Vi presentiamo in traduzione italiana un'analisi di Andrej Vlasov che espande la spiegazione del nuovo esarcato africano della Chiesa ortodossa russa dal lato meramente canonico al sottile gioco degli equilibri geopolitici internazionali. Per il momento non vi facciamo alcuno spoiler del contenuto dell'articolo, ma vi invitiamo a pensare al lato geopolitico attraverso questo confronto di mappe, che mostra come l'Africa sia di fatto grande il doppio della Russia:
Questo dovrebbe servire a capire quanto il continente africano abbia necessità di evangelizzazione, e a chiederci quanta di questa evangelizzazione siano in grado di fornire chiese obiettivamente piccole come quelle di Grecia e di Cipro, dalle quali il Patriarcato di Alessandria dipende per la quasi totalità della propria gerarchia e delle infrastrutture.
Vi invitiamo a leggere, sul sito della Chiesa ortodossa russa in Italia, i messaggi di Natale del patriarca Kirill e del metropolita Antonij; i messaggi sono disponibili in russo e in italiano.
Il metropolita Kosmas (Papachristou, a sinistra nella foto) d’Etolia e di Acarnania si è addormentato nel Signore lunedì 3 gennaio 2022 all'età di 77 anni. Al termine del suo servizio funebre nella chiesa di san Spiridione a Messolonghi, il feretro è stato accolto all'uscita dai fedeli con ripetute grida di "Άγιος!" ("santo!"), come potete ascoltare in questo filmato.
Avremo in futuro un secondo san Cosma d'Etolia nel nostro calendario? Per il momento, la venerazione del popolo locale resta uno dei criteri più validi per l'avvio di una canonizzazione. Ricordiamo che il metropolita Kosmas è stato uno dei vescovi greci più severi nella condanna del riconoscimento degli scismatici ucraini, e al tempo stesso tra i più opposti alle restrizioni statali imposte alla Chiesa nei tempi della pandemia. Per entrambe le posizioni era entrato in conflitto con il suo stesso Sinodo ad Atene. Oggi la vox populi dimostra ancora una volta il rispetto per chi ha saputo lottare per la libertà della Chiesa dai condizionamenti imposti dall'esterno.
05/01/2022
La previsione della Russia pre-rivoluzionaria fatta da san Giovanni di Kronstadt
Vi presentiamo alcune note sulle previsioni e profezie fatte da san Giovanni di Kronstadt, che si sono rivelate drammaticamente vere nell'analisi che il santo sacerdote pietroburghese fece del proprio popolo, ma che oggi potrebbero adattarsi a gran parte dei paesi occidentali.
Padre Nikolaj Gundjaev, fratello maggiore del patriarca Kirill e rettore emerito della cattedrale della Trasfigurazione a San Pietroburgo, si è addormentato nel Signore il 30 dicembre all'età di 81 anni, dopo una vita di testimonianza di fede e di predicazione. Non abbiamo conosciuto di persona padre Nikolaj, ma suo figlio, padre Mikhail, è venuto a trovarci a Torino assieme al patriarca (allora metropolita) nell'anno 2000. Le nostre condoglianze a tutta la famiglia di sua Santità.
Eccovi finalmente la prima analisi comprensiva della situazione attuale dell'Ortodossia in Africa, scritta da Konstantin Shemljuk dopo gli sviluppi degli ultimi giorni. Il testo è corredato da un video in cui padre Georgij Maksimov spiega la situazione del clero africano, e il metropolita Jonah (Lwanga) di Kampala, defunto lo scorso settembre, parla della mancata consultazione del clero africano nelle recenti decisioni alla sede patriarcale di Alessandria.
Padre Andrew Phillips ci presenta la prima raccolta di risposte del 2022, in cui parla dei temi del Covid, di vita ecclesiale (inclusa una interessante classificazione dei vescovi), dell'Inghilterra ortodossa e del rapporto tra Ortodossia e Occidente.
Di fronte a una domanda che fanno spesso i frequentatori di chiese ortodosse, il nostro confratello padre Petru (Pruteanu) ci offre una serie di osservazioni sul fenomeno del velo femminile nel mondo ortodosso, con i dati biblici di base, la loro interpretazione teologica, e una comparazione di differenti usanze in numerosi paesi.
La notizia dell'apertura di un esarcato della Chiesa ortodossa russa è stata la notizia più importante (anche se tutt'altro che inaspettata) degli ultimi giorni del 2021. Per ora le reazioni sono ancora limitate, e non è ancora apparsa un'analisi completa del fenomeno (per la buona ragione che esistono troppe varianti ancora aperte perché un'analisi possa ritenersi esaustiva). Vi offriamo comunque la prospettiva di padre Georgij Maksimov (a destra nella foto), che conosce da vicino le condizioni degli ortodossi in Africa e che ci può offrire un primo sguardo per l'anno che viene.