parte anche la nostra. Dopo le vicende che hanno funestato la ROCOR in Gran Bretagna (e che abbiamo descritto in dettaglio sul nostro sito negli anni passati), padre Andrew ha trovato una sua casa e sistemazione canonica nella Chiesa ortodossa romena. Ora, nel suo stile particolarmente schietto, padre Andrew ha voluto fare il punto su questa situazione, e le sue affermazioni, che vi presentiamo in traduzione italiana, scontenteranno sicuramente un bel numero di persone. Riteniamo tuttavia che questo resoconto sia teologicamente importante, perché offre materia di riflessione sull'annoso problema del ribattesimo dei convertiti (che fu la ragione delle tensioni che portarono padre Andrew e una quindicina di altri chierici a lasciare la ROCOR) e sui temi della fedeltà alla tradizione e dell'esperienza ecclesiale.
23/09/2023
Sui processi ingiusti contro i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina
Continuiamo a tenere desta l'attenzione sulle prepotenze del regime ucraino con un'analisi dei casi dei metropoliti Feodosij, Pavel e Ionafan (nella foto), che costituiscono un inquietante parallelo con i casi dei processi-farsa istruiti dai tribunali bolscevichi cent'anni or sono.
22/09/2023
Film di Mirijane sulle tecniche della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" per le incursioni nelle chiese distribuito in 4 lingue
Un breve ma incisivo filmato di 5 minuti, presentato dal movimento "Mirijane" ("Laici") denuncia l'illegalità del piano di sequestri dei luoghi di culto ortodossi da parte degli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina". Vi presentiamo un'introduzione al video, assieme al filmato in ucraino, russo, inglese e greco.
21/09/2023
Il numero di rifugiati ucraini nell'Unione Europea supera i 10 milioni
Ricordiamo ai nostri lettori un problema ancor più profondo della guerra in Ucraina: lo spopolamento (stando agli stessi dati del regime ucraino, che certo non ama offrire segni di cedimento) comprende oggi circa un terzo del paese. La notizia, che vi presentiamo in traduzione italiana, non ha solo una valenza interna ucraina, ma coinvolge tutta l'Unione Europea con un flusso di profughi di cui non si sono ancora valutate le conseguenze.
Vi abbiamo parlato più volte sul nostro sito di san Nicola (Kasatkin, nell'icona), arcivescovo del Giappone, e vi abbiamo presentato qualche episodio della sua vita, ma ci mancava una biografia generale, che siamo lieti di offrirvi oggi in traduzione italiana. La vita di san Nicola del Giappone è estremamente importante per insegnarci come dovrebbe svilupparsi oggi la Chiesa ortodossa in Italia, e in molti altri paesi.
19/09/2023
Circolare del metropolita Serafim di Germania sul catechismo prima del battesimo e del matrimonio
Vi presentiamo in traduzione italiana un documento del metropolita Serafim (Joantă, nella foto), della diocesi ortodossa romena della Germania, sul tema della catechesi pre-battesimale e pre-matrimoniale, una necessità che ogni chiesa ortodossa deve affrontare. Il documento è segnalato dal nostro amico il vescovo Petru (Pruteanu), che ha avuto un certo impatto nella sua stesura, e di cui abbiamo già segnalato le raccomandazioni per non lasciare le famiglie ortodosse senza una preparazione ai sacramenti.
18/09/2023
A proposito della pietra, dell'unità e di Iosafat Kuntsevich
Dovevamo aspettarcelo: in un'Ucraina dove ormai, come nel romanzo 1984 di George Orwell, non ci sono più pudori a dichiarare che "La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza", non poteva mancare l'appello di Svjatoslav Shevchuk (nella foto), il capo degli uniati ucraini, a mantenere l'unità con Roma in nome della "santità" di Iosafat Kuntsevich, uno dei più malevoli e sanguinari apostati dall'Ortodossia che la storia ricordi. Cerchiamo di offrire un antidoto a questo veleno gratuito con il saggio di Kirill Aleksandrov che vi abbiamo tradotto.
17/09/2023
Il metropolita Longhin annuncia che lo stato lo porterà in tribunale
Il nostro caro amico metropolita Longhin (Jar, nella foto) di Banceni è pronto alla prova del suo processo, e l'affronta con il miglior spirito cristiano che possiamo immaginare, al punto di aver abbracciato l'investigatore e il pubblico ministero che stanno per accusarlo (e questa non è una trovata pubblicitaria o teatrale: fa sempre così, come lo abbiamo visto fare anche noi). Seguiremo da vicino il suo caso, che anche nelle ingiustizie e persecuzioni ci conferma nella nostra fede.
16/09/2023
La Chiesa serba condanna i tentativi dei media di minimizzare il genocidio compiuto contro i serbi in Croazia
Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa serba ha risposto con decisione a una campagna mediatica di revisionismo del genocidio che portò alla morte centinaia di migliaia di ortodossi serbi durante la vita del primo Stato indipendente di Croazia, un'entità statale nazionalista creata come fantoccio del nazismo.