Oggi (domenica 27 gennaio) è terminata a Mosca la XXI edizione delle Letture Internazionali di Natale. Questo ciclo annuale di conferenze non è solo importante per il volume dei partecipanti e degli interventi (quest’anno si sono radunati oltre 8000 delegati da oltre 12 nazioni), ma anche per le prospettive che apre nella partecipazione dei cristiani a innumerevoli aspetti di vita politica e sociale. Il tema di quest’anno è stato la cooperazione tra la Chiesa e il governo nel miglioramento dell’educazione ortodossa e nelle aree generali dell’illuminazione morale e spirituale della società.
Come esempio di una di queste partecipazioni, presentiamo le parole dette esattamente tre anni fa dall’arciprete Vsevolod Chaplin alle letture del 2011, nell’originale russo e in traduzione italiana, nella sezione “Etica” dei documenti.
Dopo la fine della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani riflettiamo assieme sul perché un'iniziativa tanto ben intenzionata non riesce dopo oltre un secolo a vincere i cuori e le menti dei fedeli a un livello genuinamente popolare, e sembra trattata con grande indifferenza tra i cristiani ortodossi.
Non c'è un solo passo nel dialogo tra cristiani ed ebrei che prescinda da un ricordo dell'olocausto nazista. Curiosamente, invece, il dialogo tra cristiani (segnatamente quello tra cattolici e ortodossi) sembra voler trascurare sistematicamente il genocidio dei serbi, perpetrato da uno stato dichiaratamente cattolico (tanto da impiegare tra le 'tecniche' del genocidio anche la conversione forzata). Presentiamo nella sezione "Confronti" dei documenti il video Bog I Hrvati (Dio e i croati), che in modo assolutamente scioccante ma altrettanto assolutamente documentato testimonia il perché certe ferite sono ancora tutt'altro che chiuse.
Solo chi avrà avuto il coraggio di immergersi in questo macabro abisso potrà comprendere il valore del messaggio di risurrezione contenuto nel video popolare che proponiamo subito dopo, tratto da parole scritte nel lager nazista di Dachau dal santo vescovo serbo Nikolaj (Velimirovic)
Presentiamo oggi, in uno dei più lunghi articoli tradotti su questo sito, il percorso di oltre trent’anni di approfondimento dell’Ortodossia da parte di uno dei più significativi convertiti occidentali, il californiano padre Gerasim (al secolo Gordon Eliel, nato il 16 luglio 1961), dal 2000 al 2009 abate del monastero di sant’Herman d’Alaska a Platina.
Negli ultimi anni padre Gerasim è stato considerato come candidato all’episcopato, e per questo ha dovuto presentare un accurato resoconto biografico, disponibile in rete in lingua inglese. È un’occasione davvero preziosa di vedere la complessa storia della fondazione di comunità monastiche e parrocchiali in Occidente, raccontata con una disarmante sincerità da un personaggio che ha saputo imparare sia dalle luci che dalle ombre del suo cammino. La biografia di padre Gerasim è nella sezione “Figure dell’Ortodossia Contemporanea” dei documenti.
25/01/2013
Ordinato un nuovo prete per gli ortodossi moldavi di Roma
Il sito della parrocchia di Santa Caterina a Roma annuncia l'ordinazione, la scorsa domenica, di un nuovo prete con il compito pastorale di seguire la diaspora degli ortodossi moldavi (in gran parte provenienti da chiese del Patriarcato di Mosca) della capitale. L'articolo è riportato in russo, in romeno e in italiano nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti. Auguriamo al nuovo presbitero, padre Ioan Călin, molti anni felici di fecondo ministero pastorale.
24/01/2013
Il pellegrinaggio della cintura della Madre di Dio in Russia
Ieri abbiamo presentato un evento di massa del 2012; oggi facciamo cenno a un evento di massa di portata ben maggiore, che aveva avuto luogo solo pochi mesi prima (nel tardo autunno del 2011): la visita in Russia di una preziosa reliquia dal monastero di Vatopedi sul Monte Athos, ovvero la cintura della santa Madre di Dio, che ha attirato ben tre milioni di pellegrini. Lasciamo la parola a padre Vsevolod Chaplin, capo del Dipartimento patriarcale per le relazioni tra Chiesa e società, per alcune considerazioni molto pertinenti su questo fenomeno e sul suo significato per la cultura e la società della Russia di oggi. Le parole di padre Vsevolod, nell'originale russo e nella traduzione italiana, sono nella sezione "Pastorale" dei documenti.
Abbiamo avuto notizie della prosecuzione dei lavori nella parrocchia di San Giorgio nel villaggio di Petrovskaja (diocesi di Ekaterinodarsk e Kuban) nella regione di Krasnodar, una chiesa di campagna per la quale ci siamo attivati tempo fa con una raccolta di fondi.
Ci fa piacere vedere che la chiesa è in piena attività, e ora ha terminato la costruzione dell'iconostasi:
Il nostro aiuto, per quanto piccolo, è stato importante in questa zona della Russia sud-occidentale che è stata colpita proprio la scorsa estate da una disastrosa inondazione. Grazie a padre Sergij e ai parrocchiani per il loro esempio di fede e di pazienza!
23/01/2013
Ecco una notizia che i media italiani NON hanno dato nel 2012
Abbiamo tradotto dal blog del giornalista Andrej Zolotov di RIA-Novosti un resoconto del raduno di preghiera tenuto a Mosca il 22 aprile 2012, e richiesto dal Patriarca Kirill come gesto di riparazione per la “preghiera punk” eseguita dal gruppo Pussy Riot nella Cattedrale di Cristo Salvatore poco prima dell’inizio della grande Quaresima. La performance delle Pussy Riot (di cui la stampa italiana ci ha fornito notizie ad nauseam) ha coinvolto direttamente qualche decina di persone; la preghiera di cui leggerete ne ha coinvolte diverse decine di migliaia. Valeva la pena di mettere a disposizione del pubblico italiano almeno un decente articolo su questo evento? Scopritelo leggendo la nostra traduzione dell’articolo, corredata da una serie di foto, nella sezione “Pastorale” dei documenti.
22/01/2013
Intervista con il professor Roman Kon’ sul fenomeno delle sette
Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea”, presentiamo l’intervista in russo e in italiano al professor Roman Kon’, professore associato all’Accademia teologica di Mosca, esperto di studi sul settarismo. Le parole del professor Kon’ ci aiutano a capire come nel Patriarcato di Mosca la questione delle sette viene affrontata con metodi rigorosamente teologici (in particolare il ricorso all’esperienza patristica) invece che con i metodi dei movimenti anti-sette laici in Occidente.
22/01/2013
22 Gennaio - Anniversario della morte dell'Arcivescovo Sergio di Eucarpia
Oggi si commemora il decimo anno dalla morte dell'arcivescovo Sergio (Konovalov) di Eucarpia. Nato l'8 luglio 1941 a Louvain (Belgio) servì come diacono e prete sposato (padre di tre figli) nell'Esarcato russo di Costantinopoli in Europa occidentale. Tonsurato monaco alla morte della moglie, guidò l'Esarcato con il titolo di Arcivescovo di Eucarpia dal 1993 al 2003.
Nelle chiese del Patriarcato di Mosca abbiamo ragione di ricordarlo piangendone la fine prematura, perché sembra abbastanza pacificamente accertato che fu in gran parte grazie a dialoghi da lui tenuti con Mosca che si giunse al documento dell'aprile 2003, che prospettava una Metropolia autonoma dell'Europa occidentale, che avrebbe riunificato le parti ancora separate della diaspora russa. Il concetto stesso di questa Metropolia, sviluppato nella lettera del Patriarca Alessio II, era una diretta risposta al desiderio dell'Arcivescovo Sergio di ritornare direttamente in seno alla Chiesa madre, in una situazione di autonomia locale.
Anche se non potremo mai sapere se questo ritorno avrebbe avuto luogo, a causa della sua morte improvvisa il 22 gennaio 2003, non dimentichiamo l'esempio di realismo e lungimiranza dell'Arcivescovo Sergio. Eterna Memoria!
Nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, presentiamo la nostra recensione cinematografica del film del 2009 Taras Bul'ba, diretto da Vladimir Bortko. Nella valutazione del film, cerchiamo di spiegare soprattutto perché questa produzione cinematografica è rilevante per l'Ortodossia, e aggiungiamo alla recensione e ai collegamenti al film un breve filmato che ci fa vedere ai nostri giorni gli stessi cosacchi tra i quali è ambientata la leggenda di Taras Bul'ba.
A poche ore dalla fine della funzione, carichiamo una galleria fotografica con le immagini della benedizione delle acque dopo la Liturgia dell'Epifania. Questa era la terza benedizione fatta tra il giorno della vigilia e il giorno della festa, per cui chiediamo scusa se nelle foto sembriamo un po' stanchi... lo siamo davvero! Ringraziamo Victor per avere fatto le foto e per avercele inviate a tempo di record. S Prazdnikom!
Dal sito russo Смысл жизни (Smysl zhizni, “Il senso della vita”), presentiamo nella sezione “Umorismo” dei documenti due storie in russo e in italiano. La ricerca del buon senso è sempre un ottimo correttivo sul cammino della vita per i cristiani ortodossi (e forse non solo per loro).
Sul sito della nostra parrocchia madre di Milano si può vedere un'intervista professionale fatta all'archimandrita Dimitri (Fantini), che è stato il fondatore e il primo parroco della nostra comunità torinese. Con la semplicità e il buon senso che lo contraddistinguono, padre Dimitri ci racconta come, insieme a un piccolo numero di italiani ortodossi, ha dato l'avvio a una parrocchia oggi molto attiva e frequentata. Ci parla anche delle impressioni dell'Ortodossia sul cuore di un italiano, del valore storico della lingua slavonica e di altri temi interessanti.
(purtroppo, il video non è più reperibile in rete a causa dei cambiamenti apportati al sito della parrocchia milanese. Se chi ne ha titolo volesse rimetterlo in rete, saremo lieti di segnalarlo nuovamente)
Nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea”, presentiamo il testo russo e la traduzione italiana dell’intervista al vescovo Ioann (Berzins) di Caracas, responsabile delle parrocchie della Chiesa russa all’estero di tutto il Sud America, un continente in cui l’Ortodossia riserva molte sorprese.
Oggi, in Sud America, la più alta concentrazione di parrocchie della ROCOR (una chiesa storicamente molto conservatrice) si trova curiosamente nel Venezuela di Chavez. A questo proposito, Vladyka Ioann ripete (e non si ripeterà mai troppo spesso) che la Chiesa non sposa posizioni politiche socialiste o capitaliste, di "destra" o di "sinistra": solo le politiche ateiste e la persecuzione dei credenti possono generare una condanna ecclesiale.
Vladyka Ioann ci parla anche della piaga delle parrocchie scismatiche, il cui filo conduttore sembra la volontà di essere scismatici (fenomeno non limitato al Sud America: si veda l’articolo Sulla psicologia dello scisma nella sezione “Confronti” dei documenti), delle difficoltà della pastorale (soprattutto a causa della carenza di sacerdoti) e del suo particolare ruolo di vescovo incaricato della cura pastorale dei vecchi credenti.
19/01/2013
VIDEO - Viaggio nelle parrocchie ortodosse della Carolina del Sud
La diocesi orientale degli Stati Uniti della Chiesa Russa all'Estero ha iniziato la produzione di filmati-documentario sulla vita della Chiesa. In questo video, vediamo gli sviluppi dell'Ortodossia nello stato americano del South Carolina: terra di persone legate alle tradizioni familiari, ha saputo integrare abbastanza bene nuove comunità di credenti che certamente non trascurano una visione tradizionale. Scopriamo nel video come gli ortodossi "vecchi" e "nuovi" vivono, pregano e... mangiano!