Anche se abbiamo spesso parlato del colonnello Igor' Strelkov nel nostro sito, e abbiamo tradotto alcuni suoi video e dichiarazioni, abbiamo atteso un po’ di tempo per parlarne più a fondo, perché vedevamo poche occasioni (anche a causa del conflitto in corso) per una presentazione più tranquilla e obiettiva. In questa settimana, abbiamo avuto il piacere di osservare ben due interviste in cui si approfondisce quello che è l'aspetto per noi più significativo, ovvero quello del militare credente. Presentiamo pertanto volentieri entrambe le interviste nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti.
La prima intervista, rilasciata al giornalista ortodosso Igor' Evsin presso il monastero di san Giovanni il Teologo a Rjazan, si intitola Un centurione russo, ed è apparsa in inglese il 31 ottobre sul blog The Soul of the East. La seconda intervista, rilasciata ad Aleskandr Krutov, si intitola La guerra attende la Russia, ed è composta da un video che abbiamo trascritto in italiano, e da alcuni commenti di Saker che spiegano il concetto di monarchia popolare, poco noto in Occidente, e senza il quale è impossibile valutare obiettivamente le figure di patrioti come Strelkov.
In quest’anno abbiamo visto, notato, studiato e analizzato diverse manipolazioni mediatiche. Oggi daremo un’occhiata a due punti di vista curiosamente speculari. La presenza di un canale televisivo non russofobo, Russia Today, davvero una rara avis nel panorama mediatico dell’Occidente, ha provocato forti reazioni da parte di una serie di media allineati al potere egemonico. Un brillante collaboratore di Russia Today, Neil Clark, ha deciso di presentare questa reazione in modo umoristico, immaginando tutte le ragioni per non guardare quel terribile canale, attraverso gli sproloqui di un immaginario neocon, il signor Cyril Waugh-Monger (il nome stesso è una presa in giro: si legge esattamente come warmonger, ovvero ‘guerrafondaio’). Presentiamo l’articolo di Neil Clark in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Da un punto di vista più serio, anzi piuttosto tragico, Daniele Pozzati nota in un articolo per Russia Insider il catastrofico calo dei lettori della stampa maggioritaria tedesca (che si è segnalata per una disgustosa russofobia), non solo nel settore già in crisi della carta stampata, ma perfino nelle visite ai siti web dei giornali. Aggiungiamo anche la traduzione italiana di quest’articolo come riprova del senso crescente di insoddisfazione per la vulgata che la stampa occidentale ha voluto propinarci.
06/11/2014
Il frazionamento dell’Ucraina e le responsabilità dell’Unione Europea
Incomincia a sentirsi un altro vento di separatismo in Ucraina, e questa volta dalla fonte più inaspettata: la Galizia, proprio la zona dalla quale è venuto l’appoggio più consistente per la disgraziata avventura di Maidan. Nelle tre regioni a maggioranza uniata, dopo essersi resi conto che mancano le forze e la credibilità per mantenere il potere su un’Ucraina allo sbando, sta prendendo piede un desiderio di secessione, questa volta per unirsi all’Unione Europea senza la “zavorra” di un paese in larga parte riluttante. Vedremo se, e quanto, anche questo separatismo sarà condannato dai media europei… per ora, osserviamo questo insolito sviluppo in un articolo in russo e in italiano sulle mosse dell’Assemblea galiziana. Intanto, la ricercatrice Tara McCormack dell’Università di Leicester cerca di spiegarci in un articolo pubblicato da Spiked e da Russia Insider le gravi responsabilità dell’Unione Europea nella frammentazione dell’Ucraina, di cui tutti i cittadini dell’Unione Europea dovrebbero essere consapevoli. Presentiamo entrambi gli articoli nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
05/11/2014
Novità per chi sa l’inglese... e per chi non lo sa
Per i nostri lettori che sanno l’inglese, abbiamo due novità interessanti:
1) il libro Orthodox Christianity and the English Tradition, che raccoglie un centinaio di saggi del nostro confratello padre Andrew Phillips, è di nuovo disponibile e può essere ordinato via Internet; anche chi non legge l’inglese può farsi un’idea del libro leggendo la nostra traduzione italiana della prefazione alla nuova edizione, nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti.
2) il nostro amico Saker ha iniziato una serie di podcast, con i quali potremo non solo sentire i suoi commenti, ma sentirli dalla sua stessa voce. Se volete sentire il primo dei podcast (in cui Saker risponde per circa 50 minuti a una serie di domande dei lettori, incluse domande molto interessanti sulla fede ortodossa), non avete da fare altro che seguire le istruzioni su questa pagina, oppure potete scaricare il podcast da questo indirizzo.
Per chi si sente tagliato fuori da questa serie di proposte in lingua inglese, suggeriamo comunque di andare a leggere la traduzione dell’eccellente saggio di Dmitrij Orlov, Come iniziare una guerra e perdere un impero, su questa pagina del sito del circolo culturale La Torre.
Russia Insider riporta un filmato di venerdì 31 ottobre, con quello che definisce "il più strano cessate il fuoco immaginabile". Nei pressi dell'aeroporto di Donetsk, un bombardamento dell'esercito ucraino colpisce rispettivamente un convento femminile, un cimitero e dei civili, tutto con munizioni incendiarie illegali! Il sito non può non farsi alcune domande, cercando di capire il perché di questo bombardamento sfacciato e surreale, e ipotizza che il gesto possa servire a screditare Poroshenko, o a mostrare che non ha il controllo dei suoi comandanti militari. Sia quel che sia, è rilevante sottolineare che la vittima resta sempre la Chiesa ortodossa.
La persona oggi più famosa per una denuncia degli abusi di potere dei servizi segreti è senza dubbio Edward Snowden, noto per aver fatto circolare informazioni compromettenti sui programmi di sorveglianza di massa dei governi statunitense e britannico. Approfittando del fatto che il paese che sta offrendo a Edward Snowden asilo politico per la sua difesa dei diritti umani è proprio la Russia di Putin (suprema ironia per i media russofobi), il professor Stephen Cohen (di cui abbiamo già ospitato un articolo sulle demonizzazioni mediatiche) e sua moglie Katrina vanden Heuvel, editrice del periodico The Nation, hanno visitato Snowden a Mosca, ricavando con lui un’intervista di una certa lunghezza e di grande interesse, che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti. Le informazioni di questa intervista potrebbero sembrare un po’ distanti da quelle sulla Chiesa ortodossa, ma toccano il futuro stesso della nostra presenza in rete e della nostra libertà di offrire informazioni e scambiare comunicazioni senza interferenze statali, un campo nel quale è bene che ogni cristiano possa essere adeguatamente informato.
04/11/2014
Tour virtuale della Lavra della Trinità e di san Sergio
Volete fare una passeggiata virtuale per i cortili del più celebre monastero della Russia? Grazie alle tecnologie fotografiche delle mappe stradali in rete, oggi questo è possibile anche dal vostro schermo...
La finestra del viaggio virtuale è disponibile su questa pagina del portale Russia Insider. Posizionatevi sulla finestra e, con l'aiuto del mouse e delle frecce direzionali, potrete iniziare la vostra visita: un bel ricordo per chi c'è già stato, un'ancor più bella anticipazione per chi deve ancora vedere la Lavra dal vivo!
03/11/2014
Il santo e venerabile Serafino, taumaturgo di Sarov
Presentiamo nella sezione “Santi” dei documenti il filmato di Youtube di un disegno animato su san Serafino di Sarov, già segnalato sulla pagina Facebook della nostra parrocchia, con la trascrizione in russo e in italiano del testo in rima.
03/11/2014
Una partita a tennis: 3 set per uccidere i civili della Novorossija
Il blog Slavyangrad riporta una testimonianza di uno degli osservatori dell’OSCE in Donbass, che dopo avere ricevuto esplicite minacce di non parlare di quel che ha visto, ha preferito descrivere in forma anonima una sua giornata tipica nelle zone del presunto “armistizio” seguito al crollo del Boeing MH17. Riportiamo questa testimonianza in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Presentiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti un altro degli articoli pastorali di padre Geoffrey Kortz, prete ortodosso canadese di cui abbiamo già ospitato sul nostro sito alcuni articoli, un saggio sull’impegno dei cristiani ortodossi al sabato sera.
02/11/2014
I crimeani sono più felici di far parte della Russia che non i russi stessi
Vera Graziadei (nella foto), l’attrice di cui abbiamo già presentato un articolo di denuncia sui crimini di guerra ucraini, ci porta in un viaggio in Crimea (regione con la quale ha familiarità fin da ragazzina) per sondare le reazioni degli abitanti locali all’integrazione nella Russia. I risultati della sua ricerca sono molto interessanti: ve li proponiamo in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti.
Presentiamo da Pravoslavie.ru nella sezione “Testimoni dell’Ortodossia” dei documenti l’originale russo e la traduzione italiana di una storia davvero singolare: cosa deve fare un prete quando qualcuno, in preda alla disperazione, gli chiede la “benedizione” per porre fine alla propria vita? Scopriamo come ha reagito a una sollecitazione del genere, dimostrando uno straordinario intuito spirituale, il defunto padre Anatolij Proskurin.
01/11/2014
Qualcosa di molto, molto interessante è accaduto in Novorossija
Saker commenta un evento mediatico recente, in cui i comandanti Igor’ Bezler (nella foto) e Aleksej Mozgovoj parlano per la prima volta, attraverso la mediazione di tre troupe televisive, con alcuni dei loro corrispettivi nell’esercito regolare ucraino. La parte sconvolgente di questi colloqui è l’intesa profonda, sia da parte della Novorossija sia da parte dell’esercito ucraino, su quanto la politica attuale dei nazisti e degli oligarchi abbia rovinato il paese. Presentiamo il saggio di Saker in traduzione italiana nella sezione “Geopolitica ortodossa” dei documenti
Il nostro amico John Sanidopoulos ha l’indubbio merito di essere stato il primo popolare autore ortodosso a mettere in serio subbio la psicosi di Halloween tra i cristiani ortodossi contemporanei. Le sue ricerche in materia hanno contribuito a svelare molto delle origini assolutamente cristiane della festa, e dell’ignoranza degli aspetti di cultura popolare della festa, privi (in quanto aspetti culturali) di qualsiasi particolare valenza morale. Siamo stati lieti di tradurre gli articoli di John in occasione del periodo di Halloween nel 2012 e nel 2013, e anche quest’anno proponiamo nella sezione “Ortoprassi” dei documenti un saggio in traduzione italiana, in cui John paragona gli argomenti dei detrattori odierni della festa di Halloween a quelli degli antichi iconoclasti, che pretendevano di parlare a nome della purezza cristiana, ma in realtà davano solo prova di ignoranza.
...e proprio perché tale, è una notizia che non faranno circolare: ormai da dieci giorni è apparso su Interfax-Religion l'annuncio che il leader degli uniati ucraini, l'arcivescvovo Svjatoslav Shevchuk, ha dichiarato nientemeno che "la Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca è l'unica Chiesa ortodossa canonica in Ucraina".
Suona quasi incredibile, vero? Soprattutto dopo le ignobili prese di posizione che fin dal rovesciamento del governo legittimo dell'Ucraina hanno visto Shevchuk agire in unisono con gli scismatici dell'antipatriarca Filarete.
...vorrei brevemente discostarmi dal tema del forum per affrontare una questione che è ormai diventata una pietra d’inciampo nelle relazioni tra le Chiese Ortodossa e Cattolica. Si tratta del problema dell’uniatismo, che si è fortemente aggravato in seguito ai recenti eventi in Ucraina. Purtroppo il conflitto in corso nel paese, che ha già fatto migliaia di vittime, fin dall’inizio ha acquisito una dimensione religiosa.
Nell’origine e nello sviluppo di tale conflitto un ruolo chiave è stato svolto dalla Chiesa greco-cattolica ucraina. Fin dai primi giorni del conflitto, i greco-cattolici si sono chiaramente schierati con una delle parti in lotta. Contrariamente al rispetto delle norme canoniche, in genere osservato nelle relazioni tra le Chiese Cattolica e Ortodossa, i greco-cattolici hanno cominciato a cooperare attivamente con gruppi scismatici.
La Commissione mista per il dialogo ortodosso-cattolico nel 1993 a Balamand ha riconosciuto che l’uniatismo non rappresenta un cammino verso l’unità. Noi siamo grati ai nostri fratelli cattolici per questo franco riconoscimento della erroneità dell’uniatismo. E oggi noi costatiamo ancora una volta che l’uniatismo non riavvicina ortodossi e cattolici, ma al contrario li separa maggiormente.
A nome della Chiesa Ortodossa Russa e dei suoi numerosi milioni di fedeli vorrei ora rivolgermi ai rappresentanti della Chiesa greco-cattolica presenti in questa sala per chiedere loro di astenersi dalle dichiarazioni pubbliche su temi politici e da ogni tipo di sostegno visibile agli scismatici, come anche dagli appelli alla creazione di una “chiesa nazionale unificata ucraina”. Dietro questo appello si nasconde una verità molto semplice: si vuole strappare i fedeli ortodossi ucraini dalla Chiesa Madre del Patriarcato di Mosca, con la quale essi sono legati da secolari legami di sangue.
L'inversione di tendenza sarebbe una notizia da prima pagina, ma notiamo il silenzio imbarazzato dei soliti megafoni dell'uniatismo (come in Italia AsiaNews) e ci associamo al lutto per la dipartita del loro spirito di obiettività, anche quando dovrebbero riportare le parole dei loro stessi punti di riferimento.