Alla notizia che la prima pietra della nuova cattedrale ortodossa russa di Parigi (probabile centro della futura Metropolia dell’Europa occidentale) sarà posata in questa primavera, padre Andrew Phillips propone la dedicazione della chiesa ai santi martiri imperiali. La proposta (che ci trova pienamente d’accordo) è motivata dal messaggio universale del martirio della Rus’ nel XX secolo, e dalla necessità di conversione dell’Europa occidentale. Presentiamo la proposta di padre Andrew in russo e in traduzione italiana nella sezione “Santi” dei documenti.
15/01/2014
Non c’è gara tra la lagna etica cattolica e il pellegrinaggio di verità ortodosso
Pietrangelo Buttafuoco, in un articolo del 9 gennaio su ilfoglio.it, presenta il mondo sconosciuto dell'Ortodossia russa e il suo confronto con il Cattolicesimo romano in una pagina di grande chiarezza e profondità. Complimenti all'autore caustico e intelligente (vorremmo che più penne del giornalismo italiano sapessero affrontare i temi del cristianesimo ortodosso con pari capacità), e complimenti al blog Fos Ilaron che ci ha segnalato l'articolo.
14/01/2014
Eletto il nuovo metropolita delle Terre ceche e della Slovacchia
Dopo alcuni mesi in cui il mondo ortodosso ha ricevuto notizie contraddittorie degli eventi nella Chiesa ortodossa delle Terre ceche e della Slovacchia, si è giunti a una decisione conciliare che ha eletto come nuovo metropolita l’arcivescovo Rastislav (Gont) di Prešov e Slovacchia. Presentiamo le notizie dell’elezione, corredate dalla sua fotocronaca, nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti. Assieme alle notizie, per far vedere di persona ai nostri lettori il nuovo, giovane primo ierarca, presentiamo anche il video della Divina Liturgia archieratica presieduta dall’arcivescovo Rastislav alla chiesa dei santi Cosma e Damiano a Vyšná Jedľová, il 14 novembre 2013.
Molte delle controverse notizie giunte in questi mesi dalla Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia avevano a che fare con le polemiche relative all’autocefalia di una Chiesa ortodossa singolarmente “occidentale” (Praga è più a ovest di Vienna!). Chi ha dato l’autocefalia a questa Chiesa, il Patriarcato di Mosca nel 1951, o il Patriarcato di Costantinopoli nel 1998? L’arciprete Vladislav Tsypin (nella foto), un ben noto canonista russo, cerca di chiarire la questione a partire da certe affermazioni contenute nella corrispondenza tra il patriarca Bartolomeo e il Metropolita Cristoforo di Praga. Presentiamo il testo di padre Vladislav nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Confronti” dei documenti.
14/01/2014
Il digiuno alla vigilia della Natività e della Teofania
Padre John Whiteford spiega nel suo blog un’apparente contraddizione nelle indicazioni sulle vigilie delle feste del Natale e dell’Epifania: sono giorni di digiuno stretto, o vi si possono consumare pasti festivi di magro (come nelle domeniche di Quaresima), oppure… tutte e due le cose? Scopriamo la soluzione in traduzione italiana nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
13/01/2014
Intervista a padre Andrew Phillips dai suoi lettori russi
Alla fine di dicembre, sul blog russo di Sergej Larin è apparsa un’intervista a padre Andrew Phillips con domande presentate da diverse persone che hanno letto gli articoli di padre Andrew su Pravoslavie.ru. Presentiamo l’intervista nell’originale russo e in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
Per la prima volta nella storia, dal 14 al 30 gennaio 2014, le reliquie dei doni dei magi, conservate al monastero di San Paolo al Monte Athos, sono state portate fuori dalla Grecia, in un pellegrinaggio che tocca Mosca, San Pietroburgo, Minsk e Kiev. Presentiamo una breve storia delle reliquie, assieme a foto e video della loro venerazione alla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, nella sezione "Testimoni dell'Ortodossia" dei documenti.
12/01/2014
La posizione del Patriarcato di Mosca sul problema del primato
Dopo le questioni sollevate nei giorni scorsi riguardo ai documenti di ecclesiologia riteniamo importante avere sott’occhio il testo sulla posizione ecclesiologica del Patriarcato di Mosca sul primato, approvato al Sinodo di Mosca lo scorso 26 dicembre. Lo presentiamo nella sezione “Confronti” dei documenti, nell’originale russo e nella nostra traduzione italiana.
In Russia, dal Capodanno (di calendario gregoriano) al lunedì dopo la festa del Natale (di calendario giuliano) tutto è fermo per le vacanze invernali. E' un po' come da noi ad agosto... è pure il momento buono per un attacco alla Chiesa russa, perché anche quelli che devono fornire le necessarie risposte si sono presi una pausa.
In questi giorni dell'inizio del 2014 abbiamo assistito a due attacchi portati avanti ad arte. Il primo è di carattere scandalistico: Un calendario commemorativo del 2014 con foto e citazioni di Stalin è stato pubblicato da una casa editrice di libri religiosi, Достоинство (Dignità), legata alle pubblicazioni patriarcali della Lavra della Trinità e di san Sergio. La comprensibile perplessità per un accostamento così inopportuno ha creato un putiferio mediatico, con un ampio spettro di accuse, che vanno da quella di servilismo della Chiesa ortodossa russa nei confronti dello stato (quello di Stalin o quello di Putin, non fa differenza, purché gli si dia contro), fino all'accusa di una Chiesa interessata solo a fare soldi.
Solo il 9 gennaio - con alcuni, provvidenziali giorni di ritardo utili per far fare allo scandalo il giro del mondo - i portavoce della Chiesa hanno potuto offrire qualche spiegazione. Il calendario, pensato per veterani di guerra e per storici, era stato finanziato da una fonte esterna alla casa editrice, e non per fini commerciali (costa la metà dei calendari religiosi abitualmente stampati dalla casa editrice). Di fatto il direttore della casa editrice ha compiuto un errore nel permetterne la pubblicazione, e per questo è stato licenziato appena le autorità ecclesiastiche hanno saputo dell'incidente, ma dopo che i calendari erano stati consegnati al committente. La VERA notizia è che il licenziamento del direttore colpevole ha avuto luogo a... luglio! Le critiche che arrivano ora, quando il calendario viene effettivamente distribuito, sono un tantino in ritardo per apparire autentiche, e la coincidenza con i giorni di pausa di gennaio è fin troppo ideale per non lasciare il sospetto che la reazione di indignazione sia stata abilmente manovrata.
La seconda bufera mediatica riguarda le critiche del metropolita Elpidoforo di Bursa al documento ecclesiologico prodotto dal Sinodo di Mosca il 26 dicembre 2013, riguardo al quale abbiamo presentato ieri una contro-critica di padre Andrew Phillips. Anche se le tempistiche di questo documento possono essere più consone con le modalità di una risposta immediata, ci colpisce il fatto che anche questo testo sia stato diffuso proprio nei giorni in cui la Chiesa russa non aveva modo di rispondere. Abbiamo avuto modo di sentire i nostri amici cattolici romani apprezzare il documento del metropolita Elpidoforo "per il suo contenuto teologico". Non ci stupisce. È una capitolazione al principio primaziale romano in chiave esteriormente ortodossa. Ai cattolici romani piace la teologia del documento, perché è la loro. Se avessimo avuto tempo per analizzare il documento con calma, avremmo potuto far notare che propone una tesi essenzialmente contraddittoria. Sostiene che il primato universale sia legato alla "persona" del patriarca di Costantinopoli, e non derivato dai canoni o dai dittici della Chiesa, che non fanno altro che manifestare il carattere necessario del primato personale. Eppure, allo stesso tempo dichiara che il primato universale era originariamente quello di Roma, e solo dopo lo scisma questo primato è passato a Costantinopoli. Eppure, se il primato universale è personale e non è dervato dalla conciliarità, perché gli ortodossi non dovrebbero tutti essere cattolici romani? Cosa succede quando l'integrità dottrinale e il primato personale sono in conflitto? Su quali basi i dittici manifestano il primato, se non per essere stati stabiliti in maniera conciliare? Per quale potere i canoni conferiscono o negano poteri di primato, se questo è in sé indipendente dalla conciliarità? Questi e altri interrogativi ci fanno capire che il testo del metropolita Elpidoforo fa acqua da diverse parti, ma nondimeno è riuscito a creare un'onda nel pubblico cattolico, e l'onda ha ormai ben poco a che fare con i principi dell'ecclesiologia. È sufficente intorbidare le acque parlando dei russi che mettono il "veto contro Francesco e Bartolomeo", come Sandro Magister dice (absit iniuria verbo) magistralmente nel suo blog del 9 gennaio, e la demonizzazione mediatica è servita.
Ovviamente, ci potranno anche far notare che esistono nel mondo le coincidenze temporali, e non tutto quel che fa male deve essere necessariamente stato diretto con un intento dannoso. Tuttavia, non ci facciamo illusioni che la Chiesa ortodossa russa non sia il bersaglio numero uno di un preciso piano di distruzione, e notiamo con attenzione il target degli attacchi. Lo scandalo del calendario serve a diminuire la fiducia nella Chiesa di tutti quelli (e non sono pochi) che hanno sofferto, nel mondo russo o all'estero, a causa dei regimi comunisti. Le martellate ecclesiologiche fanariote, tanto ben accolte nei circoli cattolici romani, sono un buon motivo per alimentare diffidenza per la Chiesa russa nel mondo cattolico (che potrebbe trovare invece a Mosca un sostegno insperato nella sua evangelizzazione). In questi giorni abbiamo assistito a una "manovra a tenaglia" che sfrutta i silenzi dal Patriarcato per alienare mediaticamente le simpatie degli anti-comunisti e dei cattolici romani dalla Chiesa ortodossa russa... non ci sembra una cosa da sottovalutare, nemmeno nelle feste di Natale.
Nei Giorni Santi del Natale del 2011, in un centro commerciale a Mosca, visitatori e clienti hanno avuto la sorpresa di essere spettatori di questo flash-mob preparato con cura, ma anche con estremo garbo e simpatia. Le modalità per testimoniare la fede in Cristo sono davvero molte, e non si vede perché un ambiente consumistico dovrebbe necessariamente esservi contrario.
Il 27 novembre scorso abbiamo partecipato alla realizzazione di un filmato sulle cucine popolari di Prekovce, nella zona collinare vicino a Gracanica. Qui una somministrazione di aiuti alimentari può segnare il confine tra la sopravvivenza e l'estinzione delle comunità di serbi ortodossi delle enclavi. Anche a questo contribuisce la nostra solidarietà, ogni volta che sosteniamo il monastero di Decani e l'Associazione Amici di Decani.
[Nota di redazione: Purtroppo, il video della nostra visita non è più disponibile in rete: tuttavia, su questa pagina potrete trovare le notizie essenziali di quest'iniziativa benefica].
10/01/2014
Un passo in più verso l'uniatismo al Patriarcato Ecumenico
Il recente articolo del metropolita Elpidophoros (Lambriniadis) di Bursa, Primus sine paribus ('Primo senza eguali'), postato in inglese sul sito ufficiale del Patriarcato di Costantinopoli (qui in pdf nell'originale greco), senza data (ma dalle note si deduce che è degli inizi di gennaio 2014), segna una nuova, preoccupante tappa dell’appiattimento dell’ecclesiologia fanariota, ormai pronta a sposare un papismo orientale pur di contrastare la visione ecclesiologica ortodossa espressa a Mosca, ricorrendo anche a formule di sapore ricattatorio. Padre Andrew Phillips, che non è uomo di mezzi termini in questioni così importanti, denuncia questo abuso in un articolo del blog del sito Orthodox England, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione "Figure dell'Ortodossia contemporanea" dei documenti.
Una delle più diffuse giustificazioni per evitare l’impegno di una vita cristiana è quella del “credente non praticante”. Il blog Mystagogy riporta alcune considerazioni a proposito, scritte dell’archimandrita Pavlos Papadopoulos sul sito greco Axortagos. Presentiamo la traduzione in italiano del testo di padre Pavlos nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.