Alla fine del 2018, siamo stati inondati da pseudo-notizie di una "rottura tra la Chiesa ucraina e quella russa". Trattandosi di un'operazione di riciclo dei peggiori scismatici che il mondo ortodosso avesse visto nell'ultimo cinquantennio, avevano finito per crederci solo quelli che erano già partigiani di tali scismi, o pochi ingenui nostalgici dell'ecumenismo. Ma ora, dopo il Concilio tenuto venerdì scorso alla cattedrale di Feodosija (Kiev), dobbiamo prepararci a una seconda ondata di pseudo-notizie dello stesso genere, sostenute dai mesi di pseudo-notizie circolate negli ultimi tre mesi su qualsiasi cosa abbia a che fare con l'Ucraina. Per rispondere a chi ci tormenterà di nuovo con le notizie di una rottura (e a pensarci bene, per noi sarà davvero una rottura, ma non del genere che i nostri critici si aspettano...) possiamo intrattenerli con due notizie che vanificano le loro teorie di fronte all'ostinazione dei fatti concreti:
1) Il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa ha appena espresso il proprio pieno sostegno alla Chiesa ortodossa ucraina, cosa che sarebbe quanto meno surreale se fosse avvenuta una vera rottura unilaterale; e
2) Diverse diocesi della Chiesa ortodossa ucraina stanno già pubblicando dichiarazioni in base alle quali, anche dopo il Concilio di venerdì scorso, non cambia nulla nel loro status ecclesiale.
31/05/2022
Il patriarca Kirill commenta la situazione nella Chiesa ortodossa ucraina
In un editoriale dell'Unione dei giornalisti ortodossi, apprendiamo le vere parole del patriarca Kirill in risposta alla recente dichiarazione di indipendenza della Chiesa ucraina. Segnatevi queste parole, perché il commento originale del discorso del patriarca si trova sul canale televisivo ortodosso Sojuz (bannato da YouTube e dai media dell'Occidente "libero"), e perché, di conseguenza, la maggior parte dei vostri contatti sarà portata a credere alla bufala di una guerra interna nel Patriarcato di Mosca.
Vi presentiamo una storia del tipo incredibile ma vero, che potrebbe succedere anche nei nostri casi di pastorale dei malati, in cui un desiderio di fede sembra trovare la propria risposta anche nelle circostanze più sfavorevoli.
29/05/2022
Il Concilio dichiara la piena indipendenza della Chiesa ortodossa ucraina
Il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa ucraina, tenutosi a Feofanija il 27 maggio 2022, ha preso una decisione di piena indipendenza (che curiosamente non nomina neppure una volta la parola autocefalia, se non per negarla agli scismatici della "Chiesa ortodossa dell'Ucraina"), e di cui vi riportiamo il testo completo dal rapporto dell'Unione dei giornalisti ortodossi.
Nelle parole del professor Slobodan Antonić (nella foto), che vi presentiamo in traduzione italiana, vediamo come la russofobia riesce a infiltrarsi perfino nel più filo-russo di tutti i popoli europei, quello serbo.
27/05/2022
Chiesa ortodossa ucraina e autocefalia: ne abbiamo bisogno o no?
Ancora una volta si cerca di presentare l'autocefalia degli ortodossi ucraini come il rimedio di tutti i mali del paese (come se non fosse bastata la lezione di poco più di tre anni or sono). Dato che gli ultimi di cui si vuole sentire la voce sono gli stessi ortodossi ucraini – soprattutto la loro maggioranza silenziosa – vediamo cosa ci dice il recente saggio di Nazar Golovko, che presenta molti dei punti più sottili di questo problema.
26/05/2022
Il patriarca Porfirije annuncia l'autocefalia della Chiesa macedone
Martedì 24 maggio 2022 ha avuto luogo un'altra solenne Liturgia concelebrata dai vescovi serbi e macedoni, questa volta nella cattedrale di san Clemente di Ohrid a Skopje. Sua Santità il patriarca Porfirije ha annunciato oggi che il Concilio dei vescovi della Chiesa ortodossa serba ha approvato e riconosciuto l'autocefalia della Chiesa ortodossa macedone. Ora il Santo Sinodo delle Chiese serba e macedone lavorerà insieme su tutti i dettagli necessari e pianificherà una data in cui sarà data formalmente l'autocefalia. Se volete sentire l'annuncio del patriarca, e il minuto di fragoroso applauso che ne è seguito, andate al punto 2:38:15 del video della Liturgia.
Dopo quasi due mesi di silenzio (interamente per colpa nostra), torniamo a parlarvi della situazione dell'Ortodossia in Africa con una miscellanea di notizie che, siamo abbastanza sicuri, non avrete da altre fonti.
24/05/2022
La guarigione dello scisma macedone e la situazione ucraina
Di fronte alle facili teorie che lo scisma in Ucraina possa risolversi nello stesso modo in cui è stato risolto quello nell'ex Jugoslavia, Kirill Aleksandrov ci offre una preziosa analisi in cui ci spiega come le due situazioni siano in realtà molto diverse l'una dall'altra.
23/05/2022
La riunione delle Chiese serba e macedone è la più grande gioia spirituale
Vi offriamo le considerazioni del metropolita Jovan (Vraniškovski, a destra nella foto) a proposito della recente riconciliazione ecclesiale tra serbi e macedoni.
vi presentiamo nella sezione "Etica" dei documenti una breve rassegna della posizione della Chiesa ortodossa su pace e guerra, un argomento che è stato trattato usque ad nauseam negli ultimi mesi, ma con poca attenzione a ciò che la Chiesa ortodossa crede veramente.
21/05/2022
Concelebrazione tra i primati delle Chiese serba e macedone
Eccovi il filmato di una Liturgia davvero storica alla cattedrale di san Sava a Belgrado. Segnatevi la data: giovedì 19 maggio 2022, questa diventerà una data chiave nella storia dell'Ortodossia. Se tre ore di video vi sembrano troppe, ricordate che per 55 anni gli ortodossi delle Chiese dell'ex Jugoslavia hanno aspettato questo momento!
Vi abbiamo tradotto in italiano un altro degli articoli scritti di recente dal prete ortodosso che ha offerto contributi per il Saker blog, pur rimanendo anonimo. Pur con la consapevolezza di quanto sia rischioso scrivere pagine di storia futura, vediamo come quest'analisi tratti in modo molto accurato temi come il globalismo e problemi attuali come le sanzioni economiche e i loro effetti sul mondo.
19/05/2022
Gli "ortodossi" pro-LGBTQP (La nascita di una nuova religione, parte 2)
Vi presentiamo in traduzione italiana la seconda parte del saggio con cui padre John Whiteford ci mette in guardia da quelle figure che stanno prendendo in ostaggio la Chiesa ortodossa con temi di presunti “diritti civili” (in cui l'ideologia LGBT+ fa il paio con quella abortista, analizzata nella prima parte), per far nascere qualcosa che sarà ortodosso solo per l'usurpazione di tale nome.
Il 16 maggio 2022, all'età di 74 anni, si è addormentato nel Signore il metropolita Hilarion (al secolo Igor Kapral), primo ierarca della ROCOR.
Nato in Canada da immigrati ucraini della Volinia, e figlio spirituale del vescovo Sava (Saracević) di Edmonton, caro amico di san Giovanni di San Francisco, il metropolita era entrato in seminario a Jordanville a 19 anni, nel 1967. Monaco dal 1974 e vescovo dal 1984, servì in Pennsylvania e poi in Australia e Nuova Zelanda finché nel 2008 fu chiamato a succedere al metropolita Lavr (Shkurla) come primo ierarca della ROCOR. Uomo di grande bontà personale, ha aiutato molte integrazioni nella Chiesa di eterodossi, alcuni dei quali hanno purtroppo abusato della sua tolleranza e disponibilità.