Vi presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dei commenti di padre Aleksandr Volkov (nella foto), segretario stampa del patriarca Kirill, alla consegna del Tomos d’autocefalia alla “Chiesa ortodossa dell’Ucraina”.
07/01/2019
Vladimir Legojda: È il Natale, e non il Tomos, l'evento principale in questi giorni
Vi presentiamo la traduzione italiana dei commenti di Vladimir Legojda (nella foto), capo del Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i media, sulla prevalenza del Natale rispetto alla firma di un testo privo di alcuna forza canonica.
06/01/2019
Messaggio di Natale del metropolita Ioann di Korsun e dell’Europa occidentale
Carissimi fratelli e sorelle, reverendi presbiteri, diaconi, monaci e laici amati da Dio. Con gioia nel Signore vi faccio gli auguri per la grande e salvifica festa della Natività del nostro Signore Dio e Salvatore, Gesù Cristo!
“Io sono l’Alfa e l’Omega, il primo e l’ultimo”, dice il Signore Dio, “colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Ap 1, 8)
Nella Natività di Cristo accade tutto ciò che avevano indicato i profeti e i santi delle narrazioni dell'Antico Testamento. Il lieto annunzio del Nuovo Testamento della nascita di Dio al mondo, ci parla della Verità, che vive con le persone nel Signore Gesù. Le prossime e le ultime cose nella storia del mondo iniziano con la Natività del Figlio di Dio. Il Natale porta la storia a un risultato vittorioso nel Figlio Unigenito.
Nella Natività di Cristo, le promesse del passato si sono avverate. Il veggente Mosè era un bambino abbandonato in un cesto. In questo, Dio previde il presepe di suo Figlio. Il profeta David si rallegrò davanti all'Arca dell'Alleanza. Con questo, il Signore aveva preparato la gioia degli angeli e dei pastori per la nascita del Bambino divino. Il grande Samuele guarì lo straniero Naaman. In questo, il piano di Dio Padre è stato rivelato nella salvezza di tutto il mondo attraverso il viaggio del Figlio.
Nella Natività di Cristo, il presente ha trovato la sua realizzazione e il suo vero significato. È l'essenza della proclamazione apostolica. Pietro annuncia la nostra comunione con la natura divina (2 Pt 1, 4). Giacomo ci dice "ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre degli astri luminosi" (Gc 1, 17). Paolo è felice di essere in paradiso e ascolta parole indicibili (2 Cor 12, 4). Nel Bambino divino che è nato, noi siamo già in comunione con Dio, onorati dai suoi ineffabili doni, divenuti concittadini del Cielo.
Nella Natività di Cristo è visibile il futuro che ci aspetta. La suprema gloria divina, la pace sulla terra e la buona volontà negli uomini ricolmino il nostro essere nella seconda gloriosa Venuta del Signore. Allora la malattia, il peccato e la morte saranno abbattuti. La Nuova Terra e il Nuovo Cielo diventeranno il nostro patrimonio. A Dio "tutto sarà sottomesso" (1 Cor 15, 28).
Carissimi fratelli e sorelle, reverendi presbiteri, diaconi, monaci e laici amati da Dio. Vi faccio gli auguri per la grande e salvifica festa della Natività del nostro Signore Dio e Salvatore Gesù Cristo!
+ IOANN,
Metropolita di Korsun
e dell’Europa Occidentale,
capo dell’Esarcato patriarcale,
amministratore pro tempore
delle parrocchie del
Patriarcato di Mosca in Italia
06/01/2019
Le dogane ucraine sequestrano il messaggio di Natale del patriarca Kirill
In un perfetto spirito natalizio e di non ingerenza degli affari interni ecclesiastici, le autorità doganali ucraine hanno avuto l’idea di sequestrare i testi del messaggio di Natale del patriarca Kirill destinati a oltre dodicimila luoghi di culto. Vi presentiamo in russo e in italiano l’articolo relativo.
06/01/2019
Il patriarca Bartolomeo ha rinnegato la procedura dell'autocefalia del passato
Dal blog Orthodox Synaxis vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo che analizza il discorso tenuto presso il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa romena dal patriarca Bartolomeo, che ammette apertamente di non seguire più né la pratica della concessione dell’autocefalia in uso nei secoli passati, né quella concordata da tutte le Chiese ortodosse nella commissione pre-conciliare del 1993.
Alla Liturgia del 3 gennaio 2019, celebrata alla cattedrale patriarcale della Dormizione al Cremlino di Mosca, il patriarca Kirill ha conferito alcune promozioni episcopali su mandato del Santo Sinodo. Due di queste riguardano proprio il nostro vescovo e uno dei nostri vescovi precedenti: al vescovo Ioann è stato conferito il grado di metropolita (nella foto, la consegna del klobuk) e al vescovo Nestor il grado di arcivescovo. Auguri di molti anni ai nostri presuli!
05/01/2019
La Chiesa polacca respinge la richiesta del patriarca Bartolomeo di riconoscere la nuova chiesa ucraina
Prima tra le Chiese autocefale locali, la Chiesa ortodossa polacca, attraverso un messaggio del suo primate, il metropolita Sava (nella foto), ha rifiutato ufficialmente di riconoscere la struttura ecclesiale creata a Kiev nel "concilio d'unificazione" del 15 dicembre. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo che spiega questa posizione.
La Chiesa ortodossa serba, nel video-messaggio natalizio del patriarca Irinej e del Concilio dei vescovi, ha espresso un parere non meno significativo di quello della posizione ufficiale della Chiesa polacca a proposito dello scisma in Ucraina, con comprensibili rimandi alle situazioni di scisma in Macedonia e Montenegro. Vi presentiamo la traduzione italiana dell’articolo relativo, con la parte del video (sottotitolata in inglese) relativa alla crisi ucraina.
Vi presentiamo la traduzione italiana della lezione di storia rammentata in questi giorni dal blog Orthodox Synaxis, e insegnata dal metropolita Chrysostomos di Efeso (1921-2006, nella foto). Le forti pressioni del governo turco sull’elezione del patriarca ecumenico, pur giustamente deprecate dal Santo Sinodo di Costantinopoli, non sono altro che uno specchio delle analoghe ingerenze dello stato greco per eleggere i primati locali della Grecia e di Creta, e si ripetono oggi tragicamente nello scenario ucraino: ecco una lezione su come NON creare spiacevoli precedenti.
Dal sito ROCOR Studies, abbiamo tradotto in italiano l’articolo biografico dell’arcivescovo James (al secolo Roy C. Toombs, 1887-1970, nella foto), una figura largamente dimenticata di vescovo ortodosso americano nella ROCOR ai tempi del metropolita Anastasij (Gribanovskij). Chi oggi lamenta (generalmente senza sapere di cosa parla) la mancanza di apertura missionaria dell’Ortodossia dovrebbe studiare molto di più queste figure, che per quanto marginali testimoniano una grande apertura missionaria in epoche passate. Piuttosto, dovremmo cercare di capire (e questo è il nostro augurio per il nuovo anno) il perché tali aperture non abbiano avuto successo.
03/01/2019
“Non è ancora troppo tardi per fermarsi”: lettera del patriarca Kirill al patriarca Bartolomeo
Il 31 dicembre, il patriarca Kirill ha inviato al patriarca Bartolomeo una lettera, di cui vi presentiamo il testo russo e italiano, in risposta alle affermazioni del Patriarcato di Costantinopoli e alle sue azioni anti-canoniche in Ucraina.
Vi presentiamo il testo russo e italiano della testimonianza di fede di Vladimir Kovalenko, che incarna la risolutezza della maggioranza assoluta dei fedeli ortodossi ucraini.
Riportiamo la nostra risposta a una domanda che ci è stata fatta un paio di anni fa, che esprimeva una certa perplessità (forse ingenua, ma comprensibile) di fronte alle barbe e ai capelli di chierici e monaci ortodossi.
01/01/2019
Tour fotografico del monastero di Nuova Gerusalemme
Come regalo per il nuovo anno, vi presentiamo un servizio dal sito Russian Faith con un reportage fotografico e un video del monastero recentemente restaurato di Nuova Gerusalemme, a pochi chilometri a ovest di Mosca, presso il fiume Istra.