Per tutti quelli delle nostre parrocchie che non hanno potuto partecipare al funerale della nostra cara sorella Tatjana, presentiamo in una nuova galleria fotografica alcuni momenti della funzione del nostro commiato da lei. Siamo rimasti stupiti nel vedere che, pure in un gruppo ridotto a causa di orari lavorativi e di altre incombenze, rappresentavamo tutta una serie di paesi: Italia, ex-Jugoslavia, Albania, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldova, Ucraina, Russia... un piccolo miracolo simile a quelli che Tatjana ha spesso compiuto nella sua vita, mettendo insieme i cristiani di tutti i paesi.
31/10/2016
La Chiesa ortodossa romena fonda una metropolia in America
Alla riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena venerdì 28 ottobre, presso la sala sinodale della residenza patriarcale a Bucarest, sono state prese decisioni significative per gli ortodossi romeni in Nord America.
1) È stata fondata una diocesi ortodossa romena in Canada.
2) È stata fondata una metropolia ortodossa romena per il continente americano, composta dall’esistente arcidiocesi degli Stati Uniti, e dalla diocesi appena fondata in Canada.
3) Il Santo Sinodo ha proceduto all’elezione, come vescovo della nuova diocesi in Canada, di sua Grazia Ioan Casian (Tunaru) di Vicina, vescovo vicario per il continente americano.
4) Il Santo Sinodo ha approvato di eleggere, come nuovo metropolita delle Americhe, sua Eminenza Nicolae (Condrea), già a capo della precedente arcidiocesi di America e Canada. L’investitura ha avuto luogo domenica 30 ottobre, dopo la Divina Liturgia alla cattedrale patriarcale di Bucarest, per mano di sua Beatitudine il patriarca Daniel.
Queste decisioni (con i tempi molto rapidi delle loro attuazioni) confermano un desiderio della Chiesa ortodossa romena di compattare la propria diaspora nel mondo con un elevato livello di ufficialità, e d’altra parte segnano la fine del sogno di una Chiesa autocefala multipolare in Occidente. In particolare la Chiesa Ortodossa in America, la cui diocesi romena è la più attiva e organizzata delle proprie componenti, vedrà tale diocesi sempre più divisa dalle spinte per il ricongiungimento con la nuova metropolia.
I fedeli della nostra parrocchia e della parrocchia greco-ortodossa di Torino si riuniranno per il servizio funebre di Tatjana Mrkić (26/5/1966 - 22/10/2016) lunedì 31 ottobre alle ore 11, nella cappella dell'ospedale Mauriziano (potete trovare la cappella su questa mappa, presso il reparto contrassegnato con il numero 11). Chiunque ha conosciuto e ha voluto bene a Tatiana - e ci siamo resi conto in questi giorni che sono molti di più di quanti immaginavamo - è il benvenuto a partecipare assieme a noi alla funzione.
In seguito, il corpo di Tatjana sarà portato a Belgrado, dove riposerà accanto alle tombe dei suoi genitori.
Padre Andrew Phillips non è nuovo alle previsioni di una degenerazione del progetto neocon chiamato “nuovo ordine mondiale” (definizione di un certo eufemismo, perché finora ha prodotto più disordine che altro). Aveva già scritto un saggio su queste linee, che noi avevamo tradotto all’inizio del 2015. Ora ci offre ancora una serie di considerazioni focalizzate sulla situazione mondiale dell’Occidente, e sulla speranza di rinascita di un Impero cristiano in Russia, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
29/10/2016
Un matrimonio registrato in una chiesa russa per la prima volta dopo la rivoluzione
Presentiamo in russo e in italiano una notizia che potrebbe sembrare poca cosa, e di fatto sembra così banale agli occhi di chi vive in questo paese (la diretta trascrizione civile di un matrimonio fatto in una chiesa, che avviene così di routine in Italia per i matrimoni cattolici e per molti matrimoni religiosi – incluso un certo numero di matrimoni ortodossi – con un determinato grado di riconoscimento statale). In Russia, invece, si tratta di una notizia epocale: dopo ben 99 anni, è il primo matrimonio fatto in chiesa a ricevere un riconoscimento statale automatico.
La notizia è importante sotto altri due aspetti:
- In primo luogo, ci ricorda che nella Federazione Russa post-comunista la Chiesa ortodossa e lo stato sono ben lungi dall’essere fusi e irrimediabilmente compromessi l’una con l’altro (quasi come se la Chiesa fosse ridotta a un mero dipartimento statale). Sono invece ben indipendenti l’una dall’altro, e cercano con un certo sforzo (si chiama “sinfonia”, e la troviamo fin dai tempi dell’antico Impero Romano cristiano) di venirsi incontro per il bene dei loro membri, rispettivamente fedeli e cittadini. Siamo certi che i professori da poltrona della separazione tra Chiesa e stato non saranno minimamente mossi dalla realtà delle cose e continueranno la loro propaganda del perché la Chiesa russa è asservita allo stato... ma per lo meno, noi avremo una ragione in più per non credere alla loro propaganda.
- Per la prima volta in 99 anni un matrimonio fatto in chiesa precede la registrazione del matrimonio in comune. Questo dovrebbe far capire a certi sposi passati e presenti perché nella Chiesa ortodossa russa c’è stata finora una grande insistenza per celebrare in chiesa solo matrimoni che avessero una precedente registrazione statale. A giudicare dal singolo caso contrario appena avvenuto, non prevediamo nell’immediato una vasta inversione di tendenza, e invitiamo pertanto quelle coppie che per qualsiasi ragione (seria o meno seria) vogliono un matrimonio “solo religioso” a munirsi di santa pazienza e a non pretendere che la Chiesa locale più vasta del mondo cambi dall’oggi al domani la sua politica riguardo a qualcosa di così importante per la vita sociale come i matrimoni.
Alcuni giorni fa ha avuto luogo a Mosca presso la casa dei giornalisti un incontro con fior di esperti ecclesiastici e laici sul tema della Chiesa ortodossa russa e del movimento ecumenico, con un’analisi dei dati e delle tendenze future. La cosa interessante è che l’incontro si è tenuto in una prospettiva rigorosamente ANTI-ecumenista, sfatando il mito che il dialogo ecumenico degli ultimi cento anni sia l’unica via percorribile per la riunione dei cristiani, e che l’anti-ecumenismo sia limitato a pochi gruppi scismatici o a singoli esaltati.
Eccovi una notizia che qui in Italia non vi daranno i media di regime, tutti impegnati a raccontare razionamenti di pane in Russia, e ad alimentare la fobia bellica pre-elettorale.
In Ucraina, dopo due anni e mezzo di “civiltà europea”, stiamo assistendo all’accumulo e alla vendita di alimentari scaduti, mentre la giunta sospende sino a fine anno il calmiere dei prezzi sui beni alimentari di prima necessità.
26/10/2016
La civiltà cristiana contro la civiltà occidentale
Una coscienza geopolitica implica una comprensione delle civiltà umane e dei loro scontri. Padre Andrew Phillips, basandosi sugli studi dello storico inglese Arnold Toynbee, in un saggio di cui presentiamo la traduzione italiana ci ricorda come la civiltà cristiana sia qualcosa di molto diverso dalla civiltà occidentale, anzi come queste due civiltà siano fondamentalmente in conflitto l’una con l’altra.
Ecco alcune domande che forse non ci siamo mai chiesti: come viene preparato il santo crisma nella Chiesa ortodossa russa? Quali sono i suoi ingredienti? Come vengono cercati e riforniti? Quando e dove si prepara e si consacra il miro? Dove si conserva il miro più antico della Chiesa? A queste domande e a molte altre risponde l’articolo della rivista Foma, di cui vi presentiamo la versione russa e la traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
Nelle prime ore del mattino del 22 ottobre, ci ha lasciati Tatjana Mrkić, una fedele molto cara tra le nostre parrocchiane.
Dopo gli anni in cui aveva studiato restauro artistico a Firenze (dove aveva frequentato la parrocchia ortodossa russa), Tatjana è venuta a vivere a Torino, e ha alternato il suo tempo frequentando la nostra chiesa e la parrocchia greco-ortodossa di san Giovanni Battista. Ha incarnato per noi il meglio dell’anima serba, dimostrando di sapersi sentire a suo agio con i fratelli e le sorelle di fede di ogni paese e cultura, e pur rimanendo rigorosamente cristiana ortodossa (come solo i serbi sanno essere), ha dimostrato un grande spirito di attenzione e di carità verso tanti cristiani non ortodossi.
Che Dio le doni la pace, il riposo e una gloriosa risurrezione.
La pagina Facebook della nostra parrocchia ha dato l’annuncio della visita alla Lavra delle Grotte di Kiev dello schiarchimandrita Gabriel (Bunge), evidenziando un importante commento fatto nel corso di questa visita, a proposito del dialogo con la Chiesa cattolica romana. Per chi è interessato ad approfondire l’argomento, presentiamo il testo russo e la traduzione italiana della notizia relativa alla visita di padre Gabriel a Kiev.
23/10/2016
Il regime ucraino decide che un'altra Chernobyl' è meglio dell'aiuto nucleare russo
L'Ucraina sta prendendo in considerazione la possibilità di utilizzare combustibile nucleare della società statunitense Westinghouse nel 40 per cento delle unità delle sue centrali nucleari, ha detto il ministro del settore energetico e carbonifero dell'Ucraina.
"Attualmente stiamo considerando un programma in base al quale il 40 per cento delle unità nucleari dell'Ucraina funzioni con il combustibile nucleare Westinghouse", ha detto Igor Nasalik alla Rada Suprema dell'Ucraina.
Nel mese di agosto, il Vice Primo Ministro dell'Ucraina Volodymyr Kistion, in un'intervista al giornale Voice of Ukraine, ha detto che la Russia stava fornendo l'85 per cento del combustibile per le centrali nucleari ucraine, mentre il restante 15 per cento era fornito dalla società americana Westinghouse.
Nel 2014, Westinghouse ha accettato di fornire combustibile nucleare per diverse unità delle centrali nucleari ucraine fino al 2020. Questo è stato spiegato con una necessità di assicurare l'indipendenza energetica dell'Ucraina dalla Russia. Più tardi, Westinghouse ha annunciato la sua disponibilità a diventare il fornitore esclusivo di combustibile per le centrali nucleari ucraine.
Gli esperti hanno più volte avvertito che per motivi tecnici sarebbe pericoloso usare carburante di fabbricazione statunitense in reattori di progettazione sovietica e russa.
22/10/2016
Pagine di storia: una cappella ortodossa in Val d'Aosta
La Valle d’Aosta è una delle ultime regioni raggiunte da una regolare attività cultuale dei cristiani ortodossi; eppure, aveva già nella prima metà del XX secolo un luogo di culto ortodosso: la cappella privata della famiglia Trikurakis a Gignod, ancora esistente. Presentiamo alcune note su questo luogo di culto, assieme a qualche considerazione sulla dinamica della presenza ortodossa nelle nostre regioni.
Padre Andrew Phillips ricorda, in un breve saggio che abbiamo tradotto in italiano, il caso degli abbandoni della Chiesa ortodossa russa nel 2006, proprio alla vigilia della tanto sospirata riunificazione. Sia quelli che abbandonarono la ROCOR per dare vita a scismi “conservatori”, sia quelli che in Inghilterra crearono uno scisma “progressista” dal patriarcato, hanno dimostrato una pari miopia di visione, confondendo i loro pretesti del tutto circostanziali con lo scopo della vita della Chiesa.
21/10/2016
Predica del patriarca Kirill alla cattedrale della Dormizione a Londra
Presentiamo nella sezione “Omiletica” dei documenti la versione russa e la traduzione italiana della predica tenuta dal patriarca Kirill dopo la Liturgia del 16 ottobre alla Cattedrale della Dormizione in Ennismore Gardens a Londra. Troviamo significativo che la nota di chiusura della predica sia l’importanza della venerazione dei santi locali dell’Occidente, come chiave per penetrare nello spirito dell’Ortodossia.