Il nostro confratello, lo ieromonaco Siluan (Jaroslavtsev, nella foto) è stato intervistato da Aleksandra Kalinovskaja per il sito del monastero Sretenskij di Mosca, e l'intervista è ora presente anche in inglese sul portale OrthoChristian.com. La mettiamo a vostra disposizione in russo e in italiano su questo sito. Siamo davvero contenti che prosegua con una nuova generazione la tradizione di fare interviste ai rettori delle chiese del Patriarcato di Mosca per i lettori di lingua russa (una tradizione che aveva iniziato il nostro amico Sergej Mudrov nelle chiese di Genova, Milano e Torino, facendo conoscere alcuni sacerdoti ortodossi italiani a un grande pubblico). Auguriamo al nostro caro padre Siluan molti anni felici di servizio pastorale e di diffusione del Vangelo.

Le voci di molti cristiani ortodossi si sono levate in sostegno a Charlie Kirk (non solo per condannare il suo assassinio, ma per dichiararsi in sintonia con i suoi principi morali), e non stupisce che queste voci vengano da diversi luoghi ed esperienze. Quando poi a parlare in suo sostegno è nientemeno che il metropolita Tikhon (Shevkunov), uno dei più influenti rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, che deve la sua fama proprio a una capillare ricerca dei "santi di tutti i giorni", che incarnano il Vangelo senza neanche un'ombra di approvazione gerarchica, il panorama si fa immensamente interessante. Vi presentiamo in traduzione italiana il discorso di vladyka Tikhon a supporto di Charlie Kirk, e una serie di citazioni di quest'ultimo sui temi della fede.

Vi presentiamo il testo bilingue in italiano e in romeno di un Inno Acatisto che si prega al fine di ottenere il pentimento e la conversione a Cristo (per se stessi o per un'altra persona) prima della morte. Si prega anche per le anime che hanno lasciato questo mondo senza far parte della vera Chiesa di Cristo, e per le persone che sono morte senza pentimento per i peccati, affinché possano essere risparmiate dalle pene infernali. Che colui che per primo ha ricevuto la salvezza ci aiuti a non perdere tempo nei giudizi sul destino eterno degli altri, ma piuttosto a seguire in preghiera il suo esempio.

Un paio di anni fa vi abbiamo raccontato sul nostro sito la curiosa storia dell'incontro con l'Ortodossia del generale Eugène de Beauharnais, figliastro di Napoleone I, e dei suoi discendenti.

Questa storia è stata trasposta oggi in un video di animazione in russo con sottotitoli in inglese: ringraziamo Nicola per avercelo segnalato.

Vi presentiamo una riflessione di padre Lawrence Farley, che vede nelle reazioni all'assassinio di Charlie Kirk (nella foto) un'accelerazione delle polarizzazioni escatologiche tra il bene e il male, al di là di tutte le legittime differenze di opinioni.

Vi presentiamo il resoconto della visita pastorale del metropolita Konstantin del Cairo e del Nord Africa, che ha supervisionato due gruppi di preparazione al battesimo in Kenya, uno a Nairobi (dove sono stati battezzati 40 fedeli tra adulti e bambini), e uno nella contea di Baringo (nella foto), dove 300 catecumeni stanno aspettando il battesimo. Questo ultimo luogo non aveva ricevuto finora un'evangelizzazione ortodossa, e testimonia come l'opera dell'Esarcato d'Africa della Chiesa ortodossa russa stia ormai doppiando in pochi anni lo sforzo pluridecennale del Patriarcato d'Alessandria.

Dopo essere stata oggetto di persecuzioni nell'Ucraina, l'Unione dei giornalisti ortodossi ha iniziato a essere censurata anche in Grecia, che ne ha bloccato il canale YouTube.

La redazione greca dell'Unione denuncia con tristezza e indignazione questa decisione, che definisce "una palese violazione della libertà di parola e un chiaro tentativo di mettere a tacere una voce che difende l'Ortodossia e la verità".

La redazione greca conclude la sua protesta con queste parole: "Dichiariamo fermamente che nessuna pressione, nessuna esclusione e nessuna persecuzione – né in Ucraina né in Grecia – potrà metterci a tacere. La verità non viene messa a tacere. L'Ortodossia non tace. E l'Unione dei giornalisti ortodossi continuerà a essere una fonte di forza, unità e ispirazione per la comunità ortodossa in tutto il mondo".

Il protodiacono della Chiesa ortodossa ucraina ed ex parlamentare Vadim Novinskij (nella foto) è stato condannato in contumacia all'arresto per tradimento di Stato e di incitamento all'odio e all'inimicizia religiosa. Le accuse di "promozione della Chiesa ortodossa russa" risalgono fino al 2014, e la sua colpevolezza sarebbe provata da "approfonditi esami forensi psicologici e linguistici commissionati dall'investigatore".

Padre Vadim si trova fuori dall'Ucraina, ma potrebbe essere soggetto a estradizione e fino a 15 anni di carcere.

Ovviamente, per capire la ragione dell'accanimento del regime ucraino contro il protodiacono di vladyka Onufrij, basta ripercorrere le sue parole nella recente intervista di Tucker Carlson.

Ben Merritt, un pastore associato a Holiday, in Florida, e apologeta protestante noto per il suo canale YouTube Cleave to Antiquity ("Rimani attaccato all'antichità"), ha annunciato la sua intenzione di convertirsi alla Chiesa ortodossa. Merritt ha dato l'annuncio sul podcast Orthodox Ethos con il protopresbitero Peter Heers, delineando diverse ragioni teologiche per la sua conversione, tra cui la sua accettazione della Presenza Reale nell'Eucaristia, la Successione Apostolica e le carenze della Sola Scriptura.

Sul suo canale, Merritt ha anche pubblicato un video in cui spiega la sua decisione di unirsi alla santa Ortodossia.

Il 7 settembre 2025, circa 40.000 fedeli guidati dal patriarca Kirill hanno partecipato a Mosca a una processione della Croce per oltre 6 chilometri, dalla cattedrale di Cristo Salvatore al convento di Novodevichy. È il segno della ripresa di una tradizione di processioni cittadine, interrotta dalla rivoluzione del 1917. Questa processione in particolare, tenutasi in occasione della festa di Tutti i Santi di Mosca, risale al 1525, quando l'Icona della Madre di Dio di Smolensk fu solennemente trasferita dalla cattedrale dell'Annunciazione del Cremlino di Mosca al convento di Novodevichy, con una processione guidata dal granduca Vasilij III e dal metropolita Daniil, che diede inizio a una tradizione annuale protratta per quattro secoli.

Vi presentiamo una testimonianza di un certo valore, che lega la memoria dei fatti più deprecabili della Jugoslavia della seconda guerra mondiale a quanto sta succedendo oggi in Ucraina: un'omelia del metropolita Luka (Kovalenko) di Zaporozh'e e Melitopol' in occasione della festa dei Nuovi Martiri di Jasenovac.

Vi proponiamo un confronto davvero serio, scritto da Augustine Martin dopo che un suo amico sacerdote ortodosso ha lasciato la Chiesa per diventare un maestro zen. Senza preconcetti, ma partendo dalla sua fede di cristiano ortodosso e dopo un periodo di approfondimento dei capisaldi dello Zen, l'autore giunge a una inevitabile e (in tutti i sensi) illuminante conclusione.

Il 6 settembre 2025 si è tenuta a Londra la "Marcia per la Vita", con la partecipazione di oltre 10.000 persone in difesa dei bambini non ancora nati. Erano presenti molti leader cristiani (tra cui vescovi cattolici e anglicani e teologi evangelici), ma anche atei che condividono il rispetto per la vita, parlamentari e attivisti.

Il 13 settembre 2025 si è tenuta nel centro di Londra la marcia "Unite the Kingdom", in cui oltre 110.000 persone hanno protestato contro l'immigrazione di massa e l'islamizzazione della Gran Bretagna. Secondo gli organizzatori, il recente assassinio di Charlie Kirk negli Stati Uniti è un "campanello d'allarme" che ci ricorda che la libertà di parola e il diritto di esprimere apertamente le proprie opinioni sono minacciati su entrambe le sponde dell'Atlantico.

Quando un santo ortodosso viene accusato di ogni possibile nefandezza non perché ci siano effettivi documenti che ne provino vere o presunte colpe, ma solo perché è un simbolo di speranza per un intero paese, occorre essere molto cauti su queste accuse. La nostra esperienza pluridecennale ci ha insegnato che, quando ci troviamo davanti a persone che disprezzano il santo principe Aleksandr Nevskij (nell'icona), ci sono in gioco fattori ben più preoccupanti della mera russofobia. Rivediamo la sua vita, per cercare di capire quale ruolo abbia rappresentato (e continui a rappresentare) questo santo principe di retta fede nella storia dell'Ortodossia.

Il ricordo di Charlie Kirk si sta rivelando insolitamente vivo nel mondo ortodosso. Oggi vi presentiamo una testimonianza biografica messa insieme dalla redazione tedesca dell'Unione dei giornalisti ortodossi.