Vi presentiamo una notizia che parla di una delle più autentiche priorità dell’Ortodossia in tutti i paesi dell’Europa occidentale, una priorità che dovremmo prendere estremamente sul serio in un paese tanto ricco di santi ortodossi dimenticati come l’Italia.
20/07/2021
Il patriarca di Costantinopoli ha condotto il dialogo ortodosso-cattolico a un punto morto
Ascoltiamo da una recente intervista ciò che il metropolita Iliarion (Alfeev) di Volokolamsk ha da dire sulla débacle del dialogo tra ortodossi e cattolici, un dramma causato in gran parte dalle pretese per nulla ortodosse di Bartolomeo di Costantinopoli.
Il 15 luglio 2021, un congresso sul monachesimo si è tenuto presso la Chiesa della Dormizione della Lavra di Pochaev.
I partecipanti, circa 300, erano gli igumeni e le igumene di tutte le comunità monastiche della Chiesa ucraina.
Ragioni di spazio lasciano capire perché non siano stati invitati tutti i monaci e le monache, e perché il congresso sia stato tenuto nella chiesa della Dormizione (la più grande della Lavra), invece che nella chiesa della Trinità (quella edificata nello stile russo del nord) in cui si tengono di solito gli incontri di tipo congressuale.
Non vogliamo offrire altri commenti, e lasciamo che siano le foto del congresso a parlare da sole.
Il 15 luglio 2021 si è addormentato nel Signore Pëtr Mamonov, indimenticabile protagonista del film "L'isola" (Ostrov) del 2006, uno dei più efficaci mezzi di propagazione dell'Ortodossia negli ultimi decenni. Vi presentiamo un suo necrologio nella sezione "testimoni dell'Ortodossia".
17/07/2021
Sociologia buffa, o perché nonostante il crescente sostegno per la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" non c'è nessuno alle preghiere
Vi presentiamo un’ottima analisi di Kirill Aleksandrov sul fenomeno della mancata corrispondenza tra le statistiche ufficiali della religione in Ucraina e la più prosaica realtà delle cose. Richiamiamo la vostra attenzione sulle conclusioni del testo, che notano come la simpatia per gli scismatici ucraini sia viva tra le persone che non hanno alcun interesse spirituale, ma che sostengono il progetto fanariota solo perché questo si accorda con gli attuali progetti politici.
16/07/2021
Se bandite i nostri cappellani, non reclutate i nostri fedeli nell'esercito
Un altro esempio di doppi standard che continua a fare dell’Ucraina un baluardo dell’ipocrisia è il divieto dei cappellani militari appartenenti alla Chiesa ortodossa ucraina (mentre invece sono ammessi per qualsiasi altra presenza religiosa nel paese). Il portavoce della Chiesa, l’arciprete Nikolaj Danilevich, propone una sfida di buon senso, chiedendo al suo paese di smettere anche di arruolare i membri di quella Chiesa di cui non riconosce un diritto all’assistenza pastorale ai militari.
15/07/2021
Più il Fanar si eleva, più si approfondisce lo scisma nell'Ortodossia
Riportiamo la notizia di alcuni commenti del metropolita Ilarion di Volokolamsk, che nota l’approfondimento della spaccatura nel mondo ortodosso man mano che crescono le pretese del patriarca Bartolomeo a un ruolo finora sconosciuto nella Chiesa ortodossa.
14/07/2021
Il capo della Chiesa di Cipro minaccia i vescovi che non hanno riconosciuto la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Dopo l’inizio delle persecuzioni in Grecia contro i vescovi che non sono d’accordo a riconoscere gli scismatici ucraini, non potevano tardare anche le persecuzioni a Cipro, per ora ridotte a minacce da parte dell'arcivescovo Chrysostomos (nella foto). La cosa più triste è che questi conflitti interni, con buona pace della sinodalità e dell’ecclesiologia ortodossa, sono ridotti a diatribe sull’uso del potere assoluto da parte di un primate.
Sergej Dumenko (nella foto) è uno di quei personaggi che non riuscirebbero a riconoscere la verità neppure se questa li investisse per la strada. La sua ultima dichiarazione, che cinque Chiese ortodosse locali avrebbero già riconosciuto la sua struttura, è uno schiaffo al buon senso, ed Elena Konstantinova, dell'Unione dei giornalisti ortodossi, si è data pazientemente da fare a rifargli i conti in tasca, certo non nella speranza di far dire la verità a Dumenko né ai suoi burattinai, ma per aiutare chi è colpito dalla marea di menzogne a riacquistare un terreno solido di dati fattuali e di affermazioni veritiere su cui potersi basare.
12/07/2021
Il sostegno alla visita del patriarca Bartolomeo in Ucraina è assurdo
Gli schiaffi alla realtà continuano senza sosta nel panorama ecclesiastico ucraino: adesso, secondo l'Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev, il 49% dei fedeli della Chiesa ortodossa ucraina sarebbe favorevole alla visita in Ucraina del patriarca Bartolomeo (per intenderci, quello che legittima le mani dei picchiatori che sequestrano le chiese e malmenano i fedeli). Leggiamo la risposta del metropolita Antonij (Pakanich, nella foto), che in qualità di cancelliere della Chiesa ortodossa ucraina qualche cosa deve pur dire, anche nel contesto surreale in cui si è costretti a commentare tali bufale.
L'arciprete Igor' Prekup, uno dei più attenti analisti della situazione dell’Ortodossia in Estonia (di cui vi abbiamo presentato un articolo nel 2016), ci offre oggi un altro documento, nel quale analizza le più recenti contraddizioni in cui cade il metropolita Stephanos (Charalambidis, nella foto), capo della struttura creata nel 1996 da Costantinopoli in Estonia, che è stata la "prova sul campo" della prevaricazione in seguito avviata in Ucraina a partire dal 2018. Chi sa poco di Ortodossia (inclusa, ammettiamolo, la quasi totalità dei cristiani occidentali) non riesce a districarsi dalla rete di mezze verità e di mistificazioni storiche e teologiche di cui i fanarioti dimostrano di essere veri maestri.
Il nostro confratello Claude Lopez-Ginisty, presentando la versione francese dell'articolo di padre Igor' nel blog Orthodoxologie, ha sintetizzato perfettamente l'attitudine del metropolita Stephanos con una frase di Rabindranath Tagore: È facile essere schietti quando non si dice tutta la verità!
10/07/2021
Chiesa ortodossa romena in legno in costruzione negli USA
A Long Valley, nello stato del New Jersey, si sta costruendo una chiesa ortodossa romena, edificata nello stile delle chiese in legno del distretto di Maramureș.
Cliccate sulla foto qui sopra per vedere lo stato attuale dell'avanzamento dei lavori.
Osservare questa costruzione sarà interessante sia per chi abita nei pressi di Torino, dove ormai da anni è stata costruita ed è visitabile una chiesa simile, sia per tutti quelli che vorranno osservare da vicino, sul sito della chiesa in construzione, come appaiono queste chiese in legno dalla struttura davvero singolare.
Vi presentiamo una preziosa intervista in due parti a un uomo di scienza e di fede (e pure di letteratura, un’aggiunta che non guasta), l'arciprete Georgij Zavershinskij (nella foto), decano per la Scozia, l'Irlanda del Nord e l'Isola di Man della diocesi di Sourozh. Fisico nucleare, imprenditore, in seguito teologo, sacerdote missionario, preside di scuola e scrittore, padre Georgij ha certamente molte cose da insegnare a ciascuno di noi.
08/07/2021
Nella Chiesa di Grecia sono state formulate accuse contro i vescovi che non hanno riconosciuto la "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"
Come i nostri “ottimisti ben informati” avevano temuto, siamo giunti all’inizio delle persecuzioni interne nell’episcopato della Chiesa ortodossa di Grecia: due dei metropoliti più opposti al riconoscimento degli scismatici ucraini, Kosmas di Etolia e Seraphim di Kythira, sono ora sotto processo da parte del loro Sinodo per la loro posizione teologica e per le loro decisioni riguardanti la pandemia (che ovviamente non c’entrano un tubo con le posizioni teologiche, ma il Covid serve come comodo argomento di depistaggio per sviare l’attenzione dal vero punto cruciale). Leggiamo la notizia e ricordiamo che il tempo della separazione tra pecore e capri nella questione del papismo orientale si sta avvicinando.
07/07/2021
Allora, cosa ha detto veramente sua Beatitudine Vladimir?
Di fronte ai reiterati tentativi di presentare il defunto metropolita Vladimir (Sabodan) di Kiev come un sostenitore degli scismatici, dell’autocefalismo e del nazionalismo ucraino, Andrej Vlasov ci offre un’analisi che ne rivela il vero pensiero attraverso un suo importante documento presentato nel 2008 a una premiazione accademica a Varsavia, e ripubblicato nel 2009 nel calendario della Chiesa ortodossa ucraina.