Ringraziamo Valther per averci proposto, dopo la serata live sulle icone, un'altra serata di incontro online. Si tratta della prima di tre conversazioni sul passaggio da Cristo alla missione della sua comunità.
Buona visione, e vi ricordiamo di tenervi in contatto con il canale Teologia Uno e con la sua grande ricchezza di approfondimenti e proposte.
18/06/2022
Da una parte le parate del Pride, dall'altra le processioni della Croce
Il mese di giugno è dedicato in Occidente alle parate del Pride (ormai nemmeno più gay, resta solo l'orgoglio): il 18 ne è prevista una a Torino... e una pure a Kiev, ovviamente. In Russia, invece, ecco l'alternativa, che non ha come oggetto l'orgoglio ma il suo diretto opposto, l'umiltà, e i cui simboli sono la Croce di Cristo e le icone miracolose:
Per vedere qualcosa di più sulla processione di Velikoretskoe, che ha tenuto impegnati dal 3 all'8 giugno 23.000 partecipanti su un tragitto di 150 chilometri percorsi in andata e ritorno, date uno sguardo a questa pagina del portale Russian Faith.
18/06/2022
Il metropolita Ilarion commenta il suo congedo dalla carica di capo dipartimento
Nelle recenti decisioni del Sinodo del 6 giugno 2022, la notizia che ha suscitato il maggior scalpore è quella del congedo del metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) dalla presidenza del Dipartimento delle relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Da una parte lo stupore è comprensibile perché il metropolita è uno dei volti internazionalmente più noti; d'altra parte la notizia ha provocato molte dicerie, e forse è meglio ascoltare lo stesso metropolita Ilarion mentre spiega il cambiamento che lo riguarda.
17/06/2022
La Chiesa ortodossa ucraina e la domanda "dove siete stati per otto anni?"
Di fronte al clima di guerra di questi mesi in Ucraina, troviamo molto lecito fare la domanda "dove siete stati per otto anni?" alla maggior parte dei media, ai movimenti pacifisti, e a una serie di individui che si sono distinti per la loro prevedibile applicazione di doppi standard, come per esempio passare sotto silenzio otto anni di guerra chiamati "operazione anti-terrorismo" e poi strillare come ossessi perché alcuni mesi di guerra sono stati chiamati "operazione militare speciale".
Ttoviamo invece molto meno lecito accusare la Chiesa ortodossa ucraina per tali doppi standard, e perciò abbiamo volentieri tradotto il saggio di Nazar Golovko che cerca di riportare un po' di ragionevolezza riguardo a quella che in Ucraina è stata finora la più significativa istituzione davvero super partes.
Vi presentiamo la storia di Natalija Afanas'eva, una donna affetta da una sordità che da anni i medici non avevano saputo curare, e che ha riacquistato l'udito al canto del Tropario pasquale in chiesa.
16/06/2022
La verità sul conflitto in Ucraina raccontata da un vero reporter
Siamo molto grati a Paolo Gulisano per averci ricordato sul blog Ricognizioni la figura di Vittorio Nicola Rangeloni (nella foto), il reporter italiano di madre russa che dal 2015 ci racconta il Donbass come i nostri media non sanno (o non vogliono) spiegare.
Il libro di Rangeloni, Donbass. Le mie cronache di guerra, è del 2021, ma è in grado di spiegarci gli eventi di questo ultimo anno come poche altre analisi possono fare.
Per la misericordia di Dio, nel giorno in cui la Chiesa ortodossa celebra lo Spirito Santo e vivifico, la parrocchia ortodossa dedicata al santo ierarca Nettario di Egina e a san Giovanni il Russo nella città di Parma è entrata a far parte della famiglia delle parrocchie ortodosse moldave in Italia.
Il 13 giugno 2022, nella sede diocesana di Bologna, il parroco padre Dimitrie Doleanschii ha ricevuto da sua Grazia Ambrozie, vescovo della diaspora moldava in Italia, la benedizione il decreto e il santo antimensio per il proseguimento dell'attività pastorale nella città di Parma.
14/06/2022
L'atteggiamento della Chiesa nei confronti della pena capitale, nel passato e nel presente
Vi presentiamo un'intervista all'arciprete Vladislav Tsypin sulla pena di morte nella prospettiva cristiana ortodossa. Questo tema è ritornato d'attualità sia alla luce della recente esecuzione negli USA di Frank Atwood, un cristiano ortodosso condannato per l'omicidio di una bambina (di cui si è sempre dichiarato innocente), e della possibilità che alcuni mercenari e neonazisti ucraini siano condannati a morte dai tribunali militari russi.
13/06/2022
Testimonianze oculari: l'eremo di Svjatogorsk è stato distrutto dall'artiglieria ucraina
Dalle ultime testimonianze, comprendiamo come uno dei più tristi e inutili attacchi a un monastero ortodosso nel Donbass, naturalmente subito attribuito ai russi dai media, è in realtà un gesto autodistruttivo delle forze armate ucraine.
A tutti quelli che negli ultimi mesi sono stati umiliati, emarginati e in vario modo bullizzati da un “pacifismo aggressivo” anti-russo farà certamente piacere leggere il saggio di Viktor Saulkin, responsabile del centro di informazione e analisi dell'organizzazione pubblica Moskovskie suvorovtsy, che vi presentiamo in traduzione italiana. Anche se sono dirette in primo luogo ai pacifisti russi che si definiscono ortodossi, le parole del saggio possono servire egregiamente anche a quei pacifisti che in Occidente si considerano a vario titolo cristiani.
11/06/2022
Gli Stati Uniti superano di 10 volte le spese militari della Russia, ma alla fine sono uguali. Come mai?
Eccovi un altro eccellente saggio geopolitico di Dmitrij Orlov, che è in grado di rispondere a molte domande che vi siete posti sulle conseguenze più oscure dei conflitti dell'anno in corso, e che riesce a spiegare che in molti campi fa meno buio di quanto siamo portati a pensare.
10/06/2022
Il Sinodo della Grecia si oppone al nome e al territorio della Chiesa ortodossa macedone
Come era da prevedersi, il Santo Sinodo della Chiesa di Grecia (nella foto) ha espresso le sue riserve; anche se accoglie con favore la fine dello scisma macedone, contesta ogni particolare dell'autocefalia donata dalla Chiesa serba agli ortodossi macedoni: la libertà di scelta del proprio nome, la cura della propria diaspora, e il diritto stesso di una Chiesa madre di concedere l'autocefalia alle proprie Chiese figlie. Noi ci permettiamo, con la nostra abituale schiettezza, di aggiungere un quarto motivo alle obiezioni della povera Chiesa di Grecia: la recente questione macedone, se lasciata passare senza obiezioni, mostrerebbe a tutto il mondo la portata di una vera autocefalia, in netto contrasto con la sofferta e monca "autocefalia" che il popolo ortodosso della Grecia è stato costretto (ed è tuttora costretto) a negoziare con il Trono di Costantinopoli da oltre 200 anni.
Vi presentiamo due sguardi molto acuti su un mondo che ancora oggi fatichiamo a comprendere: nel saggio L'operazione molto speciale l'anonimo prete ortodosso che scrive sul Saker blog ci delinea quell'autodistruzione (militare, politica, economica e culturale) dell'Occidente che i nostri media fanno tutto per mascherare, mentre nel saggio Come mai incolpare Putin sta aiutando Putin Dmitrij Orlov analizza passo per passo la follia dell'usare Putin come capro espiatorio per ogni male, cosa che contribuisce a renderlo, a dispetto dei suoi detrattori, la figura politicamente più ammirata nel mondo.
08/06/2022
Nuovi cambiamenti decisi dal Sinodo della Chiesa russa
Alla riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa il 6 giugno 2022, sono state prese molte decisioni.
Verbale n. 57
Dopo il viaggio del metropolita Ilarion di Volokolamsk (Alfeev, nella foto) in Ungheria, si esprime gratitudine al primo ministro ungherese Viktor Orbán per la sua ferma posizione riguardo all'inammissibilità di includere sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' nell'elenco delle sanzioni dell'Unione Europea.
Verbale n. 58
Visto lo sviluppo della situazione dopo il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina tenutosi a Kiev:
1. Si notano con rammarico le continue pressioni su vescovi, chierici, monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina da parte di rappresentanti delle autorità statali ucraine e della parte estremista della società ucraina.
2. Si esprime sostegno a tutti i vescovi, chierici, monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina, che, rendendosi conto della necessità di osservare il sistema canonico, si adoperano per aderire all'ordine determinato dalla Gramota di sua Santità il patriarca Alessio II di Mosca e di tutta la Rus' del 27 ottobre 1990, e alla norma canonica della commemorazione ai servizi divini del patriarca di Mosca e di tutta la Rus'.
3. Si ricorda che la decisione di cambiare lo status della Chiesa ortodossa ucraina può essere presa solo nell'ambito della procedura canonica, inclusa la decisione del Concilio locale della Chiesa ortodossa russa. Si sottolinea che le azioni non autorizzate per cambiare lo status della Chiesa ortodossa ucraina possono portare all'emergere di un nuovo scisma al suo interno. Su questo ha richiamato l'attenzione anche il Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, sottolineando nella sua dichiarazione del 12 maggio 2022 che qualsiasi discussione sulla vita della Chiesa ortodossa ucraina dovrebbe svolgersi all'interno del campo canonico e non dovrebbe portare a nuove divisioni nella Chiesa.
4. Si invitano tutti i vescovi, chierici, monaci e laici a un'intensa preghiera per la conservazione dell'unità della Chiesa.
Verbale n. 59
Il metropolita Platon di Feodosija e Kerch, il metropolita Lazar di Simferopol e della Crimea e il vescovo Aleksij di Dzhankoj e Razdolnenskjj hanno rivolto un appello al patriarca di Mosca e al Santo Sinodo chiedendo di trasferire le diocesi loro affidate sotto la diretta giurisdizione del patriarca e del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa. Il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina ha concesso ai vescovi diocesani "il diritto di prendere autonomamente decisioni su alcune questioni della vita diocesana che rientrano nella competenza del Santo Sinodo o del primate della Chiesa ortodossa ucraina, con conseguente informazione alla gerarchia, quando si ripresenterà l'opportunità" (comma 7 della delibera del Concilio). Sulla base della necessità di mantenere un effettivo collegamento canonico e amministrativo con le autorità ecclesiastiche centrali per il buon andamento della vita ecclesiale nelle diocesi servite dai predetti vescovi, e considerata l'impossibilità pratica di una comunicazione regolare tra queste diocesi e la metropolia di Kiev, le diocesi di Dzhankoj, Simferopol e Feodosija sono accettate in diretta subordinazione canonica e amministrativa al patriarca di Mosca e di tutta la Rus' e al Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa.
Sul territorio della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli è formata la metropolita di Crimea, con a capo il etropolita Lazar di Simferopoli e della Crimea.
Verbale n. 61
Il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk succede al metropolita Mark (Golovkov) come amministratore della diocesi Budapest-Ungherese, Metropolita di Budapest e Ungheria [carica da lui peraltro già ricoperta dal 2003 al 2009, ndc], terminando le funzioni di presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne e di membro permanente del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, nonché di rettore del programma di studi dottorali dedicato ai santi isapostoli Cirillo e Metodio.
Il metropolita Antonij (Sevrjuk) di Korsun succede al metropolita Ilarion come presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne e come membro permanente del Santo Sinodo, assumendo il titolo di metropolita di Volokolamsk. Il metropolita Antonij mantiene temporaneamente la direzione dell'Esarcato dell'Europa occidentale e la carica di capo del Dipartimento patriarcale per le istituzioni estere.
La direzione della diocesi di Korsun è affidata all'amministrazione provvisoria dell'arcivescovo Nestor (Sirotenko) di Madrid e Lisbona. Il programma di studi dottorali dei santi Cirillo e Metodio è affidato all'arciprete Maksim Kozlov, presidente del Comitato educativo della Chiesa ortodossa russa, con il mantenimento delle sue precedenti posizioni.