Per la misericordia di Dio, nel giorno in cui la Chiesa ortodossa celebra lo Spirito Santo e vivifico, la parrocchia ortodossa dedicata al santo ierarca Nettario di Egina e a san Giovanni il Russo nella città di Parma è entrata a far parte della famiglia delle parrocchie ortodosse moldave in Italia.
Il 13 giugno 2022, nella sede diocesana di Bologna, il parroco padre Dimitrie Doleanschii ha ricevuto da sua Grazia Ambrozie, vescovo della diaspora moldava in Italia, la benedizione il decreto e il santo antimensio per il proseguimento dell'attività pastorale nella città di Parma.
14/06/2022
L'atteggiamento della Chiesa nei confronti della pena capitale, nel passato e nel presente
Vi presentiamo un'intervista all'arciprete Vladislav Tsypin sulla pena di morte nella prospettiva cristiana ortodossa. Questo tema è ritornato d'attualità sia alla luce della recente esecuzione negli USA di Frank Atwood, un cristiano ortodosso condannato per l'omicidio di una bambina (di cui si è sempre dichiarato innocente), e della possibilità che alcuni mercenari e neonazisti ucraini siano condannati a morte dai tribunali militari russi.
13/06/2022
Testimonianze oculari: l'eremo di Svjatogorsk è stato distrutto dall'artiglieria ucraina
Dalle ultime testimonianze, comprendiamo come uno dei più tristi e inutili attacchi a un monastero ortodosso nel Donbass, naturalmente subito attribuito ai russi dai media, è in realtà un gesto autodistruttivo delle forze armate ucraine.
A tutti quelli che negli ultimi mesi sono stati umiliati, emarginati e in vario modo bullizzati da un “pacifismo aggressivo” anti-russo farà certamente piacere leggere il saggio di Viktor Saulkin, responsabile del centro di informazione e analisi dell'organizzazione pubblica Moskovskie suvorovtsy, che vi presentiamo in traduzione italiana. Anche se sono dirette in primo luogo ai pacifisti russi che si definiscono ortodossi, le parole del saggio possono servire egregiamente anche a quei pacifisti che in Occidente si considerano a vario titolo cristiani.
11/06/2022
Gli Stati Uniti superano di 10 volte le spese militari della Russia, ma alla fine sono uguali. Come mai?
Eccovi un altro eccellente saggio geopolitico di Dmitrij Orlov, che è in grado di rispondere a molte domande che vi siete posti sulle conseguenze più oscure dei conflitti dell'anno in corso, e che riesce a spiegare che in molti campi fa meno buio di quanto siamo portati a pensare.
10/06/2022
Il Sinodo della Grecia si oppone al nome e al territorio della Chiesa ortodossa macedone
Come era da prevedersi, il Santo Sinodo della Chiesa di Grecia (nella foto) ha espresso le sue riserve; anche se accoglie con favore la fine dello scisma macedone, contesta ogni particolare dell'autocefalia donata dalla Chiesa serba agli ortodossi macedoni: la libertà di scelta del proprio nome, la cura della propria diaspora, e il diritto stesso di una Chiesa madre di concedere l'autocefalia alle proprie Chiese figlie. Noi ci permettiamo, con la nostra abituale schiettezza, di aggiungere un quarto motivo alle obiezioni della povera Chiesa di Grecia: la recente questione macedone, se lasciata passare senza obiezioni, mostrerebbe a tutto il mondo la portata di una vera autocefalia, in netto contrasto con la sofferta e monca "autocefalia" che il popolo ortodosso della Grecia è stato costretto (ed è tuttora costretto) a negoziare con il Trono di Costantinopoli da oltre 200 anni.
Vi presentiamo due sguardi molto acuti su un mondo che ancora oggi fatichiamo a comprendere: nel saggio L'operazione molto speciale l'anonimo prete ortodosso che scrive sul Saker blog ci delinea quell'autodistruzione (militare, politica, economica e culturale) dell'Occidente che i nostri media fanno tutto per mascherare, mentre nel saggio Come mai incolpare Putin sta aiutando Putin Dmitrij Orlov analizza passo per passo la follia dell'usare Putin come capro espiatorio per ogni male, cosa che contribuisce a renderlo, a dispetto dei suoi detrattori, la figura politicamente più ammirata nel mondo.
08/06/2022
Nuovi cambiamenti decisi dal Sinodo della Chiesa russa
Alla riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa il 6 giugno 2022, sono state prese molte decisioni.
Verbale n. 57
Dopo il viaggio del metropolita Ilarion di Volokolamsk (Alfeev, nella foto) in Ungheria, si esprime gratitudine al primo ministro ungherese Viktor Orbán per la sua ferma posizione riguardo all'inammissibilità di includere sua Santità il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus' nell'elenco delle sanzioni dell'Unione Europea.
Verbale n. 58
Visto lo sviluppo della situazione dopo il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina tenutosi a Kiev:
1. Si notano con rammarico le continue pressioni su vescovi, chierici, monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina da parte di rappresentanti delle autorità statali ucraine e della parte estremista della società ucraina.
2. Si esprime sostegno a tutti i vescovi, chierici, monaci e laici della Chiesa ortodossa ucraina, che, rendendosi conto della necessità di osservare il sistema canonico, si adoperano per aderire all'ordine determinato dalla Gramota di sua Santità il patriarca Alessio II di Mosca e di tutta la Rus' del 27 ottobre 1990, e alla norma canonica della commemorazione ai servizi divini del patriarca di Mosca e di tutta la Rus'.
3. Si ricorda che la decisione di cambiare lo status della Chiesa ortodossa ucraina può essere presa solo nell'ambito della procedura canonica, inclusa la decisione del Concilio locale della Chiesa ortodossa russa. Si sottolinea che le azioni non autorizzate per cambiare lo status della Chiesa ortodossa ucraina possono portare all'emergere di un nuovo scisma al suo interno. Su questo ha richiamato l'attenzione anche il Sinodo della Chiesa ortodossa ucraina, sottolineando nella sua dichiarazione del 12 maggio 2022 che qualsiasi discussione sulla vita della Chiesa ortodossa ucraina dovrebbe svolgersi all'interno del campo canonico e non dovrebbe portare a nuove divisioni nella Chiesa.
4. Si invitano tutti i vescovi, chierici, monaci e laici a un'intensa preghiera per la conservazione dell'unità della Chiesa.
Verbale n. 59
Il metropolita Platon di Feodosija e Kerch, il metropolita Lazar di Simferopol e della Crimea e il vescovo Aleksij di Dzhankoj e Razdolnenskjj hanno rivolto un appello al patriarca di Mosca e al Santo Sinodo chiedendo di trasferire le diocesi loro affidate sotto la diretta giurisdizione del patriarca e del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa. Il Concilio della Chiesa ortodossa ucraina ha concesso ai vescovi diocesani "il diritto di prendere autonomamente decisioni su alcune questioni della vita diocesana che rientrano nella competenza del Santo Sinodo o del primate della Chiesa ortodossa ucraina, con conseguente informazione alla gerarchia, quando si ripresenterà l'opportunità" (comma 7 della delibera del Concilio). Sulla base della necessità di mantenere un effettivo collegamento canonico e amministrativo con le autorità ecclesiastiche centrali per il buon andamento della vita ecclesiale nelle diocesi servite dai predetti vescovi, e considerata l'impossibilità pratica di una comunicazione regolare tra queste diocesi e la metropolia di Kiev, le diocesi di Dzhankoj, Simferopol e Feodosija sono accettate in diretta subordinazione canonica e amministrativa al patriarca di Mosca e di tutta la Rus' e al Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa.
Sul territorio della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli è formata la metropolita di Crimea, con a capo il etropolita Lazar di Simferopoli e della Crimea.
Verbale n. 61
Il metropolita Ilarion (Alfeev) di Volokolamsk succede al metropolita Mark (Golovkov) come amministratore della diocesi Budapest-Ungherese, Metropolita di Budapest e Ungheria [carica da lui peraltro già ricoperta dal 2003 al 2009, ndc], terminando le funzioni di presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne e di membro permanente del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa, nonché di rettore del programma di studi dottorali dedicato ai santi isapostoli Cirillo e Metodio.
Il metropolita Antonij (Sevrjuk) di Korsun succede al metropolita Ilarion come presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne e come membro permanente del Santo Sinodo, assumendo il titolo di metropolita di Volokolamsk. Il metropolita Antonij mantiene temporaneamente la direzione dell'Esarcato dell'Europa occidentale e la carica di capo del Dipartimento patriarcale per le istituzioni estere.
La direzione della diocesi di Korsun è affidata all'amministrazione provvisoria dell'arcivescovo Nestor (Sirotenko) di Madrid e Lisbona. Il programma di studi dottorali dei santi Cirillo e Metodio è affidato all'arciprete Maksim Kozlov, presidente del Comitato educativo della Chiesa ortodossa russa, con il mantenimento delle sue precedenti posizioni.
07/06/2022
Statistiche aggiornate sulla Chiesa ortodossa nel mondo
Padre Andrew Phillips ci ha fornito una serie di statistiche aggiornate sulla Chiesa ortodossa, dati che ci sono sempre utili per capire il fenomeno della presenza ortodossa nel mondo e soprattutto per saperlo spiegare con competenza.
06/06/2022
La Chiesa macedone riceve il tomos d'autocefalia dalla Chiesa serba
Con la consegna del tomos d'autocefalia (nella foto) il 5 giugno 2022, giunge a compimento il non facile cammino della Chiesa ortodossa macedone verso la sua piena indipendenza ecclesiale. Per la prima volta dal 1970, vediamo questo processo a opera di una delle Chiese ortodosse che finora non avevano ancora concesso l'autocefalia a una delle loro parti. Attendiamo ora le reazioni da parte delle altre Chiese ortodosse locali per vedere quali approveranno il sistema conciliare della tradizione ortodossa, e quali troveranno ragioni di obiettare.
Il metropolita Mitrofan (Nikitin, nella foto) di Gorlovka e Slavjansk (finora la diocesi più martoriata dalla guerra civile in Ucraina) ha rilasciato alcuni commenti piuttosto illuminanti sul ruolo di tutte quelle diocesi della Chiesa ortodossa ucraina che non sono sotto il dominio del regime di Kiev. Vi invitiamo a osservare l'equilibrio e l'assenza di partigianeria di un vescovo ortodosso che vive quotidianamente storie tragiche, ma che non è sotto pressioni da parte di funzionari statali.
04/06/2022
Le pressioni sulla Chiesa ortodossa ucraina continueranno dopo il Concilio?
Mentre molti si fanno domande sul futuro della Chiesa ortodossa ucraina dopo il Concilio del 27 maggio, non tutti si preoccupano di vedere che fine faranno le persecuzioni contro la Chiesa da parte degli scismatici e delle autorità politiche. L'ultima analisi di Kirill Aleksandrov si occupa proprio di questo delicato settore del futuro dell'Ortodossa in Ucraina.
Il 1 giugno 2022 si è addormentato nel Signore il metropolita Gennadios di Sassima del Patriarcato di Costantinopoli. Al secolo Nikolaos Limouris, nato nel 1951 a Thessaloniki, era un canonista che vantava studi accademici in vari paesi, tra cui l'Italia. Poiché tra le diverse lingue che conosceva c'era anche l'italiano, era stato considerato come successore del suo omonimo confratello Gennadios (Zervos) alla cattedra episcopale di Venezia, quando l'attuale metropolita Polykarpos era stato assegnato alla cura pastorale della metropolia iberica. Che il Signore lo riposi in pace.
03/06/2022
Dichiarazione in controtendenza dalla Sacra Comunità del Monte Athos
La Sacra Comunità del Monte Athos (nella foto, la sede dell'Epistassia a Karyes) ha pubblicato il 24 maggio una dichiarazione dal contenuto esplosivo, proprio pochi giorni prima della visita del patriarca Bartolomeo sul Monte Santo.
In completa opposizione alle esternazioni antirusse del Fanar, la dichiarazione athonita non condanna l'invasione russa dell'Ucraina (non la menziona nemmeno) e dichiara che i monaci dell'Athos stanno intensificando le loro preghiere perché abbia fine il conflitto in Ucraina iniziato nel 2014. Sì, avete letto bene, "iniziato nel 2014". Ci fa piacere che anche le più alte autorità del Monte Santo siano d'accordo con la posizione che abbiamo sostenuto noi stessi fin da quella data, attirandoci la nostra parte di accuse e di insulti.
Ci permettiamo una divagazione geopolitica con le considerazioni del prete ortodosso che offre contributi anonimi al Saker Blog: questa volta vi abbiamo tradotto in italiano un'analisi della figura di Boris Johnson e dei pericoli costituiti dai politici del suo tipo per il cristianesimo ortodosso.