Come in altri periodi della storia, ci troviamo di fronte a un Concilio pan-ortodosso, e sentiamo le più che legittime obiezioni alle dubbie metodologie che lo hanno preparato. Tuttavia, le obiezioni sono fatte proprio per essere sollevate in un contesto di persone unite tra loro (...in un concilio si discute!), e il più grande disastro è vedere gente che minaccia di separarsi dalla Chiesa alla minima contrarietà. Per questo padre Andrew Phillips, che certo non si può dire un sostenitore di questa iniziativa pan-ortodossa, si sforza di spiegarci come invece non ci sono ragioni di staccarsi dalla Chiesa, ma anzi è il momento per difenderne la fede e la tradizione con ancor più determinazione. Presentiamo la traduzione italiana del suo ultimo saggio nella sezione “Confronti” dei documenti.
Ci siamo occupati della questione del rito occidentale ortodosso da diverse angolazioni, sia riportando i pensieri di persone competenti, un paragone ecclesiologico e una delle più articolate critiche generali. Ora vogliamo presentare, nella sezione “Pastorale” dei documenti, una serie di considerazioni pratiche legate alla formazione e al mantenimento di chiese ortodosse di rito occidentale. Con queste riflessioni intendiamo mettere sull’avviso chiunque voglia avviare e mantenere una comunità di rito occidentale, sottolineandone le inevitabili difficoltà.
25/02/2016
Alcuni retroscena del viaggio del patriarca Kirill in Antartide
Analizziamo in un nostro articolo nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” alcuni aspetti dietro le quinte dell’inattesa visita patriarcale in Antartide, compreso un commento del patriarca sull’Antartide come unico luogo al mondo senza armi né guerre né concorrenza ostile. Osserviamo la copertura mediatica data in Occidente attraverso la disinfomatsija satirica, che è arrivata a usare le passeggiate del patriarca tra i pinguini per coprire la portata di commenti come quello appena citato, e facciamo circolare la notizia appena trapelata ai giornalisti, del rischio di morte corso dal patriarca e dal suo seguito nel corso del loro viaggio dal Cile all’Antartide.
24/02/2016
La fuga di padre Theodoros Zisis dalla cattività babilonese dell'ecumenismo
Abbiamo già presentato il protopresbitero Theodoros Zisis (nella foto) in un saggio teologico e in un video a proposito del futuro Concilio pan-ortodosso. Oggi ci sembra importante dire qualcosa della sua vita e della sua notevole evoluzione da paladino del Patriarcato Ecumenico a uno dei suoi più severi, per quanto rispettosi, critici. Il testo largamente autobiografico che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Figure dell’Ortodossia contemporanea” dei documenti è tratto dalla pagina in lingua inglese del monastero del Pantocratore di Melissochori, una risorsa interessante per gli ortodossi occidentali.
23/02/2016
L'impero anti-cristiano e il movimento di resistenza
Padre Andrew Phillips ci offre altri elementi di valutazione del progetto di un impero anti-cristiano dell’ultimo millennio, che si è servito di molti poteri religiosi o secolari per i suoi fini. In questo momento, uno dei suoi fini principali è screditare la rinascita cristiana della Rus’. Una buona resistenza a tale progetto è proprio l’affermazione della visione sacrale ortodossa come una forza in grado di modificare il corso stesso della storia umana. La resistenza al progetto dell’impero anti-cristiano è particolarmente importante e delicata nel campo dei documenti del futuro Concilio pan-ortodosso, dove ancora una volta formulazioni moderniste prive di alcun valore intrinseco stanno creando divisioni e conflitti all'interno della Chiesa. Possiamo leggere questi e altri temi nella traduzione italiana del saggio di padre Andrew.
Un articolo sulle assemblee parrocchiali segnalato dal portale Pravmir , e che presentiamo in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti, ci aiuta a riflettere su questo prezioso quanto delicato organo di gestione delle nostre comunità. Anche se a nostro parere lo sviluppo di assemblee parrocchiali davvero funzionali è ancora prematuro tra gli ortodossi in Italia (manca semplicemente l’esperienza di vita comunitaria per molte generazioni, la sola che può permettere a un’assemblea di riflettere veramente la situazione di una parrocchia adulta), iniziare a riflettere su come si dovrebbero gestire al meglio le assemblee parrocchiali non può che aiutare la nostra crescita.
21/02/2016
Sull'essere ancora presenti: a proposito dei convertiti
Padre Andrew Phillips ci aiuta a capire uno degli aspetti della psicologia dei convertiti: lo zelo iniziale, che spesso rispecchia un idealismo totalmente libresco. Questo zelo è uno dei pericoli a cui dobbiamo fare attenzione, perché tiene lontani i nuovi arrivati di una chiesa dalle persone che invece dovrebbero essere imitate per prime: i fedeli ordinari. Presentiamo il saggio di padre Andrew in traduzione italiana nella sezione “Pastorale” dei documenti.
Presentiamo due esempi di legami tra il nostro paese e la Russia:
- Il primo, dei nostri tempi, ha origini in Sardegna: il nostro confratello, padre Giovanni Guaita (nella foto) ieromonaco e studioso che serve a Mosca nella parrocchia dei santi Cosma e Damiano, racconta in un’intervista le radici del suo amore per la Russia in cui vive.
- Il secondo è segnalato dal nostro confratello di Palermo, il sacerdote Eugenio Miosi, che ci racconta la storia dell’icona della Madre di Dio Divnogorskaja, detta anche ‘Siciliana’, perché portata nella regione del Don nel XV secolo da due monaci ortodossi siciliani.
Il nostro amico Fabio Franceschini ci aggiorna su un progetto di aiuto alla popolazione serba del Kossovo, attraverso le cucine popolari, alle quali abbiamo già fatto cenno, e che sostentano una parte consistente degli abitanti ridotti alla povertà nelle enclavi serbe. In questo filmato possiamo vedere le serre donate da quanti sostengono enti benefici come LOVE Onlus e l’Associazione amici di Decani:
19/02/2016
Ancora altre voci e commenti sull’incontro all’Avana
Offriamo ai nostri lettori il video della predica bilingue del patriarca Kirill alla cattedrale dell’Avana:
Continuiamo inoltre a presentare commenti a proposito dell’incontro di Cuba: Padre Andrew Phillips, nel suo saggio “La strada da Cuba a Creta”, riflette sul significato di questo incontro nella prospettiva dell’altro importante incontro, il Sinodo pan-ortodosso del giugno 2016; padre Petru (Pruteanu), nelle sue osservazioni che presentiamo in romeno e in italiano, smonta le preoccupazioni di chi vuole vedere nell’incontro di Cuba un’inesistente deriva teologica.
Stazione di Bellingshausen, 17 febbraio 2016 – Dopo le visite a Cuba e in Paraguay, e prima della visita in Brasile, il patriarca Kirill e il suo seguito (incluso il nostro vescovo Antonij) sono arrivati a celebrare la Liturgia nella chiesa ortodossa più meridionale del mondo, la cappella della santa Trinità in Antartide:
Offriamo in anteprima ai nostri lettori la trascrizione italiana dell’intervista di Ed Schultz al patriarca Kirill, realizzata per RT America all’indomani dell’incontro con papa Francesco, e che offre una serie interessante (e autorevole) di commenti sull’incontro e sulle sue motivazioni e dinamiche.
18/02/2016
Profezie di sant'Ignazio Brjanchaninov sugli ultimi tempi
Sant'Ignazio Brjanchaninov, vescovo e prolifico scrittore spirituale (qui a fianco, una sua icona che ha trasudato miro nel settembre 2015 a Khabarovsk) è una delle più interessanti figure dell'Ortodossia russa del XIX secolo. Divenuto monaco dopo aver avuto un rigoroso addestramento tecnico-scientifico, ha avuto il raro dono di saper fornire un punto di contatto tra il mondo della scienza e quello della fede. Per questo, le sue opere, anche se pensate principalmente per monaci, sono consigliate a chi desidera capire la vita spirituale a partire da un bagaglio di studi scientifici e da una formazione a un pensiero laico modermo. Nel brano che vi presentiamo oggi, sant'Ignazio riflette sul tema dell'Anticristo e degli ultimi tempi, un tema caro alla spiritualità russa degli ultimi secoli.
17/02/2016
Nuova esposizione permanente sulle dinastie imperiali russe
Riportiamo in traduzione italiana la notizia dell’apertura in pianta stabile a Mosca di una mostra dedicata alle dinastie imperiali dei Romanov e dei Rurikidi, istituita dal Consiglio patriarcale della cultura, che testimonia l’attenzione della Chiesa a una corretta valutazione della propria storia cristiana, e alla diffusione degli ideali che hanno sostenuto le generazioni passate.
Ci è giunta una domanda sul genere del sostantivo "sinodo" (nella foto, il santo Sinodo della Chiesa di Grecia), che in alcuni ambienti in Italia è usato al femminile, come ricalco del termine greco corrispondente. Nella nostra risposta alla domanda, cerchiamo di spiegare come l’evoluzione della lingua italiana abbia ormai reso inutile tale artificio, che oggi si configura come un grecismo privo di ragione dottrinale, linguistica o anche semplicemente logica.