Presentiamo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti la versione russa e la traduzione italiana, corredate da fotografie e da un video, della recente testimonianza di un parroco di Lugansk, l'arciprete Aleksandr Ponomarev, pubblicata dal portale Pravoslavie.ru. È toccante sentire come hanno reagito agli orrori della guerra i parroci rimasti al loro posto a condividere le difficoltà e le angosce del loro gregge.
Padre Andrew Phillips condivide con noi alcune considerazioni sui disastri subiti dall’Ucraina in quest' anno tragico, e sulla situazione che ora attende il paese, nel panorama di un attacco a livello mondiale contro la fede ortodossa e contro la Chiesa. Presentiamo i pensieri di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
03/10/2014
Il declino dello stato ucraino e la zuppa di pesce
Il moltiplicarsi di casi di impunità omicida nelle città ucraine ufficialmente sotto "controllo governativo" è significativo perché tutti questi sono chiari segni di una società che cade a pezzi, di un ordine sociale sostanzialmente distrutto e sostituito dal dominio della violenza a tutti i livelli. Questo è molto importante perché una società che discende per quella strada non può fare altro che crollare globalmente: davvero, cessa di essere una "società".
Si tratta di una questione aperta, se rimane veramente alcun tipo di "autorità" in quel che resta dello stato ucraino. Mentre Poroshenko sembra avere un certo controllo su Kiev, e Kolomoiskij sembra essere il "proprietario" di Odessa, è solo il Settore destro, che ha filiali in tutta l'Ucraina controllata dalla giunta e abbastanza attivisti per spaventare qualsiasi funzionario o civile da Lvov a Dnepropetrovsk e da Chernigov a Odessa. Tutto questo comincia a sembrare stranamente simile all'Afghanistan, alla Libia o all'Iraq, dove un gruppo controlla (più o meno) la capitale, mentre il resto del paese è completamente fuori controllo e gestito da varie bande armate.
L'Ucraina è sempre stata una finzione storica, un'entità completamente artificiale, originariamente concepita dal Papato, ma che ha acquisito veramente una forma materiale solo grazie a Lenin e Stalin (gli ucroidi non dovrebbero abbattere le loro statue, dovrebbero onorarle come loro "padri fondatori", in realtà). Eppure, dal 1991 al 2013 è esistita. Era molto imperfetta e soffriva di molti problemi, ma almeno esisteva. Ora quell'Ucraina è andata per sempre. Se fate bollire un acquario, è facile trasformarlo in una zuppa di pesce. Ma non si può ri-trasformare una zuppa di pesce in un acquario. Quello che osserviamo oggi è questo processo di "ebollizione sociale", da cui non esiste ritorno.
02/10/2014
L’ignoranza occidentale delle atrocità ucraine è un oltraggio
In questi giorni stanno diffondendosi le notizie di scoperte di fosse comuni nei luoghi del Donbass abbandonati dai “liberatori” dell’esercito ucraino. Chi, come noi, ricorda le tempeste mediatiche intorno alle fosse comuni (vere o false) in Bosnia e in Kosovo, rimarrà assordato dal silenzio dei nostri media su questi ultimi ritrovamenti.
In una delle sue prime collaborazioni con il sito Russia Insider, Saker analizza questa ennesima riprova di doppi standard dell’Occidente, in un breve ma efficace articolo che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
02/10/2014
"La causa della catastrofe greca non è stato un cataclisma naturale, ma un piano deliberato del governo mondiale"
Il metropolita Seraphim del Pireo ha partecipato a un concerto di beneficenza dedicato alla raccolta di fondi per i greci bisognosi...
Giorni fa in Grecia, un concerto di beneficenza è stato organizzato dalla metropolia del Pireo della Chiesa ortodossa greca. L'evento ha radunato un gran numero di persone. Sono stati raccolti fondi considerevoli, che andranno ad aiutare le vittime della crisi finanziaria, secondo Pravoslavie.ru.
Alla manifestazione ha partecipato il metropolita Seraphim del Pireo: "Viviamo in un momento tragico per il nostro paese. La causa della catastrofe non è stato un cataclisma naturale, ma l'avidità e un piano deliberato del governo mondiale. Ma la Grecia ha attraversato prove molto più dure e le ha vinte sempre con la fede in Cristo e gli ideali immortali della nostra nazione. La Chiesa ortodossa è sempre stata l'arca di salvezza per i greci".
Parlando dei compiti di carità della Chiesa, il vescovo Seraphim ha detto:
"La Chiesa non è un ministero di protezione sociale, il suo scopo e finalità è il regno dei cieli, e in questo ci spinge a superare noi stessi. In condizioni moderne, quando lo stato è impotente e il suo spazio si svuota, l'attuazione dei suoi compiti è assunta dalla Chiesa. Abbiamo poche possibilità, ma con amore sconfinato e fiducia nel Signore compiamo il nostro ministero. Se necessario, siamo pronti a vendere anche i lampadari e le lampade delle nostre chiese per aiutare chi è nel bisogno".
01/10/2014
Un confessore dell'Ortodossia: l'arciprete Mikhail Shuvar (1958-2009)
Cinque anni fa, il 26 settembre 2009, è morto a Pescara uno dei parroci del Patriarcato di Mosca, padre Mikhail Shuvar, che era stato assegnato all’Italia dalla diocesi di Ivano-Frankovsk agli inizi del 2007. Abbiamo incontrato padre Mikhail nel corso della conferenza del nostro clero diocesano a Parigi nel novembre del 2007. La sua insistenza sui problemi dell’uniatismo allora ci sembrava un poco eccessiva: la capivamo come parte del vissuto di padre Mikhail, che veniva da una delle regioni a maggior conflitto tra ortodossi e uniati di tutta l’Ucraina occidentale, ma questo problema non era per noi la maggior preoccupazione pastorale. Eppure, a distanza di anni, la crisi ucraina del 2014 ha dimostrato che avremmo dovuto dare molta più attenzione al grido di allarme che padre Mikhail ha cercato di trasmetterci. Un’altra ragione per ascoltarlo era il suo stato di salute che lo avrebbe portato alla tomba entro un paio d’anni: il suo fisico era debilitato dai pestaggi (con spranghe di ferro divelte dalle cancellate di una chiesa) che aveva subito da parte dei teppisti che avevano occupato per conto degli uniati le chiese ortodosse della sua regione negli anni precedenti. Forse non un martire in senso stretto, ma certamente un confessore della fede, padre Mikhail rimane per noi un esempio luminoso di figura profetica e di coraggioso pastore d’anime dei nostri tempi: presentiamo nella sezione "Testimoni dell’Ortodossia" dei documenti un paio di articoli su di lui in russo e in traduzione italiana, che comprendono un’intervista da lui rilasciata poco prima di morire.
Nel blog The Soul of the East, Mark Hackard riporta un brano dello scrittore Ivan Solonevich (1891-1953), esponente dei russi bianchi e critico del liberalismo. Presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti la traduzione italiana di questo brano, che analizza le attitudini speculari verso la guerra dei regimi autoritari (sia per scelta, come la monarchia, sia per costrizione, come le dittature) e dei regimi liberali, che finiscono per trasformare la guerra in opportunità di sfruttamento mercenario, per la loro incapacità di coinvolgere il proprio popolo in una vera causa patriottica. Il brano ci offre molti spunti per valutare l’evoluzione delle guerre contemporanee.