"Украина убивает лучших" (l'Ucraina uccide i migliori)
Per chi fosse interessato a sollevare un poco del velo di mistero (ammesso che ci sia realmente bisogno di sollevarlo) sull'assassinio di Oles' Buzina a Kiev, la lettura di una notizia di Ria apre inquietanti spiragli tra le connivenze tra l'estremismo nazionalista e i serivizi segreti ucraini.
Per una visione più approfondita del ruolo della Chiesa ortodossa russa nella vittoria sul nazismo, una serie di considerazioni del nostro amico Enrico Vigna, sul sito del Centro di Iniziative per la Verità e la Giustizia, ricorda aspetti sopiti della difficile vita della Chiesa nello stato sovietico, e aiuta a controbilanciare l'immensa mole di propaganda del mantra della "Chiesa asservita allo stato".
Il segno della croce del ministro Shojgu alla parata della Vittoria del 9 maggio 2015 a Mosca è l’oggetto di un’analisi di Saker che presentiamo nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Il gesto è sorprendente in quanto nessun ministro della difesa russo aveva fatto altrettanto finora, e ancor più interessante in quanto Sergej Shojgu è di famiglia buddhista tuvana (anche se la voce di Wikipedia russa a lui dedicata cita un’intervista in cui dice di essere stato battezzato), e con la semplicità di questo gesto ha fatto vergognare i suoi predecessori nominalmente ortodossi.
Un altro gesto altrettanto significativo ha avuto luogo alla Verkhovna Rada di Kiev, quando nel giorno precedente, per commemorare la “vittoria sul nazismo” dell’Ucraina, Petro Poroshenko ha annunciato i nomi degli “eroi dell’operazione anti-terrorismo”. Tra tutti i presenti che si alzano e i molti che applaudono, gli unici a rimanere seduti sono il metropolita Onufrij di Kiev, il metropolita Antonij di Borispol e Brovary e il vescovo Iona di Obukhov:
per certi gesti ci vuole coraggio
Invece di vergognarsi della proclamazione di eroi neo-nazisti nel giorno della vittoria sul nazismo (una follia oggi possibile solo in Ucraina), la stampa del regime ha prevedibilmente attaccato i vescovi della Chiesa ortodossa ucraina. La risposta di vladyka Onufrij (in un ucraino che neppure i capi politici e militari della giunta riescono a padroneggiare) dimostra come in Ucraina l’unica forza rimasta a opporsi alla guerra insensata sia la Chiesa ortodossa.
11/05/2015
Le preghiere ortodosse davanti alla Sindone al TG regionale
In occasione della funzione della sera dell'8 maggio nel duomo di Torino, TG Piemonte ha dedicato un servizio, trasmesso dall'edizione delle 14.00 del 9 maggio 2015. Potete cliccare sull'immagine qui sotto per aprire il servizio. La parte relativa alla nostra funzione inizia al minuto 6:11.
Eccovi alcune notizie di pellegrinaggi a Torino dei nostri fratelli di altre chiese, con i quali abbiamo avuto occasione di concelebrare.
1) Il 25 aprile sono stati da noi i fedeli delle parrocchie di san Nicola a Lecco e della santa Protezione a Como, guidati da padre Vitalij Korsakov. Qui la notizia, e qui di seguito le foto di due momenti della comunione e del pasto fraterno:
2) La sera dell’8 maggio, abbiamo avuto occasione di celebrare un Vespro e un Moleben con l’Acatisto della Passione nel duomo di Torino, davanti alla santa Sindone, assieme ai fedeli della parrocchia delle Mirofore a Venezia, guidati dall’arciprete Alexey Yastrebov. Qui la notizia, e qui di seguito una foto della celebrazione:
10/05/2015
Come tradurre le tradizioni antiche in lingua moderna
Il blog "Cristianità ortodossa" ci presenta un articolo in cui un brillante sacerdote americano spiega come presentare un argomento tradizionale "datato" (in questo caso, le norme sull'abbigliamento femminile in chiesa) in un linguaggio comprensibile a un uditorio contemporaneo (soprattutto un uditorio di ragazzi) senza sacrificare né la tradizione in sé, né le sue interpretazioni più antiche, ma aggiungendo una spiegazione che suscita una reazione positiva dei più giovani.
Riteniamo questo tema di assoluta importanza per risolvere la perenne tensione fra "tradizionalismo" e "aggiornamento" nella Chiesa: non c'è alcun bisogno di abbandonare le tradizioni secolari, e neppure le loro interpretazioni più solidificate; se un'interpretazione fatta da un'angolazione diversa (e più comprensibile) non si pone in diretto contrasto con le precedenti, non è altro che una prova che le verità della Chiesa possono essere comprese da diversi punti di vista.
Correggendo alcune espressioni nella precedente traduzione, ma soprattutto riportando il testo a questo senso per noi prevalente di mediazione culturale della tradizione ortodossa (piuttosto che un mero discorso sul decoro nella chiesa) abbiamo deciso di presentare una nuova traduzione dell'articolo nella sezione "Ortoprassi" dei documenti.
09/05/2015
Oles' Buzina sulla mancata conquista di Mosca nel 1941
Come tributo alla memoria di Oles' Buzina, e come ricordo adatto al Giorno della Vittoria, presentiamo in russo e in traduzione italiana, nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti, l'articolo di Buzina dedicato alle memorie di Otto Skorzeny (l’ufficiale delle SS più noto in Italia per la liberazione di Mussolini) che elencano le ragioni per cui i nazisti non presero Mosca nella loro campagna di Russia del 1941.
Il canadese Gerry Armstrong (nella foto), uno degli storici fuoriusciti da Scientology (conobbe il suo fondatore Hubbard e ne fu archivista e biografo), testimonia il suo calvario legale e ci apre gli occhi sulle differenti posizioni verso Scientology degli Stati Uniti e della Russia, in una lettera aperta diretta a Vladimir Putin e ripresa dal portale Pravoslavie.ru, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
Ringraziamo il nostro amico Giuseppe per averci segnalato dagli archivi di RAI Scuola un documentario sul Monte Athos, realizzato nel 1983 da Vittorio Citterich. Dopo ben 32 anni questo filmato, che in altri contesti sarebbe stato un video storico, mantiene ancora tutta la sua freschezza di un viaggio alle radici spirituali dell’Ortodossia. Buona visione a tutti!
Sul sito della parrocchia di santa Caterina e su quello della diocesi di Chersoneso sono apparse notizie e gallerie fotografiche sul pellegrinaggio alla Santa Sindone del 1 maggio 2015, che ha portato alla celebrazione della Divina Liturgia (nelle foto, il Grande Ingresso e il Credo) dei gruppi delle parrocchie di Roma, di Cagliari, di Piacenza e della regione parigina, assieme al clero e ai fedeli della nostra parrocchia. Inoltre, sono arrivati nel frattempo diversi gruppi delle parrocchie della Chiesa Russa all’Estero dalla Germania. Non è la prima, e non è l’ultima, delle celebrazioni delle quali vogliamo darvi notizia, ma è sicuramente una di quelle che ricorderemo con maggiore intensità.
Sempre dal sito della parrocchia di santa Caterina, apprendiamo della premiazione del nostro amico Mikhail Talalay con la medaglia patriarcale giubilare per il millenario di san Vladimir. Ci uniamo alle felicitazioni, conoscendo e apprezzando i molti meriti di Mikhail Grigor’evich nella divulgazione della storia e fenomenologia dell’Ortodossia russa in Italia.
Riflettendo sull’anniversario della strage di Odessa, Saker ci aiuta a capire come la crisi ucraina non sia solo una delle tante crisi che dividono tra loro i popoli del mondo (e nelle quali si possono legittimamente valutare le ragioni degli uni e degli altri), ma piuttosto un’insorgenza di odio allo stato puro; un fenomeno che ogni sincero credente deve saper riconoscere e contrastare. Presentiamo le riflessioni di Saker nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
06/05/2015
L'ultimo prete della missione di Pechino: conversazione con l'arciprete Michael Li
Abbiamo già avuto occasione di seguire padre Georgij Maksimov nelle sue interviste a chierici e fedeli della Chiesa ortodossa in diversi luoghi dell'Asia, dal Kurdistan all'estremo Oriente. Recentemente, per il portale Pravoslavie.ru, ha intervistato un rappresentante dell'Ortodossia cinese che oggi vive in Australia, ma che ha radici nell'antica missione di Pechino: l'arciprete Michael Li. Possiamo seguire la loro conversazione nell'originale russo e in traduzione italiana, e ammirare nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti la storia di coraggio e di disarmante semplicità di un uomo che ha saputo mantenere la fede attraverso decenni di difficoltà.
05/05/2015
Vogliono trasferire allo stato la Lavra di Pochaev
I deputati del consiglio regionale di Ternopol hanno votato per il trasferimento allo Stato della Lavra della Santa Dormizione a Pochaev. Questa votazione ha avuto luogo il Giovedi Santo, quando la Chiesa ricorda il tradimento di Giuda. La Lavra ha appreso i piani per trasformare le celle monastiche e le cattedrali della Lavra in un complesso museale.
I deputati del consiglio regionale di Ternopol, in una loro sessione, hanno sostenuto la petizione al primo ministro ucraino Arsenij Jatsenjuk e si sono appellati al Consiglio dei Ministri chiedndo di sottrarre questo grande e venerato santo monastero alla Chiesa ortodossa ucraina canonica.
Il fatto che vogliono trasformare il complesso di celle e chiese in una riserva, alla stessa Lavra lo hanno appreso dai media.
Il metropolita Vladimir di Pochaev, abate della Lavra della Santa Dormizione a Pochaev, ha commentato la situazione della Lavra al quotidiano ucraino Segodnja:
"Il Giovedi Santo la Chiesa commemora l'Ultima Cena e il tradimento di Cristo Salvatore da parte di Giuda per trenta monete d'argento. Questi eventi sono accaduti venti secoli fa. Il tempo passa, ma le personalità e le opere rimangono le stesse. Quest'anno, il 2015, la stessa cosa è stata ripetuta qui il Giovedi Santo. I deputati del Consiglio regionale, che si presentano come cristiani, stanno passando leggi che sono tutt'altro che cristiane. Hanno intenzione di trasformare la Lavra di Pochaev (un grande centro spirituale per i cristiani ortodossi) in un museo storico, così che il monastero (fondato nel 1240) possa essere governato non dall'abate e dai fratelli, ma da un direttore di museo e da guide turistiche.
"Questo problema non è nuovo. Dopo che l'Ucraina è divenuta indipendente e che le relazioni tra lo Stato e la Chiesa sono migliorate, presidenti e altri funzionari hanno emesso decreti che hanno restituito alla Chiesa la sua proprietà, che le era stata confiscata da parte del regime totalitario sovietico.
"Nel 2002 i deputati di Ternopol sono riusciti a stabilire la riserva nonostante tutti i decreti e le assicurazioni presidenziali, e quindi il nostro monastero è divenuto una parte della riserva storico-architettonica statale di Kremenets-Pochaev.
"Nel 2003, per intercessione dei fratelli, un decreto del governo ha tolto gli edifici storici della Lavra dall'autorità della riserva e li ha trasferiti al loro legittimo proprietario – la Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca e i monaci di Pochaev.
La Lavra di Pochaev e il Gosstroj (comitato statale per la costruzione) dell'Ucraina hanno concluso un accordo di locazione gratuita per 49 anni, fino al 1 gennaio 2052. Si dovrebbe inoltre ricordare che la Lavra aveva pagato l'affitto dagli anni '60 fino al 2000.
Il 3 luglio 2014, la Rada regionale di Ternopol (organo legislativo in Ucraina) è riapparsa e ha avviato un appello al Presidente del Consiglio con la richiesta di recedere dal contratto e di ridare di nuovo gli edifici del monastero alla riserva. Poi il loro appello è stato lasciato senza risposta. E così, quasi un anno dopo, il 9 aprile 2015, nella Settimana Santa, quando la Santa Chiesa ricorda gli ultimi giorni di vita di Cristo Salvatore sulla terra, i deputati sono ancora ricaduti nelle loro vecchie modalità".
Partendo dalle dichiarazioni di Oles' Buzina (che non poteva certamente essere accusato di non amare la sua patria) andiamo alla scoperta della nuova frontiera della psichiatria contemporanea, apparentemente codificata dai matti stessi, scoprendo in un articolo da Russia Insider se soffriamo anche noi della nuova forma di patologia internazionale, la “ucrainofobia”. Non perdetevi lo spassoso test in 10 domande per scoprire se siete ucrainofobi anche voi!