La settimana scorsa, a Parigi, una manifestazione delle attiviste Femen nella cattedrale di Notre Dame a Parigi ha stabilito uno stretto parallelo con il gesto simile delle Pussy Riot nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, nello stesso periodo dello scorso anno. Ci si sarebbe aspettati una reazione “laica”, “democratica” e “pluralista” da parte delle stesse autorità francesi che l’anno scorso condannavano l’attitudine “oscurantista” della Russia verso le Pussy Riot… andiamo a vedere le reazioni di bigottismo e intolleranza dei governanti francesi (gli stessi dell’anno scorso!) nei confronti dell’episodio parigino, raccontate da Dmitrij Babich in un articolo della radio La voce della Russia, che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. La morale della (patetica) favola è sempre uguale: le donne che compiono oscenità in Russia, magari in una cattedrale ortodossa, devono essere tutelate con tutta la forza dell’establishment “democratico”, mentre le donne che fanno le stesse cose in una capitale dell’Occidente… sono teppiste da condannare.
28/02/2013
Visita dell'icona della Madre di Dio "delle sette spade"
Alla Liturgia di martedì 26 febbraio, abbiamo avuto per la seconda volta in chiesa la visita dell'icona della Madre di Dio "Semistrelnaja" (delle sette spade), in questi giorni in pellegrinaggio in diverse città italiane. Ringraziamo di cuore l'archimandrita Ambrogio (Makar), i nostri fratelli della parrocchia di Sant'Ambrogio a Milano e tutti gli accompagnatori che hanno portato in Italia l'icona miracolosa.
Nota: le fotografie che accompagnano questa notizia mostrano l'icona piuttosto sfocata: non è un difetto delle macchine fotografiche, ma un effetto della continua effusione di olio profumato dall'icona.
27/02/2013
Intervista a Juha Molari, ex pastore luterano finlandese ricevuto nella Chiesa Ortodossa Russa
Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti, presentiamo un’intervista di Interfax a Juha Molari, ex pastore della Chiesa luterana finlandese convertito all’Ortodossia nella Chiesa russa, dopo la sua attività di denuncia degli estremismi dei separatisti ceceni che agiscono liberamente in Finlandia. Nel caso di Juha Molari possiamo vedere all’opera uno dei paradossi della moderna democrazia, l’intolleranza del liberalismo: la propaganda di un separatismo che giustifica ogni terrorismo (fino a proporsi come mandante della strage di bambini di Beslan), e il relativo lobbysmo politico, sono “espressioni di opinione” degne di tutela legale, mentre la denuncia di queste posizioni fatta da un singolo pastore è una “violazione di diritti” meritevole di deposizione ecclesiastica e di disinteresse giudiziario. Segnaliamo il fatto che Juha Molari non è l’unico finlandese che, pur avendo nel suo paese una Chiesa ortodossa “autonoma” locale, preferisce ricorrere al Patriarcato di Mosca, in cui vede molti meno compromessi con il “mondo alla rovescia” delle Chiese occidentali.
26/02/2013
Arciprete Andrew Phillips: la cristianità, l'Occidente e il parricidio
Dal blog del sito Orthodox England (che ci sta fornendo più spunti di quanti riusciamo a seguire) presentiamo nella sezione “confronti” dei documenti un articolo dell’arciprete Andrew Phillips sul divario tra l’Oriente e l’Occidente cristiano, che vede questo divario attraverso il motivo conduttore del parricidio. Come l’idea stessa del parricidio, l’articolo non è facile da assimilare senza reazioni, ma offre molti spunti a cui pensare. Soprattutto, ci aiuta a capire che nessun dialogo è veramente efficace se non arriva alle cause più profonde della spaccatura tra le due metà della cristianità.
26/02/2013
Per la prima volta nella storia russa, il capo di Stato ha dato un'alta onorificenza al leader dei vecchi credenti
Il metropolita di vecchio rito Kornilij di Mosca e di tutta la Rus' e il metropolita Ilarion di Volokolamsk
Mosca. 22 febbraio 2013. Interfax-religion
Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha conferito l'Ordine dell'amicizia al primo ierarca della Chiesa ortodossa russa di vecchio rito, il metropolita Kornilij (Titov).
"Ringrazio di cuore per l'alta onorificenza, che ho l'onore oggi di ricevere... Si tratta di un evento storico. Per la prima volta nei 350 anni della nostra storia, il capo dello Stato russo presenta un'alta onorificenza al primo ierarca della Chiesa ortodossa russa di vecchio rito", ha detto il metropolita Kornilij durante la cerimonia.
Questo ordine è stato conferito anche al capo del Sangha dei buddhisti russi Damba Ayusheyev, il 24° Pandit Hambo Lama. Con l'ordine di Aleksander Nevskij è stato premiato il metropolita Vladimir di San Pietroburgo e Ladoga.
Vladimir Putin ha conferito l'ordine di Santa Caterina a Natalia Sarganovu, che in 30 anni ha cresciuto 35 figli adottivi.
Tra i premiati il direttore di "Interfax" Mikhail Komissar, che è stato insignito dell'ordine "per i servizi alla patria" di III classe.
25/02/2013
Padre Daniil Sysoev sul neo-rinnovazionismo parigino
Il sacerdote Daniil Sysoev, recentemente martirizzato a Mosca, aveva iniziato i suoi studi teologici negli anni ’90, quando in Russia era viva la polemica intorno alla controversa figura di padre Georgij Kochetkov, e del movimento che aveva preso il nome di ‘neo-rinnovazionista’. In un saggio tanto accurato quanto spietato, padre Daniil dimostra una rara chiarezza di visione riconducendo le deviazioni del movimento russo a lui contemporaneo alla produzione teologica della diaspora russa a Parigi, responsabile di derive moderniste in diversi paesi dell’Europa e in America.
Presentiamo il saggio di padre Daniil nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia”, nel suo originale russo e nella nostra traduzione italiana, che include anche le note scritte da padre Andrew Phillips per la traduzione inglese del testo.
Il metropolita di Ruse, Neofit (al secolo Simeon Dimitrov Nikolaev, nato a Sofia il 25 ottobre 1945) è stato eletto patriarca della Chiesa Ortodossa Bulgara il 24 febbraio 2013.
Il nuovo patriarca ha teminato nel 1965 il seminario a Cherepish; nel 1971, si è laureato presso l'Accademia Teologica di Sofia, e ha proseguito gli studi presso l'Accademia teologica di Mosca. Ha conseguito la candidatura in teologia con la tesi "Le direttive del sinodo di Mosca sul canto ecclesiale russo e il suo valore". Al suo ritorno da Mosca, è stato nominato docente di canto eclesiale e direttore del coro degli studenti dell'Accademia Teologica di Sofia. Il 3 agosto 1975 è stato tonsurato monaco con il nome di Neofit dal Patriarca Maxim di Bulgaria. Il 15 agosto 1975 è stato ordinato diacono, e il 25 marzo 1976 ieromonaco dal Patriarca Maxim. Il 30 settembre 1975 è divenuto direttore del coro sacerdotale di Sofia. Dal 15 luglio 1977 e fino al 1980 è tornato a insegnare presso l'Accademia di Sofia, come insegnante di musica ecclesiastica e pratiche liturgiche. Il 21 Novembre 1977 è stato elevato al rango di Archimandrita. Il 1 gennaio 1981 è stato nominato nominato protosincello della Metropolia di Sofia. L'8 Dicembre 1985, nella Cattedrale Patriarcale di sant'Aleksander Nevskij, è stato ordinato vescovo di Levkis, vicario della Metropolia di Sofia. Il 1 dicembre 1989 è stato nominato rettore dell'Accademia teologica di Sofia, e dopo la conversione dell'accademia in Facoltà Teologica dell'Università di Sofia il 1 luglio 1991 ne è divenuto il primo decano dal 26 luglio dello stesso anno. Il 27 gennaio 1992 è stato nominato segretario capo del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara. Il 27 marzo 1994 è stato eletto metropolita di Dorostol e Cherven con sede a Ruse. Dopo la divisione della diocesi e di Ruse e Dorostol per decisione del V Concilio Ecclesiatico Nazionale del 17 dicembre 2001, è diventato metropolita di Ruse. Dal 28 ottobre 2009 al 24 Gennaio 2010 ha gestito temporaneamente la diocesi di Dorostol.
Molti anni a sua Santità il patriarca Neofit! Многая лета Святейшему Патриарху Неофиту!
Il nuovo patriarca Neofit tra il presidente Rose Plenvielev e l'ex re di Bulgaria Simeone di Sassonia-Coburgo
Ascoltiamo in un video da poco caricato su YouTube le parole rivolte dal presidente Vladimir Putin all'episcopato della Chiesa Ortodossa Russa, venerdì 1 febbraio 2013, prima dell'apertura del recente Concilio dei Vescovi. Presentiamo il video con la traduzione italiana del discorso di Putin nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti: le parole del presidente sono poche, ma molto significative per tutti quelli che si chiedono come debba essere una sinfonia cristiana tra Stato e Chiesa. Il video si chiude con il canto dell’inno “Contemplata la risurrezione di Cristo”, non immediatamente correlato alla questione del rapporto tra Stato e Chiesa, ma che comunque non guasta ascoltare.
L’arcivescovo Mark (Arndt) di Berlino è una figura molto interessante della Chiesa russa contemporanea, ancor più in quanto tedesco (esattamente come il patriarca Alessio II). È stato suo il compito principale di negoziare la riconciliazione tra la Chiesa Russa all’Estero e il Patriarcato di Mosca, mentre da parte del Patriarcato il ruolo analogo è stato ricoperto dal nostro ex arcivescovo Innokentij (Vassilev). Dopo il recente Concilio dei Vescovi a Mosca, Vladyka Mark è stato intervistato l’altro ieri da Olga Kir'janova di Pravoslavie.ru. Nella sezione “Pastorale” dei documenti, presentiamo il testo russo e la nostra traduzione italiana dell’intervista all’arcivescovo Mark, con spunti interessanti sulla pratica della confessione e della comunione, sulla lingua delle funzioni e sul ruolo del monachesimo ortodosso.
22/02/2013
Interviste sui nuovi martiri e confessori della Rus’
Il sito pravmir.com ha fatto alcune domande sull’importanza dei santi nuovi martiri e confessori della Rus’ per chi vive in occidente: ascoltiamo le risposte dell’Arciprete Andrew Phillips, del sacerdote Sergej Sveshnikov e del catechista Cornel Dascalu nella traduzione italiana dell’intervista, che presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti. L’articolo è corredato dalla foto dell’icona dei santi nuovi martiri e confessori della Rus’, che il nostro iconografo Ovidiu Boc sta terminando in questi giorni a Torino.
Dal blog in russo e in inglese di padre Sergej Sveshnikov, sacerdote della ROCOR negli Stati Uniti, presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti una serie di consigli e di istruzioni per quando si chiude la vita terrena di un cristiano ortodosso. Le istruzioni in russo e nella nostra traduzione italiana sono state modificate in alcuni dettagli, rendendole più adatte alla situazione italiana. Il documento PDF che accompagna il testo è un modulo di informazioni generali che può servire a ogni cristiano ortodosso per esprimere le sue volontà riguardo alla propria sepoltura.
20/02/2013
Un patriarca dimenticato: Massimo V di Costantinopoli
Nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti, presentiamo alcuni cenni biografici di un patriarca di Costantinopoli passato completamente sotto silenzio. Nonostante il suo patriarcato risalga a 67 anni fa (l'anniversario è proprio oggi), e la sua morte a poco più di 41 anni fa, del patriarca Maximos V (Vaportzis) non si fa quasi memoria. E leggendo i suoi dati biografici si capisce fin troppo bene il perché.
Leggendo le amarezze e le difficoltà della vita del Patriarca Massimo V, scopriamo alcuni dati che scardinano alla base diversi luoghi comuni della storia dell'Ortodossia nel XX secolo: apprendiamo, per esempio, che le prime vittime ortodosse della guerra fredda furono i cristiani ortodossi dell'Occidente; capiamo che molta della politica filoccidentale del Patriarcato Ecumenico dopo il 1948 è stata proprio... politica. Ci permettiamo infine di sorridere (amaramente) quando leggiamo di chiese che si pongono canonicamente sotto la giurisdizione del Patriarcato di Costantinopoli per essere "libere dall’ingerenza dei poteri di questo mondo".
19/02/2013
V. R. Legojda: Sono importanti le persone, non i numeri
Nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea", presentiamo nell'orginale russo e in traduzione italiana l'intervista rilasciata ieri al giornale «Столичность» dal presidente del Dipartimento sinodale per le informazioni (e portavoce del patriarca Kirill), Vladimir Romanovich Legojda (nato l'8 agosto 1973 a Kostanay, Kazakistan), in occasione del programma di costruzione di 200 nuove chiese a Mosca. Apprendiamo alcune novità da parte di uno dei più informati rappresentanti ufficiali del Patriarcato di Mosca.
Il tropario Богородице Дево ("O Madre di Dio, vergine...") potrebbe essere presentato in occidente come la "versione ortodossa dell'Ave Maria cattolica" ...se non fosse ancora più antico. Ascoltiamo il canto del tropario sulla musica composta da Sergej Rakhmaninov, in una versione video corredata da immagini:
Il santo monaco che si celebra in questa domenica, sant'Isidoro di Pelusio, è un santo che ci è caro: da lui prende il nome il nostro confratello, ieromonaco Isidoro, che ha iniziato la sua vita nella Chiesa ortodossa proprio presso la nostra chiesa a Torino, cosa che ci rende doppiamente grati per ogni suo sforzo e preghiera; mentre auguriamo a padre Isidoro una buona e meritata festa, leggiamo la vita di sant'Isidoro di Pelusio nella sezione "Santi" dei documenti.