Vi presentiamo in traduzione italiana la seconda parte del saggio con cui padre John Whiteford ci mette in guardia da quelle figure che stanno prendendo in ostaggio la Chiesa ortodossa con temi di presunti “diritti civili” (in cui l'ideologia LGBT+ fa il paio con quella abortista, analizzata nella prima parte), per far nascere qualcosa che sarà ortodosso solo per l'usurpazione di tale nome.
Il 16 maggio 2022, all'età di 74 anni, si è addormentato nel Signore il metropolita Hilarion (al secolo Igor Kapral), primo ierarca della ROCOR.
Nato in Canada da immigrati ucraini della Volinia, e figlio spirituale del vescovo Sava (Saracević) di Edmonton, caro amico di san Giovanni di San Francisco, il metropolita era entrato in seminario a Jordanville a 19 anni, nel 1967. Monaco dal 1974 e vescovo dal 1984, servì in Pennsylvania e poi in Australia e Nuova Zelanda finché nel 2008 fu chiamato a succedere al metropolita Lavr (Shkurla) come primo ierarca della ROCOR. Uomo di grande bontà personale, ha aiutato molte integrazioni nella Chiesa di eterodossi, alcuni dei quali hanno purtroppo abusato della sua tolleranza e disponibilità.
Вечная память! Memory Eternal! Eterna memoria!
17/05/2022
Due punti di vista sulla fine dello scisma macedone
La fine di uno scisma dovrebbe essere sempre un'occasione di gioia, a meno che questa fine non sia in realtà l'inizio di guai ancora più grossi. In Ucraina ne sanno qualcosa dagli eventi degli ultimi anni, e il saggio di Kirill Aleksandrov su questo tema esprime tutte le inquietudini su una "regolarizzazione" dichiarata dal Fanar al di fuori delle sue competenze. D'altra parte, è ora ufficiale la notizia che la Chiesa serba ha dichiarato la fine dello scisma, con prospettive ben più sane, che vi invitiamo a esplorare.
16/05/2022
La Krsna Slava: la pietra angolare del popolo serbo
Vi presentiamo in traduzione italiana l'articolo di Mila Cerović sull'usanza della celebrazione della Krsna Slava (la festa del santo patrono di una famiglia o di un gruppo di fedeli), che evidenzia lo straordinario ruolo di questa festa nel preservare l'Ortodossia del popolo serbo.
15/05/2022
Tre linee di azione contro la Chiesa ortodossa ucraina
La profanazione delle chiese, il divieto delle attività della Chiesa canonica e i trasferimenti illegali alla "Chiesa ortodossa dell'Ucraina" sono i temi del saggio di Kirill Aleksandrov che analizza i continui attacchi contro la Chiesa, che non si sono fermati con il clima di guerra.
Cinque anni fa, uno dei nostri corrispondenti ci ha fatto una serie di domande, da cui si intravede il desiderio di un giovane ortodosso di vivere una seria vita cristiana anche in mezzo a un ambiente che non valorizza una simile scelta. Nel rispetto dell'anonimato, vi presentiamo la serie di domande e risposte nell'omonima sezione dei nostri documenti.
Kaleb di Atlanta, un apologeta ortodosso afroamericano, prende le difese della Chiesa russa di fronte al vergognoso documento preparato dagli intellettuali della Fordham University, che tacciano di eresia l'insegnamento del "mondo russo". Vi presentiamo le considerazioni di Kaleb in traduzione italiana, ricordandovi che abbiamo già dato spazio a confutazioni simili sia dagli Stati Uniti sia dalla Russia.
Il nostro caro amico Valther, che gestisce il canale Teologia Uno, ha voluto organizzare un incontro a domande e risposte sul tema delle icone, che ora si può vedere su YouTube:
Invitiamo tutti i nostri lettori a fare un giro su questo canale ricco di lezioni, spunti e curiosità per prendere confidenza con la fede cristiana, e speriamo di poter avere altre occasioni di confronto e sostegno reciproco.
11/05/2022
Gli "ortodossi" pro-aborto (La nascita di una nuova religione, parte 1)
Padre John Whiteford ha iniziato una serie di articoli sull'inquietante fenomeno dei sedicenti ortodossi che iniziano a fare affermazioni sulla liceità dell'aborto, affermazioni che nessun Padre della Chiesa o santo cristiano si è mai permesso di fare. Le linee di demarcazione diventano sempre più evidenti, come testimonia il primo articolo che vi abbiamo tradotto in italiano nella sezione "etica" dei documenti.
Vi presentiamo l'ultima analisi di Kirill Aleksandrov, dedicata al complicato intreccio di relazioni politico-religiose che papa Francesco ha intessuto in questi giorni attorno alla crisi ucraina, riuscendo a scontentare in modo assolutamente bipartisan tutte le parti in causa.
10/05/2022
Costantinopoli entra in comunione eucaristica con la "Chiesa ortodossa macedone"
Stanno iniziando a comparire (come un ladro nella notte...) le notizie relative a un riconoscimento da parte del Patriarcato di Costantinopoli della Chiesa ortodossa macedone, finora in stato di scisma per tutto l'ecumene ortodosso, in primis per il Patriarcato di Serbia (le cui fonti ufficiali, per il momento [24:00 9/5/2022], tacciono).
Orthochristian.com fa notare come la notizia giunga tre giorni dopo l'annuncio di un risultato positivo dell'incontro tra le delegazioni serba e macedone, che avrebbe potuto portare alla ripresa dell'unità canonica già al Concilio dei vescovi della Chiesa serba, più tardi nel mese di maggio.
Vi daremo ulteriori conferme appena sentiremo il punto di vista del Patriarcato di Serbia, dal quale dipende in ultima analisi la fine dello scisma. Notiamo per ora la caratteristica "misericordia" del Fanar, che ancor prima che la riunione canonica sia annunciata, proclama di avere "guarito lo scisma" (...lo abbiamo già sentito da qualche altra parte?), e contemporaneamente si mette a dettare legge sulla futura autocefalia dei macedoni, annunciando che non avranno un diritto alla diaspora (nonostante il fatto che abbiano diocesi e vescovi in Europa occidentale, in Nord America e in Australia... lo abbiamo già sentito da qualche altra parte? ...e nonostante il fatto che la questione della diaspora macedone sia canonicamente di competenza esclusiva della Chiesa serba), né avranno il diritto di usare il nome "Macedonia" o qualsiasi sua variante nel nome della loro Chiesa (nonostante il fatto che la Chiesa serba non abbia mai obiettato all'uso di questo nome).
Con grande gioia, abbiamo visto che è tornato accessibile il blog del sito Orthodox England, che era stato 'congelato' negli ultimi mesi. Più ancora del fatto che non fossero accessibili gli scritti originali del nostro confratello inglese, l'arciprete Andrew Phillips (nella foto), ci preoccupava l'assenza delle sue valutazioni. Ora riprendiamo a tradurre queste valutazioni con un brano sugli aspetti profetici legati al conflitto in Ucraina.
08/05/2022
Intervista sulla guerra al metropolita Luka di Zaporozh'e
Il metropolita Luka (Kovalenko, nella foto) di Zaporozh'e e Melitopol', a cui siamo legati personalmente fin dal 2015, è stato intervistato pochi giorni fa dal servizio russo della BBC sui temi della guerra e delle sue cause spirituali. Vi presentiamo l'intervista in traduzione italiana.
07/05/2022
Ieromonaco della Chiesa ortodossa ucraina muore in un bombardamento
Foto: dalla milizia della Repubblica popolare di Lugansk
Lo ieromonaco Parfenij (Fedorchenko, nella foto), abate ad interim del monastero di sant'Elia nel villaggio di Varvarovka e rettore della chiesa di san Teodosio di Chernigov a Mikhailovka, è rimasto ucciso martedì 3 maggio, all'età di 64 anni, a causa di una ferita da schegge, come riferisce la diocesi di Severodonetsk.
Padre Parfenij aveva ospitato oltre 300 rifugiati e cercava di aiutare tutti i bisognosi. Secondo quanto riferito, stava andando incontro a un volontario che forniva convogli umanitari quando è stato colpito da schegge ed è morto.
La Repubblica popolare di Lugansk attribuisce i bombardamenti all'esercito ucraino, mentre l' amministrazione statale della provincia ucraina di Lugansk attribuisce i bombardamenti all'esercito russo. Per farsi un'idea di dove stia la verità, forse possiamo lasciare parlare lo stesso padre Parfenij, in un'intervista da lui rilasciata poco prima di essere ucciso.
Memoria eterna!
06/05/2022
Che tipo di persone occidentali sventola una bandiera ucraina?
L'anonimo sacerdote ortodosso che a fine marzo ci ha offerto tramite il Saker Blog un'analisi del concetto di nazismo, ci conduce a una riflessione sulla moda recente di sventolare bandiere ucraine, studiando i tipi di persone che possono sentirsi motivati da questo appello.