Il metropolita Hilarion (Kapral, nella foto), primo ierarca della ROCOR, ha espresso la sua posizione sulla crisi ecclesiale ucraina: una netta condanna del capo del Fanar e della sua cerchia (per i quali comunque la ROCOR continua a pregare il Signore, affinché doni loro ragione, illuminazione e misericordia) e una rinnovata fiducia all’unica Chiesa ortodossa canonica in Ucraina, terra ancestrale dello stesso metropolita Hilarion.
30/05/2021
La visita del capo del Fanar è come un arrivo del papa dopo l'Unia di Brest
L'arciprete Nikolaj Danilevich (nella foto) offre un interessante paragone storico al viaggio del patriarca Bartolomeo a Kiev programmato per agosto: ci chiede di immaginare cosa sarebbe stato un viaggio papale nelle terre ortodosse bielorusse e ucraine due anni dopo la nascita dell’uniatismo, o un viaggio di Lutero a Roma due anni dopo la nascita del protestantesimo.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera aperta dal Direttivo di Testimonianza Ortodossa, di cui sosteniamo pienamente le ragioni.
Lettera aperta a Sua Eminenza il Metropolita d’Italia Polycarpo
Cristo è Risorto!
Eminenza Reverendissima, con profondo dolore ci rivolgiamo oggi a Lei.
Abbiamo ascoltato e letto con grande sconforto la Sua intervista all’Osservatore Romano, dopo la Sua visita in Vaticano, ove ha definito il capo dello Stato Vaticano, Bergoglio, suo padre, suo primate e suo patriarca. Le Sue parole ci hanno profondamente addolorati, stupiti e amareggiati. Tutti noi siamo per un dialogo onesto che miri alla Verità e alla pienezza della fede. Tutti noi desideriamo il ritorno degli eterodossi all'Ortodossia e all'unità della fede.
La Chiesa, come Lei ha giustamente detto, non è una istituzione di questo mondo, ma è il Corpo mistico divino e umano di Cristo; di conseguenza la piena unità non può essere di tipo amministrativo-istituzionale ma deve avvenire attraverso un processo di pentimento e di conversione alla pienezza della fede di coloro che se ne sono allontanati. Umilmente crediamo che non può esserci unità con uno stato – lo stato Vaticano – con coloro che invece di ritornare alla fede apostolica vanno spediti verso il protestantesimo. Un’unità di tipo amministrativo-istituzionale come si è tentato di fare in passato è destinata al fallimento.
Eminenza, con rammarico, la nostra coscienza ci obbliga a dissociarci dalle Sue dichiarazioni.
Preghiamo che il Cristo Risorto dai morti preservi e custodisca la Sua Chiesa.
Testimonianza Ortodossa
Il Direttivo dell’Associazione all’unanimità
PS. Ci teniamo a sottolineare che né da parte nostra né – come siamo sicuri – da parte dell’associazione esiste del malanimo personale nei confronti del metropolita, a cui ci lega un’amicizia pluridecennale e nei confronti del quale non abbiamo mai avuto risentimenti. Qui tuttavia si sono toccate le corde ben più sensibili della nostra fede, per la quale non deve stupirci di vedere i fratelli levarsi gli uni contro gli altri (cfr Lc 12:49-53).
29/05/2021
Ricordate in Grecia le parole di un defunto teologo sulla politica del Fanar negli anni '80
L’avvocato e teologo Athanasios Sakarellos (nella foto), defunto nel febbraio 2021, è stato un discepolo e collaboratore di padre Ioannis Romanides, accanto a figure di spicco come padre Gheorghios Metallinos e il metropolita Hierotheos Vlachos. Negli ultimi giorni sono stati ricordati i suoi scritti di 40 anni fa, in cui prevedeva la degenerazione del mondo fanariota, e che ricordiamo in un breve saggio.
28/05/2021
Il conflitto arabo-israeliano e le profezie sul "terzo tempio"
Il nuovo inizio di un conflitto a Gerusalemme riporta alla luce una tensione apocalittica nel mondo cristiano, in cui la venuta dell’Anticristo è collegata alla ricostruzione del tempio di Gerusalemme, un evento che sembra farsi sempre più realistico. Ma è proprio alle liti tra ebrei e musulmani a Gerusalemme che i cristiani dovrebbero guardare nelle loro attese escatologiche, oppure ci sono altre possibilità? Scopriamolo nel saggio di Andrej Vlasov che fa il punto su questo controverso tema.
Padre Tirayr Hakobyan (nella foto) torna presso la nostra parrocchia a presiedere la Divina Liturgia armena al mattino di sabato 29 maggio. Lo accogliamo con molta gioia, e seguiamo con piacere lo sviluppo della comunità della Chiesa apostolica armena a Torino.
26/05/2021
L'abate della Lavra di Pochaev denuncia la menzogna nazionalista dello scismatico Dumenko
Ennesima bugia degli scismatici ucraini, ennesima necessità da parte nostra di unirci alla difesa della verità: di fronte alla dichiarazione di Dumenko che nella Lavra di Pochaev i monaci non sarebbero ucraini, ma in gran parte importati da altrove, risponde il metropolita Pavel (Moroz), abate della Lavra di Pochaev, ricordando che tutti i 150 monaci di Pochaev sono ucraini.
25/05/2021
Per me, l'Ortodossia è l'esperienza del mistero divino in questo mondo
Vi presentiamo in traduzione italiana le due parti dell’intervista di Vladimir Basenkov al sacerdote ortodosso olandese Hildo Bos, che ci apre gli occhi sulla storia e sulle condizioni dell’Ortodossia nei Paesi Bassi.
Vi presentiamo un’analisi di Konstantin Shemljuk sulle recenti domande di un’igumeno greco, l'archimandrita Maximos (Karavas) all’episcopato ortodosso. In un coerente stile patristico, con candore ma assieme con rigore, padre Maximos mette il dito nella piaga degli atteggiamenti discutibili dei vescovi contemporanei, soprattutto sulla coerenza tra aperture ecumeniche e spirito patristico, e sulla difesa della tradizione rispetto alle imposizioni dovute alla pandemia.
22/05/2021
Patriarca di Serbia: non abbiamo scelto la "parte" di Mosca o del Fanar
Vi presentiamo un riassunto delle affermazioni del patriarca Porfirije, desideroso di far capire che il sostegno della Chiesa serba al metropolita Onufrij e alla Chiesa ortodossa ucraina non è dettato da prese di partito ecclesiastico, ma dal rigoroso rispetto dei canoni e dell’ecclesiologia ortodossa.
21/05/2021
La Chiesa ortodossa russa non avanza pretese di leadership nell'Ortodossia mondiale
Il metropolita Ilarion (Alfeev, nella foto) di Volokolamsk ci offre una confutazione delle idee esposte dal patriarca Bartolomeo nella sua ultima intervista, confutando anche alcune delle sfacciate menzogne da questi espresse: per esempio, parlare dell’autocefalia della Chiesa ortodossa in America “non riconosciuta da nessuno” proprio a un canale TV della Georgia, la cui Chiesa riconosce tale autocefalia!
20/05/2021
Eletto il nuovo vescovo ausiliare della Diocesi del Sud della OCA
L'archimandrita Gerasim (Eliel, al centro nella foto) è stato eletto all’episcopato della Chiesa Ortodossa in America alla sessione del Santo Sinodo di martedì 18 maggio 2021. La vita di padre Gerasim è stata documentata in un lungo articolo biografico, presente sul nostro sito già dal 2013, e che vi preghiamo di rileggere con attenzione. Nel fare i nostri migliori auguri a padre Gerasim, concludiamo dicendo che la sua elezione a vescovo era un gesto che aspettavamo da fin troppo tempo, e forse il minimo riconoscimento dovuto a uno dei convertiti occidentali che, in 40 anni di vita nell’Ortodossia, ha dato uno dei maggiori contributi personali alla crescita della Chiesa.
Per molti anni, presule! Unto many years, Master!
19/05/2021
La coscienza canonica del Fanar sta subendo un degrado
Quando qualcuno si serve di menzogne per tirarsi fuori da una situazione conflittuale, e poi è obbligato, per salvare la faccia, a continuare a credere alle menzogne che ha asserito, allora si può parlare senza dubbio di un degrado della coscienza. È un pericolo contro cui mette in guardia l’arciprete Andrej Novikov (nella foto), di cui presentiamo una breve analisi di come le interpretazioni distorte dei privilegi di Costantinopoli stanno spingendo sempre di più il Fanar in una spirale autodistruttiva del proprio stesso ruolo.
Ringraziamo il monaco Massimo (Fabris) per la sua recente intervista al vescovo Andrej (Ćilerdžić), ordinario per le parrocchie ortodosse serbe in Italia. Le domande al vescovo riguardano le reazioni ecclesiali al coronavirus e il legame tra salute e salvezza. Ci fa piacere sentire che il vescovo Andrej, di famiglia serbo-tedesca, parla un buon italiano, sebbene non risieda nel nostro paese, e gli auguriamo molti anni di serena guida pastorale.