Uno dei caratteri della vera Chiesa – che, dopo tutto, è l’arca della salvezza – è di avere in sé un posto per tutti, anche per gli scismatici che vogliono fare ritorno alla Chiesa pur mantenendo le loro simpatie politiche. Padre Nikolaj Danilevich (nella foto) ci offre una prospettiva di come gli scismatici ucraini, se il loro desiderio è veramente un’Ucraina a misura d’Occidente, possono perseguire quello scopo nella Chiesa canonica, senza creare false chiese dividendo i fedeli.
27/02/2021
Direi a Bartolomeo: presto lei guarderà Dio negli occhi, cosa gli dirà?
Vi presentiamo una testimonianza di prim’ordine, da parte della presbitera Uljana Taborovets (nella foto) del villaggio di Berest'e, regione di Rovno, che in qualità di vittima di sequestri e persecuzioni ha partecipato al recente congresso alla Lavra delle Grotte di Kiev.
26/02/2021
Solidarietà con le vittime delle persecuzioni ucraine
Quelli che vedete in questa fotografia sono i partecipanti al recente congresso tenuto alla Lavra delle Grotte di Kiev.
La particolarità di queste persone che si stringono attorno al loro pastore, il metropolita Onufrij, è che tutti, chierici e laici, sono rappresentanti di circa una quarantina di parrocchie che sono state oggetto di numerose persecuzioni, perdendo locali di culto, case parrocchiali, arredi sacri, icone e reliquie e tanto altro, per non parlare dei danni e delle minacce alle persone e alle famiglie. Vogliamo essere vicini a tutti loro, dedicando loro le nostre preghiere.
Quest’estate il patriarca Bartolomeo vuole andare a Kiev a offrire il suo sostegno ai persecutori: noi ci limitiamo a invitarvi a dare il vostro sostegno ai perseguitati.
Padre Ioannis Fortomas è davvero un dono dal cielo per l’Ortodossia russa. Come figlio della Chiesa greca che ha avuto il coraggio di ribellarsi alle ingiustizie del Fanar, nessuno può accusarlo di avere capito male il senso spirituale del suo popolo. Anzi, sono proprio le persone come lui a poter far capire a tutti gli ortodossi la vera profondità del messaggio dell’Ortodossia greca, che oggi il Patriarcato di Costantinopoli sta travisando per fini meschini. Oggi vi presentiamo in traduzione italiana una sua introduzione al tema dell’ellenismo, a cui seguiranno altri approfondimenti, sui quali speriamo di rimanere sintonizzati.
Mentre la crisi ucraina continua a portare dolore da gli ortodossi in Uncraina e altrove, vi presentiamo due dichiarazioni che aiutano a riprendere coraggio. Il metropolita Isaias di Tamassos (nella foto) afferma in un’intervista che se ci sono influenze indebite sulla Chiesa di Cipro, queste non vengono certo dalla Chiesa russa; il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina, ricevendo in un congresso alla Lavra delle Grotte i rappresentanti delle comunità perseguitate da sequestri e intimidazioni, ha ricordato loro che la loro resistenza è la prova della loro fedeltà a Dio e alla Chiesa.
23/02/2021
Lo spettro della terza unione con i cattolici non è più uno spettro
Eccovi in traduzione italiana l’analisi di Kirill Aleksandrov su un tema che per tanti anni è stato visto come pura utopia, ma che con l’approssimarsi dell’anno 2025 (e del centenario del primo Concilio di Nicea) rischia di far naufragare il dialogo tra ortodossi e cattolici sugli scogli delle pretese fanariote.
22/02/2021
"Smettetela di provocarci!" – Costantinopoli impone alla Chiesa cecoslovacca di rinunciare all'autocefalia data nel 1951 da Mosca
È veramente triste vedere come le pretese di primato “senza eguali” di Costantinopoli si siano ormai ridotte al livello del bullismo da strada. Se questa affermazione può sembrarvi esagerata, e se non vi sentite deboli di stomaco, leggete il testo della recente lettera del patriarca Bartolomeo all’arcivescovo Mikhail di Praga (nella foto), che vi presentiamo in traduzione italiana assieme ad alcune opportune note di spiegazione.
21/02/2021
Perché 'Orthodox England' e perché la Chiesa fuori dalla Russia?
Osserviamo in traduzione italiana le risposte di padre Andrew Phillips ad alcune domande sulle sue scelte di fede e di attività sul web, oltre che sulla specificità della ROCOR nello sviluppo della Chiesa ortodossa nel mondo.
20/02/2021
5 importanti scoperte bibliche di archeologi contemporanei
Vi presentiamo una breve rassegna di Oleg Karpenko, della rivista Foma, e di Sergej Kovach, insegnante dell'Accademia teologica di Kiev. Le recenti scoperte archeologiche che confermano le narrazioni della Bibbia ci aiutano a reintegrare i racconti delle Sacre Scritture nella storia del mondo e nei nostri punti di riferimento personali.
19/02/2021
Il metropolita Porfirije di Zagabria eletto nuovo patriarca della Chiesa serba
Giovedì 18 febbraio il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa serba ha eletto come proprio quarantesiesimo patriarca il cinquantanovenne metropolita Porfirije (al secolo Prvoslav Perić, nella foto) di Zagabria e Lubiana, già igumeno del monastero di Kovilj presso Novi Sad, vescovo titolare di Jegar (Eger, in Ungheria) e vicario dell'eparchia di Bačka.
Molti anni al nuovo patriarca!
19/02/2021
I falsi pastori e il Vangelo: si possono raccogliere fichi dai rovi?
Vi presentiamo in traduzione italiana un’altra analisi di Kirill Aleksandrov, ricca di diversi dati sui protagonisti dello scisma ucraino, che mostra quanto siano vane le speranze di tutti quanti ancora aspettano qualche buon risultato dal piano ucraino dei fanarioti.
18/02/2021
l'Unione degli avvocati ortodossi è stata fondata per proteggere la Chiesa ucraina perseguitata
Dopo l'Unione dei giornalisti ortodossi, che in questi anni ha fatto tanto per informare sulla crisi ucraina da parte della Chiesa canonica perseguitata, è nata anche un’unione di legali, che si batterà per proteggere i diritti di comunità, chierici e fedeli che hanno sofferto i soprusi da parte dei briganti sostenuti da Costantinopoli. Vi presentiamo la notizia in traduzione italiana, sperando che anche questo gruppo possa contribuire a ripristinare la verità e la giustizia per gli ucraini ortodossi.
18/02/2021
L'ordinazione non canonica di un diacono georgiano da parte del patriarca Bartolomeo danneggia i rapporti con la Chiesa georgiana
Attraverso l’ordinazione (nella foto) di un diacono della Chiesa georgiana privo di lettere dimissoriali (una violazione di prim’ordine del dritto canonico), il patriarca Bartolomeo continua la normale linea della logica fanariota: i canoni non sono più le norme che regolano la convivenza dei cristiani ortodossi, ma sono ciò che il Trono ecumenico vuole che sia, a seconda delle sue convenienze. E a farne le spese non solo le singole Chiese locali (come in questo caso la Chiesa georgiana), ma tutta la Chiesa ortodossa nel suo insieme.
17/02/2021
In che modo il suo “difensore in prima linea” protegge l’Ortodossia?
Vi presentiamo in traduzione italiana l’analisi di Konstantin Shemljuk sulle ultime affermazioni dell’arcivescovo Elpidophoros (Lambriniadis, nella foto). L’autore della tanto discussa tesi del “primo senza eguali” è giunto a definire il suo patriarca “difensore in prima linea dell’Ortodossia”: Shemljuk valuta ogni possibilità di questa “difesa”, per lasciarci convinti che l’Ortodossia non ha oggi bisogno di alcun nemico particolare, vista l’entità del danno che le infliggono i “difensori” come il patriarca Bartolomeo e i suoi seguaci.
Il giorno della festa del Santo Incontro, abbiamo avuto il piacere di avere la visita di un gruppo dei fedeli armeni di Torino, accompagnati da padre Tirayr Hakobyan, parroco della chiesa dei santi 40 martiri di Sebaste a Milano.
Ormai la comunità armena di Torino si è sviluppata abbastanza per avere una propria vita di culto, e la nostra parrocchia offre volentieri tutto il supporto possibile per far nascere una chiesa armena a Torino. Per noi è solo un modo di applicare l’insegnamento del nostro Signore sull’ospitalità cristiana, ma speriamo anche di realizzare i sogni dei ponti fra Torino e l’Armenia, coltivati da molti nostri concittadini nell’ultimo secolo (il più illustre di questi è sicuramente il dottor Nishan Der Stepanian, ancor oggi noto ai torinesi per aver insegnato loro la lavorazione dello yogurt, e che dal 1915 al 1918 pubblicò a Torino il periodico Armenia, intermente in italiano, che servì a sensibilizzare il popolo italiano al genocidio degli armeni).
In attesa di incontrare spesso a Torino padre Tirayr, vi invitiamo a conoscerlo attraverso questa intervista da lui rilasciata nello scorso mese di ottobre presso la chiesa armena di Milano.