In un’ardita ma attenta operazione di revisionismo storico, padre Andrew Phillips ci presenta Grigorij Rasputin come non ce lo aveva mai fatto conoscere la storiografia corrotta dell’ultimo secolo. Servendosi dei contributi di attenti biografi di questi anni (chissà perché, ignorati in Occidente), ci offre un ritratto ancora ben lontano da un’agiografia, ma credibile, di un contadino semplice e incolto ma intelligente e pio, dotato di un indubbio talento di guarigione, che era riuscito a curare l’erede al trono laddove la scienza medica aveva fallito. Tutto questo rende ancor più grottesco il castello di accuse montate contro di lui (accuse che in vari modi si potrebbero rivolgere con ragione ai suoi assassini). Presentiamo il saggio in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti (visto l’alto valore di controversia suscitato dal dibattito storiografico, la sezione dedicata al dialogo ci sembra un’adeguata collocazione).
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