Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la traduzione italiana di un saggio apparso da pochi giorni in rete, ma che ha già provocato un notevole dibattito. Seraphim Danckaert (nella foto), ricercatore in teologia ortodossa, analizza le recenti reazioni alle proposte di unità amministrativa degli ortodossi in diaspora (un argomento estremamente controverso), notando come negli ultimi documenti pubblicati con una certa ufficialità dalle Chiese autocefale ortodosse si stia andando verso una giustificazione ecclesiologica della pluralità di giurisdizioni sovrapposte. Questo è profondamente diverso dalle precedenti giustificazioni di giurisdizioni multiple per diverse necessità pastorali o liturgiche: potrebbe essere l’insinuazione di una teologia della mancanza di ordine ecclesiale, che non trova riscontro nella tradizione ortodossa.
02/10/2015
Святейший Патриарх об антираскольной и антисектантской деятельности
23 ноября 2014 года в Зале церковных соборов Храма Христа Спасителя в Москве Святейший Патриарх Московский и всея Руси Кирилл возглавил открытие V Всецерковного съезда епархиальных миссионеров. В своем Первосвятительском слове к делегатам съезда Предстоятель Русской Церкви подчеркнул важность антираскольной и антисектантской деятельности.
"В тесной связи с апологетикой находится антисектантская и антираскольная деятельность, которая продолжает оставаться одним из важных направлений миссионерского служения, наряду с защитой традиционных христианских ценностей и образа жизни перед лицом в первую очередь агрессивного секуляризма".
02/10/2015
Un'obiezione cristiana ortodossa al suicidio assistito
Padre Philip LeMasters, parroco di una chiesa ortodossa antiochena in Texas, analizza la pratica del suicidio assistito dal punto di vista del cristiano ortodosso, partendo da una tesi inoppugnabile: i medici che si prestano ad assistere i suicidi abdicano al loro ruolo di perseguire la salute. I cristiani ortodossi, invece, sanno che vivere fedelmente in un mondo di corruzione spesso richiede dolore e lotte di vario genere. Possiamo leggere la traduzione italiana del saggio di padre Philip nella sezione “Etica” dei documenti.
Lo scrittore russo-australiano Martin Kalyniuk, in un saggio riportato sul blog The Soul of the East, aiuta a far capire la differenza tra le mentalità della Russia e dell’Occidente ricordando che i due giocatori attorno a una scacchiera non devono essere necessariamente ignoranti l’uno dell’altro, né necessariamente ostili. Presentiamo la traduzione italiana di questo saggio brillante e sorprendentemente irenico nella sezione “Geopolitica ortodossa dei documenti.
A volte un sito può dare un’impressione di familiarità anche senza volerlo... nell’immagine di copertina del sito, il fedele che sta baciando la croce tenuta dal nostro ex vescovo Nestor è il nostro caro amico Jean-François Mayer.
Padre Aleksij Aedo (nella foto) è un sacerdote ortodosso cileno nella Chiesa ortodossa russa all’Estero, parroco di due comunità missionarie nelle due città più importanti del Cile, Santiago e Concepción. Nella sua intervista a Pravoslavie.ru, che presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti, padre Aleksij parla del suo cammino di conversione, del debito nei confronti dell’indimenticabile vescovo missionario Aleksandr (Mileant), del suo compito di testimonianza universitaria e della strategia missionaria di aprire una porta per il Signore nel cuore della gente secolarizzata, soprattutto dei giovani.
Presentiamo nellla sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti un paio di approfondimenti legati al tema della moschea centrale di Mosca, da poco inaugurata. Dapprima sentiamo il patriarca Kirill, che in una notizia riportata da Interfax-religion e Pravmir invita l’Occidente a prendere esempio dalla Russia per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi musulmani, ricordando un dato taciuto dalla stampa occidentale, che Mosca da sola ha accolto più musulmani di quanto ha fatto finora tutta l’Europa. Passiamo quindi al nostro amico Saker, che analizza i buoni rapporti tra cristiani ortodossi e musulmani in Russia alla luce di una precisa e autentica “scelta di civiltà” fatta dalla Russia di oggi.
L'agenzia di stampa DAN di Donetsk ha annunciato in un comunicato del 25 settembre il primo giorno senza conflitti nella regione, a partire dallo scoppio della guerra a Pasqua del 2014. Questo è anche il primo giorno, a partire dalla firma degli accordi di Minsk, in cui non si sia registrata una sola violazione degli accordi di Minsk da parte dell'esercito ucraino. Per far capire la gravità della situazione, è opportuno ricordare che DAN ha riportato ogni giorno l'elenco delle violazioni del cessate il fuoco, che si aggirano su un numero medio di una trentina al giorno (con picchi di circa una settantina).
28/09/2015
Una critica ortodossa della teoria della "Rapture"
Rapture (termine inglese che si può tradurre sia come 'rapimento' che come 'estasi') indica la teoria secondo alla quale, poco prima dei tempi dell'Anticristo, Dio verrà a 'rapire' tutti gli eletti dalla terra per risparmiare loro le tribolazioni degli ultimi giorni. Questa sarebbe stata destinata a rimanere una teoria del tutto marginale in un contesto marginale del mondo protestante (le Chiese evangeliche dei fratelli), se non fosse stata pubblicizzata nel mondo dai romanzi di fiction religiosa della serie Left Behind (in italiano, Gli esclusi) di Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins, e dagli adattamenti televisivi di questa serie.
Presentiamo nella sezione confronti dei documenti la traduzione italiana di una seria confutazione della dottrina del rapimento, scritta da padre Anthony Coniaris dell’Arcidiocesi greca d’America.
Per chi vive a Torino o la può visitare in questo mese, uno degli eventi speciali offerti dall'edizione 2015 di Torino Spiritualità è una mostra fotografica sul Monte Athos.
Nei locali di palazzo Saluzzo Paesana, fino al 25 di ottobre, saranno in mostra un centinaio di fotografie artistiche della mostra "Athos - i colori della fede" di Stratos Kalafatis.
Il fotografo, che abbiamo avuto modo di conoscere e di apprezzare, ha raccolto un patrimonio di immagini nel corso di oltre 200 giorni in viaggi successivi lungo tutta la penisola athonita, ed è riuscito a intrecciare con monaci, lavoratori e pellegrini una serie di legami di fiducia e di amicizia che si riflettono nelle sue foto.
Questa è un'occasione unica di vedere la vita sull'Athos attraverso brevi lampi e sguardi come raramente sono usciti dal Monte Santo.
Da tempo desideravamo parlare della presenza ortodossa in uno degli stati dell’Europa occidentale più piccoli e periferici, ma non per questo meno ricchi di radici ortodosse. Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti un articolo duplice, composto da una parte storica sulle origini cristiane ortodosse dell’Islanda, e da una breve panoramica sulla presenza ortodossa attuale nel paese.
La nuova moschea centrale di Mosca, ricostruita sul sito della moschea di Meshchanskaja Sloboda risalente al 1904, è stata appena terminata e inaugurata.
Ha una capacita di 10.000 persone, ma nelle più grandi festività, nei dintorni si radunano fino a 100.000 fedeli, e il Consiglio dei mufti della Russia ha avuto il permesso per iniziare l'edificazione di un'altra moschea che possa ospitare fino a 20.000 persone.
In Russia vivono 23 milioni di musulmani di 38 etnie diverse. Nella sola area di Mosca, ci sono almeno 2 milioni di musulmani, o un cittadino su sei.
Ecco un'altra notizia che NON vi daranno in Italia... sarebbe troppo imbarazzante rispondere alle inevitabili domande:
- Perché nessuno in Russia parla di "invasione islamica", anche in aree come quella di Mosca, non storicamente musulmane?
- Perché in Russia non ci si pone il problema della "distruzione delle radici cristiane" per opera della minoranza musulmana?
- Se il principale problema causato da 2 milioni di musulmani a Mosca è quello di non sovraffollare gli spazi attorno alle moschee, com'è che in Italia c'è tanto panico per una popolazione musulmana inferiore ai 2 milioni in tutto il paese?
25/09/2015
La profezia scolpita sul coperchio del sepolcro di san Costantino
Il nostro amico John Sanidopoulos, che ha assunto una fama internazionale nella blogosfera ortodossa attraverso il suo ottimo blog Mystagogy, ha deciso di sviluppare la sua presenza in rete (da lui considerata come una vera e propria opera di ministero missionario ortodosso) in una serie di ben cinque blog “tematici”:
- Mystagogy, il blog originario e un tempo onnicomprensivo, è ora specializzato in argomenti tipicamente spirituali come vite di santi, insegnamenti patristici e così via.
- Honey and Hemlock (“miele e cicuta”, citazione di Plutarco sui prodotti contraddittori degli ateniesi) analizza le antinomie e i paradossi della società in vari settori della filosofia, della scienza, della politica e del mondo delle comunicazioni.
- Bio-Orthodoxy è dedicato ai rapporti tra scienza e teologia; si occupa di temi quali la cosmologia e le teorie sulla creazione e sull’evoluzione.
- Daimonologia si focalizza sui temi del fantastico e del soprannaturale, cercando una risposta cristiana al mondo dell’occulto.
- L’ultimo arrivato tra i blog, Eschatologia, si specializza nei temi relativi alle profezie e al futuro del mondo e dell’umanità.
Proprio da questo ultimo blog, abbiamo tradotto in italiano un articolo riguardante l’oscura profezia che si trovava fino al XV secolo sul sepolcro di san Costantino, decifrata dal santo patriarca Gennadio (Scholarios).
24/09/2015
Il metropolita Damaskinos e la messa al bando dei costumi popolari nei matrimoni e battesimi
Il 17 settembre 2015, il sito GreekReporter.com ha dato la notizia (riportata dal portale Pravoslavie.ru e in diversi siti del mondo ortodosso) di uno dei vescovi della Grecia settentrionale, il metropolita Damaskinos di Didymoteicho, Orestiada e Soufli (nella foto), che ha cercato di vietare una serie di usanze popolari in occasione di matrimoni e battesimi, chiamando tali usanze "anticristiane" e "incomprensibili".
Le condizioni poste dal metropolita sono state elencate in una lista e distribuite alle chiese della diocesi: questa è una prassi perfettamente legittima di ordine ecclesiale, anche se abbiamo numerosi dubbi sulla fondatezza delle obiezioni del metropolita, così come sono state riportate dalla stampa.
Fin dall’inizio del nostro sito parrocchiale, abbiamo sempre tenuto in alta considerazione la memoria di padre Gregorio Cognetti, il nostro primo decano. Siamo dispiaciuti che negli ultimi anni sia stato diffuso in rete così poco dei suoi scritti, spesso molto brillanti. Oggi vogliamo proporvi uno dei primi articoli pubblicati sul bollettino (significativamente intitolato Il ritorno) della parrocchia di san Marco di Efeso a Palermo. In questo scritto breve ma intenso padre Gregorio analizza la comune fallacia logica di ritenere che “tanto basta credere in Dio” per giustificare ogni reale assenza di fede. Presentiamo l’articolo intitolato Un solo Dio: una sola Fede nella sezione "Confronti" dei documenti.