Il tema degli esorcismi nella Chiesa ortodossa è complicato e spesso controverso, ma nessuno può negare che nelle nostre chiese si presentino persone che si dichiarano vittime di malefici e ossessioni d'ogni genere. Pur nella prudenza e nella necessità di valutare caso per caso, nulla vieta a un sacerdote di recitare una breve preghiera generica di liberazione dai mali invisibili, così come per un malato è più che lecito recitare una preghiera di guarigione.
Riportiamo dal rituale greco una preghiera contro il maleficio, sperando che possa essere d'aiuto a chi sente il bisogno di una liberazione interiore, e anche ai nostri confratelli che ricevono simili richieste d'aiuto.
05/06/2025
15 giugno: un film sul Monte Athos in anteprima a Torino
Domenica 15 giugno, alle ore 13, sarà proiettato nella nostra chiesa il film sul Monte Athos "Dove sei, Adamo?". Sarà con noi il produttore del film, il protodiacono Aleksandr Plyska, che si fermerà dopo la proiezione a rispondere alle domande che vorremo porgli.
L'ingresso è libero; sono gradite le donazioni per la promozione del film.
CLICCATE QUI PER VEDERE IL SITO DEL FILM (in russo, ucraino e inglese) E UN TRAILER DI 2 MINUTI E MEZZO
Le riprese del film "Dove sei, Adamo?" sono state effettuate sul santo Monte Athos, presso il Monastero di Dochiariu, durante la vita e con la benedizione del defunto igumeno, l'archimandrita Grigorios Zoumis.
Il film si rivela una delicata osservazione della vita quotidiana dei monaci, del loro mondo interiore e della straordinaria vita in un luogo unico, dove il tempo non ha l'ora come unità di misura. Vediamo persone immerse nella preghiera, nel lavoro, nelle prove, nelle innumerevoli difficoltà e sofferenze. Le immagini di abnegazione e altruismo monastico non lasciano nessuno indifferente e, quindi, lo spettatore segue il proprio percorso alla ricerca di risposte a profonde domande personali, come, ad esempio, "dov'è il mio cuore?", "dove sono io?", alla base delle quali si trova la domanda fondamentale, rivolta a tutta l'umanità: "Dove sei, Adamo?".
In una certa misura, il film si presenta come un sublime inno alla Fede, all'Ortodossia e al monachesimo, glorificando la santità, uno stato che può essere raggiunto in ultima analisi da coloro che si impegnano nella sua ricerca.
QUAL È L'UNICITÀ DI QUESTO FILM?
Si tratta di un documento storico, non contiene giochi di ruolo e sceneggiature scritte in anticipo, battute e situazioni pensate in anticipo, non è presente una "voce dietro lo schermo". La sceneggiatura è stata strutturata in modo naturale, come un mosaico composto dalle vite dei protagonisti del film.
Non c'è né esaltazione né propaganda nel film. Il film offre a ogni spettatore libertà di percezione, indipendentemente dalla sua appartenenza religiosa, confessionale, etica o politica. Gli autori non insistono nell'imporre alcuna idea o opinione; qui la vita dei monaci e la vita del monastero vengono presentate in tutta la loro profondità e splendore, mentre lo spettatore vive solo la propria esperienza. Immergendosi nell'atmosfera del film, avvolti da un'empatia sincera e compassionevole, gli spettatori diventano involontariamente non solo testimoni, ma anche partecipi degli eventi, compiendo così un lavoro laborioso di grande beneficio nel profondo del proprio cuore.
04/06/2025
L'Ortodossia a Trieste: comunità multietniche e chiesa di san Spiridione
Il nostro amico Sergej Mudrov, benemerito per le sue ricerche sulle chiese ortodosse nel mondo, ci porta nell'estremo Oriente... dell'Italia del nord, con una visita a Trieste, patria di chiese ortodosse vecchie e nuove, e di diversi nostri amici e confratelli.
03/06/2025
Prete ucraino sotto processo per aver affermato che i russi hanno liberato il mondo dal nazismo
Gilbert Chesterton scrisse profeticamente: "Presto vivremo in un mondo in cui un uomo potrà essere sgridato per aver detto che due più due fa quattro, in cui si leveranno furiosi clamori di partito contro chiunque dica che le mucche hanno le corna, in cui la gente perseguiterà l'eresia di chiamare un triangolo una figura con tre lati e impiccherà un uomo per aver infuriato la folla con la notizia che l'erba è verde." Quei tempi sono sicuramente arrivati. Non siamo ancora alle impiccagioni, ma abbiamo raggiunto il livello immediatamente precedente. Il parroco della chiesa della Santa protezione a Melnykivka, nella regione di Cherkassy, è stato sottoposto a processo sommario per giustificazione dell'aggressione militare contro l'Ucraina, e rischia fino a otto anni di carcere. Il crimine? Aver affermato in un messaggio telefonico: "Il soldato russo ha liberato il mondo dal fascismo, dal nazismo e da altre schifezze. Sono infinitamente grato a Dio di essere russo." Nessun altro capo di accusa è stato imputato al sacerdote.
Il 29 maggio 2025 sulla stampa greca e inglese è apparsa una valanga di articoli che segnalavano che il governo egiziano stava sequestrando il monastero di santa Caterina sul monte Sinai e sfrattando tutti i monaci. Piccola nota a margine: niente di tutto questo è vero. La lucciola che è stata presa per lanterna è una sentenza di tribunale che ha considerato come proprietà statali alcune aree disabitate e lontane dal monastero, sulle quali non esistono documenti che provino un diritto di proprietà o di uso da parte del monastero. Mentre vi presentiamo un resoconto della vicenda, resta da chiederci come abbia potuto l'intero mondo mediatico greco e inglese cadere vittima di una bufala così madornale. Poiché il presidente egiziano Abdel El-Sisi è stato designato come il cattivo principale di questa accusa infondata, ci chiediamo se il sostegno del governo egiziano alla Federazione Russa, e la recente presenza di Abdel El-Sisi alla parata della Vittoria a Mosca il 9 maggio, non abbiano innescato un meccanismo di vendetta mediatica.
Nicholas, del blog Orthodox Reflections, ci presenta un saggio sulla figura della ex sorella Vassa Larina e sulla sua parabola discendente nella negazione dell'Ortodossia, nella speranza, ora che la ROCOR le ha dato il benservito, di non sentirne più parlare.
31/05/2025
La risposta di san Raffaele (Hawaweeny) a papa Leone XIII
Con l'elezione del nuovo papa, è aumentato l'interesse verso la figura di papa Leone XIII, che dedicò una particolare attenzione alle Chiese orientali. Ma come fu vista questa attenzione da parte ortodossa? Pubblichiamo qui la nostra traduzione di una ricerca di Matthew Namee, che ha ritrovato una lettera di dura ma giusta risposta a papa Leone XIII dell'allora archimandrita Raphael (Hawaweeny, a sinistra nella foto), in seguito vescovo arabo ortodosso negli Stati Uniti e oggi canonizzato tra i santi.
La nostra parrocchiana Elizaveta, tra i suoi numerosi talenti, ha anche quello della disposizione dei fiori a livello professionale, e tutti i parrocchiani e i visitatori della chiesa hanno potuto apprezzare il suo lavoro. Ora potete valutarlo anche voi in una galleria fotografica con alcuni dei migliori arrangiamenti floreali di Liza e della sua famiglia, che ringraziamo di cuore per il loro impegno.
Uno dei nostri primi testi di confronto tra cattolici e ortodossi è 99 differenze tra l'Ortodossia e il Cattolicesimo romano, scritto dopo alcune discussioni nella nostra comunità attorno al 1995, quindi ben 30 anni fa. Pochi giorni fa ci hanno fatto sapere che questo testo (o almeno una sua parte) era stato confutato punto per punto su un blog cattolico attivo tra il 2016 e il 2018. Siamo subito andati a leggerlo, e abbiamo visto quella che finora resta l'unica trattazione sistematica della nostra opera. Al di là di alcuni punti discutibili (soprattutto per diverse fallacie logiche nell'impostazione) queste risposte sono interessanti da analizzare, e ci hanno permesso di stendere a nostra volta una serie di osservazioni. È così che nascono i dialoghi, e ci rincresce essere giunti a offrire così tardi una nostra risposta. Se questa attenzione piuttosto tardiva ci permetterà di riprendere l'argomento del confronto tra cattolici e ortodossi, sarà ben valsa lo sforzo.
28/05/2025
Un passo avanti tra le iconostasi ortodosse in Italia
Abbiamo aggiornato la nostra galleria delle iconostasi ortodosse in Italia con la spettacolare foto della chiesa dei santi Giovanni Battista ed Efisio a Olbia (SS), consacrata pochi giorni fa, il 24 maggio 2025. Con questa chiesa, a nostro parere, sale di livello l'intera serie dei luoghi di culto ortodossi che abbiamo presentato finora. Speriamo che sia un'occasione per dare una nuova occhiata al nostro viaggio virtuale tra le iconostasi che hanno abbellito il nostro paese.
Kirill Aleksandrov ci offre un saggio in cui analizza il fenomeno storico (ma anche molto attuale) della Chiesa che prende forza proprio nei periodi in cui è perseguitata, e cerca di spiegare i misteri di questa dinamica.
26/05/2025
La chiesa di san Giorgio sulla Collina Poklonnaja: 30 anni
Vi presentiamo un'ampia galleria fotografica di una delle più note e spettacolari chiese di Mosca (ebbene sì, c'è qualcosa di più della cattedrale di Cristo Salvatore, tra i monumenti ecclesiastici dell'area metropolitana più ampia d'Europa), consacrata 30 anni fa dal patriarca Alessio II.
25/05/2025
La missione di Zelenskij per terminare il cristianesimo
Cliccate su questo collegamento per seguire l'intervista di 30 minuti di Tucker Carlson a Vadim Novinskij, protodiacono della Chiesa ortodossa ucraina ed ex parlamentare. Carlson conduce l'intervista in inglese, e Novinskij risponde in russo: l'audio è in inglese, ed è possibile seguire i sottotitoli in entrambe le lingue, oltre che in francese, spagnolo e ucraino.
Per i lettori di questo sito le cose dette da Novinskij potranno sembrare già note, ma pensate che dopo anni di disinformazione mediatica totale è la prima volta che un chierico della Chiesa ortodossa ucraina può spiegare a diffusione nazionale americana tutta la politica di repressione, intimidazione e persecuzione dei cristiani ortodossi operata per oltre un decennio dal regime ucraino.
24/05/2025
Il patriarca di Antiochia invia una dura lettera a Gerusalemme sul Qatar
I problemi non risolti, ma solo congelati (anche con le migliori intenzioni), hanno una tendenza a ripetersi appena se ne presenta l'occasione. Ecco perché i dialoghi di riconciliazione e riunificazione (di qualsiasi genere, anche quelli ecclesiastici) DEVONO affrontare le questioni più profonde di divergenze e conflitti: altrimenti il veleno rimane nell'organismo. Il conflitto tra i patriarcati ortodossi di Antiochia e di Gerusalemme era iniziato a causa di una vera e propria invasione: non vediamo in quale altro modo possiamo definire una Chiesa autocefala che prende la decisione unilaterale di stabilire una diocesi nel territorio di una Chiesa autocefala sorella. La decisione di Antiochia di venire incontro ai propri fratelli sofferenti di Gerusalemme dopo i bombardamenti sugli edifici circostanti alla cattedrale di Gaza, e di ristabilire la comunione interrotta dopo il sopruso canonico in Qatar, è stata senza dubbio un gesto nobile, ma non ha ricevuto una risposta di gratitudine in senso inverso. Il 16 maggio 2025 il patriarca Giovanni X (Yazigi, nella foto) ha dovuto esprimere per lettera la profonda delusione della Chiesa di Antiochia per il recente rinnovo della cattedra anti-canonica fondata da Gerusalemme all'interno dei propri confini millenari.
23/05/2025
Le bordure decorative: come aggiungere bellezza a una chiesa ortodossa
Vi presentiamo uno studio su un settore considerato come "arte minore" nella realizzazione di una chiesa ortodossa, ma che in realtà attiva un elemento indispensabile dell'armonia dell'ambiente (quella che, per intenderci, fa innamorare anche il più distratto visitatore alla prima visita a un luogo di culto ortodosso): l'equilibrio tra i tratti maschili e quelli femminili nell'espressione della fede.