Il politologo russo Aleksandr Gel'evich Dugin (nella foto) è stato respinto alla frontiera greca mentre stava viaggiando verso il Monte Athos per i festeggiamenti del millenario del monachesimo russo sul Monte Santo.
La notizia ha ricevuto eco anche in Italia, come una riprova della discriminazione dell'Unione Europea verso chi si permette di avere un'idea politica diversa dall'unipolarismo americano.
Non abbiamo dubbi che sia così, ma ci preme ricordare come l'ossessione occidentale per le idee eurasiatiche di personaggi come Dugin sia in fondo una farsa politico-ideologica.
Noi da anni ripetiamo che Dugin, presentato come "l'ideologo del Cremlino", "il mentore di Putin" e così via, non ha accesso a Putin, a differenza dei suoi detrattori dell'ala liberale russa. Per chi ancora non vuole crederci, ma ha mantenuto un briciolo di coscienza critica, il seguente video potrebbe essere illuminante:
Putin si permette di sbugiardare due elementi di spicco del liberalismo filo-americano in Russia: Aleksej Venediktov, caporedattore ebreo di Ekho Moskvy, canale radio liberale che attacca quotidianamente Putin e il governo russo, e Vladimir Kulistikov, direttore generale della compagnia televisiva NTV ed ex collaboratore di Radio Svoboda, emittente apertamente finanziata dalla CIA. Se è pur vero che Putin li sbugiarda (essenzialmente per sottolineare il livello di liberalismo e di pluralismo di informazione nella Russia di oggi), bisogna notare dove lo fa: Venediktov è a tavola con lui, e Kulistikov è a colloquio privato con lui nel suo studio. Siamo in attesa di una prova altrettanto evidente di una vicinanza di Dugin al presidente russo, a un livello almeno lontanamente equivalente.
21/05/2016
Come deve essere una chiesa contemporanea per la Russia ortodossa?
Presentiamo nella sezione “Pastorale” dei documenti la versione russa e la traduzione italiana della più recente intervista a un celebre architetto di chiese, Andrej Anisimov (nella foto), che ci porta attraverso la molteplicità delle costruzioni di chiese a Mosca e in Russia, offrendo molti spunti che potranno tornare utili ai cristiani ortodossi (e perché no, forse anche agli altri cristiani...) in Italia.
Il brano di cui vi presentiamo oggi la traduzione italiana, una testimonianza dal taglio insolito ma potente, vede protagonisti due personaggi dei quali abbiamo già parlato: Iben Thranholm, la giornalista e teologa danese che si sta occupando di rivalutare la Russia dal punto di vista religioso, e Aleksandr Zaldostanov (nella foto), il leader del club di motociclisti russi I Lupi della Notte, che ha fatto del suo look da “figo” un veicolo per parlare di Cristo a una gioventù in cerca di veri valori.
Il 19 novembre 2014, il gestore del blog Volti del Donbass ha voluto farci un’intervista che è stata al tempo stesso un’occasione per un’interessante discussione e un sostegno reciproco tra chi si occupa di informazione al di fuori dei grandi circuiti mediatici. Oggi è passato esattamente un anno e mezzo da quell’intervista, che vogliamo riproporre anche sul nostro sito per chi l’avesse saltata a suo tempo, visto che tratta di alcuni argomenti ancora di grande attualità.
18/05/2016
Documenti e fotografie di 35 anni tra i Vecchi Credenti
Come promesso, continuiamo ad approfondire la storia recente dei Vecchi Credenti in America attraverso l’articolo di John Hudanish, l’insegnante cresciuto per 35 anni a contatto con la comunità dei Vecchi Credenti dell’Oregon. Ora l’articolo è corredato di un supplemento dell’autore (una serie di considerazioni storiche per capire a fondo il fenomeno del Vecchio Rito russo) e di un’affascinante galleria fotografica che testimonia anni di pazienti sforzi di dialogo e conoscenza reciproca. Da questa galleria vogliamo trarre appena l’ultima foto (qui a fianco), che ritrae John Hudanish e sua moglie Elizabeth accanto a padre Nikola Yakunin e a sua moglie Marfa, tanto cari alla memoria della nostra parrocchia, che hanno passato ben due inverni a Torino per organizzare la locale parrocchia di Vecchio Rito.
Domenica 15 maggio, i nostri vescovi Nestor e Antonij hanno consacrato a Madrid la cattedrale dedicata a santa Maria Maddalena, una data quanto mai adatta alla santa patrona, essendo la Domenica delle sante Mirofore. La chiesa è costruita in modo da essere particolarmente luminosa, ma stando alle foto dell’evento, una luminosità speciale ha benedetto questa consacrazione. Dall’album fotografico dell’evento, vogliamo riportare qui sotto una singola foto che ritrae i nostri vescovi indubbiamente sovraesposti, ma anche visibilmente ispirati:
Senza alcuna pretesa di miracolo, queste immagini ci ricordano cosa dovrebbe essere una chiesa ortodossa (e segnatamente una cattedrale in un paese dell’Occidente): un centro di irradiazione della luce di Cristo nel mondo.
17/05/2016
Due vescovi della ROCOR e i Vecchi Credenti russi in Oregon
Presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti la prima parte di un racconto di fede e di riconciliazione. John Hudanish (nella foto), un americano convertito all’Ortodossia, ha avuto a che fare con i Vecchi Credenti fin da quando, come giovane insegnante di russo, fu scelto per educare i bambini delle comunità dei Vecchi Credenti “senza preti” dell’Oregon. Il suo racconto testimonia i viaggi dei Vecchi Credenti attorno al mondo, gli incontro con i vescovi della ROCOR, il passaggio delle comunità dei “senza preti” alla Concordia dei Belokrinitsy, e i protagonisti e le vicende di un dialogo che continua tra varie difficoltà. Vi auguriamo buona lettura, e vi invitiamo a tenervi in ascolto per seguire domani, accanto al racconto di John Hudanish, un supplemento di considerazioni storiche e teologiche e una straordinaria galleria fotografica.
Forse vi ricorderete dell’arciprete mitrato Michael Li, protagonista di un’intervista tradotta sul nostro sito un anno fa. Il sito della ROCOR pubblica la notizia del suo decesso in Australia il 12 maggio 2016. La notizia di per sé, per quanto triste, sembra piuttosto naturale, soprattutto per un prete di quasi 55 anni di sacerdozio (era stato ordinato prete a Pechino nel 1952). Era l’ultimo prete rimasto di quelli dell’antica Missione russa di Pechino, chiusa negli anni della rivoluzione culturale cinese. Per chi vuole vedere le cose in una prospettiva centrata sull’eternità, è singolare che padre Michael sia vissuto proprio tanto a lungo da poter assistere all’ordinazione del primo prete ortodosso cinese della nuova generazione, padre Aleksandr Yu Shi, e alla prima Pasqua da lui celebrata a Harbin. Dio non ha voluto lasciare i cinesi ortodossi senza un loro prete in servizio, anche a fronte di un’attesa durata più degli anni dell’esodo di Israele nel deserto.
In un interessante e spassoso saggio pubblicato sul sito di The Unz Review, il nostro amico Saker ci spiega come la Russia riesce a contrastare la propaganda antirussa occidentale. Mentre nei paesi dell’Occidente si cerca di offrire un’informazione alternativa, in Russia si offre il più ampio spazio a tutti i commentatori più russofobi (alla faccia di chi afferma che in Russia non c’è libertà di parola), perché il miglior modo di screditare certi personaggi non è offrire punti di vista diversi, ma proprio lasciare che tali critici parlino a ruota libera. Tra la popolazione russa, questo metodo di immunizzazione funziona benissimo. Presentiamo il saggio di Saker in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
14/05/2016
Sull'Ortodossia di Iona: un'intervista all'arcivescovo George di Londra
Padre Andrew Phillips non è nuovo a cercare di immaginare un’Ortodossia utopistica del futuro: lo ha già fatto quando ha cercato di ipotizzare un papa di Roma che volesse tornare alla fede ortodossa, o quando presenta un’intervista a un futuro metropolita ortodosso dell’Europa occidentale. Su questa falsariga, ha scritto di recente un’altra intervista immaginaria (ma non troppo) a un arcivescovo ortodosso delle Isole Britanniche e dell’Irlanda. In questa prospettiva futura (utopistica) racconta i drammi e le difficoltà (reali) nel creare un’Ortodossia locale e libera, che è a portata di mano, SE i fedeli ortodossi in Europa occidentale vorranno vivere con coraggio e serietà la loro vocazione.
13/05/2016
È ora di ripensare i ministeri universitari ortodossi?
Può sembrare strano mettersi a dare direttive di pastorale universitaria ortodossa in Italia, dove per ora gli studenti universitari ortodossi cresciuti nel paese sono pochissimi, e quelli “di importazione”, come gli studenti greci, sono drasticamente diminuiti nel corso degli ultimi anni. Ma prevenire è sempre meglio che curare, e uno sguardo alla crisi dei ministeri universitari ortodossi in America (dove su ogni 10 studenti, 6 abbandonano la Chiesa ortodossa negli anni della formazione universitaria) può servire a prepararci ai compiti che ci toccheranno negli anni a venire. Presentiamo pertanto le riflessioni sulla pastorale universitaria di Andrew Estocin nella sezione “Pastorale” dei documenti.
12/05/2016
Lo storico che sta riscrivendo il passato dell'Ucraina
Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti alcuni dati su Volodymyr Viatrovych, un giovane storico e responsabile degli archivi dei servizi segreti ucraini. Viatrovych sta contribuendo, agli ordini della giunta ucraina, a epurare la storia dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini (OUN) e dell'esercito insurrezionale ucraino (UPA), due corpi che furono appena una tacca meno criminali e genocidi degli ustascia croati durante la seconda guerra mondiale. Naturalmente, se questa operazione avrà successo, il mondo sarà un luogo meno sicuro in cui vivere. Pertanto, facciamo la nostra parte, almeno ad aiutare a non dimenticare.
11/05/2016
Un pastore protestante a Kaliningrad abbraccia l'Ortodossia
Presentiamo in russo e in italiano la recente notizia di un giovane pastore protestante di Kaliningrad, Nikita Eremeev (nella foto), che è stato ricevuto nella Chiesa ortodossa. Vi invitiamo a meditare sul suo paragone tra il protestantesimo come esodo nel deserto e la Chiesa ortodossa come terra promessa, e richiamiamo la vostra attenzione sulla difficoltà espressa dal nuovo convertito: la discrepanza tra l’Ortodossia letta nei libri e quella sperimentata nei comportamenti dei cristiani ortodossi.