Vi presentiamo in traduzione italiana un’analisi di Konstantin Shemljuk che ci riporta alla situazione di sofferenza della Chiesa ortodossa ucraina. I pregiudizi contro di essa non si sono sopiti con i drammi della pandemia, ma si sono semplicemente spostati su un’accusa generalizzata (e falsa) di responsabilità nella diffusione del virus. Una ragione di più per non abbassare la guardia... non solo nei confronti del virus, ma anche nei confronti delle persecuzioni.
11/04/2020
I sacerdoti di Mosca danno la santa comunione a diversi pazienti con coronavirus
Vi presentiamo la notizia del primo servizio organizzato di sacramenti a domicilio che la Chiesa russa ha inaugurato per le vittime del virus in questo periodo d’isolamento. Da noi cose del genere sono impensabili su larga scala, ma potrebbero offrire ispirazione anche alle nostre necessità d’emergenza.
10/04/2020
L’origine, la natura e il senso dell'attuale pandemia. Intervista a Jean-Claude Larchet di Orthodoxie.com
Vi presentiamo in traduzione italiana il testo dell’intervista della quale Jean-Claude Larchet (nella foto), verosimilmente il più famoso scrittore ortodosso di lingua francese, esamina il senso della pandemia di coronavirus e i suoi effetti nella nostra crescita spirituale.
09/04/2020
Lo stato greco permette le funzioni a porte chiuse
Dopo alcune incomprensioni e spiacevoli incidenti, lo stato greco ha accettato la richiesta del proprio Santo Sinodo nel permettere che i riti religiosi (estesi oltre alla Chiesa ortodossa a ogni religione rappresentata nel paese) siano celebrati a porte chiuse, da un numero non superiore a quattro persone.
Anche lo stato d'Israele permetterà la celebrazione dell'officio della Santa Luce (importante per tutto il mondo ortodosso) con una decina di partecipanti.
Se da una parte queste norme permetteranno la diffusione in streaming delle funzioni della Settimana Santa e della Pasqua a milioni di spettatori nel mondo, dovremo prima o poi chiederci il senso di queste funzioni registrate e trasmesse. Il termine stesso "liturgia" significa letteralmente "il lavoro del popolo", e per quanto una celebrazione ridotta al minimo e una diffusione mediatica possano essere utili strumenti di conoscenza, il senso della vita ecclesiale trasmessa in questo modo dovrà quanto prima divenire oggetto di riflessione e di discussione.
08/04/2020
Apocalisse rimandata: uno sguardo spirituale sul coronavirus
L'arciprete Igor' Rjabko ci offre in traduzione italiana alcune riflessioni su questi giorni che, pur nelle innegabili difficoltà, ci offrono alcune straordinarie opportunità spirituali da cogliere.
Date un'occhiata a questo breve ma straordinario video di una telecamera di sorveglianza: il 2 aprile 2020, il rettore della chiesa della Presentazione della Vergine a Teremki-1 (Kiev) è uscito da solo per il consueto krestnij khod (processione della croce) attorno alla chiesa. Non c'erano altri parrocchiani, ma è curioso vedere chi si è accodato alla processione.
Chi ci segue da un certo tempo potrà ricordare il video con il krestnij khod seguito dai gatti al monastero di Optina. Davvero, quando ci mancano le forze il Signore sa indicarci la strada da seguire anche attraverso il resto del creato.
Di fronte al possibile prolungamento della quarantena ben oltre ai giorni della Settimana Santa, la Chiesa di Grecia il 1 aprile e il Patriarcato di Antiochia il 4 aprile hanno deciso che le celebrazioni della notte di Pasqua saranno spostate alla notte tra il 26 e il 27 maggio, in occasione dell’Apodosi della Pasqua. L’Apodosi (letteralmente: “restituzione”) è il giorno conclusivo del periodo festivo che segue a una grande festa: nel caso della Pasqua, si tratta del quarantesimo giorno di festa, e della commemorazione dell’ultimo giorno completo trascorso da Cristo risorto assieme ai suoi discepoli (il giorno seguente è la festa dell’Ascensione).
Nell’uso ortodosso, al giorno dell’Apodosi si può fare una celebrazione pressoché uguale a quella del primo giorno della festa (perciò, una “seconda notte di Pasqua” è tutt’altro che un abuso). Purtroppo gli ortodossi non sono più abituati a celebrare la conclusione di un periodo festivo con la stessa solennità e devozione con cui celebrano il primo giorno, ma forse quest’anno, tra tante disgrazie, potremo imparare nuovamente a dare il giusto interesse ai giorni conclusivi di tutte le feste dell’anno liturgico.
Vi presentiamo un testo di san Dionisio il Grande di Alessandria che parla dell’attitudine dei cristiani nelle epidemie di un tempo, nella speranza che ci sia di riflessione e di sostegno nelle epidemie di oggi.
Eccovi il video con trascrizione italiana del servizio giornalistico su una processione compiuta venerdì scorso attorno a Mosca, con una delle icone più amate della Russia, l'icona della Madre di Dio "della tenerezza" davanti alla quale pregava san Serafino di Sarov.
Quest'anno, purtroppo, non vedremo la basilica del Santo Sepolcro affollata come in questa foto per la cerimonia della Santa Luce, ma già da ora possiamo fare una visita virtuale della basilica attraverso questi due collegamenti:
Vi presentiamo un video con trascrizione italiana in cui l’arciprete Andrej Tkachev (nella foto) stigmatizza senza mezze misure (come suo solito) i matrimoni in chiesa fatti solo di apparenza e non di preparazione catechetica, impegni di vita ecclesiale e sforzi di fedeltà matrimoniale.
04/04/2020
Due testi di padre Andrew Phillips su fede e coronavirus
Lasciamo volentieri la parola a sue saggi di padre Andrew Phillips che ci aiut a rettificare alcune delle nostre idee esagerate sull’attuale pandemia. Il primo testo, San Giovanni Climaco e il virus, ci ricorda come le vittime del coronavirus finora non abbiano ancora raggiunto i numeri di morti causati da due giorni di aborti nelle statistiche medie del nostro pianeta. Il secondo testo, Fede o isteria? Il significato spirituale del Covid-19, ci aiuta a esaminare i risultati della crisi sanitaria sulla maggioranza dei cristiani nominali che hanno una fede ancora superficiale.
03/04/2020
La pandemia di coronavirus può fare del bene ai cristiani?
Vi presentiamo in traduzione italiana un articolo di Taras Rebikov che risponde a una domanda che ci siamo fatti spesso in questi giorni, su quanto bene possa venire da una tragedia come quella che oggi vive il mondo intero. Forse potremo trovare in queste righe qualche risposta a cui noi stessi non avevamo pensato.
02/04/2020
Coronavirus: "la Chiesa deve essere preparata a catastrofi su vasta scala"
Vi presentiamo la traduzione italiana dell’intervista del diacono Sergej Geruk all'arcivescovo Feodosij (Snigirjov) di Bojarka, che parte dalle diverse reazioni al coronavirus nella Chiesa (spesso polarizzate sui due estremismi opposti dello scientismo e del miracolismo) e analizza il comportamento che la Chiesa dovrebbe tenere in caso di minacce globali, che potrebbero in futuro essere peggiori rispetto all’attuale epidemia.
01/04/2020
Il patriarca Kirill raccomanda di non andare alle funzioni
Nella predica di domenica 29 marzo, nella cattedrale di Cristo Salvatore, il patriarca Kirill ha dovuto fare una raccomandazione molto sofferta, chiedendo ai fedeli della Chiesa ortodossa russa di astenersi dal partecipare alle funzioni nei prossimi giorni, fino a quando non sarà data una speciale benedizione patriarcale.
(potete leggere il testo italiano della predica su questa pagina del blog "La Santa Rus'")
Il patriarca ha citato l’impressione che gli ha fatto una lettera di una fedele in Italia, con cenni alle imprudenze commesse nel nostro paese da chi non pensava che il virus fosse una minaccia seria.
Pur assicurando che il clero continuerà a celebrare le funzioni, sua Santità invita tutti i fedeli a trasformare la propria casa in un deserto di preghiera, seguendo l’esempio della determinazione di santa Maria l’Egiziaca, di cui si fa memoria in questi giorni.
Il patriarca invita anche a ignorare tutti i preti che dicono diversamente, e dopo 51 anni di prediche e incoraggiamento alla gente ad andare spesso alle funzioni in chiesa, spera che tutti capiscano quanto sia difficile per lui dire oggi il contrario.