8 декабря в Екатерининском храме в Риме состоялось торжественное богослужение в связи с празднованием престольного дня - дня памяти святой великомученицы Екатерины, и 210-летия основания первой русской православной церкви на берегах Тибра. По благословению Святейшего Патриарха Московского и всея Руси Кирилла Божественную Литургию возглавил руководитель Управления Московской Патриархии по зарубежным учреждениям архиепископ Егорьевский Марк.
Владыке сослужили настоятели Патриарших храмов Италии - архимандрит Антоний (Севрюк), протоиерей Вячеслав Бачин и протоиерей Андрей Бойцов, настоятель прихода во имя святителя Максима в Турине игумен Амвросий (Кассинаско), настоятель Трехсвятительского храма в Париже иеромонах Марк (Святогоров), настоятель Трехсвятительского прихода в Пьяченце протоиерей Григорий Катан, клирики Екатерининского храма иеромонахи Афанасий (Потапов), Амвросий (Мацегора) и священник Иоанн Кэлин, диаконы Георгий Стефанов и Виталий Стерпу. Богослужебные песнопения исполняли хор студентов и воспитанниц Санкт-Петербургской духовной академии (регент Р.Гундяева) и хор Екатерининского храма г.Рима (регент М.Корлякова).
За богослужением молились Посол Российской Федерации в Ватикане А.А. Авдеев, проректор Санкт-Петербургской духовной академии Е.М. Гундяева, в храме также присутствовали представитель Папского совета по содействию христианскому единству священник Иакинф Дестивель и Генеральный секретарь Общины святого Эгидия профессор А.Роккуччи.
По окончании Литургии был совершен крестный ход вокруг храма и молебен святой великомученице Екатерине. Приветствуя сослужившее духовенство, прихожан и гостей праздника, архиепископ Марк передал им благословение от Святейшего Патриарха Кирилла и произнес проповедь, в которой подчеркнул значение подвига мученичества в истории Церкви. С ответным словом к Владыке обратился архимандрит Антоний (Севрюк), который поблагодарил архипастыря за участие в праздничных торжествах.
Затем слово было предоставлено И.Лобортасу, главе киевского ювелирного дома, который преподнес в дар Екатерининскому храму лампаду для хранения Благодатного огня - плод долгой и кропотливой работы мастеров-ювелиров. Лампада, изготовленная попечением благотворителей прихода, выполнена в виде римского храма святой Екатерины и украшена Патриаршим вензелем. И.Лобортас подчеркнул, что в мире существуют три лампады такого типа - первые две подарены Святейшему Патриарху Московскому и всея Руси Кириллу и Блаженнейшему Патриарху Иерусалимскому Феофилу, третья отныне будет находиться в русском храме в Риме.
Продолжая череду поздравлений, адвокат А.Станища передал в дар римскому православному приходу частицы мощей преподобного Антония Великого и святителя Василия Великого. Святыни будут храниться в Свято-Николаевском и Екатерининском храмах.
Затем в приходской трапезной был устроен праздничный прием.
10/12/2013
Всенощное бдение в Свято-Николаевском храме г.Рима
Вечером 7 декабря архиепископ Егорьевский Марк, находящийся с рабочим визитом в Риме, совершил Всенощное бдение в Свято-Николаевском ставропигиальном храме. Этим богослужением начинаются торжества по случаю 210-летия основания первого русского храма в на берегах Тибра и престольного праздника Екатерининской церкви в Вечном городе.
Архипастырю сослужили настоятель прихода протоиерей Вячеслав Бачин, настоятель храма святой Екатерины архимандрит Антоний (Севрюк), настоятель прихода свт.Максима в Турине игумен Амвросий (Кассинаско) и иеромонах Авель Усачев. Диаконский чин возглавил клирик Санкт-Петербургской митрополии диакон Георгий Стефанов.
Богослужебные песнопения исполнил хор студентов и воспитанниц Санкт-Петербургской православной духовной академии, прибывший в Рим для участия в празднике.
Завтра, 8 декабря, архиепископ Марк совершит Божественную Литургию в Екатерининском храме г.Рима.
Il periodo del digiuno ci chiama a coltivare il controllo delle passioni, e a sviluppare diverse virtù: tra queste, una da non trascurare è l’ospitalità, un elemento comune della cultura dei cristiani ortodossi in tutto il mondo. Purtroppo il consumismo che guasta la stagione natalizia mette a serio rischio la pratica di questa virtù. Padre Thaddaeus Hardenbrook, in un articolo riportato su Pravmir, offre alcuni consigli, che presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti, su come e perché condividere la nostra ospitalità.
08/12/2013
Il deputato Milonov propone di facilitare l'ottenimento della cittadinanza russa per gli europei "spiritualmente insultati"
San Pietroburgo, 4 dicembre: Interfax - Vitalij Milonov, presidente della commissione legislativa del parlamento di San Pietroburgo, ha inviato un appello al ministero degli esteri russo e al servizio federale per l'emigrazione, proponendo una semplificazione della procedura di ottenimento della cittadinanza russa per gli europei che sono stati insultati spiritualmente e culturalmente nei loro paesi.
E' stata proposta, ha detto mercoledì Milonov a Interfax, una semplificazione della procedura di rilascio del permesso di soggiorno e della cittadinanza russa ai cittadini stranieri il cui diritto di vivere secondo i valori culturali e spirituali tradizionali sono stati violati dalle autorità del paese in cui risiedono.
Il diritto delle famiglie a vivere e allevare i figli in conformità con il loro sistema di credenze tradizionali e nello spirito dei valori tradizionali della famiglia è intenzionalmente violato da molti paesi occidentali, ha detto Milonov.
07/12/2013
Appello per la liberazione delle religiose rapite in Siria
Siria (Ma'lula) - 2 Dicembre 2013 - È stata data conferma che 12 suore, inclusa la superiora del convento di santa Tecla (Mar Takla) a Ma'lula (Madre Pelagia Sayyaf) sono state prese in ostaggio assieme a orfane che erano sotto la loro protezione, e sono state trasportate a Yabrud.
Appello - Mons. Luca Khoury, vicario patriarcale di sua Beatitudine il patriarca Giovanni X dei greco-ortodossi, ha fatto appello a sua Santità il patriarca di Mosca e di tutta la Rus' e al Gran Mufti della Russia per salvare Ma'lula e le religiose rapite dai terroristi armati.
Prendere ostaggi è un crimine in sé.
Prendere in ostaggio delle religiose è un crimine agli occhi degli uomini.
Prendere in ostaggio religiose e orfane è un crimine davanti all'intera umanità.
Avere il potere e non fare nulla contro chi prende in ostaggio religiose e orfane è un crimine in sé, davanti agli uomini, all'intera umanità e a Dio.
Di fronte a questo crimine, chiediamo agli stati responsabili e alla Chiesa universale di rompere il dialogo con il mondo sunnita fino a quando gli stati di queste nazioni si solleveranno per fermare i pogrom dei cristiani e delle minoranze in Siria.
Allo stesso modo, invitiamo i cristiani di tutti i paesi a staccarsi dalla logica dei loro governi (per esempio, rifiutando i media televisivi o fermando i consumi all'avvicinarsi della festa della Natività), se i loro leader denunciano nel modo più fermo questa presa di ostaggi e non richiedono un intervento armato contro gli infedeli takfiristi che, come ora sappiamo, non fermeranno le persecuzioni all'avvicinarsi della festa della Natività.
Cristiani di tutti i paesi, fino a oggi ci siamo seduti ad assistere mollemente agli attacchi contro i nostri fratelli e sorelle cristiani in Siria... Andiamo al punto successivo. Facciamoci sentire prima di iniziare marce di protesta, là dove siamo, a favore della Siria.
Вадим, убедил свою подругу Симону сделать аборт. Путь Вадима в клинику прерывает ряд различных препятствий. Прибывая на прием у врача, Симона не находит Вадима. Вдруг Вадим оказывается между жизнью и смертью. В конце концов, случается чудо, которое ставит все на свои места.
Da alcune settimane, la nostra parrocchia ha la sua pagina Facebook, che aggiorna sulla vita parrocchiale e su alcune novità apparse sul nostro sito. Ringraziamo di cuore Alessandro e Anna Rita per il loro impegno nella cura di questa pagina, e invitiamo i nostri lettori attivi su Facebook a visitarla e a segnalarla.
Alcuni giorni fa, la sezione “Moldova” di adevarul.ro ha pubblicato l’intervista di Eugenia Pogor allo ieromonaco Petru (Pruteanu), riguardo al digiuno. Le indicazioni di padre Petru sono un buon complemento alle istruzioni di base sul digiuno, e i nostri lettori che già conoscono i suoi testi potranno ritrovare il suo appello a una più frequente e giudiziosa pratica della comunione. Presentiamo il testo romeno e la traduzione italiana dell’intervista a padre Petru nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
Le icone ortodosse, anche se stilizzate, hanno nondimeno soggetti molto realistici: persone, eventi, luoghi… questo accentua ancor di più la stranezza di certe icone che sfuggono ai canoni del realismo, e vengono viste come simboliche. La più importante e diffusa di queste icone stranamente simboliche è senza dubbio l’icona di san Giorgio e del drago, che presentiamo in un’analisi dettagliata tradotta dal blog A Reader's Guide to Orthodox Icons, nella sezione “Santi” dei documenti.
04/12/2013
Domande sulla giustizia e sulla misericordia di Dio
Martedì 27 novembre 2013, il Santo Sinodo del Patriarcato Ecumenico ha deciso l'inclusione formale nella lista dei santi di due monaci: i venerabili Melezio di Lardos (XIX secolo, festa: 12 febbraio) e Porfirio di Kafsokalivia (XX secolo, festa: 2 dicembre).
San Melezio (al secolo Emmanuele) nacque nel villaggio di Lardos sull'isola di Rodi durante l'occupazione turca. Con poca istruzione formale, ma una ricca vita di preghiera, decise di vivere la vita monastica dopo che una visione gli fece trovare un'icona della santa Vergine alle radici di un albero. Fatto ieromonaco e abate del piccolo monastero da lui fondato, visse una stretta vita ascetica, confortando e curando le persone ammalate e turbate tra la popolazione locale. Calunniato dai turchi, una taglia fu posta sulla sua testa, e solo prima di addormentarsi nel Signore riuscì a provare la sua innocenza. Le sue reliquie continuano a emanare un profumo dolce, segno di santità. Poiché non si conosce il giorno esatto del suo riposo nel Signore, la sua festa è celebrata assieme a quella del suo santo patrono nel monachesimo, san Melezio,vescovo della grande Antiochia, il 12 febbraio.
L'anziano Porfirio, al secolo Evangelos Bairaktaris, nacque il 7 febbraio 1906 nel villaggio di san Giovanni Karystia, presso Aliveri, nella provincia di Evia. I suoi genitori Leonidas ed Eleni (figlia di Antonios Lambrou) erano contadini poveri ma pii. Il padre era il cantore del villaggio, e aveva servito san Nettario di Egina durante i suoi viaggi nella zona. La povertà costrinse il padre a emigrare in America a lavorare alla costruzione del canale di Panama, e il giovane Evangelos a lavorare fin da bambino. A 14/15 anni iniziò la vita monastica sul Monte Athos, sotto la guida dello ieromonaco Panteleimon e del fratello di questi, padre Ioannikios, che abitavano nella capanna di san Giorgio a Kafsokalivia. Con una vita di sforzi ascetici, obbedienza e lettura diligente delle Scritture fu in grado di ottenere le basi di istruzione che gli erano mancati da bambino. Fu tonsurato con il nome di Nikita. I doni soprannaturali che la grazia di Dio gli concesse furono incredibili, ma non li usò mai per scopi personali (per esempio guarì altre persone, ma mai se stesso). Una severa polmonite contratta a 19 anni costrinse i suoi anziani a mandarlo per riprendersi in salute al monastero Lefkon di san Charalambos, vicino al suo luogo di nascita. Qui, due anni dopo, fu ordinato ieromonaco dall'arcivescovo del Sinai Porfirio III, che gli diede il nome di Porfirio, e fu messo a fare il confessore, servizio che fece con buona reputazione fino al 1940. Durante la guerra fu cappellano al policlinico di Atene, quasi senza salario, per essere vicino alle sofferenze di tutti. Dopo la guerra, ricostruì il piccolo monastero di san Nicola a Kallisia, pur continuando a servire al policlinico. Pur con la salute gravemente danneggiata, e perdendo la vista nel 1987, continuò finché poté il suo ministero di padre spirituale, sostituendo gradualmente alle parole di consiglio le preghiere per i suoi figli spirituali. Con benedizione della Chiesa (non faceva mai nulla senza benedizione) fondò un nuovo convento femminile dedicato alla Trasfigurazione presso Oropos, in Attica. Dopo la posa della prima pietra del convento nel 1990, l'anziano fece i preparativi per tornare a Monte Athos, che non aveva mai emotivamente lasciato, e chiese di rioccupare la capanna di san Giorgio, dove aveva avuto la sua prima tonsura sessant'anni prima. Lì passò i suoi ultimi mesi in preparazione al suo decesso, addormentandosi nel Signore il 2 dicembre del 1991.
03/12/2013
Arciprete Artemij Vladimirov: discorso sul digiuno della Natività
Il digiuno ortodosso del Natale ha alcune caratteristiche, sviluppate in modo particolare nella tradizione russa. Scopriamole seguendo, in russo e in traduzione italiana, il discorso tenuto da padre Artemij Vladimirov, che cerca di condurre il lettore a un viaggio di scoperta di questo periodo e del suo simbolismo. Il testo è nella sezione “Ortoprassi” dei documenti.
Abbiamo finalmente due testi che da lungo tempo desideravamo mettere a disposizione sul sito:
1 - Il testo dell'Inno Acatisto a san Nicola, grazie alla traduzione in lingua romena fatta dal nostro diacono Nicolae, è finalmente disponibile in versione trilingue (anche in formato PDF). Bisogna notare che esiste già una versione romena dell'Acatisto a san Nicola (quella dell'Acatistier pubblicato dalla Chiesa ortodossa romena), ma quella oggi disponibile è basata sulla la versione dell'Akafistnik slavonico, che a nostro parere è più ricca e più teologicamente profonda. Possono esserci ancora alcuni termini da limare, e qualche svista di trascrizione, per cui se qualcuno dei nostri lettori vorrà farci avere note e correzioni, le accetteremo volentieri.
2 - Il testo della preparazione al battesimo è ora disponibile anche in russo: ringraziamo di cuore Alena per la sua eccellente traduzione, e speriamo che questo testo catechetico di base possa aiutare tutti quelli che si preparano a partecipare o ad assistere a un battesimo ortodosso.
Ci sono aspetti eterni del mistero del matrimonio? Questa domanda non ha solo un interesse per le coppie sposate presenti e future, ma spinge tutti a chiedersi quanto può durare un legame di amore, e quali conseguenze può avere nell’eternità. Anche se la Chiesa non si pronuncia in modo netto su questo tema (come su molti altri temi legati al nostro destino eterno), ci sono ragioni per credere che le “corone che attendono gli sposi nei cieli” (un preciso riferimento contenuto nella funzione ortodossa del matrimonio) abbiano un valore molto reale. Scopriamo qualcosa di più sul legame matrimoniale nell’eternità in alcune considerazioni di padre John Whiteford, che presentiamo nella sezione “Domande e risposte” dei documenti.
01/12/2013
Константинопольская Церковь: Патриарх Варфоломей не имеет ничего общего с масонами